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Autore: VioletP_    22/02/2015    1 recensioni
Sei oggetti incantati. Persone in pericolo. Durante una giornata qualunque, le principesse ricevono dei doni. Questi doni presentano però strane incisioni o hanno comunque un comportamento assai strano. In particolare, Belle e Ariel ricevono un messaggio preciso: andare in Virginia e chiedere di Pocahontas.
Le due vengono a scoprire grazie a Nonna Salice che il mondo è in grave pericolo e che una ragazzina che possiede "doti particolari" è stata rapita. Per avere dei chiarimenti, Nonna Salice consiglia loro di andare nel Paese delle Meraviglie e di parlare con Bianconiglio.
Nel Paese delle Meraviglie incontreranno le altre ragazze ed insieme arriveranno in un castello diroccato dove è tenuta prigioniera la bambina.
Le ragazze metteranno a rischio la loro vita e alcune anche il loro rapporto.
Genere: Avventura, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 13: Attacco a Malefica

Delle creature d’ombra apparse chissà da dove iniziarono a scagliarsi contro di loro, ma invece di finire contro di loro, fluttuarono via. Dei fucili passarono accanto a John Smith, il ragazzo ne afferrò uno e iniziò a sparare alle creature.
Belle tirò fuori la spada dal soffitto e provò a combattere, mentre nel frattempo Stregatto e Ariel proteggevano i corpi dei ragazzi.
Pocahontas tirò fuori il suo arco e iniziò a scoccare frecce, che volavano dappertutto tranne che contro i mostri.
<< Si può sapere dove ci troviamo? >> disse Ariel, scagliando via alcuni rovi.
<< Credo di saperlo. >> disse Stregatto, facendo roteare la coda per spostarsi.
<< E dove siamo? >> chiese Belle, colpendo una creatura nel punto in cui dovrebbe esserci il cuore.
<< Dentro lo Specchio di Alice e Biancaneve. >> disse, continuando a spostarsi.
<< Come facciamo ad essere in due luoghi contemporaneamente? >> chiese Pocahontas, che stava fluttuando sopra la trappola per orsi.
<< Ricordi il boato e il varco di prima? >>
La ragazza annuì.
<< Ecco, vuol dire che lo specchio di Alice e quello di Biancaneve sono collegati tra loro. In pratica ora ci troviamo dentro lo specchio di una delle due, e questa roba che stiamo evitando è tutto ciò che hanno fatto svanire. >> disse Stregatto.
<< E come usciamo?! >> disse Ariel creando un campo di forza intorno ai corpi dei ragazzi.
<< Non ne ho idea. Nemmeno sappiamo in quale specchio ci troviamo. Intanto propongo di creare un campo di forza davanti al varco per evitare che la roba dell’altro specchio passi qui. >> disse Stregatto, puntando il varco con la coda. Ariel si avvicinò e lo aiutò con il suo tridente.
<< Mh, io credo che essendo venuti qui per cercare i ragazzi, ci troviamo nello specchio di Malefica. >> disse John Smith.
<< Malefica non ha uno specchio. Le uniche ad averlo sono Alice e Biancaneve. >> lo rimproverò Pocahontas.
<< Però Malefica potrebbe averlo rubato ad Alice. >> continuò il ragazzo.
<< Vero. Intanto ora siamo protetti da eventuali oggetti. >> disse Stregatto, che aveva finito il campo di forza.

Alice osservò Diablo volare via, era triste. Non credeva che Malefica sarebbe riuscita ad arrivare a tanto. Richiamò la sua sfera e la mise sotto braccio, poi rimase a guardare il corvo, che oramai era diventato solamente un’ombra nella notte.
<< Cappellaio. >> disse. L’omino si avvicinò a lei.
<< Dov’è Bianconiglio? Mi manca tanto. >> disse, guardando negli occhi l’amico.
<< Ecco…vedi…Mh, la Regina di Cuori lo ha fatto uccidere. >> disse tutto d’un fiato. Alice lasciò andare la sfera-che continuava a fluttuare- e si portò le mani davanti alla bocca, poi scosse il capo un paio di volte, sussurrando dei “no”. Il Cappellaio le poggiò una mano sulla spalla in segno di solidarietà e conforto, e la ragazza sorrise, nonostante il viso fosse completamente rigato dalle lacrime.
<< Vai all’Ordine delle Fate e dì a tutte le fate di venire qui. Poi torna nel Paese delle Meraviglie e avvisa il Re di quello che sta accadendo. >>
<< Cosa vuoi fare? >> chiese il Cappellaio.
<< Voglio attaccare Malefica. Vai, forza. >> disse in tono secco.
<< E tua madre? >> chiese. Alice si passò una mano tra i capelli.
<< Se la trovi, chiamala. Sennò no. >>
Il Cappellaio annuì, poi chiamò la Lepre Marzolina. L’omino mise il suo cappello a terra, la lepre rimbalzò al suo interno e svanì, l’omino fece lo stesso. Alice guardò incuriosita il cappello, che sparì poco dopo.

L’ordine delle Fate si trovava dentro una grande quercia in un bosco sperduto dell’Inghilterra. Il Cappellaio aveva fatto bene a portarsi una mappa, dato che c’era stato una volta sola, insieme a Turchina, la Lepre e Bianconiglio per discutere della questione “Alice.”
Secondo la mappa, bisognava andare sempre dritti, ma davanti a loro c’era solamente un albero molto grande.
<< Lepre, secondo te dove dobbiamo andare? >> chiese il Cappellaio, facendo vedere la mappa all’amico.
<< Dentro l’albero. >> disse lui, senza nemmeno leggerla. I due sorrisero e saltarono sopra l’albero.
Una fata dai capelli biondi raccolti in modo elegante che indossava un abitino verde li accolse. Nella mano destra aveva una bacchetta, la agitò e un muro apparse davanti ai due.
<< Dovete identificarvi. >> disse, incrociando le braccia.
<< Siamo il Cappellaio Matto e la Lepre Marzolina. >> disse il Cappellaio. La fatina fece apparire una pergamena e iniziò a leggere, poi sorrise e fece svanire il muro, permettendo ai due di passare.
I due saltellarono fino ad un grande portone, dove c’era scritto “Ordine delle Fate. Bussare tre volte in caso di necessità.”
La Lepre bussò tre volte, e una voce soave disse loro di entrare. Aprirono la porta.
L’Ordine delle Fate era una stanza gigantesca e circolare, al centro della sala c’era un banco vuoto con delle sedie, dietro di esso un altro banco dove sedeva la Fata capa dell’Ordine e intorno ad essa c’erano delle gradinate dove erano sedute le altre fate.
Con grande stupore dei due, sul banco della capa era seduta Turchina, i capelli biondi le incorniciavano il viso.
<< Lepre, Cappellaio. >> salutò educatamente, la sua voce riecheggiava in tutta la sala.
<< Turchina, ma non te n’eri andata? >> chiese la Lepre.
<< Già. Ma mi sono arrivate diverse lettere in cui mi chiedevano di tornare,  e anche assistendo alle varie riunioni, ho notato la forte disorganizzazione del posto da quando me ne sono andata. Comunque sia, qual buon vento vi porta? >>
<< Abbiamo trovato Alice e l’abbiamo fatta uscire di prigione. >> disse il Cappellaio. La fata sorrise.
<< Solo che c’è un problema, credo. Alice ha ordinato un attacco a Malefica e ha detto che tutte voi dovete andare al castello di Malefica. >> disse il Cappellaio, guardando la fata. La donna prese la bacchetta.
<< Una volta lì, distruggeremo gli oggetti magici, indebolendo Malefica. Dopodiché mi darete il suo scettro e mi riprenderò i poteri. >> disse, alzandosi. Agitò la bacchetta e tutte le altre fate si alzarono,  aprì un portale ed entrò.
<< Voi non venite? >> disse, vedendo che il Cappellaio aveva già gettato il suo cappello a terra.
<< Dobbiamo tornare nel Paese delle Meraviglie. A tra poco! >> disse, e si gettò nel cappello.
 
   
 
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