Prologo
Guai.Guai grossi. Guai in cui la famiglia Cullen non si era mai trovata.
- Sono stanco Eleazar - sbottò Carlisle con uno sbuffo.
- Lo so amico mio ma dobbiamo rafforzarci se non vogliamo sparire in un nanosecondo - rispose ridacchiando l'amico.
- Come procedono le cose in italia ? - chiese il medico distogliendo lo sguardo dal nulla e puntandolo conto il vampiro soddisfatto di se stesso.
- Ci siamo Carlisle ci siamo ! - disse entusiasta fremendo d'eccitazione sulla poltrona.
- Ah si ? - chiese curioso Carlisle.
- si - rispose l'amico sorridendogli.
Distolsi lo sguardo da quella sala dove avveniva la discussione e portai la vista verso il panormama dell'Alaska. Qualcosa totalmente diverso da Forks qualocosa di totalmente bianco anzichè di verde. Sorrisi e portai nuovamente lo sguardo verso i due capostipite.
- Dettagli Eleazar, Dettagli - incitò compiaciuto Carlisle.
- Mh...è uno dei potenziali più promettenti che abbia mai visto nella mia esistenza. Per ora è ancora piccola la vorrei tenere sotto stretta protezione per qualche annetto almeno. C'è molta gente che non aspetta altro di mettere le mani su di lei dovresti vederla è fantasica ! Ma Carl capisci ha solo quattordici anni non può subire tutto questo. E un destino troppo amaro quello che le aspetta preferirei che non avvenisse così presto. - rispose innoridito al pensiero di quelle parole. Carlisle annuì convinto.
- Ah El. - lo richiamò il dottore. Il tirato in causa si voltò e fissò l'amico che gli sorrise ampliamente. - Grazie -
- Di niente - rispose e uscirono dandosi una pacca sulle spalle a vicenda
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- Alice- chiamai piano intanto anche se fosse stata nella foresta mi avrebbe sentito.
Aspettai pochi secondi e si sentì il suo tocco leggero sulla porta.
- si può ? - trillò
- Alice. - la richiamai spazientito e lei entrò protestando.
- va bene, va bene, cercavo solo di essere cortese - sorrise e portò le braccia dietro la schiena chiudendo le mani l'una dentro l'altra e sporgendo lievemente il petto in avanti.
- Non devi preoccuparti andrà tutto bene ! - mi rincuorò dolcemente.
- ma ...- provai ma lei mi precedette.
- shhht -
- se -
-shht-
- ma -
- Logan ! - sbottò impazientita - ora basta - disse con rimprovero.
Abbassai lo sguardo sospirando poi mi alzai e presi la mia borsa.
- Andiamo. Sono pronto - Mi alzai e presi la borsa.
- Così si fa fratello !- esclamò entusiasta Alice e insieme ci dirigemmo all’aereoporto, verso l’italia, dove mi aspettava la ragazzina che avrei dovuto proteggere.