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Autore: Ragdoll_Cat    24/02/2015    3 recensioni
Dopo il matrimonio di Violet e Sam è il turno di Felicity e di Oliver.
[Attenzione! Questa storia conclude la serie “Una vera amica” per comprendere la trama è necessario aver letto le storie precedenti.]
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Nuovo personaggio, Oliver Queen, Sarah Lance, Thea Queen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Una vera amica'
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Introduzione:
 
È passato poco più di un anno dal matrimonio di Violet e Sam...manca poco al gran giorno di Felicity e Oliver...
 
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-Ti vedo sullo schermo, sei quasi arrivato, alla fine del corridoio gira a destra e troverai una porta blindata...usa una freccia esplosiva per aprirla!-
 
-Scusami, ti dico per caso come hackerare un sistema di videosorveglianza?-
 
-Bé si...ogni tanto lo fai...-
 
-Non è vero!-
 
-Piccioncini la volete piantare?-
 
-Chi è?-
 
-Chi vuoi che sia Montecristo? Sono io, Giulia! Sono qui per rapire la tua amata Haydée... Non potevo di certo lasciarvi combattere il crimine fino all'alba! Domani vi sposerete e la sposa ha bisogno di riposo!-
 
-Violet! Non posso andarmene!-
 
-Invece sì! Forza! Forza! Con lui ci sono Diggle e Roy, lo riporteranno a casa sano e salvo. Adesso ti accompagnerò a casa e così potrai dormire e riposarti.-
 
-Va bene... è inutile tentare di discutere con te...-
 
-Esatto...-
 
Le due amiche ridendo, risalirono la scaletta metallica e quando furono in cima Violet si voltò verso Felicity e le disse:
-Guarda un'ultima volta il tuo regno da Felicity Smoak. La prossima volta che scenderai lungo questi gradini sarai la signora Felicity Queen.-
 
Felicity fece come le aveva suggerito la sua amica e mentre faceva scorrere lo sguardo in lungo ed in largo i ricordi si susseguivano rapidi.
Momenti belli e momenti brutti erano tutti ugualmente importanti perché facevano parte della vita che lei aveva vissuto, fino a quel momento, con Oliver.
A quel punto spense le luci; era ora di andare.
 
Quindici ore più tardi...
 
-Non posso farlo! Ho un attacco di panico!-
 
-Felicity! Calmati! Respira!-
 
-Non ci riesco Thea!-
 
-Cosa sta succedendo qui?-
 
-Violet! Per fortuna sei arrivata... non riusciamo a farla ragionare.- le rispose Sara.
 
-Ci penso io... Thea per favore potresti andare a prendere una bottiglietta d'acqua per Felicity? Grazie!
Sara? Tu potresti andare a controllare se gli uomini sono pronti?-
 
Le due damigelle annuirono e subito dopo uscirono dalla suite nuziale.
 
-Non tentare di farmi ragionare, Violet! Non funzionerà! Devo sposarmi fra mezz'ora; i capelli sono un disastro, non ho ancora indossato il vestito...-
 
Felicity mentre parlava continuava a camminare lungo tutta la suite.
Violet dal canto suo era estremamente calma; sapeva benissimo che tentare di far tacere Felicity in quei momenti così concitati era una cosa impensabile.
Di conseguenza si limitò ad accomodarsi sul bordo del letto a baldacchino per potersi ammirare allo specchio.
Lei, Thea e Sara erano vestite con dei meravigliosi abiti di seta verde smeraldo e tutte e tre avevano i capelli raccolti, in pettinature diverse l'una dalle altre, creando così un filo conduttore con la sposa e al contempo riuscivano a mantenere il loro stile individuale.
 
-Non dovresti dirmi qualcosa? Sei la mia damigella d'onore dopotutto... dovresti rassicurarmi e dirmi che andrà tutto bene...-
 
Violet non parlò neppure quella volta ma si limitò a battere lievemente la mano sul copriletto per invitare Felicity a sedersi accanto a lei.
Felicity si sedette accanto alla sua amica mentre con le mani continuava a tormentare la cintura della vestaglia che indossava.
 
Violet le prese le mani e con voce calma le disse:
-Potrei dirti mille cose, per farti calmare, ma mi limiterò a dirti questo. Stai per sposare Oliver, punto.
Lascia perdere i centro tavola, i fiori, la musica, i fotografi.
Non stai andando a sposare loro.
Non stai nemmeno andando a sposare Oliver Queen, il multimiliardario.
Stai per sposare semplicemente Oliver, senza se e senza ma.
Tu lo ami, Felicity?-
 
-Più della mia stessa vita!-
 
-Ecco questa è l'unica cosa che conta; quando fra poco entrerai in quella sala, non avere paura. Andrà tutto bene.
Se per caso ad un certo punto, per qualche strana ragione tu dovessi andare in panico, rilassati e guarda verso il centro della stanza, perché lui sarà lì ad aspettarti.
Concentrati su Oliver ed andrà tutto bene.-
 
-Grazie Violet! Mi sento meglio adesso...- le disse Felicity abbracciandola.
 
-Hai visto? Ti sei calmata...-
 
-Ma se per qualche motivo non dovesse bastare?-
 
-Allora immaginatelo impegnato nei suoi esercizi, quello funziona sempre, no?-
 
-Violet!-
 
-Cosa c'è? Gli occhi ce li ho anch'io scusa eh...-
 
In quel mentre rientrano sia Sara che Thea; quest'ultima aveva in mano quattro bicchieri e una bottiglia, non di acqua bensì di champagne!
 
-Thea! Avevo detto acqua!-
 
-Dai Violet! Non c'è niente di meglio per calmare una sposa!-
 
-Vorrei proporre un brindisi!- disse a quel punto Sara -A noi quattro! Amiche per sempre! Ma... Violet! Perché non bevi?-
 
-Non posso...-
 
-Perché?-
 
-Sam ed io non volevamo dire nulla, perché oggi è il giorno di Oliver e Felicity...-
 
-Violet! Parla! Sono la sposa! Te lo ordino!-
 
-Va bene! Sono incinta!-
 
Felicity una volta di più abbracciò la sua più cara amica, era così felice per lei...
 
-Forza! Niente lacrime! Felicity devi indossare il vestito, dai manca solo quello e poi sarai pronta.-
 
I seguenti dieci minuti furono un turbinio di stoffa bianca e risate.
 
Al termine di quello sforzo congiunto le tre giovani fecero un passo indietro per ammirare la sposa.
 
Felicity era stupenda; l'abito cucito su misura, metri e metri di lucida seta candida come la neve, aderiva come una seconda pelle.
Centinaia di cristalli, sparsi lungo la gonna creavano un gioco di luci tutt'intorno alla sposa che sembrava quasi risplendere di luce propria.
 
Violet le sistemò il velo e le disse:
-Ecco sei pronta! Manca solo un ultimo dettaglio-
 
Detto questo Violet le allacciò al polso destro il suo braccialetto di zaffiri, lo stesso che Oliver e Felicity le avevano regalato l'anno precedente.
 
-Violet, non posso...-
 
-Invece sì; una cosa vecchia e blu ed ovviamente prestata! Non farti venire in mente strane idee, mi raccomando!-
 
-Ti voglio bene Violet!-
 
-Anch'io! Andiamo!-
 
Le giovani uscirono dalla suite dirette verso il luogo della cerimonia.
Sara e Thea entrarono nel salone invece Violet rimase indietro per sistemare le pieghe del vestito di Felicity; aveva quasi terminato quando un'improvvisa folata di vento vanificò il tutto.
 
-Barry!- esclamò Felicity -Sei arrivato!-
 
-Scusa per il ritardo!-
 
-Non fa nulla, dai entra!-
 
-A dopo Felicity! Sei stupenda!-
 
-Grazie!-
 
Violet sbuffò appena; avrebbe dovuto ricominciare daccapo. Ma aveva già perdonato Barry, in fondo era amico di Felicity e l'aveva fatta sorridere ed era questo l'importante.
 
-Pronta! Sei perfetta! Sorridi e basta!-
 
Detto questo Violet si voltò ed entrò pure lei nell'ampio salone.
Vide Sara e Thea già al loro posto.
Vide Oliver alla fine della passerella elegantissimo e per niente agitato; al suo fianco c'era Diggle il suo testimone. Poco più indietro c'era Roy ed ovviamente Sam che non aveva occhi se non per lei.
Quando ebbe terminato il suo percorso la piccola orchestra attaccò la marcia “Pump and circumstance” e Felicity fece il suo ingresso.
Violet continuava ad alternare lo sguardo fra la sua amica e Oliver; entrambi erano raggianti e si vedeva lontano un miglio l'amore che provavano l'uno per l'altra.
 
*******************************************************
 
-Discorso! Discorso! Discorso!-
 
-Va bene! Un momento solo! Dov'è il gobbo?- chiese Violet.
 
-Tesoro... non c'è...- le rispose Sam.
 
-Cosa?!? Come farò? Diggle ha fatto un bellissimo discorso... va bene vuol dire che improvviserò...- continuò Violet facendo l'occhiolino agli sposi.
 
-Conosco Felicity da tutta la vita e fin da piccola aveva le idee chiare riguardo al suo futuro e il matrimonio è mai stato al centro dei suoi pensieri.
Tuttavia quando, per la prima volta, mi ha parlato di Oliver ho notato subito che c'era qualcosa di diverso in lei. Una scintilla d'amore che la illuminava da dentro e questa scintilla si è sviluppata rapidamente e crescendo sempre più ha creato un fuoco inestinguibile che scalda e illumina chiunque la circondi.
Oggi la vedo qui splendente e felice accanto all'uomo che ama e che come possiamo facilmente notare, l'ama in egual misura e non posso che essere felice per loro due.
A Felicity ed Oliver!- concluse alzando il bicchiere.
 
-A Felicity ed Oliver- ripeté la folla.
 
-Ora è il momento del primo ballo; Oliver non ha mai risposto ad una mia domanda quindi ho dovuto seguire il mio istinto... divertitevi!-
 
Oliver e Felicity si diressero verso il centro della pista da ballo e l'orchestra iniziò a suonare “Somebody to love” dei Queen.
 
I neo sposi si fissarono negli occhi per un istante per poi voltarsi verso Violet che li guardava sorridendo.
I due innamorati risposero al sorriso ed iniziarono a ballare.
 
Sette anni più tardi
 
Coral Bay City, agosto
 
-Come ti senti Felicity? Stai bene?-
 
-Sto benissimo! Un po' accaldata ma sto bene.-
 
-Mamma! Mi stai guardando?-
 
-Certo tesoro!-
 
-Zia Felicity! Guarda vado sotto acqua!-
 
-Attenta Holly!-
 
La bambina sguazzava nella piccola piscina posta all'ombra del grande albero che ornava il giardino.
Mentre cullava Daisy, l'ultima arrivata, Violet teneva d'occhio la sua secondogenita; non bisognava mai distrarsi.
Sam e Oliver erano scesi fino alla spiaggia perché i due ometti non volevano di certo rimanere tranquilli a casa, eh no!
 
Ormai erano quasi le sei di sera e non mancava poi molto al loro ritorno; dopo pochi minuti infatti le grida gioiose dei bambini arrivarono alle orecchie delle loro mamme.
 
-Mamma!-
 
-Siamo qui!-
 
-Guarda ho trovato una conchiglia!-
 
-È bellissima Dean!-
 
-Anch'io ne ho trovata una! Posso darla a Holly mamma?-
 
-Certo Tommy! Fai pure.- disse Felicity scompigliando i capelli biondi del figlio.
 
-Ciao amore! Come ti senti?- le chiese Oliver.
 
-Enorme! A parte questo sto benissimo!-
 
Eh sì, Felicity era decisamente incinta, ormai mancava poco; Tommy stava per diventare un fratello maggiore.
 
-Ahi!-
 
-Felicity! Cosa c'è?-
 
-Un calcio del bambino... ahi!-
 
-Felicity...-
 
-Sto bene... ma forse il bambino ha deciso di arrivare prima...-
 
-OK, stiamo calmi. Io accompagnerò Felicity in ospedale e poi vi farò sapere; Tommy fai il bravo mi raccomando, obbedisci agli zii mi sono spiegato?-
 
-Sì papà.-
 
-Vai Oliver!-
 
I Queen partirono alla volta dell'ospedale e gli Alcott rimasero a guardare la macchina allontanarsi.
 
-Forza tutti a lavarsi! Poi prepareremo la cena.-
 
I bambini erano stanchi e quindi non protestarono.
 
Stavano terminando di cenare quando il telefono squillò.
 
Violet corse a rispondere e dopo pochi istanti ritornò dagli altri con un enorme sorriso sul volto.
Si diresse verso Tommy, lo abbracciò e gli disse:
-Thomas Robert Queen, sei ufficialmente un fratello maggiore!-
 
-Davvero?-
 
-Sì! Hai una sorellina!-
 
-Hai sentito Dean? Ho una sorella!-
 
-Io ne ho due!-
 
-Bambini! Non litigate!- li riprese Sam.
 
-Quando potrò andare a vederla?-
 
-Domani, Tommy. Ora la mamma deve riposare ed anche voi. Forza truppa! A nanna!-
 
Il giorno seguente un orgoglioso Tommy camminava impettito lungo i corridoi dell'ospedale.
Stava per conoscere la sua sorellina!
 
-Mamma!- esclamò entrando come un tornado nella stanza 628.
 
-Tommy!-
 
-È lei? È lei la mia sorellina?- le chiese avvicinandosi alla culla.
 
-Sì, è lei!-
 
-Posso prenderla in braccio?-
 
-Aspetta Tommy, devi avere pazienza è ancora piccola.-
 
-Va bene papà...-
 
-Permesso?-
 
-Avanti entrate!-
 
-Felicity! È bellissima!-
 
Lo era davvero! Un ciuffo di capelli scuri le copriva la fronte e aveva le labbra come un bocciolo di rosa.
 
-Congratulazioni amico!-
 
-Grazie Sam!-
 
-Papà possiamo andare a prendere un gelato?-
 
-Va bene, forza andiamo! Vuoi venire anche tu Tommy?-
 
-Sì!-
 
Fu così che Sam, Dean, Holly e Tommy uscirono e nella stanza rimasero solo Violet con Daisy che dormiva tranquillamente nel suo ovetto.
Ed ovviamente Oliver e Felicity con la bimba.
 
-Posso ragazzi?-
 
-Certo! Sei la sua madrina!-
 
Violet sollevò delicatamente la neonata e con l'abilità che aveva acquisto con il tempo grazie ai suoi tre bambini iniziò a cullarla dolcemente.
 
-Come la chiamerete?-
 
Oliver e Felicity si fissarono e poi le risposero:
-Haydée!-
 
-È un bellissimo nome! Adatto a lei... Haydée Queen. Suona bene.-
 
-Violet.-
 
-Dimmi Felicity...-
 
-È il suo secondo nome... Haydée Violet Queen. Ti piace?-
 
-Davvero?-
 
-Hai fatto tanto per noi, è un modo per dirti grazie...-
 
-Non dovevate...-
 
La piccola iniziò a lamentarsi e Violet la passò velocemente a Felicity che riprese a cullarla; in quel mentre rientrò Tommy, seguito dagli altri.
 
-Forza Tommy! Sali sul letto! È ora della prima foto della famiglia al completo.-
 
-Sì papà, subito!-
 
Sam scattò una serie di foto che entrarono a far parte degli album delle famiglie Alcott e Queen, due famiglie legate per sempre grazie all'affetto che le univa.
 
FINE 
 
 
 
Angolo dell'autrice:
Il vestito di Felicity è questo. Vi piace?
 
Lo so, lo so... avevo detto che per un po' non avrei pubblicato però non potevo non pubblicare oggi.
Perché?
Semplice, l'incipit del romanzo “Il Conte di Montecristo” recita così:
Il 24 febbraio 1815 la vedetta di Nostra Signora della Guardia segnalò il tre-alberi Pharaon che arrivava da Smirne, via Trieste e Napoli.
In questa serie ho inserito qualche riferimento e quindi ho pensato che sarebbe stato carino concludere la serie nel giorno del “compleanno” del romanzo.
Con questa one-shot si conclude la serie di Felicity e Violet.
Spero che vi sia piaciuta!
Alla prossima!
Ragdoll_Cat
  
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