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Autore: ClairllMayne    25/02/2015    1 recensioni
Un cerchio imperfetto, incompleto.
L'uno vicino all'altro, Come se il contatto fisico potesse rafforzare quel legame già indissolubile.
Rimangono così distesi a lungo sul freddo pavimento di una stanza d'ospedale, in silenzio.
Solo i loro respiri, quasi in sincrono, riempiono quel silenzio assordante.
Genere: Erotico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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HAI LASCIATO LA MIA MANO. 

Harry è sul terrazzo del loro appartamento, fuma una sigaretta, delle profonde occhiaie nere sotto gli occhi malinconici,lo sguardo perso nel vuoto, l'immagine di Louis privo di sensi si ripresenta ogni volta che chiude gli occhi. 
L'appartamento è silenzioso, Louis dorme sereno sul divano dove si è addormentato qualche ora prima, mentre ascoltava Harry leggere i messaggi di auguri per la sua guarigione da parte delle fans. 
Sembra così tranquillo, al sicuro in qualche sogno felice, le mani unite come in preghiera sotto la guancia e le labbra socchiuse.
Harry schicchera via con forza la sigaretta e si riavvia i lunghi capelli ricci, il respiro profondo, carico di preoccupazione.
Nonostante il suo amore sia li, difronte a lui sul loro divano non riesce a fare a meno di sentirlo tremendamente lontano, come se Louis da quel lungo sonno, non fosse mai davvero tornato. 
Harry si siede a terra vicino al divano,le gambe lunghe incrociate, accarezza piano i capelli morbidi di Louis, la fronte rilassata, il naso, le guance, il collo sottile, mentre mentalmente continua a ripersi di stare calmo, non andrà da nessuna parte, nessuna macchina nera gli porterà via il suo angelo, e quella sensazione di vuoto al centro del petto si allevia appena.

"Non lasciare mai più la mia mano." sussurra piano contro i capelli di Louis, addormentato tra le sue braccia mentre lo porta in camera. 


Quella mattina Londra sembra affogare sotto la pioggia torrenziale che dura ormai da ore, Niall e Liam sono seduti in un piccolo bar del centro, non si vedono dalla notte della festa.

Niall sta mangiando di gusto una bomba alla crema ed ha lo zucchero praticamente ovunque mentre ascolta Liam raccontare di come le parole di Giuls gli abbiano dato la forza di prendere in mano la situazione. 

"È in gamba quella ragazza." biascica lui a bocca piena mostrando la bomba atomica che sembra essergli esplosa in bocca.
"Aaah ti prego biondo chiudi quella bocca mentre parli con me." si lamenta Liam.
"Sei ufficialmente gay da un paio di giorni e già fai la checca Payne?" Lo sfotte Niall pulendo si la bocca con il sorso della mano e Liam per tutta gli risposta gli da un cazzottone sul braccio destro prendendolo in pieno sul nervo.
"Checca hai detto?" Lo sfida con un sorrisino sghembo che avrebbe fatto dubitare la propria sessualità perfino al tavolino.
"Dormi ancora sul divano mister muscolo?" Lo sfotte il biondo, mentre addenta la seconda bomba, al cioccolato questa volta.
"Si, ma dovresti chiedere a Zayn se dorme ancora nel letto" scherza Liam, indicando con un cenno della testa Zayn che sta entrando nel locale completamente fradicio, i capelli nascosti nel cappello e i vestiti appiccicati addosso. 

Ed è sexy da morire mentre sorride alla cameriera e si stringe nelle spalle, come per scusarsi, ma quella pare non preoccuparsi della pozza d'acqua che si allarga ai suoi piedi, sembra piuttosto impegnata ad osservare il modo in cui la maglietta bagnata gli fascia il petto muscoloso

"Ehi Malik, finiscila di importunare la signorina e portami una crostata alla marmellata." gli grida il biondo da in fondo al locale strizzandogli l'occhio. 
"Ma che problemi hai?" Chiede Liam perplesso, dopo averlo visto trangugiare la metà delle paste esposte in vetrina.
"Carenza d'affetto, sono un uomo solo, ho bisogno di coccole, e quella crostata che il tuo ragazzo figo mi sta portando sono le mie coccole." sorride il biondo con un espressione da cucciolo.
"Credevo che con Melissa andasse tutto bene" chiede Zayn porgendogli la crostata e sedendosi accanto a Liam, che gli sorride sereno.
"Sì lo credevo anche io finché -non posso stare con uno che mezzo mondo vorrebbe portarsi a letto, non sono mai tranquilla con te-. " le fa il verso Niall, la marmella sul mento.
"Non ha tutti i torti biondo, non è facile stare con qualcuno che mezzo mondo vorrebbe portarsi a letto, io ne so qualcosa." risponde Zayn mentre stringe la coscia di Liam sotto il tavolo. 
"Beh l'altra metà vuole farsi il tuo ragazzo quindi direi che state apposto!! Praticamente tra uomini e donne avete il mondo intero ai vostri piedi!" sentenzia il biondo, massaggiandosi lo stomaco.
"Credo di aver esagerato con le coccole stamattina, gli altri due piccioncini che fine hanno fatto?"
"Stanno arrivando, mi ha scritto Lou poco fa" dice Zayn, mentre lascia scorrere un pò più su la mano sulla coscia di Liam, che alza impercettibilmente il bacino, premendo contro la sua mano. 

Un'ora dopo la pioggia continua a cadere senza tregua e Louis è seduto in braccio a Harry, vicino al biondo. Sembra un secolo che non sono tutti insieme intorno ad un tavolino, spensierati, come cinque ragazzi di vent'anni qualunque. 
Rimangono nel bar a lungo, smette di piovere e rincomincia mentre il sole fa capolino tra le nuvole e illumina i loro volti rilassati. Sono cresciuti tanto dal giorno del loro primo incontro, sono bellissimi ed intelligenti, davvero troppe meravigliose paia d'occhi per un tavolino solo. 
Forse c'è un perché per tutto, o forse no, magari è solo una questione di coincidenze, di decisioni prese o rimandate, di passioni in comune e talenti condivisi, forse qualcuno da lassù sapeva che quei cinque ragazzi avrebbero fatto la storia, insieme.
E forse quel qualcuno che lo sapeva sta sorridendo adesso, mentre li osserva correre tra le strade di Londra sotto la pioggia, i vestiti fradici ed i sorrisi umidi, gli occhi che brillano e le loro voci intonate unite ancora una volta, come in una delle migliori magie. 
Due di quei cinque ragazzi si stringono la mano, una presa salda, forte, una presa che non può essere sciolta, mai.
Due di quei cinque ragazzi sono il mare e la terra, le loro mani unite l'orizzonte, perché è esattamente lì che i loro mondo si incontrano. 

Harry e Louis.


Una ragazza con un cappello bianco sta passeggiando sotto la pioggia nascosta dietro un grande ombrello nero, una piccola agenda stratta tra le mani, una ragazza che quelle voci le conosce, e non può far altro che sorride allo spettacolo che si ritrova davanti, in un giorno qualunque, in una strada di Londra qualunque, ed il miglior live degli One direction a cui avrebbe potuto desiderare di assistere. 

Più tardi quella sera, l'acqua tiepida della doccia scorre sulla pelle morbida di Louis, gli occhi chiusi mentre si insapona i capelli.

"Ti sento." 

Harry è in piedi dietro di lui, la schiena contro le mattonelle umide, i profondi occhi verdi percorrono tutto il corpo di Louis, i muscoli delle spalle pronunciati mentre si strofina i lunghi capelli lisci.

"Non ho detto niente." risponde Harry colto di sorpresa, tanto era immerso nelle sue fantasie.
"Sento i tuoi occhi sulla mia schiena." afferma Louis convinto, il sorriso furbetto mentre si china lentamente per insaponarsi le gambe.
"Stai giocando con il fuoco Tomlinson." la voce di Harry si è fatta più bassa, il respiro accelerato, fa un passo avanti sfiorando il corpo bagnato di Louis.
"Era il piano b, fare il pompiere, sai..spegnere incendi.. Il fuoco mi ha sempre affascinato." fa un passo indietro, scontrandosi con Harry. Rimangono fermi l'uno contro il corpo dell'altro, i respiri in sincrono, eccitati, gli occhi chiusi, le labbra di Harry sul collo di Louis, le mani di Louis sulle cosce di Harry in piedi dietro di lui.

Harry lo spinge avanti, contro il vetro appannato della doccia, stende le braccia lunghe per fare leva sul vetro con le mani vicino alla faccia di Loius, e con una lentezza estenuante si fa spazio dentro di lui, un centimetro alla volta, si ferma, e ancora si spinge più a fondo per fermarsi di nuovo, padrone, metre ride sul collo di Louis, gli occhi in fiamme, spinge ancora, ancora, ancora, e non c'è spazio per la dolcezza adesso, non c'è spazio per le carezze ed i ti amo, adesso Harry è in fiamme, e Louis geme e non può spegnere il suo incendio.

Ancora.Ancora.Ancora.



Una densa cappa di fumo avvolge tutta la stanza, Harry è sdraiato sul letto completamente nudo, da una lunga boccata alla canna d'erba che Ed gli ha lasciato la sera della festa mentre si arriccia una ciocca di capelli e osserva Louis camminare avanti indietro per la stanza mentre ordina la cena, o almeno ci prova.


"No, niente funghi! Si, una quattro stagioni." alza gli occhi arrossati dall'erba al cielo "So che nella quattro stagioni ci sono i funghi ma io la vorrei senza." guarda Harry che dal letto gli sta allungano la canna, il sorriso stampato sulla faccia "Una margherita."

Louis aspira e assapora il sapore dell'erba sulla lingua, mentre cerca di restare serio "333 Sussex Street." dice mentre Harry muove le braccia nella cappa di fumo cercando di attirare la sua attenzione e con la bocca mima -bufala- "bufala?" chiede Louis a Harry, il telefono sempre all'orecchio.
"No non dico a lei." dice ancora Louis cercando di rimanere serio nonostante si senta gonfio come un pallone ed Harry non sia affatto d'aiuto con quell'espressione ebete sulla faccia.
"Quindi la vuoi con la bufala la margherita?" chiede ancora Louis a Harry che se la ride di gusto sdraiato sul letto e fa di sì con il capo.
"Sì mi scusi, allora una con la bufala."
"Sì,cosa? Oh no no! Anche le patatine sì! Grazie, Louis Tomlinson. Come? Ma certo che sono davvero io!" Louis mette in vivavoce e si butta sul letto accanto a Harry, le lacrime agli occhi per la risata silenziosa, tutta l'erba che hanno fumato l'ha reso euforico.


"Quindi io sto parlando con Louis Tomlinson in persona?" chiede la ragazza mentre le voce le si alza di un'ottava.
"Direi di sì."
"O mio dio! E le pizze sono per lei e...?" chiede la ragazza al di là della cornetta in piena crisi esistenziale, incapace di trattenersi.

Harry ha gli occhi rossi e ride ed è avvolto in una nuvola di fumo

"Me e Harry."


Silenzio. 

"Oddio Harry, è svenuta?" chiede Louis allarmato, gli occhi cerchiati di rosso mentre la ragazza si riprende dallo shock e tra un gridolino e l'altro conclude l'ordinazione, e aggiunge tutto d'un fiato quella domanda che la perseguita da sempre.

"Quindi Larry Stylinson è reale?"


Harry e Louis si guardano intensamente, nessuno glielo aveva mai chiesto così apertamente, con la speranza nella voce. Quella ragazza, decisero, si meritava la verità. 

"Larry Stylinson è reale, sì."
   
 
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