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Autore: lukespj    20/02/2015    7 recensioni
“Haz, mi vuoi sp-”
“Ti prego, so che sono un emerito coglione, un cretino, uno stronzo, tutto quello che vuoi. E mi dispiace, giuro. Ma non posso starmene con le mani in mano. Ti amo, cazzo, e non posso lasciarti andare, anche se probabilmente sarebbe la cosa migliore, ma non posso. Sarò anche egoista, ma non mi importa. Ti voglio con me e per me, e non mi interessa niente e nessuno. Che vadano tutti a farsi fottere. Sei la cosa migliore che mi sia capitata, ho sempre avuto bisogno di te, e tu ci sei sempre stata. E so che ci sarai ancora, perché anche tu hai bisogno di me, anche se io non ci sono stato molto per te, ma ti prometto che cercherò di migliorare. Te lo prometto. Ma ti prego, ti scongiuro.. Non lasciarmi” dico tutto d’un fiato, interrompendola e porgendole le rose.
[questa ff è nata in seguito alle tre OS che ho scritto su Harry, ma racconta quello che sarebbe successo se le cose fossero andate diversamente da quanto avevo scritto]
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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(Giulia POV)

Appena finisco la doccia, mi stringo nell’accappatoio e mi metto una salvietta in testa, per poi andare in camera, portandomi dietro la nuvola di vapore causata dall’acqua calda. Apro l’anta dell’armadio e guardo tutti i vestiti all’interno, non sapendo cosa mettermi.

“Giuls, posso entrare?” chiede El, entrando.
“Sei già dentro” dico, scuotendo la testa.
“Scusa, solo che volevo chiederti..  Aspetta, che stai facendo?”  dice, guardandomi di traverso.
“Sto cercando di decidere cosa mettere per andare a cena con Niall”
“COOOSAAA?! MAAAAAAAR! VIENI IMMEDIATAMENTE QUI!” urla El, staccandomi un timpano.
“Che diamine hai da urlare!?” chiede Mar, entrando in camera mia.
“Sta per uscire con Niall!”
“COME?! E QUANDO AVEVI INTENZIONE DI DIRCELO?!”
“Beh, ve lo sto dicendo ora..”

Mar e El si scambiano un’occhiata, e io ho paura di quello che può venire dopo.

“Ora, ascoltami bene.. Adesso ti siedi qui sul letto e noi ti scegliamo vestito e scarpe, poi ti truccherai sotto la mia supervisione e successivamente, ti farò i capelli” dice El, mentre Mar inizia a ispezionare il mio armadio.
“Cioè, fammi capire.. Tu hai tutti questi vestiti e non ci hai mai detto niente?”  dice Mar, continuando a frugare tra le mie cose.
“Non metterò un vestito, ve lo potete scordare”
“Ok, per questa volta te lo concedo.. Niente vestito, ma i tacchi sono obbligatori” dice El, tirando fuori le mie scarpe nere che avrò messo si e no due volte in vita mia.

Apro la bocca per ribattere, ma El mi zittisce con un’ occhiataccia. Sospiro, buttandomi indietro sul letto, non curandomi del fatto di avere ancora i capelli bagnati.

“Ma che fai?! Tirati su!” dice Mar, tirandomi per un braccio, in modo da farmi sedere.

Intanto, El mi ha tirato fuori i jeans neri, una camicia e la giacca che avevo messo al matrimonio di mio cugino, con la quale gelerò dato che lui si è sposato a Giugno e ora siamo a Gennaio, ma non ho il coraggio di ribattere. Mi staccherebbero la testa.

“Fila in bagno a cambiarti, che poi ti asciugo i capelli” dice El, dandomi i vestiti e chiudendomi nel bagno.

Appoggio tutto sul piano del lavandino e prendo un respiro profondo. Non capisco tutta quest’agitazione, devo uscire con Niall, non con il principe William. Scuoto la testa al pensiero e inizio a vestirmi. Quando sono pronta, torno in camera, dove El mi fa sedere sulla sedia della scrivania, iniziando a pettinarmi i capelli. Appena inizia ad asciugarmeli, torna Mar con la piastra e la attacca alla presa.

“Ti farò diventare questi capelli stra dritti un mare di onde” dice El.
“Non per smontarti, ma  non mi restano mai mossi”
“Perché non te li ho mai fatti io! E ora risparmia il fiato, che devo lavorare”

Alzo gli occhi al cielo e Mar scoppia a ridere. Quando El è soddisfatta del suo lavoro sui miei capelli, facciamo una mezza litigata su come dovrei o no truccarmi, con mia vittoria.

“Devo dire che sta proprio bene” dice Mar, mentre mi metto le scarpe.
“Tutto merito mio” dice El, fingendosi commossa.

Scuoto la testa, alzandomi e guardandomi allo specchio. Esattamente nel momento in cui sto per ringraziare le mie due pazze amiche, suona il campanello.

“Vado ioo!” dice El, precipitandosi fuori dalla mia camera.
“Qualcuno la fermi, per favore” dico, finendo di preparare la borsa.

Mar scoppia a ridere.

“NIAAALLL! CHE PIACERE VEDERTI! GIUULSSS STA ARRIVANDO! GIIUUULLLLLSSSSSS!”
“Vado prima che lo fa scappare a gambe levate”

Mar annuisce e insieme andiamo di là.

(Niall POV)

Arrivato al condominio di Giuls, parcheggio la macchina nell’ultimo parcheggio rimasto libero. Scendo dalla macchina ed entro, chiamando l’ascensore. Appena arrivo al piano, mi sistemo la giacca e suono il campanello. La porta si apre di scatto, mostrando Eleanor con un sorriso un po’ inquietante.

“NIAAALLL! CHE PIACERE VEDERTI! GIUULSSS STA ARRIVANDO! GIIUUULLLLLSSSSSS!”  urla.

Ok, mi devo essere perso qualcosa. Sento dei passi  avvicinarsi e alzo lo sguardo, incrociando quello di Giuls che mi supplica di portarla via di qui. Non facciamo neanche in tempo a salutarci che Eleanor e Margarita ci trascinano fuori e ci scaraventano nell’ascensore.

“Non azzardarti a tornare senza aver combinato niente, chiaro?” dice El, schiacciando il tasto del piano terra e correndo velocemente fuori dall’ascensore, salutandoci con la mano insieme a Mar.

Quando l’ascensore inizia a muoversi, Giulia caccia un urlo.

“Va tutto bene?”
“Sono impazzite! E mettiti questo, e truccati così, i capelli in questo modo.. E CHE PALLE!”

Scoppio a ridere e lei mi segue a ruota. I nostri sguardi si incrociano e lei mi sorride.

“Stai davvero bene, Ni”
“Grazie, Giuls.. Anche tu non scherzi comunque”

Sorride, abbassando lo sguardo. Arrivati al piano terra, le faccio strada fino alla macchina, aprendole poi la portiera.

“Grazie” dice, salendo.
“Nulla”, dico, chiudendo la portiera e salendo dall’altra parte.

***

“Avrei dovuto mettere in borsa un paio di Vans” dice Giuls, appena ci sediamo su una panchina.
“Ti direi di fare cambio, ma penso che le tue scarpe non mi vadano”

Scoppia a ridere.

“Non vedo perché dovrei torturarti facendoti camminare su queste”
“Mi sono sempre chiesto come facciate a camminarci.. Sembrano davvero scomode”

Giuls alza le spalle.

“Non metto spesso i tacchi, ma comunque non sono così terribili.. Solo che non sono l’ideale per camminare”
“Ah, per me possiamo anche rimanere qui seduti per il resto della serata”
“Sei uno scansafatiche! Su, alzati!” dice, tirandosi in piedi.
“Ma se ti fanno male i piedi, non è il caso che-”
“Ok, vorrà dire che andrò in giro da sola” dice, sorridendo, iniziando a camminare.

Scoppio a ridere, alzandomi a mia volta e seguendola. Per essere una persona a cui fanno male i piedi, cammina davvero veloce.

“Giuls, aspetta!” dico, ridendo.

Si ferma di scatto, girandosi verso di me e le finisco addosso, facendole perdere l’equilibrio. Le porto un braccio intorno al bacino, tenendola stretta per non farla cadere. Alza lo sguardo e così i nostri occhi si perdono gli uni negli altri. Non so nemmeno più dove siamo, sono troppo perso in un meraviglioso prato verde. Siamo vicinissimi, e non ci vuole molto prima che decida di annullare la pochissima distanza rimasta. Sono un po’ preoccupato per la sua reazione, ma la preoccupazione svanisce non appena lei ricambia il bacio.

“FINALMENTEE!” urla una voce dietro di noi.
“Oh no” sussurra Giuls, nascondendosi contro il mio petto.

La stringo girandomi verso la voce, che si rivela essere- ovviamente- Ashton. Con lui ci sono Michael, Luke e Calum. Si avvicinano a noi e Ash picchietta con un dito sulla spalla di Giuls.

“Idiota” dice lei, togliendosi dalla mia stretta e girandosi verso di lui.
“Ce l’avete fatta, eh?!” dice, guardandoci con un sorriso enorme.

Giuls alza gli occhi al cielo, scuotendo la testa.

“Non avrete scommesso anche questa volta, spero”
“Ragazzi! Andiamo?” dice Ash, girando i tacchi e allontanandosi insieme agli altri.
“Credo di essermi perso qualcosa..” dico, sistemandole una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
“Lui, Zay e Liam hanno scommesso su me e te.. Lo avevano fatto anche con Liam e Danielle e con me e Zayn..”
“Oh.. E l’hanno vinta?” chiedo.
“Tu cosa dici?” dice, sorridendomi.

(Harry POV)

Sono al pub con questi stronzi, che stanno macchinando non so quale ennesima cazzata verso gli amici di Giuls, che sono seduti poco distanti da noi.

“SIIIIIII!” urla Malik, alzandosi di scatto.

Mi giro verso di lui, come tutti gli altri in questo pub, cercando di capire il motivo di tutto questo entusiasmo.

“Malik, disturbi la quiete pubblica” dice Steve, guardandolo di traverso.
“Perché non guardi un po’ te stesso?” ribatte prontamente lui.

Steve lo manda a fanculo, per poi tornare a parlare con Josh e James. Non li ascolto minimamente, sono troppo curioso di sapere cos’ha provocato tanta felicità in Malik. Con nonchalance, mi alzo e vado verso il bagno, che è proprio vicino al loro tavolo e mi metto in ascolto.

“Allora, ci vuoi dire con chi messaggi da tutta la sera?” chiede Liam.
“Con Ashton.. Quando mi ha detto che Niall e Giuls uscivano gli ho detto di seguirli”

COSA? Giuls, la mia Giuls è uscita con il biondino del negozio? Deve essere uno scherzo.

“Sei fuori, Zayn” dice Danielle.
“Beh, se non lo avessi fatto, adesso non potrei dirvi che si sono baciati”

Si sono baciati.

No, non è possibile. Esco dal bagno e mi dirigo a grandi passi verso l’uscita, sbattendo la porta dietro di me. Cammino velocemente fino a casa di Giuls, per poi sedermi con la schiena appoggiata all’albero che c’è di fronte.
Quante volte io e Giuls siamo stati qui a parlare per ore e ore. Se chiudo gli occhi, riesco ancora a sentire la sua risata.

Si sono baciati.

Apro gli occhi di scatto e mi alzo, tirando un pugno all’albero.
Sento come se fossi appena stato investito da un tram. Anzi, sono sicuro che in quel caso mi sentirei meglio di quanto sto ora. Non ci vuole molto prima che la realtà mi investa, uccidendomi lentamente.

Complimenti, Harry. Sei riuscito a perdere per sempre l’unica cosa positiva che avevi. 

   
 
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