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Autore: danzard    20/02/2015    4 recensioni
Una storia SwanQueen ambientata dopo il ritorno di Marian.
> Emma lo stava quasi supplicando.
> Tremotino si voltò per ritornare sul retro del negozio > prima che la tenda si richiudesse dietro di lui, con un movimento della mano che Emma non notò, fece cadere con la magia un libro proprio ai piedi della bionda.
Il libro si era aperto su una pagina, Emma si abbassò per raccoglierlo e una volta preso in mano lesse il titolo di quella pagina.
DEMONI VIAGGIATORI DEI MONDI
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altri, Emma Swan, Nuovo personaggio, Regina Mills
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Senza riuscire a darsi una spiegazione, che non fosse una momentanea infermità mentale, alla sua presenza nel fienile, Emma decise di ritornare in città. La Regina delle Nevi doveva essere assolutamente trovata.
Una volta arrivata in città venne raggiunta dai suoi genitori e dal figlio.
<< Emma! Grazie a Dio stai bene! Eravamo così preoccupati >> Mary Margaret abbracciò la figlia così forte che quasi la soffocò.
 
<< Non ti sembra di esagerare mamma? Sono stata via un’ora al massimo >> Emma sorrise ricambiando l’abbraccio della madre.
 
<< Un’ora? Stai scherzando? Sei stata via per 5 giorni, senza nemmeno avvertirci che saresti partita. Appena ci hanno avvisati del tuo ritorno ci siamo precipitati qui >> le disse David sgranando gli occhi.
 
<< Ma di che state parlando? Non mi sono mossa da Storybrooke >> Emma li guardò confusa.
 
<< Ma come? Emma sei appena ritornata dalla Foresta Incantata >> rispose Mary Margaret preoccupata.
 
<< No, davvero. Sono sempre stata qui >> continuò la bionda.
 
<< Emma, sei andata nella Foresta Incantata con Trilli. Hai portato con te il vero amore di Marian. Lo hai fatto per permettere a Regina di stare con Robin >>  David la guardava dritta negli occhi, cercando di capire che cosa avesse la figlia.
 
<< Ma di che diavolo state parlando?! >> Emma si stava innervosendo << vi ho già detto che non sono andata da nessuna parte con nessuno. E poi chi sarebbero questi Regina, Marian e Robin? >>
 
I genitori di Emma ed Henry sgranarono gli occhi.
 
<< Mamma, ma davvero non ti ricordi dell’altra mia mamma? >> la guardò triste il figlio.
 
<< Henry, non ti ci mettere anche tu. Lo sai che ti ho cresciuto da sola >>.
 
Okay, ora erano tutti preoccupati.
<< Ti ricordi il motivo che ti ha spinto a venire a Storybrooke? >> le chiese Mary Margaret.
 
<< La casa che avevamo a Boston aveva preso fuoco. Abbiamo guardato il lato positivo della cosa e abbiamo deciso di cambiare città, non avendo un’idea precisa Henry ed io abbiamo preso una cartina, ad occhi chiusi ho puntato il dito su una zona della mappa, era una zona del Maine senza niente ma siamo partiti comunque. La dove la mappa diceva che c’erano solo boschi, noi abbiamo trovato Storybrooke. Ecco tutto >>.
 
<< E la maledizione come sei riuscita a spezzarla? >> continuò Mary Margaret.
 
<< Si è spezzata da sola, appena siamo arrivati in città >> ora Emma era decisamente preoccupata, perché le facevano domande su cose che sapevano benissimo?
 
<< Il libro, mamma. Il libro delle favole che ho sempre con me. Ti ricordi come sono riuscito ad averlo? >>
 
<< Siamo andati ad un mercatino dell’antiquariato a Boston, proprio prima di partire. Hai insistito così tanto per averlo e, visto che per colpa dell’incendio non ti era rimasto nulla, alla fine te l’ho preso >>.
 
In quel momento vennero raggiunti da Regina e dall’anziana.
<< Emma, Emma io… >> la mora aveva il fiatone. Aveva seguito anche le ultime vicende della bionda attraverso lo specchio magico, appena la vide scomparire nel buco nero chiamò David e Mary Margaret per avvertirli del ritorno della figlia ed era rimasta nella cripta ad aspettare che le venisse portata l’acqua magica. Dopo aver versato tutto il contenuto della borraccia addosso a Marian ed essersi accertata che l’incantesimo si fosse spezzato, Regina lasciò una Marian un po’ confusa in compagnia di Joffrey e Trilli, per poi precipitarsi a cercare Emma, mentre l’anziana donna, che le sembrava di aver già visto da qualche parte, insistette per seguirla.
 
Emma appena sentì pronunciare il suo nome si voltò verso la mora << e lei chi è, scusi? >> la guardò con espressione confusa. Quella donna sembrava conoscerla, ma lei non sapeva proprio chi fosse.
Regina spalancò bocca e occhi sorpresa, davvero Emma non sapeva chi lei fosse?
<< Non riusciamo a capire che cos’abbia. Non ricorda nulla del viaggio, non si ricorda di Marian di Robin e perfino di te Regina. Tutto quello che abbiamo passato a Storybrooke è diverso per lei >> spiegò David sconvolto.
 
<< Cara, posso chiederti se ti ricordi di me? >> domandò l’anziana ad un certo punto.
 
Emma aggrotto la fronte << No, mi dispiace. Non l’ho mai vista prima di oggi >>.
 
<< E Joff? Ti ricordi di lui e quando lo hai conosciuto? >> continuò la donna.
 
<< … Dovrei conoscerlo? >>.
 
<< E dimmi, la maledizione che ha portato in questo mondo tutti gli abitanti di Storybrooke chi l’ha lanciata e perché? >>
 
<< E’ stato Tremotino, lo ha fatto per venire a cercare suo figlio >>.
 
<< Credo di capire che cosa sia successo >> disse in fine la vecchietta.
 
<< Allora potresti dirlo anche a noi >> rispose seccato David.
 
<< Da quello che ho capito, vostra figlia per intraprendere il viaggio nella Foresta Incantata ha dovuto chiedere aiuto ad un demone. I demoni non fanno mai niente per niente e questo, in particolare, ha chiesto a vostra figlia un ricordo come mezzo di scambio. E il ricordo in questione è Regina, il loro primo incontro. Prendendoglielo le ha automaticamente cambiato i ricordi di Storybrooke e tutto quello che ne riguarda >>.
 
<< Ma perché non si ricorda di essere stata nella Foresta Incantata o di voi o di Marian e Robin? >> chiese Mary Margaret.
 
<< Perché il viaggio è avvenuto con uno scopo ben preciso: Regina. Vostra figlia e partita unicamente per aiutare Regina, per trovare l’acqua magica che ha guarito Marian e per trovare Joff, permettendo così a Robin di lasciare sua moglie e stare con Regina. Tutto per rendere felice Regina. Senza il ricordo del loro incontro e tutto quello che è capitato da quel momento in poi, il viaggio che ha fatto non ha motivo di esistere nella sua mente, così è stato cancellato. Per quello che riguarda Joffrey e me, beh ci ha conosciuto durante quel viaggio, viaggio che per lei non è mai avvenuto… quindi non si ricorda di noi. Marian e Robin, sono legati a Regina. Robin è il vero amore di Regina, Marian è stata salvata dall’esecuzione voluta da Regina  >>.
 
<< Ma si può sapere di che diavolo state parlando? Io queste persone non le conosco, punto. Non sono mai partita. Non ho mai evocato niente. Insomma me ne ricorderei, no? Non sono mica impazzita >> Emma ora si stava innervosendo per davvero.
 
<< No, non sei impazzita cara, semplicemente il demone ti ha cancellato dei ricordi >> rispose tranquillamente la vecchietta.
 
<< Tesoro, pensi che tuo padre ed io ti racconteremmo mai delle bugie? >> le chiese Mary Margaret accarezzando il viso della figlia.
 
<< No, non lo penso >>.
 
<< Allora devi crederci se ti diciamo che la tua memoria è stata davvero modificata, devi crederci se ti diciamo che queste persone le conosci, che il viaggio c’è stato >> concluse David.
 
Emma guardò Regina e l’anziana, proprio non si ricordava di loro, non ricordava niente e si sentiva in colpa per questo. Non sapeva spiegarsi il motivo, ma vedere la mora che la guardava con quell’espressione così triste non le piaceva per niente.
<< Va bene vi credo >> disse infine  Emma << ma proprio non so come fare per ricordare >>.
 
<< Senti cara, che ne dici di tornare a casa e riposarti un po’. Anche se non te lo ricordi, il tuo corpo è provato dal viaggio appena intrapreso >> le disse l’anziana.
 
<< Mi sembra una buona idea >> continuarono David e Mary Margaret insieme.
 
<< Puoi venire da “Granny’s” con me, possiamo berci una cioccolata o mangiare qualcosa>> le propose Henry.
 
Emma guardò i suoi genitori e le altre due donne con la netta sensazione che volessero sbarazzarsi di lei. Ma alla fine accettò, sentiva uno strano desiderio di mangiarsi un mega hamburger, si sentiva come se non mangiasse decentemente da giorni. Diede un ultima occhiata alla donna di nome Regina, la osservò mentre abbracciava Henry e le lanciava un altro sguardo triste. Era davvero strano non ricordarsi di lei, non ricordarsi della donna che, a quanto dicevano, era l’altra madre di suo figlio. Non ricordarsi di un intero viaggio fatto solo per lei. La bionda scosse la testa e si allontanò con Henry.
 
<< Okay, ci serve un piano per restituirle la memoria >> disse David una volta che la figlia se ne fu andata.
 
<< Io vorrei sapere che le è passato per la testa. Invocare un demone… e come ha fatto poi? >>  rispose Mary Margaret.
 
<< Sono sicura che in questa città ci sia qualcuno che può rispondere a queste domande >> gli stuzzicò l’anziana.
 
Mary Margaret la guardò come se si fosse accorta dell’anziana per la prima volta << Chiedo scusa, me lei chi sarebbe? >>
 
<< Nessuno di importante cara, solo una conoscenza che vostra figlia ha fatto durante il viaggio… >>
 
<< Solo? >> domandò Regina << non direi “solo”. Tu… mi sembra di conoscerti >>.
 
L’anziana rise prima di parlare << il tuo intuito si è parecchio assopito da quando sei venuta qui. Un tempo mi avresti riconosciuta immediatamente, amica mia >> una nuvola nera avvolse l’anziana donna, quando sparì una donna molto più giovane prese il posto della vecchia. Le rughe erano sparite, i capelli erano tornati biondi, sulla punta del suo inseparabile bastone era comparsa l’immagine di un drago.
 
Regina sgranò gli occhi << Malefica >>.
 
<< E’ un piacere rivederti, Regina. Ed è bello poterlo fare nella mia forma umana >> le disse l’altra strega con una punta di accusa nella sua voce.
 
<< Malefica… io… >> boccheggiò Regina, alla ricerca di qualcosa da dirle.
 
<< Ti consiglio di tacere. Mi hai trasformato in drago solo perché ho cercato di impedirti di fare quel maledetto incantesimo. Mi hai rinchiusa per anni nei sotterranei di quella maledetta libreria…>>
 
<< Ma ho anche fatto in modo che nessuno potesse ucciderti >> la interruppe la mora.
 
<< Queste sarebbero delle scuse? Ti ho imprigionata, ma ti ho anche protetta con un incantesimo?! Sei seria?! Risparmiami queste sciocchezze! >> le disse stizzita Malefica << la tua fortuna è che non sono venuta qui con intenzioni bellicose, altrimenti ti avrei già trasformata in uno scarafaggio e senza prendermi il disturbo di proteggerti con qualche incantesimo >>.
 
<< Se non sei venuta qui con l’intenzione di uccidermi allora che cosa vuoi?>> chiese Regina.
 
<< Che altro avrei dovuto fare? Quando siamo ritornati nella Foresta Incantata ne ho approfittato per liberarmi dal tuo incantesimo e allontanarmi dal tuo regno, poi ho scoperto che c’era stato un altro sortilegio che vi ha rispedito nuovamente in questo mondo. Tu non c’eri più, Tremotino era morto, poi risorto e alla fine sparito anche lui… che avrei dovuto fare? Starmene seduta a rigirami i pollici? >>
 
<< Non dirmi che sei venuta fin qui perché ti sentivi sola >> disse sarcastica Regina.
 
<< Non-sono-affari-tuoi >>la strega le puntò contro il bastone e dalla sua punta uscirono delle scintille, per tutta risposta Regina alzò una mano e fece comparire una sfera di fuoco pronta per essere lanciata.
 
<< Va bene, basta così >> disse Mary Margaret mettendosi in mezzo a loro << possiamo mettere da parte questa strana e alquanto inquietante riunione tra amiche, per concentrarci su Emma? >>
Le due streghe guardarono Mary Margaret per qualche secondo, poi una abbassò il suo bastone e l’altra fece scomparire la palla di fuoco.
 
Mary Margaret sospirò sollevata << perfetto, ora… Malefica che cosa intendevi quando hai detto che c’è qualcuno in città che può rispondere alle nostre domande? >>
 
<< Mi sembra ovvio >> risposero contemporaneamente  le due streghe che subito si guardarono in cagnesco  << c’è una sola persona con una conoscenza abbastanza vasta su tutto quello che riguarda l’oscurità. E quella persona è… >> continuò Malefica facendo alla ragazza un gesto con la mano, per invitare Mary Margaret a finire la frase.
 
<< Tremotino >> concluse Mary Margaret.
 
La strega sorrise << esattamente >>.
 
 
<< Tremotino! >> urlarono David e Mary Margaret insieme, entrando nel negozio dell’uomo.
 
<< Quando la coppia perfetta entra in quel modo nel mio negozio e lo fa in compagnia di Regina, ci sono guai in arrivo >> disse semplicemente Tremotino vedendoli entrare di corsa << Malefica >> aggiunse sorpreso appena notò la strega.
 
<< Tremotino… >> lo salutò Malefica.
 
Mary Margaret non si perse in convenevoli << per quale motivo hai aiutato Emma ad evocare un demone!? >>
 
<< Io non l’ho aiutata a fare nulla. E’ venuta da me a cercare un modo per andare nella Foresta Incantata e io le ho risposto che un modo non c’era, tutto qui >>.
 
<< Stai mentendo >> gli disse Regina.
 
<< Non può aver fatto tutto da sola. Tu sicuramente l’hai aiutata >> si aggiunse Malefica.
 
L’uomo guardò le due donne che lo stavano fissando con uno sguardo omicida. Era abituato tenere testa a Regina, ma tenere testa a lei e a Malefica contemporaneamente era un altro paio di maniche.
L’uomo fece un sospiro << ora che mi ci fate pensare, giusto qualche giorno fa mi sono accorto che uno dei miei libri sui demoni era sparito, coincidenza vuole che fosse sparito proprio dopo la visita della signorina Swan. Sono riuscito a ritrovarlo grazie ad un facile incantesimo di localizzazione, si trovava nel granaio di Zelena >> prese il libro in questione in mano << è proprio questo. Il libro, quando l’ho trovato, era aperto su una pagina in particolare, quella dedicata al demone Abraxis >>.
 
Regina gli strappò il libro di mano << Bene, faremo quattro chiacchiere con il demone>>.
 
Tremotino le sorrise << te lo sconsiglio, è quasi impossibile trattare con i demoni. A loro interessa guadagnare e basta >>.
 
<< Non credo che avremo problemi con questo demone in particolare >> si limitò a dire Malefica.
 
<< Come fai ad esserne sicura? >> chiese l’uomo incuriosito.
 
<< Non ti riguarda >> gli rispose la strega << credo che sarebbe meglio evocarla nello stesso posto dov’è stata evocata da Emma.
 

 
Senza pensarci su si diressero al fienile.
Malefica tracciò il cerchio per terra e fece allontanare di qualche passo gli altri.
<< Eri seria quando dicevi che non avremmo avuto problemi con questo demone? >> Le chiese Regina.
 
<< Avrebbe potuto fare del male ad Emma in qualsiasi momento, ma non lo ha fatto. Quindi penso che si possa ragionare con lei, certo c’è sempre la possibilità che provi dei sentimenti per Emma e che quindi l’abbia trattata in modo speciale >>.
 
<< Il demone prova dei sentimenti per Emma? >> Regina era sorpresa.
 
<< E’ possibile >> Malefica alzò le spalle.
 
<< Ed Emma… anche lei? >> alla mora quella notizia non piacque per niente. Aveva osservato la bionda per tutto il tempo, l’aveva sentita parlare di lei agli altri, l’aveva sentita dichiarare i suoi sentimenti… ma è possibile che alla fine avesse cambiato idea? A Regina quasi sembrò di sentire il suo cuore spezzarsi, anche se non sapeva spiegarsi il perché.
 
Malefica la guardò per qualche secondo, poi le fece un sorrisetto furbo << e se anche fosse? Che problemi ci sono? >>
 
Regina non rispose. Ma si che c’erano dei problemi, non le andava per niente bene che ad Emma potesse piacere il demone, non aveva fatto tutta quella strada per lei? Perché l’amava? E ora salta fuori che forse quel demone era meglio della ex Regina Cattiva?
Malefica osservò le espressioni che comparivano sul volto dell’amica, la conosceva abbastanza bene da sapere che cosa le stesse passando per la testa e nascose un altro sorriso << Bene, ora pronuncerò il suo nome ad altra voce e lei comparirà. Non fatela arrabbiare e fate attenzione>>.
 
<< Abraxis, Abraxis, Abraxis >>.
Una luce rossa circondò il bordo del cerchio e al centro si formò un buco nero, poco dopo comparì il demone nella sua forma umana.
 
<< Oh… >> disse semplicemente Asir quando vide chi l’aveva avocata.
 
<< Speravi di vedere qualcun’altra? Dovresti sapere bene che è impossibile che lei ti evochi di nuovo >> le disse Malefica notando l’espressione delusa del demone.
 
Il demone socchiuse gli occhi << chi siete e che cosa volete? >>
 
<< Davvero non mi riconosci? Certo, sono cambiata molto rispetto all’ultima volta che ci siamo viste >>.
 
Il demone la guardò attentamente << tu sei la vecchia, sapevo che nascondevi qualcosa. Perché mi hai evocata? >>.
 
<< Per Emma >>.
 
<< Le è successo qualcosa?>> chiese Asir preoccupata << che cosa le hai fatto? >> aggiunse dopo con tono minaccioso. La cosa non sfuggì a Regina.
 
<< Lei sta bene, vogliamo solo che tu le restituisca la memoria >>.
 
Il demone si rilassò << Non posso farlo, un patto è un patto e nemmeno io posso scioglierlo >>.
 
<< Ma tu le hai tolto il ricordo di una persona! Una persona a cui Emma è affezionata! >> le urlò contro Mary Margaret.
 
Asir alzò un sopracciglio << Ti correggo, le ho tolto il ricordo della persona di cui è innamorata, il ricordo della persona che non la ricambia >>.
Mary Margaret e David si guardarono, non sapendo come replicare a quella nuova informazione.
 
<< Ma così le hai fatto del male >> le disse Regina arrabbiata.
 
Asir si voltò verso la donna, sapeva esattamente chi fosse, aveva visto molte volte il suo volto nel cuore di Emma, guardò la mora con disgusto e la sua voce si fece tagliente << Sei tu. Per tua informazione, se avessi voluto fare del male ad Emma avrei fatto di peggio. Avrei perfino potuto cancellarle il ricordo del giorno in cui ha conosciuto Henry e portarla da qualche parte, lontana da voi. Ma non l’ho fatto, ho cancellato il tuo ricordo perché TU le stavi facendo del male. Dovresti esserne contenta, ora hai il tuo uomo tutto per te. Ed Emma… beh, lei non ricorderà nulla di te, non soffrirà più per causa tua, il suo cuore ora è libero dall’amore che provava per te. Sarà felice >>.
 
<< Tu la ami?>> Le chiese la mora.
 
<< Sono un demone >> le rispose Asir con amarezza << non posso amare >>.
Regina vide qualcosa negli occhi del demone, lacrime?
 
<< Ma deve esserci un modo per farle ritornare la memoria >> Mary Margaret aveva riacquistato l’uso della parola.
 
Il demone ci pensò su << Non le ho tolto tutto il ricordo, le ho lasciato qualcosa… volevo dare ad Emma la possibilità di recuperare la memoria in qualche modo. Per fargliela ritornare deve essere baciata >>.
 
<< Intendi il bacio del Vero Amore? >> le chiese David.
 
<< No, un bacio diverso. Il bacio di un amore che può sconfiggere il destino >> Asir guardò Regina.
 
<< Che vuoi dire? >> le domandò la mora.
 
<< Questo sta a voi scoprirlo >> disse Asir prima di scomparire nell’oscurità del cerchio. Poi tutto tornò alla normalità.
 
<< Il bacio di un amore che può sconfiggere il destino… certo che poteva essere più criptica! >> Sbottò nervoso David.
 
<< Mary Margaret >> disse Regina, continuando a fissare il punto dove il demone era scomparso << chiama la signorina French e chiedile di aggiungere anche questa storia del bacio, tra le cose su cui deve indagare >>.
   
 
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