Smisi di respirare al'istante....


Si era seduto il più lontano possibile da me... Che avesse paura??? Che lo ripugnassi??? Nono noi siamo esseri bellissimi, profumatissimi, insomma issimi. Ma allora perchè si teneva a distanza??
Si girò impercettibilmente verso di me e i nostri occhi si incontrarono... Sfortunatamente una folata di vento mi sbattè in faccia il suo odore fresco e leggermente fruttato, che ogni casa di moda avrebbe voluto come fragranza da imbottigliare e vendere...
Il mio primo istinto fu quello di saltargli addosso e bere fino all'ultima goccia del suo sangue...da quanto non assaggiavo sangue umano??
Probabilmente i miei occhi proiettarono questo pensiero perchè Edward spostò subito lo sguardo da me al professore con una piccola scintilla di paura negli occhi color del prato primaverile.
Il professore intanto stava blaterando come suo solito saltando da un argomento all'altro, senza una connessione logica, cercando di impressionarci.  Mi sarebbe stato facile ucciderlo senza  rimorso, lui che ci provava con tutte le ragazzine del primo anno e che con quelle del terzo passava direttamente all'invito a cena. Lo aveva proposto sia a Rose, sia ad Alice. Vi chiederete come mai non a me... Bhè all'inizio dell'anno, notando il suo sguardo lascivo sul mio fondoschiena, gli avevo gentilmente intimato di non azzardarsi ad estendere i suoi cordiali inviti anche a  me.
I miei pensieri stavano vagando in ogni direzione e in ogni sorta di ricordo pur di scacciare la voglia irrefrenabile di mordere il mio compagno di banco.... Mi dissi che poi avrei dovuto fare i conti con tutta la mia famiglia e che avremmo dovuto uccidere tutta la popolazione di quella piccola cittadina per nascondere il segreto.... Poverini! Ogni nostra decisione influenza da secoli la loro vita...
In quella scuola, in quella classe, in quella noiosa lezione di biologia si stava decidendo molto....stavo decidendo molto...
Per loro fortuna la campanella suonò dopo poco interrompendo i miei macabri e pessimistici pensieri.
Prima che potessi fare qualunque cosa, prima che potessi scappare verso la salvezza, verso la pazzia di Alice, le battutine sarcastiche di Emmett e le lamentele di Rose, Lui si girò a guardarmi e con una voce che avrebbe fatto sciogliere una qualsiasi adolescente, figurarsi me che avevo ormai 80anni e nessuna storia amorosa sulla fedina penale, mi disse:
" Ciao, io sono Edward Anthony Masen, tu devi essere Isabella, giusto?"
Coraggio non piò andare peggio che con il tuo primo grizzly affamato
" Ciao, si sono Isabella Marie Cullen, ma chiamami pure Bella" dovevo stare attenta, niente movimenti bruschi, ma mi stavo pian piano avvicinando alla porta, in corridoi avrei potuto concentrarmi sulle sue parole invece che sulla vena che pulsava sul suo collo...
Perchè pulsava così tanto?? Era...emozionato?? Nonono non poteva essere per quello, era sicuramente spaventato...
"Va bene Bella, sai sono nuovo e non conosco bene la scuola, sapresti dirmi da che parte è la palestra???"
Finalmente avevo raggiunto il mio traguardo, in corridoio il suo odore era meno forte. Peccato che le sue parole fossero un tale pugno nello stomaco....
"Hai educazione fisica adesso"che domanda cretina, certo che ha fisica altrimenti perchè te l'avrebbe chiesto??Stupida!
"Sì ho educazione fisica ma qui è peggio di un labirinto e la segreteria ha munito me e mio fratello di una sola cartina  che naturalmente ha preso lui..."
"Non sapevo che la scuola di Forks avesse una cartina, comunque per andare in palestra basta seguire me...Abbiamo un'altra lezione in comune...." AhiAhiAHI

Mentre entravo nello spogliatoio femminile vidi Alice corrermi incontro con un enorme sorriso...
"Allora avete fatto amicizia?? Vedo una bellissima visione dei due Masen in pantaloncini...."
"Tu sapevi tutto!! Potevi avvertirmi!!! Ho sofferto le pene dell'inferno a causa tua! Lo sai che cos'ha rischiato per il tuo scherzetto?"
"Ah lo sapevo, ti interessa già la sua incolumità, bene bene!!"
"Alice!!!!" mi stavo alterando: perchè non m aveva avvertita? Perchè giocava sempre con la vita delle persone?
"Tranquilla Bella durante spagnolo ti ho tenuta d'occhio: non hai mai tentennato nella tua decisione di lasciargli la vita e ho visto anche la lunga chiacchierata che avreste fatto dopo e che saresti stata sconvolta dalla vista di lui in pantaloncini e maglietta. Avevo previsto tutto, anche ogni tua espressione, tranquilla."
Intanto si era riempito lo spogliatoio e dovemmo interrompere la conversazione per non destare sospetti.
 Prima di entrare in palestra però sussurrai a  mia sorella: "E comunque non sono il tipo che resta sconvolta da un ragazzo in pantaloncini".
Proprio in quel momento entrava anche Lui.... "Le ultime parole famose...."



Spazio autrice: Grazie a tutti quelli che hanno recensito e scusate la lunga assenza dovuta soprattutto alla portata dei compiti. Anche questo capitolo è abbastanza corto ma vi prometto che il prossimo sarà migliore.
Ho voluto dare la possibilità a Bella -ma soprattutto a me- di vedere Edward ad educazione fisica -eheheh- e penso che presto il rating della storia di potrebbe alzare, a causa di qualche mia idea malefica. Siete quindi pregati di recensire e a dirmi anche solo "ciao ho letto la tua storia". Spero vi piaccia Un bacione _Fede_