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Autore: Maya92    19/02/2015    3 recensioni
Cosa accadrebbe se Draco ed Hermione fossero costretti a prendersi cura di una bambina? Riusciranno i due ragazzi a mettere da parte le loro divergenze per la piccola Sophie?
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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CAPITOLO 10



La mattina dopo quando Hermione scese a colazione aveva un solo pensiero in testa, un pensiero che non le aveva fatto chiudere occhio:  doveva una volta per tutte chiarire le cose con Draco.

Quando la sera prima infatti Eric l'aveva chiamata per invitarla a cena lei aveva inventato di non stare molto bene e quindi era meglio rimandare.

La verità però era ben diversa...Hermione non era capace di mentire alle persone e sopratutto non era proprio il tipo da uscire con un uomo mentre i suoi pensieri erano sempre rivolti ad un altro...

I suoi pensieri vennero interrotti quando sentì Sophie piangere, così decise di salire a prenderla per prepararle da mangiare.

-eccomi tesoro hai dormito bene?!-

La bambina biascicò qualche parola dato che solo da poco aveva iniziato a “parlare”. In compenso strinse le piccole braccine intorno al suo collo e le dette un leggero bacio sulla guancia; era il suo modo di dare il buongiorno.

-etciù-

-salute tesoro... forza andiamo a fare colazione e aspettiamo che papà torni.-

Stava per scendere le scale quando vide la porta del bagno aprirsi. Draco uscì dalla stanza con solo un asciugamano attorno alla vita. I capelli ancora bagnati ricadevano in disordine sul suo viso. Hermione dovette fare affidamento a tutto il suo autocontrollo per non saltargli letteralmente addosso.

Lo faceva apposta il bastardo ne era certa...

-papà- disse la bambina allungando le braccia verso Draco.

-Guarda chi si è svegliata...- disse lui stringendola affettuosamente a sé.

-etciù-

-ha starnutito.-

-Si Malfoy ha starnutito.-

-dovremmo portarla al San Mungo non pensi?-

-Malfoy sei serio? Per uno starnuto.-

-etciù-

-VISTO??-

-Malfoy calmati, magari avrà preso un po' di fresco ieri sera non c'è bisogno di agitarsi così-

Se c'era una cosa che Hermione aveva capito in quei mesi e che non avrebbe mai penato potesse essere possibile, era che Draco Malfoy era estremamente apprensivo nei confronti della bambina.

-su andiamo a mangiare amore.-

Hermione riprese la bambina tra le braccia e scese le scale per poi metterla nel seggiolino, seguita ovviemnte a ruota dal ragazzo.

-secondo me è qualcosa di grave, perchè non chiami Eric … tanto siete intimi-

-non ho intenzione di chiamare Eric per degli starnuti Malfoy, adesso calmati.-

-etciù.-

Ma questa volta lo starnuto passò in secondo piano a causa della finestra della cucina che si aprì improvvisamente causando un grande rumore.

-che strano...- disse Hermione mentre andava a chiuderla – non c'è vento oggi...-

-io dico che dovremmo farla vedere a qualcuno, non è normale che starnutisca così tanto.-

-Malfoy le starà venendo un semplice raffreddore non c'è bisogno di allarmarsi così... e potresti andarti a vestire cortesemente?-

il ragazzo sorrise malizioso

-cosa c'è Granger? Il tuo dottorino non ti  soddisfa abbastanza? -

-Malfoy tu sei veramente...-

-etciù- Sophie si mise a piangere.

Hermione la prese tra le braccia per cullarla ed in quel momento si accorse di una voce proveniente dal salotto . Andò nella stanza e si accorse che la televisione era accesa.

-Malfoy hai lasciato la tv accesa?-

-Pensi che il mio primo pensiero la mattina sia accendere quell'affare?-

La ragazza era stranita... poi guardò Sophie. Le toccò la fronte ed effettivamente le sembrò calda.

-Forse hai un po' di febbre amore, ti senti male?-

la bambina in risposta poggiò la testa nella spalla di Hermione singhiozzando ancora. Iniziò a cullarla sperando si addormentasse.

-Vuoi darmi ascolto per una volta?-

-No Malfoy non la porterò al San Mungo non c'è motivo. Oggi la tengo al caldo e la curo alla maniera babbana, vedrai che stasera starà già meglio.-

-etciù-  ed in quel momento dagli scaffali della libreria caddero tutti i libri per terra.

I due ragazzi si guardarono, poi il loro sguardo si posò sulla bambina che si era appena appisolata.

-vuoi curare anche questo alla maniera babbana?-

-oh Malfoy sarà stata una coincidenza....- disse in realtà poco convinta la ragazza.

Hermione sapeva che i bambini molto piccoli poteva capitare di usare la magia in modo involontario, ma Sophie era troppo piccola... o no?!

Proprio in quel momento suonarono alla porta. Andò ad aprire Draco dato che la ragazza teneva ancora in braccio la piccola.

-Potter... Weasley... quando si dice “il buongiorno si vede dal mattino”-

-Malfoy... mi spieghi perchè quando vengo a casa vostra ti trovo sempre mezzo nudo?-

-La tua è solo invidia Potter...-

-si certo... Hermione?-

e senza aggiungere altro il ragazzo accompagnò i due ospiti dall'amica.

-ragazzi che bella sorpresa!-

-disturbiamo? Sai oggi Ron riparte e voleva salutare Sophie.-

-no certo che no ragazzi sapete che potete venire quando volete-

-magari avvisando prima...-

Hermione lanciò un'occhiataccia all'ex Serpeverde.

-Non date retta a Malfoy. Stavo facendo addormentare Sophie, non sta molto bene.-

-che ha?- dissero i due amici all'unisono. Perchè gli uomini erano così apprensivi?

-non ha niente solo un po' di influenza-

-forse dovresti farla vedere ad Eric- disse subito Harry.

Ma cos'era? Quei tre si erano messi d'accordo per caso?

-non la farò vedere ad Eric, non è nulla.-

Ma la verità era che lei non voleva vedere il giovane medico. Ultimamente ogni volta che stavano insieme nella stessa stanza, da soli, lei provava una strana sensazione di disagio.

Si chiamano sensi di colpa mia cara...

-etciù-

la bambina si rimise a piangere.

-no piccola non fare così dai...-

-beh Herm noi dobbiamo andare, tu dovresti fare vedere Sophie a qualcuno. Tienici informati!-

***

Quel giorno proseguì così, con Sophie che continuava a stare male ed Hermione e Draco che continuavano a litigare.

Qualsiasi buon proposito della ragazza era stato rimandato a data da destinarsi...

In quel momento Hermione era seduta nel divano del salone intenta a cullare lentamente la piccola che aveva finalmente smesso di piangere e si stava tranquillizzando.

Hermione la guardò dolcemente. Vedere la sua bambina stare male e non poter fare nulla era qualcosa che non sopportava. Ormai Sophie era sua figlia, l'unica vera ragione di vita e non avrebbe mai permesso che le succedesse qualcosa di male.

Si accorse solo in quel momento che Draco era davanti la porta, in silenzio, ad osservarle.

-non ti avevo sentito-

-non volevo disturbare.- disse il ragazzo avvicinandosi piano e sedendosi nel divano accanto a lei.

-sai che non disturbi...-

era stranamente in imbarazzo anche se capiva che non vi era alcun motivo valido per esserlo.
Era la sua sola presenza che riusciva a renderla inquieta. Hermione aveva iniziato a provare qualcosa per quel ragazzo scorbutico e lunatico ma che aveva dimostrato diverse volte quanto potesse essere dolce e premuroso.

Notò che la stava fissando.

-cosa c'è?-

era serio... troppo serio...

-sei molto bella Granger... è bello osservarvi... mi tranquillizza....-

Hermione sentì le sue gote calde, sperava solo di non essere arrossita...

-quando Blaise e Ginny sono morti e quell'avvocato ci ha detto che avremmo dovuto crescere Sophie insieme il mondo mi è letteralmente crollato addosso. Sapevo che la mia vita sarebbe cambiata, che non avrei potuto pensare più solo a me stesso ma la cosa che più mi terrorizzava era il pensiero di non essere un buon padre per Sophie. Io non ho mai avuto Lucius accanto a me quando ero piccolo. Lui pretendeva solo la perfezione, desiderava solo che io fossi all'altezza del nome che portavo … non ricordo un gesto di affetto, una parola dolce e sai, fino ad un certo punto pensavo fosse giusto così.
Poi però vedevo Blaise con suo padre e capivo che c'era qualcosa di sbagliato. Li vedevo ridere e scherzare insieme, vedevo quanto quell'uomo tenesse a Blaise quanto volesse la sua felicità...
Solo quando mio padre mi costrinse a prendere il marchio però mi resi davvero conto di quanto poco contassi per lui... Il padre di Blaise si rese conto in tempo della pazzia del Signore Oscuro e fece di tutto per proteggerlo. Chiese aiuto a Silente perchè non voleva che suo figlio fosse costretto a quelle barbarie.
Solo allora iniziai a vedere tutto chiaro. Solo allora trovai la forza di ribellarmi ad un uomo che di padre non aveva mai avuto nulla... Passai dalla parte di Silente decidendo per la prima volta qualcosa nella mia vita. E mi sentivo dannatamente bene sai?.-

Draco emise una risata nervosa, forse dovuta dai ricordi o forse dal fatto di starsi aprendo a quel modo con lei.

-Mio padre morì in battaglia e quando lo venni a sapere non riuscì a versare una sola lacrima, non riuscì a provare niente. È per questo che quando scoprì di dover fare da padre a Sophie ero terrorizzato... come poteva una persona che a malapena sapeva cosa fosse un padre, fare il padre...
Io amo Sophie con tutto me stesso e se solo potessi pensare di comportarmi con lei come Lucius ha trattato me...-

solo in quel momento Draco si accorse che calde lacrime avevano iniziato a solcare il volto di Hermione.

-Draco... non dovresti neanche pensare una cosa simile. Hai dimostrato di essere migliore di tuo padre il giorno che hai deciso di stare dalla nostra parte. Tu e tuo padre siete due persone completamente diverse. Guarda Sophie...lei ti ama , ti considera suo padre e ti assicuro che tu non potresti fare nulla di meglio di quello che già fai.-

Hermione gli aveva poggiato delicatamente una mano sulla guancia e lui, con un gesto quasi automatico, la avvolse con la sua.

-non pensavo avrei mai potuto legarmi a qualcuno Mezzosangue , ma credimi quando ti dico che tu e Sophie siete...-

in quel momento il campanello della porta suonò.

Hermione e Draco trasalirono non aspettandosi quel suono improvviso. Immediatamente si staccarono imbarazzati.

Il ragazzo si alzò andando verso la porta notevolmente infastidito.

-Potter non hai un cazzo da fare nella vita se non ...-

ma le parole gli morirono in gola quando vide chi si trovava di fronte.

-Eric...-

-ciao Draco scusa se disturbo ma passavo da queste parti e ho pensato di salutare Hermione.-

Il giovane Malfoy fece un profondo respiro cercando di far ricorso a tutta la pazienza che aveva in corpo, che non era poi molta, per non lanciargli un Avada Kedavra.

Draco si spostò di lato permettendogli di entrare, senza dire una parola. Il giovane medico andò dritto verso il salone nel quale trovò Hermione intenta a cullare dolcemente Sophie.
Quando però la ragazza lo vide entrare le mancò il fiato. Che diavolo ci faceva lui li?!

-Herm, ero di passaggio e siccome ieri mi hai detto che non stavi molto bene ho pensato di venire a farti una visita. Disturbo?-

-oh no no Eric solo … non ti aspettavo, prego accomodati.-

Il ragazzo si sedette vicino a lei posandole un leggero bacio sulle labbra. Hermione vide con la cosa dell'occhio Draco che li osservava poggiato allo stipite della porta. Aveva le braccia conserte ma non potè non notare il colore che aveva preso il suo pugno stretto con forza.
L'ex Grifondoro si allontanò dal medico velocemente.

-in realta oggi è Sophie che non sta molto bene! - dicendo la prima cosa che le venne in mente.

-oh davvero? Cosa ha?-

-non so in realtà... è da tutto il giorno che starnutisce e tossisce.-

-deve aver preso un po' di freddo... fammi controllare.- disse prontamente prendendo lo stetoscopio dalla borsa.

Auscultò con un meticoloso silenzio il piccolo torace della bambina, poi sorrise.

-è tutto apposto deve essere una semplice influenza. Tienila al caldo e dalle qualcosa se la febbre dovesse salire.-

-Visto ti avevo detto che non era nulla!- disse Hermione rivolta a Draco, ma neanche quella battuta riuscì a stemperare la tensione sul volto del ragazzo.

-Ti posso offrire da bere Eric?-  continuò lei.

-solo un po' d'acqua grazie Hermione.-

Mise Sophie nel divano e si mosse verso la cucina.

-come mai eri giusto giusto da queste parti?- disse Draco non provando neanche a mascherare la sua irritazione.

-beh un mio paziente abita a pochi isolati da qui e siccome non stava molto bene i genitori mi hanno chiesto se potevo passare per visitarlo.-

Il giovane Malfoy non rispose, rimase semplicemente in silenzio a fissarlo.

-ecco il tuo bicchiere d'acqua Eric.-

-Grazie Herm. E tu cosa fai ..Draco giusto? Un nome insolito.-

ecco … tanto per migliorare la situazione, si trovò a pensare Hermione.

-Sai Draco proviene da una delle più antiche famiglie della nobiltà inglese.- disse lei cercando di minimizzare l'accaduto.

-oh … quindi passerai tutto il tuo tempo tra campi da Cricket e Polo? -

-No... Draco è un avvocato. Lavora per una importante società sai?-

-non mi dire...-

Hermione era certa che la pazienza del giovane Malfoy non sarebbe durata ancora a lungo se non fosse intervenuta in qualche modo. Per fortuna, proprio in quel momento, la piccola Sophie starnutì ed il bicchiere in mano ad Eric si ruppe causando un gran rumore.

-Oh mio Dio Eric mi dispiace stai bene?-

-si .. si devo aver stretto con troppa forza.-

-sei tutto bagnato, vieni di la che ti aiuto ad asciugarti.-

I due si incamminarono verso la cucina , oltrepassando Draco che non potè fare a meno di ridere nonostante l'occhiataccia di Hermione.

Arrivati in cucina la ragazza iniziò ad asciugarlo con un panno.

-mi dispiace davvero tanto Eric io … sono mortificata.-

-Herm smettila di scusarti, non è mica colpa tua se il bicchiere si è rotto.-

-no … no infatti.- disse lei ridendo nervosamente. Ovviamente lui non poteva neanche immaginare la vera causa di quel piccolo incidente.

Ad un tratto però lui le bloccò le mani stringendole con le sue.

-Herm... io non so cosa ti succeda per ora, però sei assente non sono stupido. Non so se la causa sia quel damerino nella stanza accanto ma c'è qualcosa che mi nascondi...-

-Non dire sciocchezze Eric tra me e Draco non c'è nulla, cresciamo solo Sophie insieme lo sai.-

-forse per te non c'è nulla Hermione , ma io sono un uomo... e ti assicuro che noto come ti guarda e ti osserva, noto il suo sguardo colmo di desiderio...-

Hermione divenne rossa. Davvero Malfoy la guardava con desiderio?!

-in ogni caso Hermione io sono qui... non scordarlo. Vado, si è fatto tardi.- disse infine posandole un casto bacio sulla guancia.

-ti accompagno.-




Quando Eric andò via Hermione non potè fare a meno di sentire una sensazione di disagio. Si avvicinò al salone e trovò Draco che cullava dolcemente Sophie.

La sua mente, la sua parte razionale, le gridava di lasciar perdere. Draco non sarebbe mai stato adatto a lei. Troppo diversi, troppo distanti... Eric era perfetto. Eric era dolce, era gentile , la amava e amava Sophie...

Ma allora perchè il suo cuore non poteva fare a meno di battere all'impazzata ogni volta che il suo sguardo incrociava quello del giovane Malfoy?

Doveva prendere una decisione ed era certa che una parte di lei ne avrebbe comunque sofferto...


  
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