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Autore: ThreeTacosForSweetRevenge    18/02/2015    2 recensioni
Tutti dicono che esiste un’anima gemella per ognuno di noi, ma non è così. O almeno, non per me. Non una reale. L’unica anima gemella per me è un ragazzo che ormai mi perseguita ogni notte nei miei sogni. E’ perfetto: ha i capelli corvini, gli occhi verdi smeraldo e un naso leggermente all'insù che gli da l’aria di un elfo. Il suo corpo ha delle linee magnifiche, e per fortuna non è troppo alto per me che sono una specie di Hobbit con i tatuaggi.
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way, Ray Toro, Un po' tutti | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ho invitato Mikey a casa mia con la scusa di vedere un film e mangiare una pizza e sono pronto a bersagliarlo di domande, anche se sono un po’ in ansia di scoprire finalmente la verità dopo sette anni. Voglio dire, Mikey potrebbe finalmente dirmi il motivo dei miei sogni e finalmente smetterò di dormire male!
Il campanello di casa squilla finalmente, e faccio entrare Mikey in casa. Ho intenzioni di non fare troppi convenevoli e di fargli subito l’interrogatorio.
“Ehy ciao Frankie! Come st-” Non gli faccio nemmeno finire la frase che lo faccio sedere sul divano e mi metto davanti a lui, con la faccia più seria che riesco a fare.
“Dobbiamo parlare.” Lo sguardo di Mikey è completamente confuso, ma io non mi smuovo. Io so che lui sa.
“Tu sai perché io non ho ricordi della mia vita prima dei 14 anni vero? Tu sai perché faccio sogni strani vero?” L’espressione di Mikey cambia totalmente, diventa improvvisamente distaccato.
“Io…in effetti lo so, ma ho promesso di non dirtelo. Né a te, né a mio fratello.” Sta scherzando?! Stiamo parlando della mia vita e di quella di Gerard, cavolo!
“Cosa?! Io voglio sapere, Mikey!”
“Beh, mi dispiace, ma io non te lo dirò.” Mi avvicino a lui e lo prendo per il collo della maglietta. Anche se magari non faccio paura, posso essere estremamente serio quando voglio!
“Dimmelo!”
“No.” Aspetta. Ma questo significa che lui mi conosceva prima di venire al negozio di strumenti, anzi probabilmente ci è venuto apposta! E’ solo un bugiardo!
“Beh, se non mi vuoi dire la verità, sono costretto a lasciarti. In un rapporto serve la fedeltà e sincerità!” Dico, mentre grandi lacrime scendono dai miei occhi. Io non ce la faccio più. Sono sempre io che consolo tutti, ma adesso chi consolerà me?
“Frank! Aspetta!”
“No, non aspetto un bel niente Mikey.” Adesso vuole pure che senta le sue stupide spiegazioni? Beh, non lo farò. Gli ho dato una possibilità, una possibilità per rendermi ancora innamorato di lui, ma non lo sono più.
“Ma l’ho promesso ai tuoi e ai miei genitori! Non posso parlarne!”
Mi sento sempre più indignato e ferito. La mia famiglia mi sta ingannando e mi ha sempre ingannato! Su chi posso contare ora?
“Bene. Allora addio Mikey.” Esco dal mio appartamento con le lacrime agli occhi, e mi dirigo alla metro più vicina a casa mia. Non so come andare, ma voglio solo fuggire, fuggire da tutto. Perché nessuno vuole dirmi la verità? Perché non posso sapere nulla del mio passato?

Vado ad una fermata a caso, senza nemmeno vedere dove mi porta, l’importante è allontanarmi da Mikey e dalla mia vita. Non posso più sopportare di essere ferito ancora. Mi siedo su una panchina aspettando che arrivi la metro e indovinate chi vedo? A pochi metri da me c’è Gerard, in compagnia di un’altro ragazzo. Quest’ultimo è alto più o meno 1.90 ed ha un fisico da paura, con dei muscoli forti e scolpiti. Se non mettesse soggezione a causa del fisico sarebbe anche bello: ha degli occhi color azzurro del mare e capelli con sfumature di marrone scuro e chiaro, quasi rossi.
Il ragazzo sta baciando Gerard, ma lui non sembra affatto felice, e subito dopo gli da uno schiaffo e ride. E’ Adam. Mi asciugo in fretta le lacrime  e mi avvicino a loro. Non mi importa niente del mio fisico, non mi importa se non posso batterlo. Io non lascerò che lui maltratti Gerard in mia presenza.
“Smettila subito, Gerard non è un pupazzo!” Urlo più forte che posso, ma ovviamente sembrerò un topolino davanti a lui.
Adam si gira, mi guarda e si mette a ridere ancora più forte, mentre Gerard è terrorizzato.
“E tu chi saresti? Un amichetto di Gerard?” Okay. Forse ho fatto male a intromettermi.
“Frank, vattene! Per favore Adam, non fargli del male!” Gerard mi guarda con espressione supplichevole e mi prega di andarmene, ma io non mi muovo e non intendo farlo.
“Non gli devo fare del male? Ci tieni a lui?” Adam si avvicina paurosamente a me e io deglutisco cercando di riflettere. Cosa posso fare? Sono in trappola.
“No, fermo ti prego!” Gerard cerca di tirare via questo mostro da me, ma lui non si sposta di un millimetro e mi fissa dalla sua altezza.
“Ti conviene non intrometterti più nei nostri affari, piccoletto.”
Bene, mi sto per pisciare sotto. D’accordo, non sono proprio coraggioso, ecco. Cerco di indietreggiare, ma sbatto contro un muro dietro di me. Lui si avvicina sempre di più con il pugno socchiuso e io chiudo gli occhi, già immaginando il dolore in ogni parte del mio corpo, quando vedo una figura correre verso Adam e poi dargli un pugno sulla schiena. E’…è Mikey!
“Cosa…” Adam si gira, infuriato più che mai, ma Mikey non sembra impaurito e gli tira un altro pugno sulla mascella, e un altro sul naso, e alla fine lo fa allontanare, mentre Gerard riacquista un po’ di coraggio e finalmente dice le parole che avrei sempre voluto sentire: “Basta Adam. Io non voglio più essere il tuo pupazzo personale.” Adam lo guarda malissimo, pronto per usare la forza e si avvicina a Gerard.
“Cosa hai detto scusa?”
“Che te ne puoi anche andare, fra noi è finita.” Dice Gerard a pugni stretti, evidenziando quest’ultima parola. Lui gli si avvicina con fare minaccioso, ma Mikey si mette davanti a suo fratello per proteggerlo.
“Hai sentito cosa ha detto? Vattene Adam.” Lui lo guarda malissimo e poi si allontana, grugnendo qualcosa che assomiglia terribilmente a: “Io mi vendicherò, statene certi. Stai attento Frank.” Deglutisco per la paura e mi affloscio a terra per le troppe emozioni negli ultimi dieci minuti.
“Mikey, ma cosa…?” Gli chiedo poi, stupefatto. Come sapeva che mi ero cacciato nei guai?
“Quando te ne sei andato, io aspettato qualche minuto e poi ti ho seguito, capendo che avresti fatto qualcosa di stupido.” Beh, per una volta non ha fatto qualcosa di sbagliato.
“Grazie. Senti per quello di cui abbiamo parlato a casa mia…” Lui abbassa gli occhi, e Gerard ci guarda incuriosito.
“Frank, io ti amo. E’ l’unica cosa che posso dirti…ma ho sbagliato. Voi due siete fatti per stare insieme. Mi dispiace.”
Io lo fisso, sbalordito, mentre Mikey se ne va e lascia me e Gerard da soli.
   
 
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