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Autore: TheyCallMeGaybriel    20/02/2015    10 recensioni
Pairing Sabriel/Destiel, HighSchool!AU, Human!AU.
Gabriel e Castiel si sono appena trasferiti, ed è il loro primo giorno di scuola. All'ingresso, fanno subito conoscenza con i fratelli Winchester, con i quali si stabilirà un legame più profondo del previsto. A partire da quando Sam va a sbattere contro Gabriel, nei corridoi, e Dean difende Castiel da uno studente più grande.
Ma la vita dei Novak non è così semplice: c'è un motivo se si sono trasferiti, e se non vogliono mai parlare della loro famiglia. Starà a Sam e Dean cercare di scavare oltre alla maschera spavalda di Gabriel e al sorriso timido di Cas, per scoprire cosa nasconde il loro passato.
Genere: Angst, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'A Look From You And I Would Fall From Grace'
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Gabriel ignora totalemente l'ascensore -quella gabbia infernale- e inizia a salire le scale di casa, come suo solito. Va con calma: ha bisogno di ancora un attimo per pensare, prima di rientrare.
È andata...sorprendentemente bene. Non si aspettava che funzionasse davvero, in realtà, ma non aveva altre alternative che provare. Sa quanto ha rischiato: non solo la sua incolumità, ma anche il suo lavoro, che è la cosa più importante al momento. Crowley ha dato di matto, è vero. Non si aspettava diversamente, d'altronde: ha cercato di prendergli il telefono con la forza, e di certo non è stato difficile, date le condizioni fisiche attuali del ragazzo. Ma lo ha lasciato andare, alla fine: anche se avesse trovato e cancellato il file dal cellulare sarebbe rimasto quello che ha inviato alla mail.
Non ha avuto altra scelta che ascoltare le sue condizioni: evitare di licenziarlo o di molestatlo, e dargli un aumento.
Ora deve soltanto pregare che Castiel non abbia deciso di controllare le mail durante il pomeriggio.
Apre la porta di casa, i muscoli delle cosce che bruciano appena pr lo sforzo di salire i gradini, ed entra. Non si stupisce di trovare lì il Team Free Will, come hanno iniziato a chiamarsi da qualche giorno, al completo: Sam e Cas stanno studiando, abbarbicati in qualche modo sul piccolo tavolo della sala/cucina, mentre Dean è allungato sul divano, probabilmente davanti a Doctor Sexy, dato l'orario. Quel ragazzo ha un'ossessione malata per il programma. Lo saluta con un rapido grugnito, completamente perso dietro alla televisione.
《Buonasera, squadra!》esclama Gabriel, mollando in un angolo lo zaino. Anche gli altri due alzano lo sguardo dai libri per rivolgergli un rapido cenno, prima di tornare a concentrarsi sullo studio.
"Che accoglienza..." pensa Gabriel, buttando la giacca sull'attaccapanni traballante.
Si avvicina subito a Cas, sollevandogli appena il viso dagli appunti. Gli volta la faccia da una parte e dall'altra, in un gesto attento, osservandolo accuratamente: c'è un bel livido, in effetti, sul lato destro.
Gabriel fischia piano.《Ci hai messo su il ghiaccio?》
《Sì, a scuola》. Il ragazzo non lo guarda negli occhi, e il fratello aggrotta appena le sopracciglia.《Beh? Che è successo?》domanda.
La sigla finale di Doctor Sexy parte in sottofondo, e Dean spegne il televisore.《Merda》mormora《sapevo che non sarebbe sopravvissuta all'intervento》sospira, sicuramente riferendosi alla serie tv. Si gira sul divano, in modo da guardare verso gli altri tre, lo sguardo fin troppo serio. Gabriel incomincia a preoccuparsi che sia successo qualcosa di più grave di quello che gli ha comunicato al telefono.
《Abbiamo incontrato Alastair ed Azazel. Hanno fatto i cazzoni come al solito, e li abbiamo ricattati. Diciamo che conosco un paio di cose su di loro, e la prima volta che li ho minacciati di riportarle alla polizia non mi hanno preso sul serio. Ora lo hanno fatto, apparentemente》.
《E vi siete picchiati》.
《E hanno deciso di prendermi a pugni, ma Cassie si è messo di mezzo》conferma Dean, la voce priva di emozioni.《Dopo hanno deciso di filarsela, giusto per evitare di finire in presidenza dalla Abbadon per la terza volta in un mese, immagino》.
Gabriel annuisce, circospetto.《D'accordo. Tutto qui?》
《Sì》.
《Come stai?》chiede quindi a Castiel, che risponde con un laconico《bene》.
Sam stringe le labbra, ma continua ostinatamente a scribacchiare sul suo block notes. Non ha ancora detto una parola da quando è entrato, né lo ha degnato di uno sguardo.
Gabriel sospira. "E adesso che c'è?". Il silenzio regna nella stanza. Dean guarda il pavimento, Cas il libro, ma i suoi occhi sono fermi sulla stessa riga. Gabe fissa Sam, che non smette di prendere appunti con incredibile energia.
《D'accordo. Che avete tutti?》sbotta infine il maggiore dei Novak, sollevando le braccia per lasciarle ricadere contro i fianchi.
Sam impila i libri uno sopra l'altro con un gesto secco che lo fa sobbalzare, e tira fuori il portatile da sotto a un quaderno, aprendolo. Il portatile dei Novak, una delle poche cose che si sono portati via quando sono scappati di casa.
Gabriel si irrigidisce appena, mentre il ragazzo inizia a battere sulla tastiera come se gli avesse recato un qualche tipo di grave offesa. Gira il computer verso di lui.
La schermata è aperta sulle mail.
"Cazzo". In particolare, sull'ultima arrivata, risalente a poche ore prima, contenente soltanto un audio allegato.
Sam clicca play, manda avanti velocemente.
Gabriel. Che piacere vederti! Certo, suppongo che la tua settimana di pausa sia terminata.
Ancora avanti, mentre Gabriel fissa il pc, il cuore a mille.
Ho dovuto lasciarlo almeno provare, ma...non posso nemmeno lasciarmi sfuggire un così bel ragazzo. Attiri le clienti, sai?.
Avanti.
Samandriel lavora duramente quanto te, ed è imparentato con me. Devi dimostrarmi di poter fare...di più di lui.
Vuole che faccia sesso con lei, signore?.
Se accetterai, non ti licenzierò, se è questo di cui avevi bisogno.
《Basta così》Gabriel si schiarisce la voce, e chiude di scatto il computer, senza guardare nessuno in faccia.
Il silenzio è opprimente. La voce di Crowley torna a risuonare nella sua mente, ancora e ancora. Ha cercato di non pensarci per tutto il pomeriggio, ma ora rivede l'uomo a pochi centimetri da lui, che lo sfiora, e l'immagine si confonde con quella dei suoi incubi, e poi con quella di Lucifer, vicino, che lo colpisce.
《Gabriel》. La voce di Dean lo riscuote, riportandolo alla realtà; si rende conto di avere il respiro spezzato, lo sguardo perso nel vuoto.
"Cazzo" si ripete, perché non dovevano scoprirlo, Cass non usa mai il computer.
Soprattutto, si rende conto di non avere registrato l'ultima parte di conversazione, senza la quale probabilmente la registrazione deve sembrare tutta un flirting con il suo capo. Chissà cosa hanno pensato, chissà cosa ha creduto Sam. Ecco il perché della freddezza, delle risposte brusche.
《Io...non è come sembra》balbetta, e la frase sembra a lui stesso un cliché. Sa di non avere altra scelta se non raccontare la verità, ma non riesce a trovarne la forza. Non vuole fare la vittima, farli preoccupare, ma ormai il danno è fatto.
《Che roba è, Gabriel?》chiede Sam, fissando un punto imprecisato del pavimento. Se prima sembrava soltanto incazzato, ora i suoi occhi sono lucidi, in un'espressione ferita, delusa. Ed è molto peggio vederlo così, molto, molto peggio. Tanto che il ragazzo trova la forza di iniziare a parlare.《L'ho registrato oggi. L'ho mandato alla mail di Castiel per paura che il mio capo lo eliminasse dal mio telefono, e non avrei più avuto le prove...》si interrompe, spostando il peso da un piede all'altro, e si lascia cadere sull'unica sedia disponibile.
Si passa le dita tra i capelli, esausto.《Una settimana emmezzo fa lui ha, uh, iniziato a farmi capire di volere da me delle...cose. E poi ha preso in prova un altro ragazzo, e mi ha detto di prendermi qualche giorno per riflettere...mi ha fatto intendere che se non gli avessi dato quello che voleva avrei perso il lavoro. Così oggi ho tenuto acceso il registratore, e ho cercato di fargli dire qualcosa che provasse la sua colpevolezza, e gli ho detto che se non mi lascerà in pace o mi licenzierà porterò l'audio alla polizia. L'ho mandato alla mail di Cas perché so che non la controlla mai, non volevo lo scopriste in questo modo》butta fuori, d'un colpo solo, prima di rialzare lo sguardo verso Sam.《Davvero, non- l'ho fatto solo per incastrarlo. Ti giuro, Sam, non potrei mai-》.
《Gabriel》lo interrompe Sam.《Lo so, non ho...non ho mai pensato davvero che tu volessi tutto questo. Solo...perché non ce lo hai detto?》.
Il biondo si agita appena sulla sedia, agitato, ma sollevato da quello che gli ha detto l'altro.《Non...non volevo farvi preoccupare. È successo quando Cass è sparito, e poi vostro padre ha scoperto di noi, ed è arrivato Lucifer...》.
Castiel sospira, e abbassa lo sguardo.《Gabriel, devi smettere di fare l'eroe. Tra te e Dean non so chi sia peggio》.
Dean fa una faccia strana, ma non ribatte, così il più piccolo continua.《Non devi affrontare tutto da solo》.
Gabe inizia a dondolarsi sulla sedia, e stringe appena le labbra.《Lo so. Lo so》mormora, lo sguardo basso.
A sorpresa, sente la mano di Sam appoggiarsi sul suo ginocchio, e solleva gli occhi a incontrare i suoi, preoccupati.
《Stai bene?》gli chiede il moro, e Gabe esita, ripensando agli incubi che lo hanno tenuto sveglio la notte.
Castiel si alza, lanciando un'occhiata strana a Dean. Anche lui fa lo stesso, e si schiarisce la voce.《Uh, io e Cas andiamo di là》mormora, e Gabriel annuisce, grato che li stiano lasciando da soli.
I due si allontanano, il braccio di Dean intorno alla vita del più piccolo, e si chiudono la porta della camera alle spalle.
La mano di Sam raggiunge la sua, la stringe, i loro occhi tornano a cercarsi.《Vieni qui》mormora il moro, e i due si alzano, si avvicinano l'uno all'altro. Il più alto lo stringe, e lui seppellisce il viso nel suo petto, riconoscente di quel contatto.
《Avresti dovuto dirmelo, Gabe》.
《Lo so...mi dispiace. Scusami》.
《Non devi più affrontare tutto questo da solo》.
Gabriel resta in silenzio, premendo la fronte contro la sua spalla, il suo cuore che un po' accelera a quelle parole, perché sa che ha ragione, e gli viene voglia di piangere. Ha ragione. Sam ha ragione. È solo...non ci è abituato.
Si staccano piano, le mani del ragazzo che scivolano nelle sue, e Gabriel annuisce piano, prima di posare le labbra sulle sue.
In quel momento il suo telefono inzia a suonare, lo sente vibrare nella tasca posteriore dei pantaloni. Si separa dal moro con un sorriso di scuse, e lo tira fuori, dando una rapida occhiata al numero chiamante.

Lucifer.



Hola! Okay, lo so, sono in ritardissimo, di quasi una settimana. Sono un disastro, scusatemi cwc però ho già iniziato a scrivere il diciannovesimo (e penultimo...) capitolo, quindi spero di caricarlo in tempi decenti. Entro il prossimo weekend (non questo), per intenderci, anche se non posso garantire nulla! In ogni caso ho già tipo due o tre progetti in programma per quando Heat Of The Moment sarà finita, quindi non sparirò, promesso :3
  
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