Saga si avvicinò al suo amante, intento a lavare i piatti, e con un tenero sorriso lo abbracciò da dietro, e poggiò il mento sulla sua
“Ehi...” disse l'altro, voltandosi per baciargli una guancia.
“Passato il mal di testa?”
“Un po'...” rispose Nao, lavando via il sapone dalle stoviglie.
Saga portò una sua mano sulla fronte del batterista, per sentirgli la temperatura. “Non hai la febbre, vero?” dopo qualche secondo aggiunse: “No, sei freddo...”
“Non ti preoccupare, Saga, sto bene... ci dormirò su e mi passerà tutto.” rispose Nao, asciugandosi le mani con uno strofinaccio.
“E' che è strano, per me, vedere che non ti senti bene, sei sempre pieno di energie...”
“A volte capita anche a me di andare giù. E' normale, dato che sono un essere umano anche io...” disse Nao, e si girò verso l'altro con un debole sorriso.
Si alzò leggermente sulle punte, avvolgendogli le braccia intorno al collo.
Saga lo strinse forte, baciandogli la fronte e il naso. “Hai accumulato troppo stress in questo periodo, ne?”
“Si, credo di si...”

Il bassista baciò con dolcezza le labbra del suo amante, che si rilassò un po' tra le sue braccia.
Amava dargli tutte quelle piccole attenzioni, era come dimostrargli quanto tenesse a lui, e quanto gli doleva vedere che non aveva la sua solita vitalità.

Sotto un certo punto di vista, Nao gli era sempre sembrato come un bambino.
Aveva continuamente voglia di coccolarlo, e di farlo sentire amato e protetto come nessun altro.

“Andiamo, ti preparo l'acqua per fare il bagno...” disse Saga dopo qualche istante, prendendo la mano di Nao.
Lo trascinò con sé in bagno, aprì il rubinetto della vasca, e fece scorrere l'acqua calda per riempirla.
Nel frattempo cominciò a spogliare il suo amante, mentre canticchiava a bocca chiusa una melodia tranquilla.

Nao chiuse gli occhi, ascoltandolo cantare, mentre si lasciava sfilare la t-shirt scura e sbottonare i jeans. “Mi rilassi.” disse.
“Bene, piccolo, sono felice di riuscirci.” rispose Saga, abbassandosi per togliergli i pantaloni e la biancheria intima. “Entra in acqua, intanto io vado a prendere qualcosa da bere.”
“Ok.” l'altro entrò nella vasca ormai del tutto riempita, e chiuse il rubinetto.

L'acqua calda faceva arrossare la sua pelle chiara, e mentre una sensazione di calore lo invadeva, giocherellò con il bagnoschiuma appena versato, soffiando sulla schiuma e facendo agitare l'acqua.
Dopo poco, Saga tornò in bagno, con una birra fredda in una mano e un bicchiere enorme di succo di frutta alla pesca nell'altra.
“Va meglio ora, eh?” chiese a Nao, porgendogli il succo.
“Si, grazie.” il batterista bevve un sorso, poi spostò lo sguardo sul suo amante, che beveva dalla lattina di birra con gesti inconsapevolmente sensuali... sembrava che non si accorgesse neanche dell'estrema carica di fascino che possedeva...

“Ne, Saga-chan?”
“Si?”
“Qui c'è spazio anche per due.” disse Nao, sorridendogli. “Vuoi fare il bagno insieme a me?”
Il bassista ricambiò il sorriso con dolcezza. “Certo che si.” rispose.

Poggiò la lattina su uno dei bordi della vasca, e si tolse i vestiti con calma.
Entrò nell'acqua e si posizionò dietro Nao, facendogli poggiare la schiena sul suo petto.
“Come mai a me il succo di frutta?” chiese il batterista.
“Bhé, hai bisogno di vitamine. E poi, goloso come sei, non dirmi che non ti piace!” Saga sorrise, scompigliandogli i capelli.
“No no, mi piace, tranquillo.”
Nao chiuse gli occhi, bevendo il suo succo dalla cannuccia, mentre l'altro gli bagnava i capelli. “Oh... ora si che mi sento davvero bene...” disse, rilassandosi un po' di più.
Saga bevve un altro sorso della sua birra, poi cominciò a massaggiare le spalle e il collo del suo ragazzo, lasciando dei piccoli baci dietro il suo orecchio, in un punto in cui adorava essere baciato.

Nao finì di bere il suo succo di frutta, e poggiò il bicchiere sulla vasca, trattenendo la cannuccia tra le labbra.
Ne immerse l'altra estremità nell'acqua, e vi soffiò dentro, producendo tantissime bollicine di grandezze diverse.
Il bassista scoppiò a ridere: “Ma che fai?” gli chiese.
“Gioco.” rispose Nao, sorridendo a sua volta.
“Sei un adorabile bimbetto...” disse Saga divertito, stringendolo forte a sé. “Il mio adorabile bimbetto.”
“Mi fa più piacere essere tuo, che un adorabile bimbetto, tesoro...” rispose il batterista, continuando a fare bollicine.
“Bhé, ovvio, chi non vorrebbe essere mio, in fondo?”
“Ma non darti tante arie, stupido!” rispose Nao, dandogli un pizzicotto sulla coscia.
“Ahia!”
“Così impari a dire stupidaggini.”
“Sei geloso, Nao-pon?” Saga sorrise, baciandogli una spalla.
“Certo che lo sono! Come potrei non essere geloso del mio bellissimo ragazzo?”
“Oh, anche tu sei bellissimo, amore...” Il bassista fece voltare il viso del suo amante, per baciarlo con passione sulla bocca. “Sei davvero...” disse, mordendogli il labbro inferiore. “...stupendo...” accarezzò la sua lingua con calma, saggiandone il gusto delizioso che aveva già di per sé, unito a quello dolce e pungente della pesca, lasciato dal succo di frutta.

Si baciarono a lungo, assaporando uno la bocca dell'altro.
“Ti amo...” sussurrò Nao, quando si staccarono per riprendere fiato.
Saga lo guardò dritto negli occhi, accarezzando le sue guance rosse, e gli rivolse uno dei suoi più sinceri e meravigliosi sorrisi. “Anche io ti amo” rispose.

Dopo qualche istante, il bassista prese la bottiglia dello shampoo, e se ne versò una generosa dose nel palmo della mano. “Chiudi gli occhi.” disse, e cominciò a massaggiare i capelli di Nao con amore, districandone e ammorbidendone le morbide ciocche.
“Saga-chan...”
“Dimmi.”
“Volevo ringraziarti...”
“Per cosa?” chiese Saga stupito, mentre lavava via lo shampoo dai capelli dell'altro.
“Perché ti prendi sempre cura di me... e perché è così bello essere amato da te, che sono ogni giorno più felice...”
“Non devi ringraziarmi. Nella mia vita sono due, le cose fondamentali: tu, e la musica. Ma ciò che mi permette di respirare... di vivere appieno ogni giornata, e di essere felice, sei tu, Nao-chan... tu, e l'amore che mi regali sempre, ogni volta più intenso. E' naturale che voglia prendermi cura di te.”
“Grazie.” ripeté Nao.
“Di nulla... adesso usciamo, che l'acqua sta diventando fredda...”

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Davanti allo specchio, Saga asciugava i capelli di Nao; morbidi e soffici come erano, li aveva sempre adorati.
Glieli pettinò con cura, continuando a canticchiare la stessa canzone di prima.
“Saga, cos'è che canti da un po'?”
“E' una canzone che ho ascoltato ieri alla radio, non ricordo il titolo...”
“E' dolce.” disse No, sorridendo.
“E' una canzone d'amore, dopotutto...” Saga accarezzò una guancia del suo amante, spegnendo poi il phon e lasciandogli i capelli al naturale.
Li preferiva così: in modo da poter farci scivolare dentro le sue dita con facilità, e sfiorarli fino ad esserne soddisfatto.
“Saga-chan...” d'un tratto, Nao poggiò la testa sul suo petto, abbassando il tono di voce.
“Mmh?”
Il batterista alzò gli occhi, per incontrare quelli dell'altro. “Fa l'amore con me... per favore.” disse; la sua non era una semplice voglia... sentiva davvero l'intenso desiderio di sentirsi completamente suo, nel corpo quanto nella mente, e nel cuore... perfino nell'anima.
In quel momento, per Nao, sentirlo dentro di sé era davvero un bisogno vitale.

Saga sorrise, stringendolo forte a sé. “Vieni, piccolo...” sussurrò.
Prese la mano di Nao nella sua, vi posò sopra un leggero bacio, per poi portarlo con sé, fino in camera da letto.
Lo fece stendere sul materasso, poggiandosi poi sul suo corpo, senza smettere di guardarlo neanche per un secondo.

Cominciò a baciarlo con immensa voglia, e una grande passione... lo liberò del suo accappatoio, e con estrema cura percorse con la sua meravigliosa bocca, tutto il suo corpo... senza lasciare insoddisfatta nessuna parte.
La voce di Nao, sempre più affannata ed eccitata, pura musica per le sue orecchie, chiedeva di più, e Saga lo accontentava sempre di più... attimo dopo attimo... fino al momento di entrare nel suo anfratto stretto e caldo, e farlo suo fino a perdervisi completamente.

“Ti amo” ripeteva ad ogni movimento, e il suo piccolo amante ricambiava ogni volta; ad ogni spinta inarcava la schiena per farlo andare più in profondità, e i suoi respiri diventavano ad ogni istante, gemiti sempre meno controllati...

E continuarono così, fino al momento in cui l'uno si riversò sull'altro, invocando i propri nomi a vicenda, e tenendo avvolte le proprie dita con forza... con la stessa forza del loro grande legame...

Saga dormiva con un'espressione dolce e beata, disegnata sul suo fantastico viso.
Nao gli accarezzò una guancia, sfiorando la sua pelle bianca come la seta più pura... lo amava così tanto, che non avrebbe mai smesso di emozionarlo.
“Sono tuo...” sussurrò, più a se stesso che al bassista. “E lo sarò per sempre...”

Perché per lui, non esisteva prospettiva più bella che dividere tutta la sua vita con lui...
Anche un'eternità, se solo fosse stato possibile...