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Autore: ClairllMayne    17/02/2015    1 recensioni
Un cerchio imperfetto, incompleto.
L'uno vicino all'altro, Come se il contatto fisico potesse rafforzare quel legame già indissolubile.
Rimangono così distesi a lungo sul freddo pavimento di una stanza d'ospedale, in silenzio.
Solo i loro respiri, quasi in sincrono, riempiono quel silenzio assordante.
Genere: Erotico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Loving can hurt, 
Loving can hurt sometimes 
But it's the only thing that I know 
When it gets hard,
You know it can get hard sometimes 
It's the only thing
That makes us feel alive 




Los Angeles sembra ormai un ricordo lontano.
Dalla grande terrazza illuminata appena osserva le luci delle automobili sfrecciare tra le strade trafficate di 
Londra, che anche questa notte non dorme.
E come lei, Liam.
Quando si è affacciato per la prima volta su quella terrazza ha immediatamente capito che sarebbe stata sua. 
Poteva permetterselo dopo tutto, il lavoro stava andando molto, molto bene, tanto che ancora non poteva crederci. 
Solo cinque anni fa era un ragazzo qualunque, con i capelli troppo lunghi ed il sogno di diventare un cantante di successo.
Cantare lo faceva stare bene, era sempre stato il suo rifugio.
Il suo luogo sicuro. 
Quel luogo in cui nessuno l'avrebbe mai raggiunto, dove avrebbe potuto essere se stesso sempre. 
Cantare è sempre stata la sua ancora.
Poi tutto è cambiato.
Un vortice inarrestabile lo ha travolto e ogni singola cosa nella sua vita è cambiata, radicalmente.
Lui è cambiato. 
I suoi capelli, il suo sguardo, il suo corpo, il suo modo di pensare, di guardare. 
È diventato un uomo. 
Un uomo di successo.
Un uomo desiderato e osannato dai media e dalla massa. 
Un uomo di quelli che finisce sulle copertine dei giornali perfino se va a fare a spesa.
Tutto questo è stressante, per un ragazzo di soli 22 anni. 
È pesante, come un macigno da sostenere sulla schiena con la sola forza delle gambe.
Ed è dannatamente eccitante, talvolta. 
Tentazioni continue, ogni cosa sembra possibile, ogni desiderio realizzabile. 
Si dice che l'unico modo per liberarsi di una tentazione sia cederle.

"Ed io sono fin troppo bravo in questo."

Liam interrompe il corso dei suoi pensieri bruscamente. 
Si alza di scatto, raccoglie la birra che aveva poggiato accanto a lui sul pavimento e da un breve sorso.
È diventata calda, dev'essere rimasto solo nei suoi pensieri troppo a lungo.
L'alba inizia a sorgere al di là della collina, mentre Londra piano indossa il suo vestito migliore, pronta anche lei al grande evento. 
Non è ufficiale, eppure ogni social è letteralmente impazzito. 
Le notizie viaggiano ad una velocità incredibile, eppure ancora non si sa come, la notizia sia trapelata così in fretta. 
Come può una promessa sussurrata nell'intimità di una stanza finire nel giro di poco tempo sulla copertina di ogni giornale? 
Liam scuote la testa a quel pensiero. 
Rientra in casa e getta la birra nel cestino accanto al bancone in marmo della cucina decisamente troppo grande per una persona sola.
Il grande orologio digitale sulla mensola del soggiorno segna le 6:30 a.m 

"Cazzo!" 


Ha trascorso l'intera nottata sdraiato sulla terrazza a fantasticare ed è in ritardo.
Il bagno è grande e non ha tempo di scaldarlo prima di farsi la doccia, come farebbe di solito.
Come farebbero di solito. 
Accende il grande stereo nero nell'angolo prima di infilarsi sotto la doccia.
Lo aiuta a non pensare, cantare sotto la doccia lo fa sentire ancora il piccolo Liam con i capelli lunghi. 
L'acqua scorre calda sul suo corpo muscoloso, si sgranchisce il collo mentre con le mani forti si strofina il sapone sul petto, gli occhi chiusi.
L'ultima volta che hanno fatto la doccia insieme sembra un secolo fa.


Zay. 


L'iPhone sul divano nel salotto squilla già da qualche minuto, ma lui non può sentirlo. 
Le chiamate si susseguono a ripetizione.
Niall.
Un numero sconosciuto.
Il telefono fisso si unisce alla suoneria dell'iPhone ma gli imagine dragons sono tutto quello che Liam riesce a sentire dalla doccia. 
20 chiamate perse da Niall.
Ed ancora. Lo schermo rimane costantemente illuminato mentre la faccia del biondo scompare e riappare ininterrottamente sul display.

"Non risponde." Niall preme ancora il tasto verde. 
Gli tremano le mani.
I dolci occhi blu inondati da calde lacrime,la voce increspata.

"Prova ancora." 

Zayn continua a camminare avanti e indietro lungo il corridoio semi deserto.

Non può fermasi, non può permettersi di lasciare che la realtà si faccia spazio nella sua testa.
Non può fermasi e realizzare che sta succedendo davvero.
Non può neanche solo tentare di pronunciare quelle parole a voce alta. 
Deve camminare, avanti fino alla fine del corridoio e poi di nuovo, fino al distributore in fondo al corridoio. 


"Zay per favore fermati un momento."

Niall è seduto per terra, la schiena contro il muro, il BlackBerry stretto tra le mani, quasi avesse bisogno di aggrapparsi a qualcosa.


"Non posso. Non ci riesco." batte due forti pugni contro il vetro distributore del caffè.
"Perché cazzo non risponde."

Ha le nocche sbucciate adesso, un rivolo di sangue gli cola lungo il braccio. 
Ma non sente dolore. Non sente niente. 

"Oh, Li-Liam finalmente ti ho chiamato un milione di volte." Niall quasi rimane sorpreso di sentire la sua voce dall'altra parte della linea.
"Ehi biondo calma! Sono in ritardo solo di dieci minuti."

Liam è vestito adesso, il cappellino abbassato per coprire gli occhi gonfi per la notte insonne, la tazza colma di caffè fumante tra le mani.


"Devi venire immediatamente al London Bridge Hospital." Niall lo dice tutto d'un fiato interrompendo il monologo assonnato dell'amico. 
"Cosa? Tu, tu stai bene Ni? Che cosa è successo?"

Liam tiene il telefono all'orecchio con la spalla mentre prende la giacca e imposta l'allarme.


"Si, si io sto bene, sbrigati."

Niall chiude la conversazione e raggiunge Zayn che sta parlando con un paio di dottori ed un infermiera.

Le loro facce sono serie.  Troppo serie.


"Ragazzi stiamo facendo tutto il possibile, abbiamo arrestato l'emorragia all'addome ma le condizioni sono critiche. La sua famiglia sta arrivando?"
"La sua famiglia è qui." 

Harry ha la voce salda, calma. 

Le labbra rosse serrate, gli occhi spenti. Lontani. 
Ha il camice e la mascherina al collo, penzoloni.

"Harry!" 

Zayn gli corre in contro, la mano sinistra stretta in quella destra, il sangue sulla manica della camicia.


"Lui ce la farà." 

Sembra lo stia dicendo a se stesso più che agli altri. Lo sguardo perso nel vuoto. 
I grandi occhi verdi sono grigi adesso. Spenti. 


"Che cosa sta succedendo lì dentro? Non ci fanno entrare, non ci dicono niente da un'ora!" Zayn sta gridando.
Le braccia tese, gli occhi neri lucidi si specchiano in quelli di Harry.

"Lui, lui non ha sentito niente. Sta dormendo. Ed è, è come un angelo. Mi-mi hanno fatto uscire. "

Niall non riesce a contenere le lacrime. 
Harry ha la voce calma, piatta. 
Come un robot, sembra non avere emozioni. 
Perfino i suoi movimenti appaiono meccanici. 
Le braccia lunghe distese sui fianchi, le mani sembrano due zavorre, pesanti. 
Troppo pesanti per poter fare un qualsiasi gesto.
Zayn gli avvolge un braccio intorno alla vita mentre lo strascina lungo il corridoio verso l'uscita del reparto di chirurgia d'urgenza.
Niall li segue stordito.

Come un angelo.

"Può andare più veloce per favore?"
"Mi dispiace signor Payne ma la zona è interamente bloccata, dev'esserci stato un brutto incidente."

Liam si sporge dal finestrino, il traffico è completamente paralizzato.
Alcuni automobilisti esasperati suonano istericamente il clacson.
Le sirene in lontananza gli mettono i brividi.

Liam lascia dei soldi sul sedile e scende dall'auto. E poi corre.
Corre a perdifiato tra le auto accalcate.
Corre verso la telefona esasperata del suo amico. Di suo fratello.
Del suo compagno di avventura. 
Corre anche quando non ha più fiato nei polmoni.
Corre finché non raggiunge il grande ospedale in fondo alla Tooley street.

Si precipita al bancone informazioni all'ingresso.

"Sto, sto cercando Niall, Niall Horan."


Riesce a malapena a terminare la frase, il fiato corto, i polmoni che gli scoppiano nel petto.

Un medico con il camice blu si avvicina e gli poggia delicatamente una mano sulla spalla.

"Venga con me signor Payne, l'accompagno dai suoi amici."

Liam lo segue mentre cerca di riprendere fiato, gli occhi arrossati.
Salgono sull'ascensore fino al 3 piano.
Liam vorrebbe chiedere che cosa sta succedendo, vorrebbe fare mille domande a quell'uomo nascosto dentro al suo camice lungo fino ai piedi ma non esce niente dalla sua bocca. Il suo cervello sembra non riuscire a stare al passo con gli eventi.

"Nella stanza sulla destra dopo l'atrio troverà i suoi amici."
"Grazie." la voce roca.

"LIAM." si precipita verso di lui.
"Zay..." 

Lo stringe forte, quasi come volesse farlo entrare dentro di se. 


"Che cosa hai fatto alla mano?" chiede mentre esamina la mano ammaccata di Zayn. Gli da un bacio leggero, come si fa con i bambini quando si fanno male.

Così passa il dolore.

"Non è niente, vieni." stringe la mano in quella di Liam. 

Le dita intrecciate in una presa salda, come a non volersi staccare mai.

Niall e Harry sono sdraiati a terra a pancia in giù.
Si guardano negli occhi, in silenzio. 
Le mani intrecciate all'altezza del loro volti.
Liam e Harry si sdraiano accanto a loro, vicini.
Liam fissa le luci al neon sul soffitto troppo bianco. 

Dovreste spiegarmi che cosa è successo. Mi sono catapultato qui e nessuno si è ancora degnato di darmi una spiegazione. Non ho dormito e sono stanco.

Perché nessuno parla? che cosa diavolo è successo?

"Dove è Lou?" 

È quello che esce invece dalla sua bocca, quasi un sussurro.



"Louis." Harry ripete il suo nome, piano, quasi un soffio. 
Una lacrima scende lungo il suo volto.
La prima lacrima da quando la sua esistenza è stata stravolta.
La prima lacrima da quando quella macchina nera l'ha investito all'improvviso davanti ai suoi occhi. Un istante interminabile. 
Un colpo assordante, straziante. Il vuoto nello stomaco.
E poi quelle urla, come un eco lontano, attutito dal trambusto londinese.

Ho gridato.
Ho gridato con tutto il fiato che avevo in corpo.
Ma lui non mi sentiva, non mi poteva sentire.
I suoi occhi del color del mare mi chiedevano aiuto. 
Mi imploravano di non andare.
Le sue labbra sottili si muovevano appena in una richiesta silenziosa.
Ti amo.
Gli ho detto ti amo mentre la vita gli scappava dalle mani.
L'ho supplicato di non lasciarmi. 
Ti prego non lasciarmi.
Ti prego io ti amo.
Sei la metà che si adatta perfettamente alla mia, sei la goccia senza la quale il mio mare non esisterebbe.
Sei l'amore della mia vita, sei la mia vita. 
Non posso sopravvivere senza la mia vita, non posso respirare se tu non sei con me, non posso fare un passo se dietro le mie orme non ci sono le tue. 
L'alba e il tramonto.
Non posso vivere un altro minuto se tu non resti qui con me. 
Ti amo amore mio.
Non lasciarmi perché senza di te io non esisto. 


"Una macchina. Nera. Lo ha travolto. Andava come un pazzo."


I meravigliosi occhi verdi annebbiati. 
La voce spezzata, appena accennata. 
Quasi come se dirlo ad voce lo rendesse reale.
Il cuore sembra non sentirlo neanche più.
Nessun battito.
Nessuna emozione.
Nessuna sensazione.
Harry non esiste senza di lui. 
Il suo sorriso non potrà mai più esplodere sul suo volto perfetto.

"Come un angelo." sussurra ancora una volta, gli occhi chiusi, la mano abbandonata in quella di Niall, inerme. 

Zayn stringe forte quella di Liam ancora nella sua mano e con l'altra stringe la spalla sinistra di Niall, mentre Liam accarezza piano il braccio destro di Harry.


Un cerchio imperfetto, incompleto.
L'uno vicino all'altro, Come se il contatto fisico potesse rafforzare quel legame già indissolubile. 
Rimangono così distesi a lungo sul freddo pavimento di una stanza d'ospedale, in silenzio. 
Solo i loro respiri, quasi in sincrono, riempiono quel silenzio assordante.

L'attesa è straziante. 
Harry non può esistere se Louis non esiste. 
Due facce di una stessa medaglia.
L'azzurro e il verde fusi insieme.
L'alba ed il tramonto.
Il giorno e la notte. 
Il bianco e il nero.
Harry e Louis.
   
 
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