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Autore: kamy    24/02/2015    2 recensioni
[Remake di Un ritorno inatteso].
Ecco il ritorno della prima storia della saga di DBNA.
Per tutti quelli che non hanno amato la fine del Gt, per tutti quelli che quel drago lo avrebbero fatto cadere a colpi di bazuka, questa storia è per voi. Cosa succederebbe se Goku, finalmente stufo di scappare di casa come un adolescente complessato, decidesse di tornare per restare? Nuove avventure, nuove emozioni, nuovi avversari e nuovi personaggi.
Genere: Avventura, Azione, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: 18/Crilin, Bra/Goten, Bulma/Vegeta, Chichi/Goku, Pan/Trunks
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dragon Ball New Adventures '
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Ringrazio anche solo chi legge.
Nel capitolo è presente anche Goku sta tornando, Remake di bambino nel tempo. L'ho inserito nella storia da cui proviene.
Partecipa alla fanfiction challenge II:
Prompt:fra il vuoto e le stelle




Cap.5 Goku lavora I° parte

Goku strinse i pugni, accelerando la velocità di volo, fu avvolto da un'aura dorata e si trasformò in supersaiyan di quarto livello, triplicando la sua supervelocità. La coda e i capelli ondeggiavano mossi dal vento e il suo corpo era avvolto da un'aura di energia semitrasparente. Goku abbassò lo sguardo ed espirò dalle narici un paio di volte.
"Sarà sicuramente arrabbiata con me e mi lascerà morire di fame e ..." biascicò. Le sue iridi dorate brillarono e ghignò.
"Se trovo un lavoro, non sarà più arrabbiata!" gridò. Si portò indice e medio sulla fronte e si teletrasportò nella sua camera da letto. Aprì l'armadio e prese una giacca, coprendo il petto coperto dalla pelliccia vermiglia, estrasse un cassetto e ne tirò fuori una cravatta, se la mise coprendo la peluria del collo. Afferrò un grembiule della moglie da sopra una sedia e lo infilò, si leccò l'indice e se lo passò sopra le folte sopracciglia. Afferrò un paio di scarpe e si avvolse i fianchi con la coda, aprì una finestra e spiccò il volo.
"Le farò una bella sorpresa" sussurrò.
*************

La figura del Son apparve all'interno di uno schermo davanti alla figura di Lourth. La S sulla fronte di quest'ultimo lampeggiava e il suo chiarore si rifletteva negli occhi del malvagio.
"Goku è finalmente tornato a casa" sussurrò. Si massaggiò il mento e ghignò.
"Ha un'energia potente, degna di una divinità della distruzione, ma potrei sbagliarmi... dovrei mandare qualcuno ad accertarmene" sussurrò. Si sporse, aprì la bocca e fece colare un rivolo di saliva. Questo divenne nero, si condensò e apparve come una pozzanghera di catrame pulsante. Lourth ghignò e accarezzò la creatura, sfiorandola con le sue unghie aguzze.
"Fra il vuoto e le stelle giocheremo con lui come il gatto con il topo... Vai e trovati una creatura che sia disposta a vendere anche la propria anima per avere più potere" ordinò.

****************

Goku deglutì e saltò all'indietro evitando una macchina, un ragazzo in bicicletta sfrecciò dietro di lui, una donna lo spintonò per passare e un'altra lo schivò stringendo a sé una busta della spesa. Goku guardò a destra e a sinistra, osservò il proprio riflesso nei vetri dei grattacieli e si leccò le labbra. Avanzò, il brusio di voci gli rimbombava nelle orecchie, al suo passaggio alcuni vetri s'incrinavano e avvertì il clacson di alcune macchine.
"Era un villaggio qui ... ora è diventato popolatissimo" sussurrò. Un rivolo di sudore gli scese dalla fronte, giù lungo la guancia. Inspirò ed espirò, avvertì delle fitte ai muscoli.
"Il trucco accendi e spegni con l'aura mi sta sfibrando, ma se la mostro Vegeta saprà troppo presto che sono tornato" mormorò. Un ragazzo gli tirò una gomitata, e una finestra si aprì di scatto sfiorandogli il capo. Goku mise le mani ai lati della bocca e alzò il capo.
"Nuvola speedy!" chiamò. La nuvoletta dorata gli apparve davanti e il Son sorrise, guardandola. La accarezzò, affondando le dita nella sua superfice morbida.
"Sai nuvoletta, il futuro è un brutto posto. I discendenti di Vegeta pensano che avere i capelli dorati significhi averli tinti" sussurrò. Salì sulla nuvola e questa si sollevò in volo.
"Certo che la Capsule Corporation ne inventa sempre una nuova!" si sentì una ragazza gridare. Goku incrociò le gambe e sorrise leggendo un annuncio.
"E i miei discendenti pensano ci sia solo la sfera del nonnino". Aggiunse. Volò fino alla finestra aperta di un ufficio e vi saltò all'interno.
"Sono qui per il posto da postino". Si presentò, passandosi le mani sul petto e avvertendo la coda sotto la giacca vibrare. Una donna dietro una scrivania alzò il capo, lo guardò negli occhi e vide la propria figura riflettersi nelle iridi dorate del saiyan. Si alzò in piedi di scatto, facendo cadere delle buste dalla scrivania per terra, indietreggiò, aderì contro la parete con le braccia allargate e lanciò uno strillo acuto. Goku mugolò di dolore, socchiuse gli occhi e si tappò le orecchie con le mani, piegandosi di lato. La donna gridò più forte guardando i segni vermigli intorno agli occhi di Goku, si tolse una scarpa e gliela lanciò addosso. Goku si voltò, vide il proprio riflesso nel vetro della finestra e questo andò in frantumi. Il Son sospirò, saltò nuovamente sulla nuvoletta e si allontanò dall'ufficio.
"Sono nei guai, amica mia. Da quarto livello faccio paura e da bambino non ho l'età per lavorare" brontolò.

******************

Il Son si appoggiò con la schiena alla corteccia di un albero e affondò con il gomito nella nuvoletta d'oro, appoggiando la guancia sul palmo. Alzò lo sguardo e intravide il cielo azzurro attraverso le fronde dell'albero, che il vento faceva stormire.
"In questo parco c'è sicuramente più pace" mormorò. Sentì una debole aura avvicinarsi, si raddrizzò e si voltò. Una ragazza si sporse in avanti e socchiuse gli occhi, guardandolo.
"Tu non sei il padre di Gohan?" domandò. Nelle sue iridi azzurre si rifletté la figura del Son. Goku la fissò in viso e sbatté un paio di volte gli occhi.
"Sì, ma non so chi sei tu" ribatté, grattandosi la testa. La giovane si mise una ciocca di capelli castano-rossicci dietro l'orecchio, facendo ondeggiare il suo orecchino dorato.
“Ero una bambina l’ultima volta che ci siamo visti. Tuo figlio ha salvato me e mio nonno da un assassino robotico nel periodo precedente al Cell Game. Solo che allora avevi i capelli biondi” spiegò. Socchiuse gli occhi e gli sorrise. Goku sgranò gli occhi e sorrise, annuendo.
"La bambina con le trecce! Tuo nonno dov'è? Era uno dei pochi che sapeva che era Gohan ad aver sconfitto Cell" rispose. La giovane abbassò lo sguardo e si mise una mano sul fianco.
"Mio nonno se n'è andato" rispose la giovane e la voce le tremo. Goku sospirò, si sporse in avanti e le mise una mano sulla spalla.
"Anche io sono cresciuto con mio nonno ed anche lui mi ha lasciato un vuoto affettivo e qualche insegnamento di arti marziali. Mi ricordo che il tuo se ne intendeva" mormorò gentilmente.
La giovane osservò la peluria vermiglia sulla mano dell'uomo e alzò le spalle.
"Cosa ci fai in questa zona?" domandò. Goku le tolse la mano dalla spalla e incrociò le braccia.
"Cerco lavoro. Come hai fatto a riconoscermi?" chiese. La giovane appoggiò l'altra mano sul tronco dell'albero e si raddrizzò.
"Il viso è rimasto lo stesso, più o meno anche lo sguardo e mi sei rimasto molto impresso" spiegò. Ticchettò con l'unghia smaltata dell'indice contro la corteccia.
"Ho un negozio di alimentari e mi serve un commesso. Tu il grembiule già lo hai. Ti andrebbe?" chiese. Goku si alzò in piedi, piegando le braccia e stringendo i pugni.
"Davvero?!" gridò.
"Cominci subito" rispose la giovane.
  
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