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Autore: kikeshi    08/12/2008    2 recensioni
E se.. Se Harry non fosse stato figlio unico, se Silente non fosse morto, se il trio avesse frequentato il settimo anno a Hogwarts? La storia avrebbe avuto un altro esito? In un ultimo anno che non tiene conto degli avvenimenti degli ultimi due libri, due figure opposte ma tragicamente simili si incontrano e si scontrano, in quella che si potrebbe considerare come una rivisitazione in chiave magica di Romeo&Juliet, di W. Shakespeare
Genere: Romantico, Avventura, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Draco, Malfoy, Il, trio, protagonista, Nuovo, personaggio, Serpeverde
Note: Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Questo capitolo è stato, finora, il più difficile da scrivere. Ho fatto una fatica allucinante, sembrava che sia Draco che Kirsten volessero andare per i fatti loro :D Non è lunghissimo, ma se saprete leggere tra le righe potrete ricavarne parecchi dettagli interessanti :D








Two against the world
capitolo ottavo
When I look into your eyes I can see a love restrained1





Durante il tempo che i due ragazzi impiegarono per raggiungere l'ingresso della scuola, le nuvole sovrastanti Hogwarts avevano mantenuto fede alle loro promesse, scaricando sul castello le prime avvisaglie di un imminente diluvio. Giunti al limitare della Foresta Proibita, Kirsten camminava sovrappensiero, quando la mano di Zabini si posò sulla sua spalla, riportandola alla realtà.

« Io, ehm, credo che tornerò indietro» affermò poco convinto

La giovane lanciò uno sguardo alla fitta vegetazione alle sue spalle «Ma.. hai paura? Voglio dire, non aveva intenzione di attraversare la Foresta, se è questo che-»

«Oh, no. No, no. Mi sono semplicemente ricordato che ho delle, ehm, cose da fare al castello»

«Blaise» lo richiamò Kirsten, alzando un sopracciglio

«Oh, ok. Se Draco venisse a sapere che sono stato io a chiamarti avrebbe finalmente l'occasione di sperimentare quegli strani aggeggi che suo padre gli ha spedito una volta e -Merlino mi salvi- non ho la minima intenzione di vederli in azione, quei cosi girano, tagliano, strappano e-»

«Mi stai spaventando» lo interruppe la ragazza

Blaise sbuffò «Per favore» chiese infine, con sguardo triste





La strada che conduceva al campo da Quidditch consisteva in un sentiero lastricato, costeggiato da due muri di pietra bianca alti abbastanza da riparare il tragitto dalla pioggia insistente; Kirsten tentò invano di stringersi nel maglione che indossava, ma il freddo pungente di inizio novembre cominciava a farsi sentire. Giunta a pochi metri dall'ingresso del campo da Quidditch, scorse una figura seduta a terra, con la schiena appoggiata alla parete di pietra: pollice e indice a stringere la parte superiore del naso, come in preda a una feroce emicrania, sigaretta nell'altra mano, Draco Malfoy sedeva sotto alcuni rami della pianta rampicante che costeggiava il campo da gioco. Kirsten rallentò il passo, indecisa sul da farsi: gli unici 'contatti' -che andassero oltre gli insulti sporadici- che aveva avuto con Malfoy erano concentrati nelle ultime due settimane, dopo anni di indifferenza reciproca. Era davvero lei la persona più adatta con cui affrontare il discorso? Si, questo senza dubbio, pensò, ma se fossi al suo posto con chi vorrei parlarne? Il pensiero corse a Harry, Hermione, Sirius, a tutte le persone che le erano sempre state accanto. E, con la stessa freddezza con la quale la pioggia continuava a cadere impietosa su Hogwarts, Kirsten realizzò. Malfoy non aveva nessuno. Anni passati a circondarsi di purosangue e di leccapiedi che lo veneravano solo per la reputazione che il suo cognome comportava, ma infondo quanti sapevano veramente qualcosa di lui? Quanti avevano saputo della scelta dei suoi genitori direttamente dagli interessati e quanti solo perché le voci si erano diffuse tra le famiglie di mangiamorte? Con la consapevolezza che l'unica persona che poteva davvero stare vicino a Malfoy in quel momento si trovava dentro le mura del castello a smaltire una sbronza, Kirsten si avvicinò al ragazzo. Senza dire una parola gli si sedette accanto, gli prese la sigaretta di mano e cominciò a fumarla. Draco non si voltò, ma appoggiò invece la testa al muro, fissando il cielo cupo che sovrastava la scuola; dopo alcuni minuti passati in silenzio, mosse leggermente il volto per osservare la giovane che stava giocherellando distrattamente con una foglia caduta dal rampicante: i capelli le ricadevano davanti al viso, sul quale si distingueva però un espressione seria e pensierosa, i profondi occhi verdi oscurati dal peso delle sue riflessioni. Sentendosi osservata, Kirsten si voltò nella direzione del ragazzo, lasciando cadere a terra la foglia, che andò a posarsi accanto ai resti della sigaretta. Senza incrociare il suo sguardo, Draco tornò a concentrarsi sulle nuvole, emettendo un leggero sospiro che, ne era sicuro, lei non sentì.

«Sono gigli, sai?» disse a un certo punto la ragazza

Draco si voltò a guardarla, alzando leggermente un sopracciglio

Kirsten indicò la pianta che li sovrastava «Normalmente non crescono in questo modo, ma la McGranitt ha lanciato un incantesimo su quelli che crescevano in questa zona. L'ha fatto.. in ricordo di mia madre» spiegò, mordendosi appena il labbro inferiore

«Gentile da parte sua» rispose Draco, tornando a fissare un punto davanti a sè dopo alcuni secondi di silenzio

«E' stata la prima cosa che ha fatto, quando ancora..» Kirsten si interruppe, e voltò lo sguardo alla sua destra, tentando di trattenere un accenno di lacrime «quando ancora non era sicuro che i miei genitori fossero stati uccisi entrambi da Voldemort» Pronunciò il nome con calma, voltandosi appena per osservare le reazioni del ragazzo, che rimase impassibile «Il Giglio rappresenta la purezza» continuò «e il verde delle sue foglie le ricordava la speranza. Piuttosto simbolico» concluse, raccogliendo da terra la foglia con cui stava giocando, che si stava allontanando rapidamente a causa del leggero vento.

Mentre la giovane parlava, Draco rimase immobile, perso nell'osservare la pioggia che cominciava a bagnare anche la zona dove sedevano; una volta tornato il silenzio, si voltò verso Kirsten

«Non è una storia a lieto fine quella che mi stai raccontando» disse, con voce incredibilmente calma.

La giovane annuì «Ma è anche vero che sono già passate ore, e nessuno ha avuto loro notizie» rispose, e Draco capì subito a chi si riferiva con loro «Se gli fosse successo qualcosa a quest'ora li avrebbero già.. trovati» affermò la giovane, esitando appena

Il biondo scosse la testa «Non è esattamente quella che definirei una consolazione» commentò, alzandosi. Kirsten lo imitò, posandogli una mano sul braccio quando lui fece per andarsene «Quello che sto cercando di dirti,» spiegò «è che in questo momento gli Auror migliori del Paese sono sulle tracce dei tuoi genitori, persino mio fratello è al lavoro per capire dove possano essere finiti, e - fidati - in questo momento nessuno meglio di lui può capire la mentalità di Voldemort. Li troveranno, posso giurartelo. Ma dovresti cominciare a fidarti di noi, Malfoy» affermò. Draco sbuffò incredulo, scuotendo la testa

«Cosa?» chiese Kirsten, senza ottenere risposta. Il biondo la guardo fisso negli occhi per un istante, poi fece per voltarsi e andarsene, ma lei lo fermò «Cosa?» ripetè

«Malfoy, ecco cosa. Sempre e solo Malfoy.. e Potter. Quanto è stronzo Malfoy, quanto sono meravigliosi i Potter. Ti fideresti di qualcuno che non riesce nemmeno a vedere al di là di un cognome?» chiese sprezzante, fissando Kirsten negli occhi. Dopo qualche secondo di silenzio, Draco scosse di nuovo la testa e fece per incamminarsi verso la scuola, ma la giovane gli bloccò il passaggio. Con lo sguardo fisso sul terreno, Kirsten si morse il labbro inferiore, poi guardò il biondo e gli tese una mano, con espressione convinta «Ciao, io mi chiamo Kirsten» disse semplicemente

«Eccola là, la Potter-idiozia che riemerge» commentò piano Draco, sorridendo. Quando lei gli sorrise di rimando, però, tese la mano a sua volta e, stringendo quella della giovane, esitò un po', prima di rispondere serio «Draco, piacere di conoscerti»


















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1frase iniziale di quel capolavoro che è November Rain dei Guns'n'Roses, adatta più che mai al capitolo :D

  
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