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Autore: Jayleeforever    21/02/2015    0 recensioni
— “There's a million reasons why I should give you up But the heart wants what it wants ”
Ed ecco la frase di questa bellissima canzone che mi occupa la mente 24/24ore, ah dimenticavo non mi sono presentata: sono Haylee, ho 19 anni e frequento il primo anno di Psicologia, nell'niversità di Parigi. Ho una vita al quanto diversa da tutte le ragazze della mia età, vivo in una casa abbastanza grande, ho con me mia sorella e un'altra persona...
— "Hay, c'è una visita per te"
— " Cosa ci fai tu qui?"
Genere: Mistero, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Altri, Justin Bieber, Selena Gomez
Note: Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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Mercoledì, 5 Novembre
            Parigi, sei di mattina.
 
≪Haylee Melania Sullivan, devi alzarti che rischi di fare tardi al tuo primo corso di Università
Ecco la voce stridula di mia sorella Nikita,  che mi chiama con i suoi modi sempre molto gentili per farmi svegliare la mattina, ma oggi urla più del solito perché inizio il mio primo anno di Università e non dovrei fare tardi.
<> - esclamo di colpo mentre i miei occhi fissano la sveglia che c’e’ sul comodino dove segna: 06:01, è troppo tardi; mi butto subito giù dal letto cercando di non farmi del male, mi avvicino all’armadio che è sul lato destro della mia stanza, apro cosi la prima anta e afferro dei jeans stretti e stracciati sulle gambe leggermente, una maglietta di lana color cipria con delle borchie sulle spalle; tolgo velocemente il pigiama cheho addosso cosi da buttarlo sul letto senza curarmi del fatto che la manica della maglia pende sul pavimento; infilo i vestiti puliti ed esco dalla stanza cosi da precipitarmi in bagno.
<< Hay, hai fatto?>>
Sento di nuovo la voce di mia sorella, mentre metto sul mio viso un leggero trucco, lavo subito le mani e le asciugo vicino all’asciugamano che è  alla mia sinistra, mi mordo il labbro e apro la porta del bagno trovandomi mia sorella che mi sorride con molta dolcezza.
<> - Di fretta la bacia sulla guancia e scendo le scale velocemente, arrivo davanti alla porta prendendo la borsa che c’è accanto alla poltrona e la giacca, la indosso e metto la sciarpa cosi da coprirmi bene; esco di casa e chiudo la porta alle mie spalle, cammino lungo il vialetto di casa cosi da sorpassare anche il cancello e trovarmi sul marciapiede della strada, metto le mani in tasca e vado verso la stradina che mi porta all’Università visto che non dista molto da casa mia.


Quattro ore dopo.
<< Sono arrivata, Niki?>>  -Rientro in casa, chiudendomi la porta  alle spalle, sfilo la sciarpa e sbottono il giubbino cosi da posare il tutto sulla poltroncina, non sento mia sorella e quindi mi preoccupo dato che se esce mi avvisa; mi avvicino alla cucina e non la trovo, cosi salgo le scale di corsa andando verso la sua stanza e la trovo sul letto che risposa, sorrido appena mentre mi avvicino e la bacio sulla fronte senza svegliarla.
<>  -Mi chiede Nikita aprendo gli occhi e fissandomi con un sorriso sulle labbra, si alza con la schiena da materasso e si siede intrecciando le gambe sul letto facendomi segno di sedermi accanto a lei, mi siede nella sua stessa posizione e mi mordo il labbro sorridendo subito dopo.
<< Tutto benissimo, ho seguito due corsi e devo dire che mi piacciono già>> - racconto cosi molto soddisfatta della mia giornata, ma mentre racconto il tutto sento una piccolissima fitta alla pancia quindi porto la mano sulla pancia e stringo di poco la maglia tra essi guardando mia sorella.
<< stenditi su, sei stata tutto il giorno seduta ed è normale>> - Dice mia sorella con tono molto tranquillo  e dolce, annuisco e faccio ciò che mi ha detto. Dopo una decina di minuti le fitte sono passate e mi sono alzata cosi da andare in camera mia.
 
Due settimane dopo, a casa Sullivan.
<< Hay, c'è una visita per te>>  -Sento la voce di mia sorella provenire dal corridoio, cosi mi affaccio dalla porta della cucina per vedere di chi sta parlando, ma appena vedo il ragazzo alto, muscolo, capelli neri, occhi marroni e pelle non propria chiara, sento una fitta diritta in petto ma cerco di non agitarmi e dico con voce più normale che posso.
<>
 
 
 
 
FINE PRIMO CAPITOLO.
Salve a tutti, sono Lucia questa è la mia prima storia che scrivo su questo genere di cose,  spero che con il passare del tempo questa storia vi possa piacere perché sarà ricca di momenti che vi lasceranno senza parole. Spero davvero che vi piaccia, aspetto vostre recensioni.
Baci a tutti.
                                                                                             
   
 
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