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Autore: Mentos E CocaCola    25/02/2015    1 recensioni
Benvenuti nella cucina di Mentos E CocaCola Parodi, oggi faremo una nuova ricetta.
Ingredienti:
-150g di IMPREVISTI;
-50g di SORPRESA;
-3 cucchiai di INCOMPRENSIONI;
-RISATA in abbondanza;
-5 pizzichi di AMORE;
Mescolate tutti gli ingredienti e fateli cuocere a fuoco lento, otterrete così l'ESTATE PERFETTA!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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P.O.V. Claudia
 
Non avevo mai visto l’aeroporto così affollato. Non che quell’estate l’avessi frequentato molto, ma di sicuro il 9 giugno non era così pieno.
Tutti partivano per tornare dove dovevano tornare, nel nostro caso l’inferno.
Ci guardammo tutti quanti negli occhi in silenzio.
Noi eravamo pronte a tornare alla normalità e loro…beh, loro ci erano sempre stati.
Nialla guardava un punto indefinito davanti a sé e mi stringeva convulsamente la mano, fino a quando Maria corse verso l’entrata: l’intera band dei The Wanted era venuta a salutarci…e tra loro c’era anche Siva.
Quando mi sorrise, salutandomi, mi tornò in mente quel sogno così terribile ma purtroppo premonitore.
Lo salutai anch’io ma freddamente, non ci fece neanche troppo caso, forse si aspettava, essendo il giorno della nostra partenza, che non avrei fatto salti di gioia e ballato il merengue intorno ad un totem.
Max mise una mano sulla spalla a Zayn.
In fondo non era male vedere i frutti dell’estate davanti a noi: una nuova amicizia, un nuovo contratto e storie d’amore.
-Credo che sia arrivato il momento- dissi o meglio sussurrai, dato che avevo la gola secca.
Niall annuì guardandomi negli occhi incatenandoli ai miei, finchè per la troppa vicinanza dei nostri visi non dovemmo chiuderli.
-Ti amo Claudia, sei una delle persone più importanti che io abbia mai conosciuto-
Guardai i suoi occhi che erano così pieni di lacrime che sembravano veramente due diamanti.
Lo strinsi fortissimo a me, consapevole che forse quella era l’ultima volta che ci vedevamo così, faccia a faccia. In effetti noi non avevamo fatto alcuna promessa, come Margherita e Liam.
-Ti amo Claudia- ripeté lui- ti giuro che…- lo zittii, posandogli un dito sulle labbra, non potevo sopportare altro, avrebbe detto scuramente qualche bugia che in quel momento sarebbe sembrata la più bella dichiarazione di sempre, ma che in realtà era solo un’illusione e nient’altro.
-Non giurare cose che poi col tempo potrebbero cambiare-
Mi guardò confuso, non riuscivo a sopportare quello sguardo, era troppo limpido, lo trasformava quasi in un cucciolo indifeso e come potevo fargli del male rivelandogli la verità sul nostro futuro? Semplicemente non potevo. Mi guardai intorno e vidi Elena  e Harry che se ne stavano abbracciati e sembravano non volersi più staccare, inconsciamente lo sguardo mi cadde sui The Wanted e intercettò quello di Siva, che mi sorrise quasi timidamente.
Mi voltai subito verso Niall e lo baciai all’improvviso, sorprendendolo, ma fu subito lui che approfondì il bacio. Se anche non saremo stati insieme per sempre, volevo ricordare per sempre il sapore di un ragazzo che avevo amato e che profumava di un’ estate indimenticabile.
 
P.O.V. Elena
 
Probabilmente se non mi avesse messo due dita sotto il mento per tirarmi su il viso l’unico ricordo che avrei avuto di lui sarebbe stata una camicia bagnata dalle mie lacrime.
-Ehi piccola, ricordati che non è un addio…-
Anche se parlava con dolcezza non era riuscito per niente a calmarmi, anzi il fatto che quell’ “”addio” lo aveva pronunciato quasi strozzandosi a causa del nodo in gola, mi aveva procurato una crisi isterica.
-Mi chiamerai tutti i giorni, vero? Non posso resistere senza sentire la tua voce che mi ripete quanto io sia importante per te-
Lui annuì singhiozzando e baciandomi la testa. Teneva le braccia intorno alla mia vita, quasi come un gesto disperato per farmi restare vicino a lui. Ma il momento di separarsi era arrivato e se ancora non se ne era fatto una ragione, il tempo lo avrebbe aiutato a farsene una. Guardai Claudia che stava salutando i The Wanted  e che quindi si era già separata da Niall.
Sorrisi tristemente  guardando Harry. Lui tirò un po’ su col naso e si passò una mano tra i capelli.
-Sto piangendo come un bambino-disse, asciugandosi le lacrime.
-E io sto piangendo come una bambina. Non penso che ci sia del male in questo, giusto?-
Lui annuì.
Inutile non sorrideva, insomma mi sarei accontentata anche di qualcosa di forzato, ma non poteva fissarmi in quel modo e per di più con quegli occhi pieni di lacrime.
Mi stava facendo impazzire per non parlare del senso di colpa che mi stava uccidendo!
-Vienimi a trovare in Italia, mi raccomando, magari potresti prendere un po’ di sole, così sembri un cotton-fioc ambulante-
Lui sorrise e mi baciò dolcemente le labbra, per poi approfondire il bacio che mi lasciò un sapore dolcissimo in bocca, il suo.
 
P.O.V. Aurora
 
Mi persi nei suoi occhi color cioccolata e mi ritrovai solo quando li distolse dai miei per guardare da dove provenisse quel lamento di morte disumano che penso aveva richiamato anche gli avvoltoi in Australia.
Non mi voltai neanche, conoscevo fin troppo bene quella voce che faceva invidia al barrito di un elefante: Margherita.
Sorridemmo per poi tornare seri quando i nostri sguardi si incatenarono.
-Avremmo dovuto passare più tempo insieme-
-Oppure non dovevamo per niente metterci insieme-
Lui mi guardò confuso.
-Che vuoi dire?-
-Zayn…ho passato dei momenti bellissimi con te, ma ora sto soffrendo, stiamo soffrendo e ho paura che potremmo soffrire per molto tempo-
-Diciamo per un anno-
Toccò a me ora guardarlo confusa.
-Un anno?-
Lui mi sorrise.
-Con i ragazzi abbiamo deciso che non sarebbe male passare un’altra estate insieme.
Cominciai a saltellare come una sclerata: un’altra estate insieme e stavolta senza sfide, balli, sorprese e case discografiche.
Un’estate dedicata solo a noi.
-Sarebbe fantastico, ma la casa discografica non avrà qualcosa da obiettare?- gli domandai ricordandomi all’improvviso che dovevano obbedire ad un pallone gonfiato.
-Non penso sia un problema, comunque se non sarà d’accordo me ne fregherò altamente, d’altronde non sono mai stato molto bravo ad obbedire-
Sorrisi e gli presi il naso.
-Lo so, mio caro. In effetti non ti è fregato niente neanche quando ti avevo detto che ero allergica a cartoni animati demenziali e fortemente deprimenti, se ricordo bene mi hai legato ad una sedia per farmi vedere il trenino Thomas-
-E ti è piaciuto?-
-Mi ha fatto letteralmente cacare!-
Lui mi guardò scettico.
-Ma se hai cantato la sigla per una settimana intera e hai voluto a tutti i costi una paletta da ferroviere tale e quale ala mia!-
 
P.O.V Margherita
 
-Liamino sei cattivo!-
Lui mi guardò con un’espressione stralunata.
-Ma che ho fatto?-
-Mi stai facendo partire-
-Sto piangendo da una settimana per la tua partenza, non credi che se ci fosse stato qualcosa che avrei potuto fare per impedirti di andartene lo avrei già fatto da un pezzo?-
Tirò su col naso producendo un rumore altamente schifoso.
-Soffiati il naso Liamino che fai schifo!-
Al momento eravamo molto lacrimosi e piagnucolosi, forse tra qualche istante qualcuno ci si sarebbe avvicinato con delle bottiglie credendoci sorgenti o qualcosa del genere.
Dopo esserci soffiati il naso circa un miliardo di volte e quindi dopo aver esaurito tutti i fazzoletti di carta presenti sul mercato, ci guardammo negli occhi.
-Ho…ho preparato una piccola cosa per te- gli dissi imbarazzata, tirando fuori un cartello di proprietà privata. Lui lo prese, sorridendo, sfiorandomi le mani con le sue ancora bagnate dalle sue lacrime.
-Mi raccomando sbattilo in faccia a qualche putroccola che ti si avvicina quando io sarò…sarò…o Liamino!-urlai abbracciandolo.
Lui mi strinse fortissimo al suo petto, forse credeva che per osmosi sarei entrata dentro di lui.
Sentivo il suo cuore battere dritto dritto nel mio orecchio e mi ricordai che batteva per me.
Lo baciai.
-Che stai facendo?-
-Ho detto al tuo cuore di non smettere di battere altrimenti Watson gliela farà pagare-
-E il bacio?-
-Gliel’ho sussurrato-
Lui mi sorrise.
-Allora posso sussurrarti anch’o qualcosa?- disse sulle mie labbra, prima di fondere le sue con le mie in un bacio che toglieva il respiro.
Non appena si staccò avvicinò piano la bocca al mio orecchio.
-Ti amo, amore mio. Ti giuro che non ho mai detto questa parola con il significato che le do ora. Non so cosa mi hai fatto, ma so solo che tutto quello che era prima di te era grigio e tu lo hai colorato di te-
-Te la sei scaricata da Internet?-
-No!-
-Ambè, altrimenti Watson avrebbe compiuto un omicidio-
Lui mi sorrise e mi baciò di nuovo e stavolta approfondì il bacio, mettendo le mani tra i miei capelli, mentre io le posai sul suo cuore.
Sentivo le sue labbra accarezzare le mie con dolcezza e allo stesso tempo con passione, facendomi sentire l’unica persona che avrebbe veramente amato per e in tutta la sua vita.
E seppi allora cos’era l’amore.
-Ti amo Liamino- dissi quando appoggiò la fronte sulla mia e mentre io gli cingevo il collo con le braccia.
Lui mi guardò le labbra.
-Ti prego ripetilo-
-Ti amo ti amo ti amo, se vuoi lo posso ripetere altre diecimila volte  finchè anche il cielo non si stancherà di sentire la mia voce ripeterlo e mi ucciderà-
Mi accarezzò una guancia con il dorso della mano, portandomi via alcune lacrime che continuavano a correre lungo le mie guance.
-E io lo convincerei a prendere la mia vita piuttosto che la tua-
Quelle parole mi tolsero il respiro come un pugno alo stomaco, un colpo basso persino per Cacca Puzzolente. Il fatto è che era serio, in quel momento seppi che diceva la verità che lo avrebbe fatto veramente.
-Ed io pregherei il cielo di uccidermi per raggiungerti perché questa vita senza di te è come una brioche senza marmellata, vuota-
-Sono le parole più belle che una persona mi abbia mai detto- disse dopo aver trattenuto il respiro per un po’.
-E per me le tue sono le più belle parole che un ragazzo potrà mai pronunciare e sai perché?-
Lui fece di no con la testa, guardando le mie labbra che si stavano avvicinando alle sue.
-Perché saranno sugellate da questo bacio, mi raggiungeranno il cuore ne sono sicura-
Baciai le sue labbra carnose più e più volte, mentre le lacrime inumidivano le nostre guance.
Non sarebbe servito il cartello di proprietà privata, lui era mio per sempre e dio ero sua, soltanto sue per sempre.
 
P.O.V. Maria
 
Stavo abbracciando Nathan da più di mezz’ora.
 Tra risate e lacrime stavamo riassumendo tutta l’estate. Lo guardai negli occhi, anche se ero innamorata di Louis, i suoi erano sempre i più belli.
Mi portò una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
-Non posso pensare che te ne stai andando via-
Io annuii.
All’inizio dell’estate, quando mi aspettavano davanti tre mesi con la mia band preferita mi erano sembrati un’eternità, ma ripensandoci, mi rendevo conto che erano pochissimi.
Nathan guardò oltre la mia spalla e sorrise.
-Ti conviene andare da Louis, si sta torturando quei poveri capelli-
Anche se il suo tono nascondeva tutto ciò che provava, sapevo benissimo che in realtà lasciarmi andare era l’ultima cosa che avrebbe voluto vedere.
Mi mordicchiai il labbro inferiore.
-A proposito di Louis…-
Mi posò un dito sulle labbra e mi guardò negli occhi, scavandomi dentro.
-Se lui è la persona che ti fa felice, io sono felice…non ti devi scusare Maria-
Lo abbracciai di scatto.
-Grazie Nate, sei il migliore amico che si possa desiderare-
-Ora va da lui!- disse facendo un cenno con la testa verso Louis.
Mi diressi verso di lui che non faceva altro che guardare fisso a terra.
-Ehm …Louis?-
-Mi hai interrotto- disse facendo il broncio.
-Interrotto a fare cosa?-
-Mi stavo preparando tutto il discorso e tu mi hai interrotto proprio sul più bello-
Lo guardai stralunata, indietreggiando lentamente e indicandolo per farlo sentire diverso.
-Vuoi dire che ti serve preparare un discorso per dirmi addio?- gli domandai con un tono minaccioso non indifferente.
-Non voglio dirti solo addio, ma voglio dare forma a tutta i pensieri che mi frullano in testa e ti assicuro che non sono pochi-
Mi finsi stupita, mentre mi stringeva tra le sue braccia.
-Ammazzi di fatica quel povero neurone, eh!-
Lui mi guardò per un attimo.
-Ma sei almeno un po’ triste di lasciarmi? Stai scherzando come se dovessimo andare in spiaggia insieme-
Gli diedi un pugno sul braccio.
Cavolo, che dolore! Mi aveva ucciso tutte le dita della mia povera manina sinistra.
Dannati muscoli trollolo!
Lui sorrise dolcemente davanti alla mia smorfia, facendomi arrossire.
-Sei sempre la solita- mi disse sorridendo teneramente.
Lo guardai imbarazzatissima.
-Vuoi dire la solita ragazza goffa, insicura, stupida, che fa di continuo figure di cacca e battute scrause?-
Lui scosse la testa.
-Voglio dire la ragazza più belle e simpatica di sempre che trasforma qualunque cosa faccia in una cosa originale. Sto parlano di quella ragazza che mi ha colpito sin dal primo momento e che ora mi ha rubato un tesoro che mi appartiene-
Le lacrime cominciarono a riempirmi gli occhi dopo quelle bellissime parole che sinceramente mi avevano spiazzato.
Mi aspettavo la presa in giro più lunga della storia e invece aveva pronunciato la dichiarazione d’amore più commovente della storia.
-E cosa avrei rubato?- chiesi tra i singhiozzi.
Lui si avvicinò lentamente, portandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
-Il mio cuore- sussurrò ad un soffio dalla mie labbra.
Annullai la distanza che ci separava, fondendo i nostri respiri, baciai quelle labbra che avevano pronunciato quelle parole piene di dolcezza.
Lui approfondì il bacio stringendomi più che poteva. Sentivo il suo petto caldo a contatto con il mio e i nostri cuori scandire all’unisono il poco tempo che ci era rimasto.
Ci staccammo lentamente per poi perderci l’uno negli occhi dell’altra.
-Devo andare- sussurrai con un nodo alla gola.
Lui annuì senza lasciarmi le mani che ancora stringeva tra le sue.
Sorrisi.
-È ora Louis, ti prego lasciami-
Lui chiuse gli occhi e sospirò, poi lasciò lentamente le mia mani.
E in quel momento sentii che una parte del mio cuore  rimaneva con Louis a Londra e una parte del suo cuore veniva in Italia.
Con me.



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Fine

BENE RAGAZZI, VI SALUTO, QUESTO è L'ULTIMO CAPITOLO DI QUESTA STORIA, SPERO CHE VI SIA PIACIUTA E CHE CONTINIUATE A SEGUIRMI IN NUMEROSI!
 
  
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