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Autore: _Ryuzaki_    17/02/2015    2 recensioni
Il ritorno del Signore Oscuro è vicino. Il pericolo è ormai all'ordine del giorno. Ma c'è qualcun altro che combatte in questa guerra, qualcuno di inaspettato e sconosciuto. Cercherà di riportare la pace nell'universo della magia e nel mondo, o si farà incantare dal fascino del potere?
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Severus Piton, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: Albus Silente/Minerva McGranitt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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                                                                                        Capitolo 1

Era una giornata come tutte le altre a Londra, Liz spalancò gli occhi nell'udire il cinguettio degli uccelli sul davanzale della sua finestra.
Volse il viso verso di loro e gli animali fermarono il loro canto per guardarla -Grazie ragazzi...- gli rivolse un dolce sorriso e loro chinarono il capo in segno di saluto per poi spiccare il volo.
La ragazza si alzò a sedere e poi in piedi. Si stiracchiò notando con piacere che il lungo sonno era stato anche ristoratore. Quel giorno c'era un bel tempo stranamente per gli standard della sua città.
Il sole splendeva nel cielo azzurro e non c'era neanche l'ombra di una nuvola, e lei si sentiva molto attiva; quindi decise di andare a fare una passeggiata nel parco del suo quartiere.
Si diresse in bagno per fare una bella doccia rinfrescante prima di uscire. Appena fuori dalla cabina fissò la sua immagine riflessa nel grande specchio rotondo proprio sopra al lavandino. I lunghi capelli corvini incorniciavano il suo bel viso e i suoi brillanti occhi color dell'oceano la fissavano incuriositi. Indossò i vestiti che avveva preaprato per poi pettinare i morbidi capelli che ricadevano in dolci onde sulla sua schiena. Li raccolse in una crocchia dietro la nuca così che non le cadessero davanti agli occhi. Adesso era pronta per la sua uscita mattutina.
Una volta all'aria aperta guardò il cielo e respirò la leggera brezza che le accarezzava la pelle del viso. Iniziò a camminare con le mani premute nelle tasche del giacchetto che aveva addosso. L'autunno sarebbe arrivato in termine di cinque o sei settimane; avrebbe iniziato a vedere le prime foglie che cadevano dai rami. Aveva sempre amato quella stagione. Dipingeva tutto di mille colori e l'aria aveva l'odore dei primi timidi fuochi che i cittadini accendevano per proteggersi da quel freddo improvviso. Liz non aveva di questi problemi. Riusciva sempre a sapere in anticipo quello che il clima avrebbe donato loro all'inizio di ogni giorno. Non si era mai soffermata troppo sul motivo di questa sua capacità anche se era certa che non tutti ne avrebbero avuto la fortuna.
Arrivò al parco in dieci minuti e si fermò proprio davanti al cancello spalancato ad osservare come il vento smuovesse le chiome degli alberi come fossero fogli di carta.
Era affascinata da come la natura riuscisse a rendere così magico anche un avvenimento del genere, all'ordine del giorno. Le sarebbe piaciuto rimanere ferma per ore di fronte ai fenomeni più semplici solo per poter ragionare su tutto quello che la circondava e su come tutto potesse sembrare fantastico.
Sedette all'ombra di un albero e prese a guardare davanti a sé concentrata sul rumore che il vento provocava nello scorrere tra le foglie. Farlo la aiutava a non pensare a tutto quello che le persone intorno a lei dicevano. Aveva una gran confusione nella testa quando si trovava in ambienti affollati.
Ognuno aveva la sua da dire, anche se non era pertinente a quello che stavano divendo gli altri. Non aveva mai detto a nessuno quello che era in grado di fare; non che qualcuno si fosse mai interessato a lei. Era sicura che la avrebbero fraintesa e non avrebbe più potuto vivere nella pace a cui era abituata da tanto ormai. Non aveva mai avuto molti amici, neanche da piccola. Si era sempre tenuta in un angolo, distante da tutto e da tutti anche se riusciva a capire comunque quello che le accadeva intorno. Venne riportata alla realtà da qualcosa che le picchiettava sul dorso della mano. Si girò e sorrise al piccolo uccello che tentava di attirare la sua attenzione. L'animale le saltellò sul palmo. La ragazza alzò la mano al livello del viso e guardò con più attenzione il volatile -Ciao piccolino, che c'è, anche tu ti senti solo?- lui si avvicinò di più piegando il capo di lato come se stesse studiando i suoi lineamenti. Lo guardò in quei piccolissimi occhi neri e li ricambiò il suo sguard rivelandole ciò che voleva dirle. Era sempre stato uno dei suoi doni preferiti. Saper parlare con gli animali era una capacità che riteneva molto utile e interessante. Sapere quello che pensavano poteva far sì che lei li aiutasse o che loro aiutassero lei. In più di qualche occasione era capitato che avessero bisogno di aiuto e fortunatamente lei era nei paraggi per poter intervenire. In cambio loro le facevano compagnia e a volte la accompagnavano nella vita di tutti i giorni; come quei due gentilissimi passeri che la svegliavano ogni mattina con il loro canto.
In quel momento vide un uccello andare nella sua direzione. Pensò si trattasse di un altro animale in cerca del suo aiuto; ma poi notò che portava qualcosa nel becco. Non poteva pensare che qualcuno potesse fruttare in quel modo delle povere creature.
Appena le atterrò davanti lei gli accarezzò il capo e sfilò la lettera dal suo becco. Se la rigirò tra le mani per due minuti pensando a cosa fosse meglio fare in quel momento. Poi si decise ad aprirla.
 
SCUOLA DI MAGIA E STREGONERIA DI HOGWARTS
Preside: Albus Silente
(Ordine di Merlino, Prima classe, Grande Mago, Stregone Capo,
Supremo Pezzo Grosso, Confed. Internaz. di Maghi)
 
Cara signorina Philips,
Siamo lieti di informarLa che Lei ha il diritto a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Nonostante la sua età le sarà data la possibilità di prendere parte a dei corsi privati con ogni professore. Ogni mago ha diritto ad un'educazione.
Qui accluso troverà l'elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie.
L'anno scolastico avrà inizio il 1 Settembre. Restiamo in attesa del Suo gufo entro e non oltre il 31 luglio p.v.
Distinti saluti,
Minerva McGranith
Vicepreside
Guardò stralunata la busta che conteneva la lettera chiedendosi se stesse sognando. Si pizzicò il braccio e constatò di essere perfettamente sveglia. Non poteva essere vero. Insomma non c'era neanche la minima possibilità che esistesse una scuola come quella. Magia e Stregoneria. Doveva per forza essere lo scherzo di qualche ragazzino. Anche se... Forse era giunta finalmente l'ora di capire il perché di tutte le sue stranezze. Non aveva certo pensato di essere una comune cittadina londinese. Da molto tempo ormai aveva capito di essere in qualche modo "diversa" dagli altri. Ad ogni modo, strinse il foglio di carta tra le dita rileggendo ancora una volta il contenuto del messaggio valutando se prendere sul serio la possibilità di inviare una lettera di risposta. Tentar non nuoce... pensò. E in qualsiasi modo fosse andata avrebbe avuto la certezza delle sue speciali doti. Si alzò sistemandosi poi i vestiti e si avviò a casa per incominciare a scrivere la fatidica lettera. Entrambi gli uccelli la seguirono fino al suo appartamento e lei, aperta la porta li fece accomodare come avrebbe fatto in compagnia di due vecchi amici. Dopo aver dato loro qualcosa da mangiare sedette al tavolo della cucina con in mano carta e penna.
Non aveva idea di dove cominciare a scrivere. Non le capitava tutti i giorni di dover rispondere a lettere di antiche e formali scuole di magia. Fu solo dopo un paio di ore che finalmente la sua opera fu pronta.
La consegnò al gufo e, dopo avergli fatto una carezza ed essersi scusata per sfruttare le sue ali, lo lasciò volare fuori dalla finestra. L'altro volatile era rimasto accomodato sul divano e lei lo raggiunse non appena il messaggero sparì alla sua vista. -Secondo te è tutto uno scherzo?- lui scosse la testa a mo' di diniego; la ragazza sospirò e si sistemò meglio sul cuscino dicendo -Spero proprio tu abbia ragione......- rimase lì tutta la mattinata restante a fare conversazione con il passerotto come fossero due vecchi amici.
 


Ecco il primo capitolo di una nuova storia. Non so che ne verrà fuori, ma mi sento molto positiva al riguardo.
R&R
_Ryuzaki_
  
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