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Autore: Miles92    08/12/2008    0 recensioni
Anastasia, o meglio, Ana, come ama farsi chiamare, ha 18 anni, la tipica ragazza adolescente: una madre che non sopporta, una zia che idolatra ma che non vede mai ed un sogno che ha promesso di non realizzare, ma che, alla morte della zia, prova a soddisfare.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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INTRODUZIONE

C'era una volta una fiaba, una bella principessa, un castello incantato..il principe azzurro su un cavallo bianco.
Che belle le favole...così romantiche, così perfette, sempre con un lieto fine.
non come la vita vera, no!
La vita vera è piena di imprevisti, di sacrifici, di scelte...ed Ana lo sa bene. Ana, Anastasia, 18 anni..
Da quando era piccola ha sempre sognato che un giorno sarebbe arrivato il suo Dimitri dicendole "Ehi...tu che ci fai qui...sei la figlia di una regina, vieni con me!"
Proprio come nel cartone della principessa russa Anastasia, E che l'avrebbe portata via , via da quella vita a lei tanto scomoda.
Ma man mano che gli anni passavano quella favola diventava sempre più lontana, sempre meno credibile, sempre più un desiderio nascosto, un sogno di bambina rinchiuso in un cassetto per la paura che se non si dovesse mai avverare, se la sua vita non dovesse mai cambiare, rimarrebbe soltanto una povera illusa, con un sogno infranto, e la tristezza nel cuore.

Natale 1993
Solito pranzo in grande stile, tutta la famiglia riunita.
Ana aveva solo 3 anni e, come sempre quando c'è una bambina piccola, tutti erano riuniti attorno a lei, ma la bimba non vedeva nessuno, aveva occhi solo per la sua zietta, la sorella della madre.
-Mamma io da grande voglio fare la cantante come zia Elena-
-Ecco, ci risiamo...Elena..Elenaa! Ti prego toglile dalla testa questa idea malsana...Ana dovrà laurearsi ed avere una brillante carriera, avvocato, medico o chicchessia, ma non voglio, non voglio per nessuna ragione al mondo che finisca nel mondo dello spettacolo...è un brutto mondo, quello! Non è 1 posto per lei...deve avere altre ambizioni...a fare la cantante non si mette il piatto in tavola!!-
-Calmati Lucia! Ana ha solo 3 anni, tu alla sua età volevi fare la ballerina, te lo 6 forse dimenticata?
E poi secondo me lei dovrebbe fare ciò che vuole, non quello che vuoi tu!-
E fu così che, con queste frasi, da quel giorno il futuro di Ana fu sempre messo in discussione, liti su liti tra la madre intransigente, che la voleva vedere con un camice a salvare vite o in un tribunale a condannarne delle altre, e la zia, che avrebbe voluto che la sua nipotina inseguisse i propri sogni, proprio come era stato impedito a lei di fare.
CAPITOLO 1.
11 anni dopo.
Stessa casa, stessa gente, stessi litigi.
-Non esiste!! Nono Elena, non puoi iscrivere la mia piccolina ad una scuola di canto!!
No! Non sta nè in cielo nè in terra!!-
-Ma sorellina, Ana è bravissima, sarebbe un talento sprecato e lo sai meglio di me, e poi ha gia 14 anni, quando deve farlo se non ora?? non è + la tua piccolina..è questo che non riesci a sopportare, ammettilo!-
le 2 continuarono a litigare per un pò, senza accorgersi che non erano le uniche in quella stanza.
-No Elena, mi dispiace molto, ma x me sarebbe una grandissima delusione...-
Lucia abbassò gli occhi ed una piccola lacrima rigò il suo bel viso,
quando Elena provò a controbattere, Ana saltò fuori e la interruppe.
-No zia. la mamma ha ragione, prenderò la laurea e farò il medico, salverò delle vite, ci pensi, è sicuramente + utile che cantare.-
-Ma..tesoro...è sempre stato il tuo sogno...perchè ora cambi idea così...-
-Zia..ti prego...-
-Nono...io...io non capisco..-
-ZIA! BASTA! Ho deciso così..ti prego di non tornare + sull'argomento...-
Gli occhi di Ana si riempirono di lacrime e fissava la zia con uno sguardo triste, quasi ad implorarla a distoglierla da quell'idea...da quella decisione...
-Daccordo bimba, se hai deciso così..bè io allora...tolgo il disturbo eh...-
-No zia aspetta..-
Ma era troppo tardi ormai, Elena prese la sua borsa ed in fretta e con gli occhi lucidi uscì da quella casa e da quelle vite...forse per sempre.
Da quel giorno ne Ana ne sua madre la videro più, solo qualche bigliettino per gli auguri natalizi e ai compleanni. Nulla più. Per Ana era un tormento non vedere sua zia ogni giorno, non poterla chiamare, non poterle raccontare tutto quello che le accadeva, e in più, il rapporto con sua madre da quel giorno si rovinò irrimediabilmente; oramai le loro conversazioni erano a livelli base "Buongiorno" "Buonanotte" "Ho preso 7 all'interrogazione." e cose del genere.

Settembre 2008.
" Caro diario...oggi è il mio compleanno..compio 18 anni..bè, 18 è un bel traguardo..l'anno prossimo andrò all'universitù...ho scelto medicina..che bello sono così felice!
Oddio...No, non è vero..non posso mentire anche a me stessa...io voglio cantare...canto ovunque, sotto la doccia, sul motorino, quando studio, quando cucino...
Ormai sono passati 4 anni...4 lunghissimi anni da quando ho preso questa decisione...
Perchè ho rinunciato al sogno della mia vita?
Perchè quella sera, quando mia madre ha detto: sarebbe una delusione...
Io mi sono sentita morire, ho letto nei suoi occhi tristezza e sconforto, ed ho deciso che non avrei mai + voluto vederla così...Dopotutto la vita è fatta di piccoli sacrifici no? Bè...questo è il mio!

Stessa città. stessa sera, un po' più lontano...

-Tommasoooooooooooooooooooo!! Ti do un mese...un mese, x trovarmi una giovane cantante...brava x favore eh...che l'ultima che mi hai portato sembrava stesse uccidendo un gatto!
-Ma...Lucas...1 mese..e come faccio?...e dove la trovo?..
-NON MI INTERESSAAAAAAAA!! Trovala e basta...anzi! Facciamo così, se entro questo cazzo di mese mi trovi una ragazza con una bella voce e se possibile anche di bell'aspetto, ti promuovo produttore e ti occuperai interamente tu di lei e della sua carriera...
-Wow! o.O...Davvero! non so che di..
-Ma...! In caso contrario, ti do 20 minuti x sparire da qui! Non voglio fannulloni nella mia casa discografica! La WORLDTRADE ha una reputazione da difendere!
-Ok capo...vado..corro...fuggo...
Tommaso esce dal suo ufficio in fretta e furia, senza pensare a niente, senza guardare nessuno.
Sale in macchina con un solo quesito: "Ma dove diavolo la trovo una cantante ora???"
  
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