Fanfic su artisti musicali > Nightwish
Segui la storia  |       
Autore: lionelscot    17/02/2015    1 recensioni
Presente accanto a loro sul palco del concerto che segna la fine della più nota Symphonic Metal band finnica, un uomo che sta vivendo il sogno di quando era ragazzo di poter partecipare ad un loro tour, ripercorre mentalmente le tappe che in dieci anni lo hanno portato a rialzarsi e realizzare questo sogno, iniziato come un sinfonico incubo...
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
         La pioggia continuava a battere furente, ritmata come a voler sfidare a duello Jukka e la sua batteria. Eppure, il pubblico non si era spostato di una virgola e anzi, pareva ancora più carico e eccitato che mai. E dire che erano in piedi da quanto... ? Tre-Quattro, forse cinque ore ? Eppure, nonostante il tempo trascorso, erano ancora tutti lì, a cantare e muoversi sui versi trasmessi dalle casse, che vi scorrevano dentro come un fiume impetuoso direttamente dal cuore e le carni di quel gruppo di capelloni che la, su quel palco, suonavano con l’impeto e la passione di chi intende far scatenare il Ragnarok. E come poteva essere altrimenti ? Quello era l'ultimo concerto del tour e, con molta probabilità, l'ultimo dei Nightwish e nessuno, avrebbe voluto che quel saluto finisse mai.
         Marco, Jukka, Troy, Eppu, Tuomas si muovevano sui propri strumenti come se da essi dipendesse la loro stessa esistenza, come a voler donare a quel pubblico la migliore delle cornici per, per un evento apparso come una chimera da molti: Tarja era tornata con loro ed era lì, più carica che mai a cantare assieme ai suoi ragazzi e alla sua amica Floor. Il connubio formatosi su quel palco era qualcosa di unico, impossibile, magico… come i loro stessi testi. E per il saluto che sanciva la vera “fine di un’era”, tutti volevano lasciare il meglio di sé. E li, accanto a loro c’era Leo, un uomo, un ragazzo cresciuto molto più a sud della maggior parte dei presenti e che cercava in tutti i modi di stare dietro a gente che per l’anagrafe, sarebbero potuti essere i suoi genitori e infondo, per lui era come se lo fossero davvero. Perchè loro, i Nightwish, erano divenuti i suoi "genitori musicali" sin dal primo ascolto e, proprio come un figlio, si era sentito distrutto quando le strade di Tarja e del gruppo si erano separate. Aveva solo 14 anni all'epoca e ora, il ragazzo venuto dal sud, era egli stesso partecipe di quel sogno divenuto realtà e non avrebbe permesso a nulla, neppure alle dita lacerate e insensibili o alle gambe pesanti o la schiena distrutta, di guastargli quel momento. Voleva fare di tutto per dimostrare di essersi meritato quel posto tanto agognato da chiunque fosse presente pochi metri avanti lui. Tirò fuori tutta la grinta e la passione che l'adrenalina di quel momento gli concedeva per essere parte di quel momento eterno, quel saluto infinito, il cui termine sembrava voler essere scacciato il più a lungo possibile.
         Marco al microfono annunciò il prossimo pezzo, caricando gruppo e spettatori. In quel momento un lungo respiro ad occhi chiusi servì al mediterraneo per impedirsi di piangere, lasciando che ad esprimersi fosse solo il suo strumento e le note che ne scaturivano. Mentre il suo corpo si donava a quell’attimo, la sua mente balzò indietro, a oltre dieci anni prima, quando quel gruppo di capelloni cantastorie lo aveva salvato, ancora, da sé stesso, illuminando con le loro note la via che gli avrebbe permesso di tornare a vivere…

-Febbraio 2015, Bologna-

         I ragazzi erano svaccati su divanetti alla buona che si erano creati in quel garage che da qualche anno avevano nominato propria sala prove, con buona pace degl'inquilini del palazzo. Erik, Luke e Tom erano intenti a parlare di ragazze e altre cazzate, allegri come sempre. Janka ed Eddy invece erano pensierosi. Erano preoccupati per il loro pseudo-cantante-frontman. Dopo anni passati a fare avanti e indietro dalla costa, era finalmente tornato in città, ma da oltre un anno appariva il fantasma di sé stesso e non solo per i kg persi. Il ragazzo era prigioniero della sua mente e dei suoi spettri e non vi era serata o prova dove non fosse stato colto da un attacco di panico e più passava il tempo, più ci si rassegnava che i suoi "sto bene" fossero solo di circostanza... Ormai sembrava solo questione di tempo prima che il loro progetto si arenasse, ma, infondo, a chi mai sarebbe importato se una cover band chiamata "Six of Woods" fosse sparita ? Forse nessuno. Non finchè avessero continuato solo a fare cover classiche e di pezzi Disney. 
Quando ormai si era dell'idea di andare tutti a farsi una birra, il suono di una familiare moto che accostava poco fuori il garage, fece tornare il gruppetto alla realtà.

« Sempre puntuale, eh ? »

« A sto punto poteva anche non venire. Tanto, Be Prepared la sa a memoria, a che serve farcela provare ancora ? »

« Piantatela voi due !  Preparatevi, che sicuramente vor... »


         Janka non fece in temo a terminare la frase che la porta si aprì di scatto. Il ragazzo entrò nella saletta a passo di carica. Dopo un anno, fatto di lacrime, dolori e ricerca dei propri frammenti, finalmente i suoi occhi erano nuovamente pieni della sua fiamma. Afferrò il suo strumento, prese il microfono e senza dare il tempo agl'altri di capire, iniziò con quel pezzo. Personale, certo. Ma ora, il gruppo stava udendo la prima vera canzone che non fosse una cover, e percepirono come il dolore si fosse mutato in rabbia e voglia di vivere.
"...We was as the Nightwish at 2005
Maybe know i must change my singer
But I love your voice and ours melodies
So let me here in my valley tears
'cause I want dream again of you..."

 
Note dell'autore

Salve a tutti... Come avrete intuito, la storia non si basa sui personaggi originali della band, ma su quella di un ragazzo, un "Nemo" che dal dolore di una separazione, si rialzerà grazie alle note di quei "capelloni cantastorie".
Da romantico quale sono, ho voluto che in questo sogno vi fosse la riconciliazione tra Tarja e la band, almeno nel loro ultimo tour. Perchè ammettiamolo, anche loro sono umani e non potranno suonare per sempre. Ciò nonostante, ho voluto rendergli questo omaggio, grazie sopratutto alla fiction 
Sometimes a dream turns into a dream di AlexisRosegrazie alla quale ho potuto riscoprire per l'ennesima volta questo gruppo musicale che è entrato tardi nella mia vita (avevo 15 anni e li scoprii grazie ad un music video su Godzilla), ma che nonostante tutto, nonostante i miei allontanamenti e i miei invaghimenti vari, è sempre lì, con pezzi che riescono sempre a cogliere esattamente quello che io non sono in grado di dire. Quindi, ecco a voi il mio sogno e spero possa piacervi.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Nightwish / Vai alla pagina dell'autore: lionelscot