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Autore: Taia_Girl    22/02/2015    2 recensioni
Questa è la storia di Lucia, una ragazza di 14 anni che è disposta a fare qualsiasi cosa pur di salvare Mika.
Il suo idolo, infatti, è stato misteriosamente rapito. Ma il motivo del sequestro è una semplice richiesta di riscatto, oppure c'è dell'altro?
Genere: Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dedicato alla mia amica Katy (we_LOVE_you), che mi ha dato l'idea per questo capitolo.
T.v.b. Caterina :)! Spero ti piaccia!
                                           
             Cap.13: "Tutti a Disneyland!"

Pov. Lucia.
Mika mi ha guardato, ha aperto le mani e mi ha porto sei biglietti.
"Sono dei biglietti per Disneyland Paris. So che ti piacerebbe andarci, ma non avevi mai avuto l'occasione di venire in Francia".
Ho spalancato la bocca dallo stupore, non potevo aspettarmi un regalo più bello. Ero estasiata.
"Ehi, un momento, ma come fa a sapere che mi sarebbe piaciuto andarci?!" ho pensato ad un tratto, mentre ammiravo i biglietti tra le mani "Io non gliel'ho mai detto... Ne sono sicura. Ok, gli avevo detto che non ero mai stata in Francia, ma sono convinta di non aver mai parlato di Disneyland..."
Ho alzato lo sguardo verso il suo viso e gli ho domandato: "Come fai a saperlo?"
Lui mi ha guardato in modo furbo, come se mi stesse nascondendo qualcosa.
"Lo hai detto tu, parlando nel sonno" ha detto ridacchiando "Mentre eravamo sul treno, ti sei addormentata, ricordi? Inizialmente stavi facendo un incubo perché ti agitavi e ti lamentavi, ma poi io ho iniziato ad accarezzarti la testa e tu ti sei tranquillizzata. A quel punto hai cominciato a ripetere, non so perché, la parola “Disneyland”, sembrava che ti stessi divertendo sulle giostre perché sorridevi e ti muovevi serenamente. Tuttavia, è durato solo pochi minuti perché non appena ho smesso di accarezzarti, hai ricominciato a piagnucolare e a fare incubi. A causa delle preoccupazioni avevi un sonno molto tormentato, ma sono contento di averti fatto fare, con le mie carezze, un bel sogno, anche se breve. È in questo modo che, successivamente, mi è venuta l'idea di farti questo regalo. In realtà non sapevo se ti sarebbe piaciuto andarci oppure no, ma dato che lo avevi sognato, ho pensato che lo desiderassi. Così ho chiesto a Paloma di comprare sei biglietti su Internet: uno per te, uno per me e gli altri per le mie sorelle e mio fratello. Sono validi solo per il 25 ottobre, cioè domani. Ci faremo una fantastica gita a Disneyland per dimenticare tutto: il rapimento, le sofferenze, la mia malattia. Ci distrarremo da quei brutti pensieri e ci divertiremo!" ha esclamato gioioso ed emozionato.
"B-beh...ecco...i-io... Non so davvero cosa dire... È il regalo più bello che abbia mai ricevuto! G-grazie Mika, grazie davvero di cuore" ho detto sorridendo con le lacrime agli occhi e gettandogli le braccia al collo.
Lui ha ricambiato l'abbraccio e io mi sono sentita bene, felice, al sicuro, forse perché era il mio sogno più grande quello di abbracciare il mio adorato idolo.
"Sono felice che ti piaccia" mi ha sussurrato dolcemente all'orecchio.
"Mika però..." ho detto preoccupata staccandomi da lui "Tu sei ancora malato... Il dottore ti ha raccomandato di stare ancora a letto. Come fai a venire a Disneyland domani?"
Lui mi ha guardato sorridendo con un'aria ovvia: "Beh, ci vengo e basta"
"Ma tu non..."
"Certo che riesco a venire" mi ha assicurato finendo la mia frase "Sto bene, ormai. Non ho più la febbre e sento di potermi alzare"
"No, forse è meglio di no, Mika. Non possiamo rischiare che tu ti ammali più gravemente. Non potrei mai perdonarmelo" ho insistito.
"Lucia, non ti devi assolutamente preoccupare..." mi ha ripetuto serio, prendendomi le mani "Non devi avere paura per la mia salute, sono guarito! Voglio che andiamo a Disneyland per divertirci insieme e lasciarci tutto alle spalle!"
L'ho fissato a lungo in quegli occhi profondi e convinti. Ero indecisa, ma poi ho ceduto.
"Ehm, beh...allora ok. Se insisti tanto non posso certo farti cambiare idea, sei troppo testardo!"
"Ehi!" ha protestato lui con una faccia da finto offeso; poi, però, ha subito esclamato felicissimo: "Bene, allora siamo d'accordo! Tutti a Disneyland domani!"
"Sì, tutti a Disneyland!" ho esultato anche io.
Dopo averlo abbracciato e ringraziato un altro centinaio di volte, stavo per uscire dalla sua stanza, quando lui mi ha chiamato di nuovo e io mi sono voltata.
"Ah, Lucia, mi sono dimenticato di dirti che ovviamente manterrò comunque la promessa di fare delle foto con te e di firmarti un autografo!"
Ho sorriso.
"Grazie Mika, sei davvero molto dolce" gli ho risposto. "Ti auguro una buona notte".
"Buona notte anche a te, Lucia!".
Poi sono uscita lentamente dalla camera e mi sono diretta in soggiorno per ringraziare anche Paloma, che aveva comprato i biglietti.
Ero felicissima, non riuscivo a capacitarmi che tutto quello che stava accadendo fosse vero.
Avevo passato anni ad immaginare il momento in cui avrei chiesto al mio idolo di fare una foto con lui, ma in quel momento non è che mi importasse più molto. Il regalo più bello era stato quello di aver incontrato Mika, di aver parlato con lui, di aver condiviso con lui la paura e la gioia e ciò mi bastava.
Dopo aver chiacchierato un po' con Paloma e averla ringraziata, ero molto stanca, avevo bisogno di dormire perché la giornata successiva sarebbe stata veramente speciale.
Così sono andata a letto e la mattina dopo, verso le 9.00, siamo partiti in macchina per raggiungere Disneyland Paris.
Io, Mika, Paloma, Yasmine, Zuleika e Fortuné eravamo tutti molto emozionati. Non vedevamo l'ora di arrivare e durante il viaggio non abbiamo fatto altro che parlare delle giostre che avremmo voluto provare.
Fortunatamente il tragitto non è stato molto lungo perché il parco di divertimenti distava circa 32 km da casa Penniman e quindi ci abbiamo impiegato solo poco più di mezz'ora.
Quando ci siamo trovati di fronte all'immenso castello che dava accesso allo straordinario mondo di Disneyland, sono rimasta a bocca aperta, estasiata da quella vista magnifica e anche un po' magica.
Mika e le sue sorelle c'erano già stati una volta, mentre Fortuné, come me, non ci era mai andato.
"Wow, che meraviglia!" ho esclamato non appena abbiamo varcato l'enorme portone del castello e siamo entrati nel parco dei divertimenti.
"It's beautiful!" ha urlato Fortuné subito dopo di me.
Poi ho alzato lo guardo verso Mika e sono scoppiata a ridere: aveva iniziato a saltellare dappertutto indicando le diverse giostre, gridando emozionato.
Sì, era guarito completamente, non c'erano dubbi! Sembrava che quell'atmosfera gioiosa avesse fatto emergere la sua parte più infantile.
"Michael, please, stop it! Everybody is looking at us! What a shame!" ha bisbigliato la sorella maggiore con tono seccato "Come on, you look like a stupid kid!"
Io intanto non riuscivo a smettere di ridere. Persino i bambini più piccoli lo stavano guardando con aria stupita!
"Come on, Yasmine! Let's have fun! We are in Disneyland!" ha esclamato Mika allegramente, smettendo di agitarsi.
Abbiamo camminato per qualche minuto, continuando a scrutare affascinati tutto ciò che ci circondava e poi, consultando la cartina, abbiamo deciso che la nostra prima tappa sarebbe stata Adventureland, una delle cinque zone in cui era suddiviso il parco. Volevamo assolutamente provare le super montagne russe “Indiana Jones”!
Così, ci siamo diretti rapidamente verso quella giostra, ma, con nostro grande disappunto, abbiamo visto che c'era una fila interminabile: eravamo distanti una ventina di metri dall'enorme attrazione e già potevamo scorgere le centinaia di bambini, ragazzi e genitori in coda ormai da ore per salire. Ci siamo bloccati a fissare l'immensa quantità di gente di fronte a noi con aria sbalordita. Ovviamente ci aspettavamo che ci fosse un po' di fila, non era possibile che non ce ne fosse, dato che ci trovavamo in un parco di divertimenti famosissimo, ma quello era veramente troppo! Abbiamo guardato il cartello che indicava il tempo di attesa per salire sull'attrazione: 2h 15 min.
"What?!?" ha urlato Yasmine incredula "Two hours and fifteen minutes?! Are you fucking crazy?!? I'm not going to wait so long!"
Ci siamo tutti voltati verso la ragazza che ha subito abbassato lo sguardo, accorgendosi di aver alzato troppo la voce.
"Ehm... Sorry... I'm a little nervous today..." ha farfugliato lei.
"Today?!" ha esclamato Paloma scoppiando a ridere "Don't worry, Yasmine, you are ALWAYS nervous! We are used to it!"
Abbiamo tutti iniziato a ridacchiare e a fare "sì" con la testa.
In un primo momento Yasmine ci ha guardati un po' offesa e imbarazzata, con la faccia rossa come un pomodoro, ma poi anche lei ha ceduto e ha iniziato a sorridere con noi.
"Well...maybe you're right..." ha ammesso alla fine.
Poi, dopo alcuni minuti di discussione, abbiamo deciso di aspettare in fila il nostro turno perché abbiamo pensato che la situazione di attesa delle altre attrazioni non sarebbe stata tanto migliore.
"Ehi, Mika, un momento! Mi è venuta in mente una cosa!" ho esclamato ad un tratto. "Solitamente nei parchi di divertimento si possono acquistare dei biglietti per saltare la fila, credo che si chiamino Tickets Express"
"Davvero?" mi ha domandato lui.
"Tickets Express?!" ha esultato Zuleika, che aveva intuito quello che avevo detto a Mika "Yeah, i've already heard about them! Yes, Michael, she's right. Can we buy them? Please, please, pleaseee!"
"Sure, but where?".
Io mi sono guardata attorno e poi ho detto: "Over there!". Ho indicato un uomo che indossava una divisa rossa e bianca con scritto “Disneyland Paris-Express”.
"Ok. Don't move, I go and I buy them for everyone" ha detto Mika allontanandosi.
Tre minuti più tardi Mika era già di ritorno trionfante e soddisfatto con i biglietti in mano.
In questo modo, abbiamo potuto saltare tutta la coda infinita di gente e dopo solo un quarto d'ora eravamo seduti nei vagoni delle montagne russe. Eravamo tutti molto emozionati!
L'attrazione è partita lentamente, ma poi ci siamo subito trovati praticamente in verticale: era iniziata l'altissima salita.
Io ero seduta vicina a Mika ed entrambi non stavamo più nella pelle. Non si poteva dire lo stesso di Zuleika, seduta nei sedili posteriori...
Ha immediatamente iniziato ad urlare e ad agitarsi: "Oh my God, oh my God, oh my God!!! Mika!!! It's too high! It's too high! I'm afraid!"

"Come on, little sister! Don't worry! It's going to be fun!" gli ha risposto il fratello.
"No! It's NOT going to be fun! I wanna get off! I suffer from vertigo!" ha continuato a gridare la sorella disperata.
"Don't be stupid, Zuleika! You are a coward (trad. “fifona”)!" le ha detto Mika, prendendola in giro.
Io seguivo la scena sorridendo. Era divertente vedere una ragazza di più di vent'anni così terrorizzata dalle montagne russe e consolata dai due fratelli e dalle due sorelle!
L'attrazione è arrivata al culmine e sotto di noi riuscivamo a vedere tutto l'immenso parco.
"Help me, help me..." ha ricominciato a farfugliare la ragazza. "Help...meeeeee!!!!"
Il suo urlo è stato trascinato dall'aria e abbiamo iniziato a sfrecciare giù, sulle rotaie, sempre più veloci!
"It's absolutely amazing!!!!" ha gridato Fortuné alzando le braccia al cielo.
"Yuhuuu!!!!" ho urlato io felicissima, ammirando i fantastici capelli ricci di Mika che venivano mossi dal vento.
"It's awesome!" ha esultato Mika.
"Yeaaaah!" hanno esclamato in coro Yasmine e Paloma.
"Aaaaah!!!!!!" ha piagnucolato Zuleika.
Sfortunatamente il giro è durato solamente una cinquantina di secondi, ma è stato fantastico!
"Wow!" ho detto mentre scendevamo dall'attrazione.
"I believed i would die..." ha sussurrato Zuleika con il terrore negli occhi.
"Stop it! Your reaction is too exaggerated! You're a pain in the neck!" è sbottata Paloma.
"Shut up Pal!" ha protestato la più piccola.
Hanno iniziato a litigare e a urlare l'una contro l'altra.
Mika ha alzato gli occhi al cielo, sbuffando. Si vede che era abituato alle liti tra le sorelle!
"Girls, come on! Please stop!" si è intromesso Mika con tono calmo.
Le due ragazze dopo essersi lanciate altri sguardi fulminanti, hanno smesso di gridare.
"Let's find another attraction!" ho suggerito io "A quieter one!"
"Yeah, I agree, Lucia" ha risposto Mika, annuendo.
"Why don't we buy some cotton candy before?" ha proposto Fortuné.
"Yes, good idea!" abbiamo esclamato tutti in coro.
Così abbiamo raggiunto il distributore di zucchero filato e poi ci siamo seduti su una panchina per gustarcelo.


ANGOLO AUTRICE:
Ehiiii!!! Come va? I'm here, again... Siete contenti di "rivedermi"?! *I lettori ammutoliscono*.
Ooook, comunque...
Probabilmente vi starete chiedendo: "Ma è finita così la storia?". Beh, la risposta, ovviamente, è....... no...
Non preoccupatevi, è vero che avevo detto che sarebbe stato un finale aperto, ma non proprio così tanto aperto (come quello in questo capitolo).
Mi spiego meglio (scusate, quando inizio a fare i miei "ragionamenti contorti" non si capisce niente di quello che voglio dire): la fanfiction mi sta uscendo più lunga del previsto (per vostra fortuna/sfortuna XD) e quindi questo NON è l'ultimo capitolo, ce ne sarà un altro, o forse di più... Chi lo sa? Io mi faccio guidare dall'ispirazione, poi vedremo cosa succederà... Ahaha! (Avete notato la rima XD? Sì, lo so, sono un pochino pazza!).
Siete d'accordo? (Non sul fatto che sono pazza, ma per quello che vi ho detto riguardo l'ispirazione XD!).
Ok, dopo questi chiarimenti, vi pongo le solite domande...
"La folla, stufa delle domande ripetitive di Taia_Girl, inizia a fischiare e a protestare".
Ehm...ok... Don't worry, keep calm! Va bene, non ve le faccio, tanto le sapete già a memoria!
Ahahahah!!!
Grazie mille a tutti i lettori e i recensori :)! Siete davvero gentili a seguire la mia storia, spero di soddisfare le vostre aspettative! Grazie di cuore, senza di voi questa storia non avrebbe senso ;)!
A presto (spero)!!!
La vostra T.G. (Vi piace l'abbreviazione di "Taia_Girl"? Ahahah!).
   
 
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