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Autore: sacca    21/02/2015    2 recensioni
[Everlak] Questa è una piccola What if? Cosa sarebbe successo se Haymitch avesse mantenuto la promessa salvando Peeta e non Katniss? Lei sarebbe stata fatta prigioniera da Snow. L'avrebbe uccisa? O avrebbe provato a usarla a suo favore, magari depistandola?
DAL TESTO
"Usarla a nostro piacimento, farla diventare una di noi e mandarla a uccidere la Coin. E il ragazzo se avrà tempo. E Plutarch. Rido pensando che questa stupida ragazza, quella che tutti hanno preso come simbolo della rivoluzione credendola forte, dandole il nome di "Ghiandaia Imitatrice", che mi odia così tanto, diventerà la nostra arma migliore, sarà il simbolo della nostra vendetta."
So che non è l'unica fanfic con questo tema, ma la dovevo assolutamente scrivere. Spero vi piaccia!:)
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gale Hawthorne, Haymitch Abernathy, Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta, Violenza
Capitoli:
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“Non so fidarmi di nessuno ed è un peccato,

mi ha tradito sempre chi mi aveva accarezzato”

 

POV KATNISS

 

Sono passate tre settimane dal mio ritorno al 13, beh 4 se contiamo quella dove mi hanno tenuta in come farmacologico perché “troppo debole per sopportare il dolore delle ossa che si sistemano”. Imbecilli. Ero sveglia quando me le hanno rotte e se sono riuscita a sopportarlo penso di potercela fare anche mentre me le sistemano.
Il distretto, per quel poco che ho potuto vedere, è esattamente come me l'aspettavo: freddo, grigio e impersonale. Snow non ha esagerato per niente nel descrivermelo, così come non si sbagliava sulla Coin: è una donna glaciale e mi è bastata guardarla negli occhi per mezzo secondo per capire che non mi pentirò affatto di ucciderla. Sicuramente non lo faccio per quel viscido del presidente, arriverà anche la sua ora e anche quella sarà per mano mia. Lo faccio perché lei si è nascosta qui mentre centinaia di bambini venivano mandati al macello, lei aveva le armi nucleari ma ha preferito fosse la povera gente dei distretti a ribellarsi per prima contro Capitol, è rimasta a guardare mentre noi morivamo di freddo, di fame e per colpa degli Hunger Games senza muovere un muscolo.
È venuta a trovarmi un pomeriggio per “vedere come stavo” o, meglio, per vedere se ero abbastanza in forma per potermi usare. La voglio morta ogni secondo di più che passo in questa schifo di camera in questo odioso distretto. Non è tanto diversa dal presidente e per questo meritano entrambi di morire.
Sto ideando un piano di vendetta e appena le forze me lo permetteranno proverò a metterlo in atto. La lista, oltre a loro due, comprende Plutarch Heavensbee anche se non ho ben chiaro il motivo per cui lo odio e, ovviamente, i due bastardi.
Quando ero in quelle prigioni due cose mi hanno tenuta viva: la certezza che o ne sarei morta o mi sarei vendicata e una mano che silenziosa stringeva la mia ogni notte. Johanna... Non me la volevano far vedere sostenendo che fossimo entrambe troppo “mentalmente instabili”, questo finché lei non si è intrufolata nella mia camera di nascosto a “sentire se avevano deciso di farmi una doccia perché il mio puzzo non lo reggeva più”. Quella donna mi fa impazzire. E l'adoro. Penso che sia stato David a darle una mano, d'altronde da quando mi ha salvata ogni momento libero che ha lo passa davanti alla mia porta o con lei. E' un ragazzo strano e non lo capisco ma stranamente mi fa sentire un po' più al sicuro.
Oltre a loro vengano a farmi regolarmente visita mia madre e la mia dolce paperella che ho trovato decisamente diversa da come l'avevo lasciata. È cresciuta, troppo in fretta, ma immagino che abbia dovuto farlo e mi odio per non essere potuta restare con lei. Non capisco, però, se posso fidarmi di loro: sono tutti convinti che Peeta e Gale non c'entrino con quello che mi è stato fatto, ma come è possibile? Io ho visto! Hanno provato a dirmi che sono stata “depistata”: pare sia una tecnica di Capitol che consiste nel modificare i ricordi di una persona usando il veleno degli aghi inseguitori, sostanzialmente un lavaggio del cervello che induce il soggetto depistato a credere cose che non sono vere. E' possibile che mi abbiamo depistata? Tutti dicono di sì ma i miei ricordi sono così vivi, veri, che fatico a crederci. Ma che motivo avrebbero di mentire? Non capisco!! Sto decisamente impazzendo.
È che c'è troppa confusione e le persone non mi dicono la verità, nessuna di loro lo fa. A partire dai medici per finire con Prim. Perché Prim mi mente? Probabilmente per proteggermi: la vecchia Katniss, forse, non avrebbe retto la verità, ma la nuova? Oh, questa nuova Katniss è pronta a tutto pur di conquistare la sua vendetta! Non sarà certo la verità a fermarla! Non mi fanno uscire da questa stupida stanza 'perché sono ancora debole', non mi lasciano mai da sola 'perché potrei avere paura', non mi aggiornano su cosa succede la fuori 'perché potrei avrei un crollo', non mi fanno incontrare quasi nessuno perché 'non sono pronta'. Basta!! Se non ho avuto un crollo quando ho scoperto del 12 perché dovrei averlo sapendo le novità di questa schifosa guerra? La notizia del 12 non ha fatto altro che aumentare la mia sete di vendetta.
Forse potrei chiedere a David cosa sta succedendo, sembra essere l'unico a non mentirmi, l'unico insieme a Johanna. Sono gli unici due a farmi sentire...protetta? È la parola giusta? Posso sentirmi ancora protetta dopo quello che mi è successo? Odio fare di questi pensieri, nulla mi è semplicemente successo! Sono stata torturata, violentata, picchiata, insultata, mi è stato tolto tutto, la mia dignità, il mio orgoglio, i miei ricordi a quanto pare, la mia stessa persona addirittura! Perché ovviamente non ero più la stessa ragazza che si era offerta volontaria per la sorellina. E tutto quello non mi era semplicemente capitato, Snow l'aveva fatto accadere.
Snow, la Coin, i loro scagnozzi, Peeta e Gale, Capitol, tutti gli abitanti di quella odiosa città e chissà quante altre persone di cui non ero a conoscenza erano coinvolte. Li odio tutti, dal primo all'ultimo e mi vendicherò, senza ombra di dubbio. Morte, nel mio futuro vedevo solo questo. Per attuare il mio piano, però, dovevo uscire da quella stanza così decido di imputarmi, io devo uscire, devo incontrare gente, devo sapere cosa sta succedendo, devo far finta che sia tutto tornato alla normalità.
Far finta certo perché nel profondo so che nulla sarà mai più normale anche se continuano tutti a ripetermi che va tutto bene, che qui sono al sicuro, che posso rilassarmi. Al sicuro? Idioti, una manica di idioti. Sono uscita viva da due arene e da una tortura di Capitol, sono una sopravvissuta, non potrò mai rilassarmi o sentirmi al sicuro. Non potrò mai più ridere senza pensieri, vivere una vita tranquilla, fidarmi di qualcuno...amare.

Posso avere la mia vendetta, però. E l'avrò.

Il primo passo è uscire da questa stanza e ottenere la fiducia della presidentessa. Non sarà difficile, lei ha bisogno di me e se, nel mio personale piano, aiuterò i distretti a ribellarsi, all'ora della mia morte potrò almeno essere contenta di aver fatto qualcosa di buono. Con questi pensieri tolgo il camice e mi vesto, cammino fino alla porte dove trovo David ad aspettarmi ed esco, pronta ad affrontare il mondo. La prima cosa che voglio fare, però, è parlare con Haymitch. Non è ancora venuto a trovarmi e devo sapere se è arrabbiato con me. Nonostante trovi difficile fidarmi so che lui non mi ha mai mentito. E io ho bisogno di persone che mi dicano la verità ora, per quanto brutta possa essere.

 

 

 

 

 

Se i più adatti sopravvivono e i malvagi prosperano,

la natura è il dio dei mascalzoni.”

 

POV SNOW

 

Era passato un mese da quando aveva permesso che la signorina Everdeen facesse ritorno fra i suoi cari e tutto procedeva come avevo programmato. I suoi cari... ah ah ah! Quella ragazzina impertinente si sarebbe rovinata da sola, ci avrebbe aiutato senza neanche saperlo e, facendolo, avrebbe scritto la sua fine.
I miei piani stavano procedendo per il meglio.

 

“- Dobbiamo depistare la signorina Everdeen – mentre pronuncio queste parole il piano si formula da solo nella mia mente - Torturarla, violentarla, depistarla ridurla in uno stato pietoso sia mentalmente che fisicamente e poi rimandarla indietro. Usarla a nostro piacimento, farla diventare una di noi e mandarla a uccidere la Coin. - Avevo un conto in sospeso da troppo tempo con la presidentessa del distretto 13, davvero troppo tempo. Era giunta l'ora di sistemare le cose e “la ragazza in fiamme” l'avrebbe fatto per me. - Poi si occuperà del ragazzo, sono sicuro che cercherà di fomentare la rivolta. E Plutarch. - Ah ah ah, rido pensando che questa stupida ragazzina, quella che tutti hanno preso come simbolo della rivoluzione credendola forte, dandole il nome di 'Ghiandaia Imitatrice', lei che mi odia così tanto, diventerà la nostra arma migliore, sarà il simbolo della mia vendetta. Ah ah ah!!”

 

Dovevo ammettere che Plutarch era stato bravo a ingannarmi, se mai l'avessimo catturato vivo mi sarei complimentato di persona con lui, prima di ucciderlo. Non avevo davvero sospettato di lui! Certo, sapevo che stavano organizzando una rivolta ed è per questo che ho preso la decisione di rispedire quei mocciosi nell'arena, per dare una dimostrazione a tutti. Come osavano dei ragazzini ribellarsi a me? Come potevano anche solo pensare di avere qualche possibilità contro la grandezza di Capitol? E, oltre che irritanti, era pure stupidi: non saremmo sopravvissuti a una guerra, non di nuovo: la popolazione era decisamente ai minimi storici e l'equilibrio era precario, non potevamo permettercelo! Ne io, ne loro. Ma tutto questo non aveva interesse per loro, no? Conoscevo il metodo di pensare della Coin, lo conoscevo perché era anche il mio: lei desiderava solo il potere e non avrebbero guardato in faccia a nessuno pur di ottenerlo. Come me. Ero stato molto chiaro su questo con la signorina Everdeen: le avevo descritto nel dettaglio che tipo di persona fosse la presidentessa del 13 e lei mi aveva creduto. In fondo non le avevo forse detto che dovevamo essere sinceri fra noi? E, almeno su quello, ero stato sincero. Per il resto, beh... un uomo deve fare quello che deve e io avrei fatto di tutto, di tutto, per salvaguardare il mio potere. D'altronde una ragazzina cos'era? Nulla, niente rispetto alle centinaia di persone che avevo già fatto uccidere. Solo un fastidio, come un prurito che non riesci a grattare. Ecco, la tanto amata da tutti ragazza di fuoco era questo: solo un piccolo prurito. E io mi sarei assicurato che, alla fine del suo compito, quel prurito avesse ciò che si meritava.



















 

 

RAGAZZE!!! Scusatemi, sono pessima, davvero. E' che ho avuto un sacco di problemi con il pc e con il programma di scrittura, dovevo fare l'aggiornamento ma craccava sempre tutto, al terzo tentativo mi ha addirittura eliminato il programma in automatico cancellando alcune cose che già avevo scritto (potete immaginare quindi la mia vogli di riscreverle), poi sono FINALMENTE riuscita a sistemare tutto ma sono stata una settimana a casa del mio moroso senza il portatile impegnata fra colloqui (speriamo bene!) e quant'altro! Inoltre ho cambiato nick sul sito e ho avuto dei problemi anche con quello, chiedo infinitamente perdono per il ritardo. E sono seria perché anche io leggo sul sito e odio aspettare gli aggiornamenti! Mi dispiace davvero, davvero, davvero! Cercherò di essere più puntuale d'ora in poi!! Scusate ancora! Fatemi sapere (se ancora ci siete) se vi è piaciuto il capitolo!:)
Alla prossima settimana, bacione!


 

   
 
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