Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: Persefone3    25/02/2015    5 recensioni
Ingrid è appena stata sconfitta e Gold è stato cacciato. La normalità sembra tornata, ma quanto può durare a Storybrooke? Cosa succede a Emma se qualcuno decide di ritornare e reclamare ciò che secondo lui gli spetta di diritto? Riuscirà anche questa volta Hook ad aiutare la nostra Salvatrice nelle sue peripezie? E se la vera lotta fosse contro la parte più oscura che si cela in ognuno di noi?
Genere: Angst, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
IV. You’re mine and no one else’s
 
Quando arrivò al molo, c’era un silenzio inquietante. Parcheggiò il maggiolino all’entrata del vicolo del pescatore e tirò fuori dal cruscotto una torcia. Uscì con il cuore che le batteva come impazzito nel petto. Fece appena in tempo a fare qualche passo nel vicolo, che fu avvolta da intensa nube verde. Si sentì di colpo stanca, come se fosse stata svuotata di qualcosa. Appena la nube si fu diradata, vide nell’oscurità due occhi rossi che la fissavano.

- Ciao Emma, da quanto tempo non ci vediamo.
- Chi sei? Come sai il mio nome?
 - Ma come? Mi hai dimenticato davvero in fretta, eppure sembravi così presa dalla nostra storia. Otto mesi insieme e poi basta un piratucolo da strapazzo per farti scordare di me.
- Cosa hai fatto a Hook?
- Hook non è qui. Mi serviva solo un pretesto per attirare la tua attenzione.

Gli occhi rossi mostrarono la sua intera figura al chiarore della luna.

- Walsh … - disse Emma con un filo di voce.
- Sì, era questo il mio nome qui.
- Cosa ci fai qui? Come sei arrivato a Storybrooke?
- A dir la verità non me ne sono mai andato. – disse afferrando Emma per un braccio per attirarla a sé – e dopo la morte di Zelena sono ritornato al mio aspetto umano in maniera permanente.
- Lasciami immediatamente!
- Oppure che fai, usi la magia? Eppure una volta ti piace stare abbracciata a me.
- Non costringermi ad usarla, Walsh!

L’uomo rise in modo sinistro.

- Provaci allora!

Emma si concentrò e provò a liberare i suoi poteri, senza ottenere nessun risultato. Walsh rise in maniera ancora più sguaiata di prima.

- Mia cara, non hai più la magia.
- Come sarebbe a dire?
- Vedi, quando il potere di Zelena si è liberato dal suo ciondolo, dopo la sua dipartita, gran parte di esso si è riversato sul portale temporale. Una piccola parte, invece, ha viaggiato nel vento. Ne sono stato investito mentre mi nascondevo qui in città. Non so dirti con esattezza cosa sia successo, ma è come se in me, quel potere, avesse trovato terreno fertile. Ha attecchito in maniera permanente a quanto pare.

Walsh scostò dal collo la sciarpa che portava per mostrare alla salvatrice una grossa macchia verde sul suo collo.

- Bella storiella, ma cosa c’entra tutto questo con me?
- C’entra eccome dolcezza. Perché è te che voglio.  Questo potere ha risvegliato in me quello che avevo cercato di seppellire nel cuore. E ho sentito esplodere dentro la rabbia per il tuo abbandono. Hai preferito a me quel dannato pirata e la sua maledetta pozione della memoria.
- Non capisco. Eri al servizio di Zelena! Eri con me per spiarmi e non per affetto!
- All’inizio forse. Ma col tempo ho finito per innamorarmi davvero di te e il fatto che mi ricambiassi, mi fece ben sperare. Per questo ha avuto quella reazione sul terrazzo di casa tua. Sapevo che lo avresti seguito. Non potevo fermarti ma, al tempo stesso, non volevo perderti. E ho atteso il momento giusto per riprendermi ciò che era mio e fargliela pagare a chi ha osato portarti via da me.

Emma si divincolò da lui e cercò di scagliargli ancora la magia addosso.

- Dannazione!
- È inutile che insisti. Te l’ho già detto, non hai più la magia. Vedi, quando quella nube ti ha avvolto, ha ripristinato completamente il sortilegio che ti aveva lanciato Zelena. Quindi, grazie ai baci del tuo impavido pirata, sei di nuovo senza magia.
- Cosa speri di ottenere?
- Emma, tu eri mia e non permetterò a nessun’altro di averti. Ti rivoglio indietro. E credimi, col tempo scoprirai che non sono poi affatto male, meglio di lui sicuramente.
- Non credo che Hook possa essere del tuo stesso parere. E neanche io.
- A proposito di Hook, ho avuto modo di vedere che ve la siete spassata insieme. Questo deve finire ovviamente, o qualcosa di molto spiacevole potrà accadere.
- Non credo ti convenga minacciarlo. Non avrà la magia, ma non è certo tipo da arrendersi al primo ostacolo: ne abbiamo superate tante per stare insieme.
- Ci sono molti modi per fare del male a qualcuno Emma. Io ne conosco uno che può letteralmente polverizzare tutto quello che più ami.

Walsh infilò una mano in tasca e tirò fuori qualcosa. Tese il braccio verso la Salvatrice e aprì lentamente la mano. Sul suo palmo c’era la scheggia di uno specchio.

- Lo riconosci?
- È lo specchio del mio ingresso.
- Esatto. È quello specchio in cui si è riflesso l’amore che provi per quell’uomo e per i tuoi cari.
- E allora?
- Ho fatto una lunga chiacchierata con Rumple prima che Belle lo bandisse. Abbiamo fatto qualche affare insieme, tra collezionisti ci capiamo bene. È stato lui a darmi ragguagli sull’efficacia dei sortilegi lanciati da Zelena e l’essenza dell’incantesimo di Ingrid.
- Se davvero hai replicato l’incantesimo di Ingrid, allora non ho nulla da temere: ne ero immune.
- Non saltare a conclusione affrettate dolcezza. Eri immune per via del nastro che, guarda caso, si è dissolto con la morte di Ingrid. L’incantesimo non ha un antidoto conosciuto. A quanto pare una volta lanciato non si torna indietro.
- Non ti permetterò di usarlo su di lui.
- Ah sì? E anche se volessi come potresti impedirmelo?

Emma rimase senza parole per controbattere. Fu in quel momento che comprese a fondo la verità: era completamente in balia di Walsh. Se voleva preservare la sicurezza dei suoi cari, doveva sottostare ai suoi ricatti.

- Sarò più diretto, Emma, - riprese Walsh – il punto qui non è se la tua avventura con il Capitano si interromperà o meno. Il punto vero è se si interromperà in maniera dolorosa o in maniera molto dolorosa. Userò il frammento su di te se non farai la brava e mi seguirai con le buone. Dimmi, come pensi che reagirà quando urlerai in faccia al tuo amato Capitano che è e sarà sempre una seconda scelta per te?  Che non sarà mai all’altezza del tuo primo amore? Che non lo amerai mai quanto hai amato Neal?
- Non puoi farlo! – urlò Emma disperata.
- Oh si che posso. Ma andiamo oltre, come pensi che reagirà Henry quando saprà che l’hai dato via non perché volevi il meglio per lui, ma solo perché ti ricordava troppo suo padre e la sua vile scelta? E, infine, come si comporteranno i tuoi quando dirai loro che non li hai ancora perdonati per averti abbandonato e che probabilmente non lo farai mai?
- Basta! Basta! Basta! – disse Emma cadendo in ginocchio.
- La sola cosa che puoi fare per evitare questa valanga di sofferenze ai tuoi affetti è stare con me e seguirmi nella nostra vecchia casa a New York. Comunque dovrete separarvi, a te scegliere se lasciare loro un bel ricordo di te o se inondarli con i tuoi più oscuri pensieri.
- Potrai separarmi da loro, ma non puoi costringermi a provare qualcosa per te.
- Per questo ci sarà tempo – disse Walsh afferrandola per farla rialzare e per tornare a stringerla – non dimenticare che mi ricordo cosa ti piaceva e cosa ti eccitava.

Cominciò ad accarezzarle i fianchi e i glutei per poi risalire verso la schiena e i suoi seni. Emma era disgustata da quel tocco così prepotente e senza tatto. Ripensò alla dolcezza delle carezze di Hook, anche quando era dominato dalla passione. Fu solo quando Walsh tentò di baciarla che fece appello alle sue ultime forze per spingerlo lontano da lei.

- Vedo che non hai perso il tuo caratterino, dolcezza. Anzi come ti chiama lui? Ah sì … tesoro. Bene, mi piaci proprio per questo!
- Non chiamarmi tesoro!

Sul volto di Walsh comparve un ghigno.

- Goditi la tua ultima serata Emma, perché dopo dovrai dirgli addio. Domani andrai a lavorare come se questa nostra chiacchierata non fosse mai avvenuta. Ci vediamo a casa tua dopo la fine del tuo turno. Tra una settimana ripartiamo per New York.

Emma non fece in tempo a replicare che Walsh sparì in una nube verde. Ora aveva un problema, un grosso problema, e non poteva condividerlo con nessuno.


ANGOLO DELL'AUTRICE:
Tadannnnnnnnnnnn abbiamo scoperto chi è il nostro psicopatico stalker!!! :D. Siccome sono piuttosto avanti con il lavoro e sono in una fase di astinenza acuta da OUAT (domenica, tra quanto cavolo arriva domenica????), mi sono detta che nessuno meglio di voi poteva lenire questa mia smania!! XD Come sempre grazie delle belle parole che mi rivolgete, non so se manco me le merito!! XD Come sempre se avete ansie dubbi, incertezze, perplessità, sono a vostra disposizione per chiarimenti e suggerimenti. 
Un bacio e a presto 
Persefone 
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: Persefone3