Day 3- Lipstick

Cambiare ogni tanto non fa male, indossare qualcosa di diverso, un taglio di capelli differente, smontare per un po' la noiosa routine quotidiana.

Si guardo allo specchio ancora un po' perplessa. Fece l'ennesimo giro su se stessa facendo aprire la gonna a ruota.

Sorrise finalmente convita e si infilò le scarpe per poi chiudersi in bagno. Canticchiando, cosa che aveva ripreso dal compagno, spazzolò i capelli fermandoli poi con una fascia, di un colore diverso dal solito arancione.

Lo sguardo le cadde sul beauty-case posato di fianco al lavabo. Non amava truccarsi, il massimo che aveva osato era un'ombretto con i glitter e un lucidalabbra, aveva paura di fare casini e impiastricciarsi la faccia. Si sedette sullo sgabello accanto alla vasca, prese il beauty-case e lo aprì curiosandoci dentro. Non vi era una grande varietà tra i pochi prodotti di make up che possedeva.

Le venne un'idea: dato che aveva deciso per quel cambio di look, perché non dargli il tocco finale?

Prese una matita nera e un ombretto, riposando poi il beauty al proprio posto, forse troppo in bilico visto che cadde rovinosamente a terra rovesciando tutto il contenuto.

Levy sbuffò mentre raccoglieva i trucchi caduti. Quando però prese tra le mani un rossetto, indugiò nel rimetterlo al suo posto. -Perchè no?- si disse aprendo il rossetto. Era di un rosso mattone, una tonalità che si sposava benissimo con gli abiti che indossava e con il colore dei suoi occhi.

Le ricorda gli occhi di un certo drago, in certo senso, solo che il colore di essi era un rosso più vicino a quello del sangue.

Mise il beauty-case nell'armadietto posto sopra il lavandino che condivideva con il compagno. Prese il rossetto e stese un velo leggero sulle labbra. Sorrise guardandosi allo specchio, le donava.

Aspettava ormai da un quarto d'ora buono che la ragazza uscisse da quella stanza. Non era da lei metterci tanto per prepararsi, era stato tentato più volte di entrare a curiosare.

Sbuffò sonoramente adocchiando l'orologio a parete di fronte a lui mentre Lily sghignazzava -Il grande Kurogane costretto ad attendere una ragazza. Non eri tu quello che diceva che non avresti atteso i comodi di nessuno?- lo prese in giro guadagnandosi un'occhiataccia dal nakama che ringhiò infastidito. -Taci, gatto.-

Lily ridacchiò nuovamente. Gajeel era sul punto di perdere la pazienza e inveire contro l'amico che non lo aiutava affatto ridacchiando, quando la porta alle sue spalle si aprì. -Era ora, si può sapere cosa stavi combinando là dentro?- esclamò esasperato prima di voltarsi.

Dire che rimase spiazzato sarebbe un eufemismo. -Scusami.- disse lei abbassando lo sguardo sorridente.

Gli occhi cremisi del ragazzo la scannerizzarono dalla testa ai piedi. Levy portava un vestito nero, la gonna le arrivava appena sopra il ginocchio, il corpetto ricamato le metteva in evidenza le spalle nivee e risaltava il seno. Un nastro rosso le passava intorno alla vita allacciandosi in un enorme fiocco dietro la schiena, sotto la gonna invece si intravedeva del tulle bianco che rendeva il vestito più romantico.

La faceva che le teneva fermi i capelli era di un rosso carminio con su dei ricami neri e blu, mentre gli anfibi erano neri. Portava dei guanti di pizzo a mezze dita come a richiamare quelli portati abitualmente da Gajeel.

C'era qualcosa sul suo visto che attirò particolarmente la sua attenzione: sulle labbra della Scripter spiccava un rossetto che sembrava invitarlo a baciarla.

Levy ridacchiò compiaciuta senza farsi vedere, prese Lily in braccio e gli schioccò un bacio sulla guancia lasciandogli l'impronta delle sue labbra. Il povero gatto si strofinò la guancia nel vano tentativo di togliere le tracce di trucco. -Andiamo?- chiese prendendo per mano il ragazzo che ancora la fissava imbambolato.

Inutile dire che, non appena varcò la soglia della Gilda, quasi ogni elemento maschile al suo interno si fermò a guardarla, interrompendo qualsiasi altra attività. Lei entrò a passo svelto trascinandosi dietro il Dragon Slayer, che fulminò con lo sguardo Macao e Wakaba che avevano indugiato un po' troppo sulle gambe della ragazza, senza curarsi degli sguardi ammirati dei nakama.

Era solita salutare tutti con un bacio sulla guancia, per la felicità degli uomini, quindi fu più che logico quando mezza Gilda si ritrovò l'impronta della labbra di Levy su una guancia.

Jet e Droy dovevano, come al solito, esagerare pretendendo dalla compagna di team un bacio su ogni guancia. Mentre i due si crogiolavano nelle loro fantasie, il Dragon Slayer del Ferro ringhiò infastidito facendo fuggire a gambe levate i due ragazzi.

Si era appena seduta al bancone ordinando un'aranciata, quando Mira se ne uscì fuori dicendo -Ragazze facciamo un gioco?- guadagnandosi lo sguardo perplesso di tutte le ragazze presenti. -Che tipo di gioco, Mira?- chiese Lucy. La Strauss si avvicinò ad un oggetto che nessuno aveva notato prima. -Questo specchio è un regalo di un riccone, per cui abbiamo svolto qualche missione, alla Gilda. È qui da un po' e nessuno lo ha mai preso in considerazione, stavo pensando di personalizzarlo un po'.- disse tirando fuori un rossetto, decisamente più acceso di quello che Levy portava.

Le ragazze si avvicinarono allo specchio e ne studiarono i dettagli: doveva essere molto prezioso date le rifiniture in oro e il piedistallo in argento. -Juvia pensa che sia bellissimo.- disse la maga dell'acqua incantata. -Deve valere milioni. È un pezzo raro del 1800, inglese credo.- disse Levy passando le dita sui rilievi.

-Io ancora non ho capito a cosa vuoi giocare.- disse Wendy osservando la maga di classe S impugnare il rossetto come una penna. -Sta a vedere.- disse stappandolo e incominciando a scrivere proprio sul punto più alto dello specchio. Quando la ragazza si spostò, sullo specchio spiccava la scritta “Fairy Tail” con accanto il marchio della Gilda.

-Oh! Ho capito, vado io per prima.- esclamò Bisca afferrando il rossetto dalla mani della Strauss. -“Bang bang”?- lesse Lisanna confusa. La maga alzò le spalle passando il rossetto a Juvia che scrisse, come previsto da tutte, “Gray-sama, Juvia ti ama.” con una serie di cuoricini al seguito. Levy si chiese cosa avrebbe pensato il diretto interessato di quella dedica, per fortuna che era in missione insieme a Natsu.

Tutte quante scrissero qualcosa, dedicato alla Gilda in generale o a qualcuno in particolare o semplicemente parole a caso.

Quando le passarono “il pennarello” improvvisato, ancora non aveva la minima idea di cosa scrivere. Osservò il rossetto sconsolata -Non so cosa scrivere.- disse. -Guardati intorno magari ti viene un'ispirazione.- disse Erza scrivendo qualcosa a sua volta.

-Chi è G.?- chiese Charle incuriosita facendo arrossire la maga.

La Scripter ridacchiò poi fece come le era stato consigliato. Fece vagare lo sguardo da una parte all'altra della Gilda, soffermandosi sugli altri due membri dello Shadow Gear. Non le sembrava adatto scrivere una dedica ai due amici, storse il naso. A Fairy Tail in generale? No, troppo semplice. Cercò qualcosa che le desse un'idea.

Una risata familiare le giunse alle orecchie, portandola a voltarsi in quella direzione: Gajeel stava ridendo, a modo suo, con Lily. Chissà di cosa stavano parlando. Lui si voltò nella sua direzione incrociando inevitabilmente i suoi occhi color cremisi con quelli nocciola della ragazza, le regalò un timido sorriso, appena accennato.

Si mise una ciocca dietro l'orecchio imbarazzata. Ed ecco che la lampadina si accese. Si voltò verso lo specchio di scatto sotto lo sguardo incuriosito di tutte. Anche Gajeel si mise ad osservare i suoi movimenti incuriosito.

Si scansò sorridente, era orgogliosa della propria opera. Al centro dello specchio c'era scritto “Gajeel, I love you.” con la sua firma sotto. Si avvicinò nuovamente allo specchio e vi posò le labbra, proprio accanto alla scritta. Si spostò nuovamente per permettere la visione anche al diretto interessato, sorridendo compiaciuta.

Il Dragon Slayer schiuse le labbra arrossendo leggermente, era spiazzato. Accanto a lui Phanter Lily se la rideva, felice che fossero così affiatati.

In piedi, davanti al bancone, stava sorseggiando nuovamente, una limonata questa volta, osservando distrattamente un punto non identificato davanti a lei. -Ne, gamberetto, c'era bisogno di scriverlo sullo specchio?- la voce profonda del Dragon Slayer la fece sussultare cogliendola di sorpresa, quasi si strozzò con ciò che stava bevendo. Lo vide sedersi accanto a lei, in modo da cancellare quell'abissale differenza di altezza, e l'attirò a sé -Ti dona questo look, mi piace.- le sussurrò prima di far combaciare le loro labbra. Levy fece scivolare le braccia sulle sue spalle circondandogli il collo, mentre l'intera Gilda esplodeva in un coro di “ooh” meravigliati e di fischi d'incitamento.

La lasciò andare leccandosi le labbra come per farle capire che quel contatto gli era piaciuto. -Ora non potrai più lasciare tracce ovunque passi.- disse prima di alzarsi e tornare al suo tavolo.

La ragazza rimase lì, continuando a guardare il punto in cui il ragazzo le aveva voltato le spalle. Si sfiorò le labbra, poi le leccò per assaporare il gusto di quel bacio.

-Incredibile come l'amore possa cambiare una persona.- disse Mirajane da dietro al bancone, con sguardo sognante.

Levy annuì distrattamente. -Uhm.. Levy?- la richiamò. La ragazza si voltò e vide la Diavolessa che si toccava le labbra con l'indice ripetutamente.

La Scripter prese un piatto dalla superficie lucida e si specchiò: il rossetto era scomparso. Ripensò alle parole di Gajeel, posò le braccia sul bancone e ci lasciò cadere la testa sospirando pesantemente mentre la barista ridacchiava.

Angolo autrice:

Sono in ritardo di un giorno per questo prompt, lo so T^T Ieri purtroppo mi scoppiava la testa e non ho potuto fare molto, quindi stamattina la mia fantasia si è messa a volare costringendomi a scrivere sule note del cellulare (?)
Non ho avuto difficoltà con questo prompt, l'ispirazione è arrivata quasi subito. Che mezzo abbia preso per arrivare non lo so ma era piuttosto veloce (????) 
Perdonate i miei deliri ma in questi giorni sto impazzendo dietro a Java @__@ 
Ci vediamo al prossimo capitolo con il prompt: Daydream.