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Autore: SarahKagome    17/02/2015    2 recensioni
La storia e' un piccolo racconto con protagonisti i genitori di Kagome che spiega l'assenza del padre.
Daichi, padre di Kagome, e' un sacerdote con poteri spirituali straordinari quasi allla pari della mitica sacerdotessa che creo' la sfera dei quattro spiriti(Midoriko).
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Destini intrecciati'
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Motivo dell'assenza del padre di Kagome  





Daichi (大智) significa “Grande Saggezza", é il nome del padre di Kagome. Lui é una sacerdote proprio come il padre (nonno di Kagome), ma, a differenza sua, ha poteri spirituali alla pari di Midoriko ed é un uomo molto saggio proprio come dice il suo nome.
Junko (順子) significa "bambina obbediente" é la Madre di Kagome.
 Junko si accorse che da un po’ di tempo il marito era strano e non ne capiva il motivo, e ogni volta che cercava di parlargliene c’era sempre qualcosa che lo impediva: una volta ci provò a pranzo, ma non aveva nemmeno aperto bocca che il piccolo Sota si mise a piangere perché il latte era troppo caldo.
Un'altra volta a cena ma, come se dovesse aspettarselo, anche questo tentativo andò a vuoto, perché Kagome si era fatta male correndo per la casa ed era scoppiata a piangere (la sua cara e piccola Kagome era troppo iperattiva, ma del resto anche lei alla sua età, 5 anni, era così...), ma fatto stava che non era riuscita ancora a parlare con il marito. Al terzo tentativo, mentre Junko pensava "la terza é la volta buona", fu interrotta, questa volta del nonno di Kagome che non avendo ancora mangiato aveve fame e si lamentava, pertanto dovette andare a preparare da mangiare, e da allora non ha più fatto altri tentativi immaginando che sarebbero sempre falliti.
Ma quella sera si soprese perché Daichi le venne a parlare di sua spontanea volontà, ma ciò che la sorprese di più fu quello che aveva dire: le raccontò di aver visto in sogno una sacerdotessa, precisamente quella che aveva creato la sfera dei quattro spiriti. Junko non riusciva a credere alle proprie orecchie, anche se questa non era la prima volta che suo marito comunicava con altri sacerdoti o sacerdotesse attraverso il sogno.
La sacerdotessa gli aveva parlato di Kagome, raccontando che era predestinata a distruggere la sfera dei quattro spiriti, perché se fosse finita in mani sbagliate sarebbe stato un guaio (Junko non riusciva proprio a capire perchè crearla se poi doveva essere distrutta, non sarebbe stato meglio non crearla affatto?).
Inoltre aveva spiegato a  Daichi che Kagome non avrebbe dovuto imparare ad essere una sacerdotessa prima del tempo e non avrebbe dovuto avere un sacerdote capace (riferendosi a Daichi) al suo fianco e che avrebbero dovuto lasciarla andare nell'epoca Sengoku per compiere la sua missione e dove avrebbe imparato tutto ció che é neccesario per riuscire a sopravivere in un mondo pieno di demoni senza scrupoli.
A queste parole Junko si spaventò: perché mai avrebbe dovuto lasciare che la sua adorata figlia andasse in un altro tempo e per giunta tanto pericoloso? Ma Daichi, come se le avesse letto nel pensiero, le disse di non preocuparsi, che la loro figlia era molto coraggiosa.
   
 
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