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Autore: Yle_Chan Love_anime    16/02/2015    1 recensioni
Avete mai pensato come se la passerebbero Alexander e Magnus alle prese con una figlia?
Tra ricordi, risate liti e momenti romantici, vedremo com'è cambiata la vita dei nostri Malec e di tutti i loro amici.
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane, Nuovo personaggio, Presidente Miao, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Alec per quel giorno aveva finito gli impegni di direttore dell'Istututo e l'unica cosa che voleva era tornare a casa da Magnus e Dia.

Quel giorno era stato patricolarmente faticoso, un gruppo di demoni aveva assalito un gruppo di mondani in campagna, un nuovo vampiro aveva devastato un capannone giù al porto e la lista era ancora lunga.

Quando finalmente riusì ad entrare nel loft tutta la stanchezza gli piovve addosso come un macinio.

 

Meglio se faccio una doccia e mi butto sul divano.

Pensò, ma poteva realmente finire così? Ovviamente no!

Attirata dal suono della porta e dei passi del padre sul nuovo pavimento scelto dallo stregone, Dianeira entrò in sala.

<< Ciao papà, sembri stravolto >> disse dandogli un bacino che sapeva lui apprezzasse tanto.

<< Puoi dirlo forte, ho bisogno di stendermi un attimo >>.

Si buttò a pesce sul divano, schiacciando il povero Presidente che si alzò indignato.

<< Papà? >> ecco lo sapeva se la ragazzina aveva preso qualcosa da Magnus quella era la capacità di fare domande che avrebbero richiesto una lunga risposta. Ormai lo sapeva quando la figlia aveva quello sguardo stava per chiedere qualcosa di veramente importante.

<< Posso farti una domanda? Però se sei stanco facciamo un'altra volta non preoccuparti >> Sapeva però anche comprendere quando non era il momento e questo l'aveva preso da lui. A volte si stupiva di come pur non essendo veramente figlia loro, sembrava l'esatto mix dei due.

<< Non preoccuparti Dia, spara >>.

<< Ecco.. oggi stavo parlando con Kioya e beh mi sono chiesta come avete deciso di adottarmi >> arrossì a quella domanda ma senza staccare gli occhi da quelli del padre.

Kioya era uno Shadowhuter dell'Istituto di Tokyo che Jace e Clary avevano preso con loro dopo la morte dei genitori qualche anno prima.

<< E' una storia lunga, sicura di volerla sentire tutta? >> lei annuì con forza e si accomodò vicino al padre facendo comparire dal nulla due tazze di cioccolata calda, mentre le sue orecchiette da gatto erano già tese per captare ogni minima informazione.

<< Bene devi sapere che … >>

 

Sedici anni prima.

 

 

<< Alec >> esordì Magnus con voce ferma << Voglio un figlio! >>.

Il povero cacciatore per poco non ebbe una sincope, cadendo poi sul pavimento.

<< Sc..scusa cosa? >> non era sicuro di aver capito molto bene, ormai lui ci aveva rinunciato all'idea.

<< Hai capito benissimo mio caro Alexander. E si, prima che tu lo chieda è la prima volta il ottocento anni che sento il bisogno di avere un figlio. Perciò ne adotteremo uno >>.

Alec era totalmente sconbussolato, lui avrebbe sempre voluto un figlio ma l'idea di chiedere a Magnus una cosa del genere lo aveva sempre terrorizzato. Cioé ammettiamolo lo stregone se mai avesse voluto un figlio ci avrebbe pensato molto tempo prima.

Invece eccolo lì che gli chiedeva.. anzi no, lo stava solo informando di voler proprio diventare padre.

<< Ti rendi conto che è un passo enorme? Cioè non che io non voglia sia chiaro, anche a me piacerebbe che qualcuno mi chiamasse papà. Però come faremo? Chi mai farebbe adottare ad una coppia come noi un figlio? >> ed ecco il secondo punto della lista per cui Alec aveva paura della cosa.

Insomma loro erano una coppia omosessuale chi mai acconsentirebbe a una cosa del genere.

<< Non preoccuparti, questi problemi li hanno i mondani, noi no! E poi ci sono tanti piccoli stregoni e piccoli Shadowhunters che, chi abbandonati, chi per colpa della guerra non hanno più i genitori. Non preoccuparti Fiorellino, se tu sei d'accordo non ci sono altri problemi, perciò te lo chiedo di nuovo. Alexander Gideon Lightwood vuoi diventare papà? >> chiese con una faccia così dolce che nell'evenienza in cui sarebbe stato contrario non sarebbe proprio riuscito a dirgli di no.

<< Si, Magnus Bane voglio diventare papà >> l'ultimo pezzo di frase lo disse contro i pettorali dello stregone che lo aveva avvolto in un abbraccio stritolaossa, ridendo e votleggiando per tutta la stanza.

<< Sarai un ottimo papà >> gli sussurrò all'orecchio prima di baciarlo dolcemente.

 

Torniamo a noi.

 

<< Wow non pensvo che avesse deciso Papi, cioè no che lo avesse proposto Papi >> disse sorridendo.

<< Già! Tutti mi dissero che se lo sarebbero aspettati da me >> rispose con una leggera risata.

<< Sai sono d'avvero felice che abbiate deciso di avere un figlio, non mi sarebbero potuti capitare genitori migliori di voi >> commossa abbracciò il padre che le disse tra i capelli che erano loro i fortunati ad avere una splendida figlia felina come lei. Cosa che gli costò un pizzigotto sul fianco.

<< Ma come avete deciso di adottare proprio me? Non riesco a ricordarmi quel giorno >>

<< Ecco vedi è andata più o meno così... >>

 

Sedici anni prima ( una settimana dopo...).

 

<< Cosaaa! Volete adottare un figlio? >>

<< Si Catarina, credo si la quindicesima volta che lo chiedi >> rispose un Magnus piuttosto scocciato.

<< Scusa Magnus è che è una notizia bellissima quanto improvvisa >> e questa era Clary.

C'erano tutti quel giorno nel loft di Magnus: Isabelle, Simon, Clary, Jace, Catarina più Presidente Miao e famiglia.

<< Biscottino sono contento che la notizia vi vada così a genio, ma chiederlo quindici volte di fila mi sembra esagerato >>.

<< Io sono stra contenta fratellone, ma l'unica domanda rimasta è: come lo dirai a mamma e papà? >> chiese innocente Izzy, facendo diventare una statua il fratello che ancora non si era posto il problema.

<< Ancora non ci avevo pensato, in effetti >> biascicò tremando. << Ma qualcosa ci inventeremo >>.

<< Be sapete che vi dico qualunque bambino barra bambina sceglierete non potrà trovare padre migliore del mio parabatai >> disse Jace annuendo con la testa per dare più enfasi.

<< Ehi guarda che ci sono anche io biondastro! >> berciò lo stregone stizzito.

<< Ma infatti, lo so, tu farai la mamma >>.

Una risata incontrollata generale fece da sfondo all'inseguimento perpetrato da Magnus ai danni dell ultimo Herondale.

<< Alec avete già deciso se sarà maschio o femmina? >> chiese Simon.

<< E soprattutto cosa sarà? >>

<< Avevamo delle idee ma penso che quando lo o la vedremo lo sapremo >>.

Annuirono tutti alle sue parole per poi tornare a parlare della cameretta, dei giocattoli ecc..

 

Ci volle qualche anno però, prima che Alec e Magnus potessero adottare il tanto agognato erede. Ci volle tutto questo tempo non perché nessuno volle concedere loro il permesso ma perché dopo la guerra il nuovo consiglio aveva un sacco di lavoro da fare per ricostruire un nuovo Mondo Invisibile.

Finalmente si ritrovarono davanti all'orfanotrofio di Idris, dove dopo la guerra contro Sebastian i bambini delle diverse razze vivevano insieme.

<< Pronto Fiorellino? >> chiese Magnus ostentando una sicurezza che non aveva.

<< Si >>.

Entrarono e subito vennero accolti da un'anziana signora che sbrigate le formalità cartacee li accompagnò nella sala ricreazione dove in quel momento tutti i bambini stavano giocando tra di loro.

Era d'avvero un bellissimo spettacolo, piccoli licantropi, cacciatori e stregoni giocavano tutti insieme.

<< Potete stare un'ora, così da poter conoscere i bambini >>.

Ad Alec pareva un po' come quando andavi a scegliere un cane al canile.

Sospirando seguì Magnus che gironzolava con un enorme sorriso per tutta la sala.

In meno di 5 minuti tutti i bambini gli avevano già accerchiati, cercando di accaparrarsi quella strana coppia. A nessuno pareva importare che fossero due maschi, e tutti volevano giocare con loro.

<< Ehi piano piano non tirate così >> disse Alec che veniva sballottato peggio di un bambolotto.

<< Mi scusi farebbe qualche magia >> chiese un piccolo licanntropo a Magnus, che più felice di loro fece comparire animaletti e stelline animati.

Dopo mezz'ora i due si concesssero un po' di tregua, ancora più confusi di prima.

<< Magnus come facciamo a sceglierne uno solo, io non so nemmeno da dove si comincia, sono tutti esuberanti e pieni di vita >>.

<< Lo so Fiorellino che è difficile ma ci siamo ripromessi di farcela ricordi? >>

Alec era completamente nel pallone, girava continuamente la testa guardando ad uno a uno tutti i bambini che giocavano allegramente e che avevano provato a fare colpo su di loro in ogni modo. D'un tratto vide in fondo alla sala una bambina doveva avere più o meno l'età di Aidan il figlio di Jace e Clary. Se ne stava tutta sola rannicchiata su un grosso cuscino con un libro in mano, gli fu subito simpatica e la indicò allo stregone.

<< Ehi guarda quella bimba, se ne sta li a leggere tutta sola >>.

<< Ed ha anche un bellissimo vestitino glitterato, però chissà perché non gioca con gli altri >>.

Alec non rispose o meglio non ne ebbe il tempo, perché uno dei bambini più grandi gli si parò davanti.

<< OH quella! Lasciatela perdere, è strana se ne sta sempre per i fatti suoi a leggere >> disse con una voce schifata.

<< Sai amare la lettura non vuol dire essere strani >> gli disse, ma quello fece la linguaccia alla bambina che intanto aveva alzato il visetto verso di loro e sparì.

Quando si accorse di essere guardata arrossì per poi nascondersi dietro il ibro.

Era molto strano che a quell'età i bambini preferissero la lettura a qualsiasi tipo di gioco.

Così chiamarono la signora Wilson l'anziana licantropa che li aveva li aveva accompagnati li per chiedere della bambina.

<< Oh! E' molto strano che una coppia noti la piccola >> disse con un sospiro, facendo alzare le sopracciglia ai due.

<< Non si può non notare >>.

<< No non in quel senso, nel senso che nessuno la degna di più di un'occhiata. Sapete quasi tutte le coppie che vengono qui cercano un bambino solare, vivace mentre lei è tutto l'opposto, preferisce leggere che giocare con gli altri bambini, all'inizio vi erano pochi stregoni e molti più cacciatori o licantropi, e questo l'ha portata a chiudersi in questo modo.

Io adoro quella bambina, soprattutto il modo in qui sceglie sempre con cura i vestiti che vuole mettersi o i libri che vuole leggere, sembra molto più grande dei suoi 2 anni e mezzo, ma non vale la stessa cosa per le coppie che arrivano >>.

Alec e Magnus però avevano già fatto la loro scelta.

<< Noi avremmo comunque già preso la nostra decisione >> disse lo stregone.

<< Bene allora compilate il modulo e poi potrete portare con voi il vistro figlioletto o figlioletta >>.

Si capiva dal suo sguardo che sapeva già chi avrebbero scelto, ma quando lesse il nome sgranò gli occhi incredula.

<< Siete sicuri? >>

<< Sicuri >> risposero in coro.

Sbrigate le ultime faccende, andarono a salutare i bambini che chiedettero ad alta voce chi avessero scelto, ma la signora Wilson aveva raccomandato loro di non dire niente, così salutati tutti uscirono nell'atrio.

<< Allora futuro papà pronto a realizzare il nostro sogno? >> chiese Magnus.

<< Mai stato così pronto >> si diedero un leggero bacio.

Dalla sala ricreativa si sentì un coro di proteste, ad Alec dispiaceva per quei bambini ma era sicuro che avrebbero trovato anche loro una famiglia da amare.

Quando la porta si aprì la signora Wilson ne uscì con una valigia e uno scatolone, mentre dietro di lei si nascondeva una piccola figura.

Alec e Magnus sorrisero felice non vedendo l'ora di abbracciare quella piccola creatura.

<< Coraggio >> la esortò l'anziana << Quella è la tua nuova famiglia, va da loro >>.

Quella piccola creatura così indifesa fece stringere i cuori dei due neo papà che la salutarono calorosamente stringendola a loro.

<< Benvenuta in famiglia Dianeira, benvenuta >>

 

 

Ritorniamo a noi. (Ancora...)

 

<< Wow mi sapevo distinguere già da piccola >> rise.

<< Oh si figurati che per farti aprire con noi a casa ci abbiamo messo mesi e continuavi lo stesso a farlo di più con lo zio Jace >> disse fintamente offeso.

<< Oh dai papà lo sai che voglio più bene a voi >> lo abbracciò stretto, solleticandogli il naso con le orecchie.

<< Adoro questa storia, anche se l'ho vissuta anche io >> una voce che veniva dall'ingresso fece girare padre e figlia.

<< Papi bentornato! >> disse andando a salutare il padre.

<< Ciao raggio di sole, Dolcezza >> salutò i due e si mise con loro sul divano.

<< Papà, Papi grazie per aver scelto me >> disse arrossendo.

<< Grazie a te per essere entrata nelle nostre vite >>

Si abbracciarono ridendo, lo sapevano benissimo che la loro non era una famiglia tradizionale ma a loro andava bene così si amavano e questo era tutto quello che contava.

My Space.
Salve a tutti ^^,
come sempre grazie per essere arrivati fino a qui. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
Ringrazio chiunque abbia letto, recensito o inserito la mia storia tra le preferite/ricordate/seguite, spero che continuerete anche per i prossimi.
un bacio
Yle

   
 
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