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Autore: cherubina    23/02/2015    5 recensioni
Non è facile essere un capofamiglia, soprattutto, se si tratta di una delle famiglie più importanti degli Stati Uniti e si è giovani e ribelli. E se ci sono anche innumerevoli ostacoli da affrontare...
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anthony Brown, Candice White Andrew (Candy), Un po' tutti, William Albert Andrew
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Erano giorni che Candy si portava dietro quella lettera ben sigillata. La voglia di strappare la busta esterna e di leggere l'aveva sopraffatta più di una volta ma, all'ultimo momento, aveva sempre resistito. Se l'era rimessa in tasca e aveva atteso.

Forse un segnale, forse il momento giusto.

La verità era che aveva molta paura di quello che poteva esserci scritto e, d'altro canto, aveva troppo rispetto per lo zio William per non attenersi alle sue volontà.

Aveva provato a parlarne ad Archie e a Stear, a mostrargliela e a chiedere consiglio. I due fratelli si erano mostrati sorpresi dal fatto che lo zio avesse mandato una missiva alla figlia adottiva per parte di uno sconosciuto ma, dopo mille ipotesi e congetture tenute per sé, avevano sorriso rassicuranti.

"Secondo me dovresti strapparla e leggere, Candy. È inutile crogiolarsi nei dubbi e nelle esitazioni, forse così facendo stai solo perdendo tempo prezioso. Non è detto che su quel pezzo di carta ci siano scritte cose brutte...Magari è una cosa bella. Forse lo zio vuole conoscerti!"

L'aveva incoraggiata l'ottimista Stear con un largo sorriso.

Candy non se l'era sentita di spiegare anche a Patty e ad Annie. Voleva molto bene alle amiche ma, in questa circostanza, c'era qualcosa che la frenava. Un sesto senso che le suggeriva che la decisione sarebbe dovuta essere esclusivamente sua.

-Una decisione difficile.


Vi rimuginò sopra anche quella sera, una tipica sera condita dalle battute al vetriolo di Iriza alle quali non si era sforzata di replicare, e dalle chiacchiere leggere e spensierate con Archie, Stear, Patty ed Annie.

Se i quattro ragazzi sembravano completamente a proprio agio nella biblioteca a parlare del più e del meno, Candy era lontana con lo spirito, con il cuore, con i suoi pensieri.

"Scusate ragazzi, vado nella mia camera. Non mi sento troppo bene!"

Si giustificò, alzandosi di scatto. Annie la imitò.

"Vengo con te!"

L'amica però la fermò. Voleva restare sola perché ormai aveva deciso: quello era il momento della verità.

"No Annie cara, resta pure a far conversazione un altro po'. Io leggerò un libro e poi cercherò di dormire."

Annie non sembrò del tutto convinta ma, alla fine, si risedette.

"Come vuoi. Tra mezz'ora però vengo a controllare se hai bisogno di qualcosa!"


Richiusa la porta della sua camera, Candy restò per qualche minuto nel buio completo a tastare quella lettera con il cuore che le martellava nel petto.

Strinse forte i pugni per farsi coraggio, accese la luce e fissò il plico, ancora una volta, prima di dargli uno strappo deciso.

"A noi due, caro zio William!"

Fu interdetta dal fatto di trovare nella busta un biglietto aereo per Denver. Era un biglietto aperto: sarebbe potuta ripartire quando avrebbe ritenuto più opportuno.

Confusa e alla ricerca di ulteriori risposte, con mani tremanti, distese il foglietto ben ripiegato su sé stesso, allegato al biglietto.

"Mia cara Candy,

so quanto queste poche righe possano coglierti di sorpresa e che, probabilmente, non ne comprenderai appieno il senso. E ancor più priva di logica ti sembrerà la mia richiesta di tornare a casa, il prima possibile.

Lo so, è una contraddizione: io che ti ho imposto di andare a studiare così lontano ora ti chiedo di tornare.

Non lo farei se non ci fosse una valida ragione, se non ci fosse una vita in bilico che ha un disperato bisogno di te. Così come non ti avrei mai mandata in Europa senza le tenere ma decise insistenze di un ragazzo che tiene a te moltissimo.

Sì Candy cara, quel ragazzo è Anthony. È stato lui a suggerirmi questa soluzione come la migliore per te, a spingermi ad allontanarti da Lakewood. Prima di giudicarlo, di giudicarmi e di arrabbiarti con noi, però, devi sapere che, a volte, allontaniamo chi più amiamo per proteggerlo. Proprio perché gli vogliamo bene e non vogliamo fargli del male, nemmeno indirettamente.

Io, però, non riesco più a tacere. Pondera bene la tua scelta piccola Candy, fai chiarezza nel tuo cuore e sii decisa, perché se decidi di tornare in America dovrai essere molto forte...

Tuo affezionato zio William."

Candy rilesse altre due, tre volte finché quelle parole criptiche ma che la allarmavano, la deludevano, la confondevano, si conficcarono nella sua testa in maniera indelebile.

Si sentiva tradita. Da Anthony, dallo zio.

La sua vita, negli ultimi mesi, era stata basata su una bugia. Ma perché?

Dovette appoggiarsi al muro e respirare con la bocca aperta alla ricerca di aria, per poi scivolare lentamente lungo la parete. Restò in quella posizione, in sospeso, per una decina di minuti.

Poi si alzò decisa, frugò nell'armadio e tirò fuori la valigia. Quando Annie entrò lei stava già riponendo gli ultimi maglioni all'interno.

"Candy ma cosa stai facendo? Dove vai?"

"Scappo dal collegio questa notte Annie. Parto domani con il primo volo per gli Stati Uniti. Devo tornare a Lakewood il prima possibile!"


*****

Grazie di cuore a chi continua a seguire la storia!

  
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