23/02/2015
2 recensioniConsigli da padre
Il drago osservò la matassa di capelli corvini che incorniciava il giovane viso di quello che aveva imparato a considerare suo figlio. Aveva un’espressione corrucciata, mentre in lontananza, sulla collina accanto alla loro grotta – casa sua e del suo papà – guardava tre figure giocavano, mentre una le osservava, tenendo qualcosa in mano.
Metallicana osservò il bambino e inarcò un sopracciglio, notando quanta concentrazione il bambino metteva in quella semplice vedetta. Era… incuriosito. E il drago sorrise.
«Che guardi?» gli chiese.
«Quelli là. Perché quella bambina se ne sta lontano dagli altri?».
«Perché non vai a scoprirlo?»
Gajiru guardò l’imponente figura appollaiata dietro di lui e quando questa emise un suono vagamente simile ad un “sì” e il bambino scattò in piedi verso la collina.
I tre che giocavano a rincorrersi, di colpo si fermarono osservando spaventati il nuovo arrivato. Certo, Gajiru era un po’ trasandato coi pantaloncini e la magliettina grigi un po’ strappati e i capelli lunghi fino alle spalle un po’ arruffati – e pure i piercing sugli avambracci e sugli orecchi facevano la loro bella figura – ma non era così spaventoso.
Il bambino sollevò la mano in segno di saluto e tentò con un sorriso. Grosso errore, quello di scoprire i denti, perché gli altri si misero ad urlare, correndo dietro all’albero dove l’altra stava ancora leggendo.
Gajiru tentò di nuovo di avvicinarsi nuovamente, ma quelli, ancora più spaventati, se ne scapparono via urlando. Solo la bambina, con ancora il naso nel libro, se ne stava zitta, concentratissima. E Gajiru decise di giocarsi l’ultima carta, salutando lei.
«Ciao!» gli rispose, alzando il visino dalle pagine. «Come ti chiami?»
«Ga- Gajiru.» fece fatica, perché, proprio, non se l’aspettava. «Tu?»
«Inori. Che bei capelli, anche a me piacerebbe averli lunghi!» esclamò osservandolo meglio.
«Grazie…» borbottò «Anche i tuoi sono belli.»
«E gli occhi! Che colore strano, sembrano… “iniettati di sangue”.» tuonò, imitando il tono di voce di cui aveva appena letto-.
Il piccolo si chiese per quale assurdo motivo quella bambina, Inori, non fosse scappata come avevano fatto gli altri. E glielo disse.
«Bah, perché sembri interessante…» rispose.
«Ehi! Inori, è ora di cena, corri!» sentirono una voce in lontananza e la bimba lo salutò, calorosa, e corse dalla madre.
«Allora?» chiese al figlio, appena tornato.
«Hanno paura di me. Ma la bambina che legge dice che sono… interessante.» rispose Gajiru, riflettendo.
«Quando sarà il momento, Gajiru, ricordati di trovartene una che guardi oltre.» questo fu il primo, vero consiglio da padre che il piccolo ricevette dal burbero Metallicana.
[419 words]
Angolo autrice:
Buona sera a tutti :3
Lo so, è cortissima, ma proprio non ce la facevo a vederla marcire nei meandri del piccì; dunque eccola qui! É stata la prima idea che ho avuto per il Day Five della Gajevy Week, ma poi ho optato per l'altra, quella linkata.
E niente, spero vi piaccia e che – magari – lasciate un commentino :3
A presto – si spera,
Tata
Buona sera a tutti :3
Lo so, è cortissima, ma proprio non ce la facevo a vederla marcire nei meandri del piccì; dunque eccola qui! É stata la prima idea che ho avuto per il Day Five della Gajevy Week, ma poi ho optato per l'altra, quella linkata.
E niente, spero vi piaccia e che – magari – lasciate un commentino :3
A presto – si spera,
Tata