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Autore: Em_    20/02/2015    3 recensioni
The Vampire Diaries si è concluso ormai da due anni, Nina ed Ian hanno preso strade diverse, non si sono più parlati dalla messa in onda dell'ultimo episodio.
Ma ora qualcosa sta per cambiare: Julie chiama.
Alcuni membri dell'ex cast devono presentarsi per girare alcune scene.
Nina è terrorizzata all'idea di rivederlo dopo anni di silenzio, non sa se riuscirà a rivolgergli la parola.
Due persone che si sono tanto amate riusciranno a legare di nuovo?
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Dal testo: Sicuramente non avrei più dormito, ero curiosa e un po’ spaventata di conoscere i piani di Julie. “La chiamo immediatamente, fuori il dente fuori il dolore, vero Nina?” dissi mentalmente a me stessa. Scorrendo la rubrica trovai il numero, salvato ancora come anni prima, tutto in stampatello e con uno smile terrorizzato in parte, ridacchiai mentre mi mettevo a sedere sul grande letto matrimoniale.
“Nina! Non ci credo, sei davvero tu sveglia a quest’ora?”
«Mi hai incuriosita e terrorizzata allo stesso tempo e ho pensato di togliermi il pensiero subito.»
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ian Somerhalder, Nina Dobrev, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Five

Ciao! Vi pubblico già oggi il quinto capitolo perchè domani e dopo domani non avrei avuto tempo.
Buona lettura! :)

 

Vidi Ian voltarsi e allontanarsi lungo il viale di casa Wesley, mi aveva dato la buonanotte e se n’era andato, o meglio prima di tutto mi aveva baciata. Non un bacio sulla guancia, non un semplice bacio, quello era uno dei nostri baci. Certo, l’avevo baciato spesso dopo che ci eravamo lasciati visto che i nostri personaggi stavano ancora insieme, ma era pur sempre recitazione. Lui era arrabbiato e ferito, l’avevo abbandonato senza una benché minima spiegazione e si notava da come mi guardava, da come mi abbracciava, da come mi baciava, anche se era Damon in quei momenti io sentivo tutto il suo risentimento nei miei confronti, e nonostante ciò me n’ero stata lì senza dir nulla, come una ragazzina impaurita.

Rientrai in casa con le gambe che mi tremavano ancora e il cuore che batteva come un tamburo, chiusi la porta e mi appoggiai ad essa in cerca di supporto.

«Ecco cosa c’era di irrisolto tra voi.» ridacchiò Phoebe avvicinandosi a me.

«Avete visto e sentito tutto voi due?» dissi sottovoce ai miei amici.

«Beh, tranne quando avete iniziato a pomiciare sulla soglia di casa mia…» rispose Paul ridendo.

Mi veniva da ridere e allo stesso tempo da piangere, e fu quest’ultima emozione a prendere il sopravvento. «Dio, scusate, non volevo che succedesse questo.» mormorai ormai in lacrime.

«Nina, scusa non volevo…» sentii Paul afferrarmi le spalle, sembrava davvero dispiaciuto per la battuta che aveva fatto, anche se il problema non era affatto quello.

«No… Non centri tu… Davvero… Anzi, mi hai fatta sorridere…» cercai di spiegarmi tra un singhiozzo e l’altro.

Dopo tre anni quell’uomo riusciva ancora a stravolgermi la vita, mi lasciava senza fiato, mi faceva sembrare un’idiota e allo stesso tempo più viva che mai, perché sì, io, Nina Dobrev, ero ancora completamente, perdutamente innamorata di Ian Somerhalder. Nonostante i tre anni che avevamo passato separati, nonostante i due in cui non ci eravamo neppure sentiti niente era cambiato. Ed era questo che mi spaventava a morte, perché io ero sola, lui no, e se alla fine avesse deciso di sposarla io mi sarei odiata per sempre perché gli avevo detto di farlo, ero stata io a spingerlo tra le sue braccia. Come mi era venuto in mente? Cosa stavo facendo? Prima lo rivolevo nella mia vita, poi no, poi di nuovo sì.

«Che ne dici se ci sediamo tutti e tre sul divano a guardare un film? Uno di quelli demenziali che fanno ridere.» propose Phoebe ottenendo anche l’approvazione di Paul.

«Volentieri.» mi asciugai le lacrime con il braccio. «Grazie, davvero, a tutti e due, mi sdebiterò un giorno promesso!»

Vidi Paul alzare gli occhi al cielo, poi mi caricò sulle spalle e mi lanciò sul divano. «Zitta, Dobrev.» mi porse una coppa di gelato «Vedrai che con questo ti ritorna subito il sorriso.»

Feci posto a Phobe e le passai il gelato. «Non so come fai ad essere così magra con tutto quello che ti fa mangiare Paul.»

«Il segreto è imparare a dire di no, quando stavamo insieme da poco mi sentivo sempre obbligata a finire tutto, così le mattine dopo le sue cene mi svegliavo alle cinque e andavo a correre.» confessò la mia amica.

«Ecco perché mi mandavi il buongiorno all’alba!» rispose Paul facendo il finto offeso.

Ridemmo per tutto il resto della serata e riuscii a non pensare a quello che era successo durante quella lunga giornata. Trascorsi la notte quasi in bianco, ma non me ne meravigliai, c’era troppo a cui pensare, troppo su cui riflettere, troppe decisioni da prendere. 

Avvertii uno strano rumore, non capivo cosa fosse, aprii un occhio accorgendomi che era già mattina, stavano bussando, ma che ora era? 

«Avanti!» 

«Scusami, non volevo svegliarti, torno più tardi.» sussurrò la mia amica.

«No, vieni! Non stavo proprio dormendo…» 

La invitai sotto le coperte con me.

«Stai bene?» mi domandò guardandomi negli occhi.

«Sì, credo di sì, sono solo un po’ confusa.»

«Se hai bisogno di un consiglio, o di un abbraccio, io sono qui.» disse lei comprensiva.

«Grazie, Phoebe, veramente… E’ solo che non so che cosa fare, prima mi sembra di volerlo ancora, poi voglio che sia felice con Nikki, non so cosa sia giusto e cosa no. Oltretutto non voglio che la tradisca con me, non sono quel tipo di persona, anche se tecnicamente l’ha già fatto. Bene, sono anche una rovina famiglie.»

«Nina, calmati. Devi semplicemente ascoltare il tuo cuore. Lo ami?» annuii portandomi le ginocchia al petto. «E allora sai già cosa devi fare. La relazione con lei è un suo problema, non tuo, tu non hai tradito nessuno, non hai fatto nulla di male.»

«Hai ragione.» ammisi sentendomi un po’ più leggera.

Tutto quello che aveva detto era perfettamente sensato, lei era un suo problema, non mio, ed era stato lui a baciarmi. 

 

Il pomeriggio fortunatamente lo passai a recitare, questa volta nel ruolo di Katherine in un breve flashback di Elijah. Era piacevole stare in compagnia di Daniel sia sul set che fuori, era simpatico e mi faceva morire dal ridere quasi quanto Paul. Finimmo relativamente tardi, fuori il cielo era già scuro e la temperatura era calata drasticamente. Io, intelligente com’ero, non avevo portato né una giacca né un maglione e sicuramente mi sarei presa l’influenza visto che dovevo fare la strada a piedi fino a casa di Phoebe e Paul.

Mi incamminai verso l’uscita dello studio dopo aver salutato tutti.

«Hai intenzione di uscire così? Non credi che ti prenderai la polmonite?»

Mi voltai di scatto osservai Ian appoggiato alla parete con un sorriso divertito in faccia.

«Ho dimenticato di portarmi qualcosa di più pesante…» 

Lui si avvicinò a me e mi porse la sua giacca. «Tieni, io ne ho un’altra in camerino.» disse calmo.

Mi sentii avvampare, probabilmente ero appena diventata rossa come un pomodoro. «Ehm, non fa niente, davvero, tienila pure.» gliela restituii.

Lui scosse la testa contrariato e mi poggiò la giacca sulle spalle, poi guardandomi negli occhi me la chiuse fino all’altezza del collo. “Ha il suo profumo.” fu l’unica cosa che riuscii a pensare.

Ian si avvicinò di più a me, sentivo il suo respiro sulla mia pelle, dio avrei solo voluto baciarlo in quel momento, ma sapevo di non poterlo fare, lui era ancora fidanzato.

«Ian…» feci un passo indietro. «Non puoi fare così. Hai una relazione con lei.»

«Non più.» sorrise lui.


Angolo autrice (?)
E anche il quinto capitolo è andato! Qui, come nei primi 3, è solo dal punto di vista di Nina. Il capitolo riparte esattamente nel momento in cui era finito il quarto, vediamo Nina rientrare in casa e scoppiare in lacrime dovute più che altro alla confusione che ha in testa. Paul e Phoebe cercano di distrarla il più possibile, ma durante la notte i pensieri inevitabilmente vanno ad Ian. La mattina dopo la nostra Nina si confida con Phoebe e quest'ultima le da dei consigli su come affrontare la situazione.
Nell'ultima parte Ian le offre il suo aiuto prestandole la giacca, ma Nina non vuole problemi, non vuole che lui tradisca Nikki ed è a quel punto che Ian le confessa che non stanno più insieme (tutto verrà spiegato nei prossimi capitoli.)

Un grazie speciale questa volta va a Giulia che mi recensisce sempre, non so come farei senza di te, sul serio! Ci sono rimasta un po' male a ricevere meno recensioni, ma continuerò comunque a scrivere anche solo per una persona... Spero che questo capitolo abbia un po' più di successo! :)
A presto,
Anna
 
   
 
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