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Autore: FrancyLarry    26/02/2015    2 recensioni
Louis William Tomlinson è un ragazzo un po fuori dalle righe.
In seguito ad una bravata si ritrova a dover partecipare al Camp Band scolastico che si svolere nel periodo estivo, per evitare la bocciatura dell'ultimo anno.
Il ragazzo si reca al Camp di mala voglia e con nessuna intenzione di collaborare e lavorare con i ragazzi della banda. Rimane però affascinato da capitano della banda, un ragazzo solare dagli occhi verdi di nome Harry. Nei due mesi di permanenza nel camp Louis non potrà fare almeno di stringere rapporti di amicizia con alcuni ragazzi che fanno parte dalla banda della sua scuola. Harry inoltre aiuterà Louis riportare in vita una sua vecchia passione, la musica...
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Arriviamo insieme al campo. Mi guardo intorno spaesato ma Harry mi fa segno di seguirlo con il capo perciò assieme ci dirigiamo verso la banda delle divise blu.
 
Lui indietreggia di poco sorridendomi e si affianca a me.
 
“Ed ecco la nostra banda Louis” mi dice poggiandomi una mano sulla spalla per poi portarla sui miei fianchi .
 
Mi scosto dal suo tocco. Il suo atteggiamento inizia ad infastidirmi, dovrebbe smetterla di trattarmi da “amico”.
 
“Wow grandioso! Che bella massa di sfigati!” gli rispondo acido.
 
Harry alza gli occhi al cielo e scuote di poco la testa prima di sussurrarmi all'orecchio “Cerca di collaborare Louis! Sembrano degli sfigati ma sanno come metterti in riga”.
 
“Oh, ne dubito!” affermo deciso.
 
“La mamma non ti ha mai detto di non giudicare dalle apparenze Loulou?” mi risponde parandosi davanti a me sorridendo. 
 
“Loulou?" dico iniziando ad innervosirmi. Il suo atteggiamento mi sta seriamente iniziando a dare sui nervi e non riesco a leggere nulla di positivo in quel sorrisetto che gli aleggia sul volto.
 
Quindi sbotto un deciso “Ma tu, cosa cazzo vuoi da me?”
 
“Io?” mi guarda quasi stupito da quella domanda, poi continua con “Oh, io vorrei solo che tu ti comportassi bene Louis. Ho tante cose sa fare e non posso perdere tempo con te!” afferma. 
 
“Perdere tempo? Ma chi ti ha chiesto nulla Harry. Sei tu che mi hai trascinato qui!” gli rispondo acidamente.
 
“Ascoltami bene Louis, io ti conosco e non mi piace cosa sei. Non ti volevo qui al campo, ma il preside è stato molto chiaro nell'affermare il contrario. Mi sono preso tutte le responsabilità di quello che farai e spero che tu non mi creerai problemi o ti giuro che te la farò pagare!” afferma e questa volta non c'è l'ombra di un sorriso sul suo volto.
 
Rimango in silenzio pochi secondi e inizio a riflettere sulle sue parole. Cosa vorrà dire con quel "Ti conosco"? E per quale diavolo di motivo si è preso tutte le responsabilità per quello che farò? Potrebbe semplicemente lasciarmi in pace invece di starmi attaccato come una cozza. Quanto vorrei che mi lasciasse semplicemente in pace.
Sto per rispondergli, infuriato come non mai ma un ragazzo dai capelli rosso fiamma si avvicina a noi smorzando di poco la mia rabbia.
 
“Merda, allora ho perso la scommessa!!” urla il ragazzo verso Harry.
 
“Già Edward, mi devi 10£!” gli risponde Harry sorridendo sornione.
 
“Non avrei mai pensato che saresti riuscito a portarlo qui” dice sorridendo prima di voltarsi verso di me e “Beh che aspettiamo, procediamo con le presentazioni. Io sono Edward, ma puoi chiamarmi Ed. E' un piacere conoscerti Louis!” mi dice il ragazzo porgendomi la mano.
 
“Si certo, piacere mio” gli rispondo antipatico senza afferrare la sua mano.
 
Lui mi guarda arricciando le sopracciglia prima di voltarsi in direzione di Harry con il viso visibilmente confuso.
 
“Si ha il ciclo!” risponde il riccio guardandolo iniziando a ridere e comportandosi come io non esistessi.
 
Li guardo ridere e mi chiedo se si stiano prendendo gioco di me.
Odio quando vengo preso per il culo. Devo andarmene, assolutamente, prima di spaccare la faccia ad entrambi.
Mi volto e mi incammino velocemente dirigendomi verso i dormitori.
 
“Non riuscirai ad entrare nella tua stanza Tomlinson!” urla Harry alle mie spalle.
 
“Cosa significa che non ci riuscirò? Ho le chiavi!” penso prima di infilare la mano nella tasca in cerca delle chiavi ma, con mia grande sorpresa, non trovo nulla al loro interno. Mi volto istintivamente verso il riccio e lo vedo con in mano un mazzo di chiavi e un sorriso trionfante in volto.
“Deve averle prese quando ti ha poggiato le mani sui fianchi Louis” mi suggerisce la vocina.
 
“Te l'ho detto Louis che non riuscirai ad entrare, non senza queste!” mi dice lui avvicinandosi a me con ancora tra le mani le mie chiavi.
 
“Brutto figlio di puttana, dammi le chiavi!!” affermo con rabbia. Le mani strette a pugno e una voglia assurda di spaccargli quel bel faccino.
 
“Calmati Louis. Avrai le tue chiavi dopo avermi fatto vedere quello che sai fare. Oppure hai paura?” domanda spavaldo.
 
“Paura? E di cosa dovrei aver paura?” gli rispondo non capendo a cosa si stia riferendo.
 
“Louis Tomlinson ha paura di suonare un violino ragazzi!” urla agitando in aria le braccia voltandosi verso la banda come per coinvolgere tutti nella conversazione.
 
“Ti spacco la faccia giuro!” sbraito avanzando deciso verso di lui.
 
“E' solo così che sai rispondere Tomlinson? Con la violenza? Qui sappiamo tutti cosa hai fatto a quel ragazzo a scuola. Lo sai che è ancora in ospedale per colpa tua?” constata lui guardandomi negli occhi.
 
“Non immischiarti in cose che non ti riguardano Harry!!” lo avverto facendo ancora un passo verso di lui.
 
“Sai qual'é il tuo problema Louis? Tu non sei nessuno!” afferma marcando le ultime quattro parole pronunciate e poi anche lui avanza di un passo verso di me.
 
Siamo a pochissimi centimetri di distanza. Riesco quasi a percepire il suo respiro, affannato dalla rabbia, quasi quanto il mio.
 
Nell'aria regna il silenzio ed ora tutte le persone presenti in quel campo ci stanno fissando con occhi attenti. Riesco a captare la tensione nell'aria. 
 
“Smettetela subito!” urla il ragazzo di prima avvicinandosi a noi. 
 
“Harold sta calmo. Ci stanno guardando tutti e potremmo essere squalificati. Ti prego calmati!” gli dice poggiando una mano sulla spalla. 
 
Harry fa un respiro profondo, poi guarda il suo compagno ed annuisce.
 
“Hai ragione Ed, per lui non ne vale la pena!” gli risponde mentre anche l'altro fa un cenno affemativo con la testa. 
 
"Per lui non ne vale la pena" a quelle parole la mia mente torna indietro di un mese.
 
 
Sono seduto sulla poltrona della presidenza come se fossi in un pieno processo dove sono, senza dubbio,l'imputato.
 
"Il ragazzo come sta ora?" Chiede mia madre agitata.
 
"È in ospedale signora. Ha perso i sensi, ne sapremo di più tra qualche ora" le risponde il preside serio ed autoritario come sempre.
 
"Oh mio dio" dice mia madre prima di voltarsi verso di me "perché Louis? Perché hai preso a pugni quel ragazzo? perché?" Mi urla contro con rabbia.
 
"Calma tesoro, sono sicuro che Louis sa di aver sbagliato" interviene Dan poggiandole una mano sulla spalla.
 
"Posso uscire da questa stanza di matti?" chiedi io voltandomi verso il preside ed ignorando i miei genitori.
 
"Devo ancora decidere cosa fare con te, Louis! Rischi di perdere anche quest'anno" afferma lui osservandomi con sguardo  severo.
 
"Beh, mentre ci pensa Signor preside, io vado al cesso, ho bisogno d'aria" dico voltandomi con nonchalance per poi lasciare la stanza sbattendo la porta alle mie spalle.
 
"Perché si comporta così??" Sento poi urlare mia madre.
 
"Provo a parlarci io" interviene ancora Dan cercando di calmarla
 
"È inutile tesoro, lui non ti ascolterà mai. Sprechi solamente il fiato. Non ne vale più la pena!" Afferma lei prima di scoppiare in lacrime.
 
Sono ancora fuori la porta della presidenza e non riesco più a muovere un muscolo. Ancora una volta sento il mondo cascarmi addosso.

 

“Ecco le tue dannate chiavi” afferma Harry interrompendo la linea di ricordi che stava percorrendo la mia testa. Si volta deciso verso di me prima di lanciare le chiavi a terra. “Fa quello che vuoi. L'importante è che non mi creerai problemi” continua poi con sguardo severo.
 
Lo guardo incredulo per il gesto appena fatto. Una parte di me vuole ancora spaccagli la faccia ma, qualcosa mi dice che è meglio stare calmo. 
 
“Perfetto, grazie” gli dico prima di raccogliere le chiavi, voltarmi e lasciare deciso quel capo.
 
 
Entro in camera ed ho i nervi a fior di pelle, devo calmarmi. Ho bisogno di fumare. Mi sembra ancora di avere una sigaretta, ma devo accertarmi.

Cerco nel mio zaino e trovo un pacchetto di sigarette, per fortuna. Ne accendo immediatamente una e prendo un bicchiere per buttare la cenere dopo di che mi siedo sul letto.
 
Fumare non basta a calmare i miei nervi, ho bisogno di qualcosa in più.
 
"Hai solo bisogno di sfogarti" mi suggerisce la vocina.
 
Ma certo, sfogarmi con qualcuno mi aiuterà a rilassarmi.
 
Così prendo il telefono e chiamo immediatamente Zayn.
 

"Louis!" mi risponde lui. Probabilmente avrà letto il nome sul display del telefonino.
 
"Bro" gli rispondo io a mia volta.
 
"Allora come sta il mio amichetto? Qui già mi manchi Tommo, è una noia mortale senza di te."
 
"Tu ti annoi? Zay qui è un inferno!" gli confesso esasperato.
 
"Scusami, sono un coglione a lamentarmi quando tu sei chiuso in quello schifo. Raccontami tutto” mi dice in tono colpevole.
 
"C'è un ragazzo” sputo fuori senza rendermi conto di quello che ho appena detto ma, mi interrompo di colpo prima di continuare “Cioè è il capitano della banda degli sfigati” mi correggo “mi sta già parecchio sui coglioni pochi minuti fa stavo per prenderlo a pugni!" finisco poi tutto d'un fiato.
 
"Come si chiama questo ragazzo? Lo conosco?" Mi chiede calmo ma, so che è curioso, lo conosco troppo bene.
 
"Un certo Harry non so.."
 
"Harry?" mi chiede lui con uno strano tono.
 
"Sì Harry" confermo io.
 
"Lou questo Harry ti cui parli è riccio? Ha gli occhi verdi? È alto?" Mi chiede poi curioso.
 
"Sì sì lo è” gli rispondo prima di continuare “è alto con gli occhi verdi e dei fottuti ricci!" constato nuovamente "Ma lo conosci??" domando poi.
 
"Harry Styles! Lo conosco, anche se non di persona”.
 
”Styles?” dico ad alta voce seguendo la linea dei miei pensieri 
 
”Sì Styles” mi conferma ancora una volta “E' figo Louis ed è perfettamente il tuo tipo quindi  smettila di litigarci e divertiti no?"
 
”Divertirmi?” chiedo. “Zayn deve essere impazzito” penso all'istante.
 
”Certo Louis, divertirti!” afferma lui.

“Senti bro, ascoltami bene, è estate e tu sarai pure chiuso in quel posto di merda, ma non poi passare due mesi a deprimerti. Divertiti Lou!” continua poi.
 
”Zayn mi stai dicendo di scoparmi il riccio? Ho capito bene?” gli chiedo anche se, conoscendo il mio amico, so bene che intendeva proprio questo.
 
”Certo Louis e non ti sarà neanche difficile” afferma lui prima di scoppiare a ridere.
 
”Figurati se mi sarebbe difficile bro, ma il problema è che mi sta sui coglioni” dico io rispondendogli.
 
”Questo rende il tutto più eccitante Tommo!!” afferma ancora deciso tra una risata e l'altra.
 
”Se io sono un pezzo di merda, tu sei irrecuperabile Malik” constato scoppiando a ridere a mia volta.

“Comunque rifletterò sul tuo consiglio” continuo ridendo ancora.
 
”Fammi sapere come va, ora vado Lou che tra poco inizio il turno” mi dice tornando serio. 
 
”Grazie bro, ti terrò informato” gli dico prima di staccare la chiamata.


 
Il solo parlare con Zayn ha già fatto il suo effetto positivo ed ora mi sento più rilassato e perfino divertito.
Lui ha sempre avuto un effetto positivo su di me, è sempre stata l'unica persona davvero importante.
 
Ora che sono finalmente rilassato, inizio a sentire il mio stomaco brontolare.
Non metto qualcosa sotto i denti da due giorni.
 
Esco dalla mia stanza, da qualche parte deve pur esserci una mensa.
Esco dai dormitori ed inizio a guardarmi intorno in cerca di cartelli che possano indicarmi la strada. 
 
“Tomlinson??” sento qualcuno chiamarmi alle mie spalle ma, non riesco a riconoscere chi possa essere quindi, mi volto.
 
“Liam?” rimango spiazzato dal vedere qualcuno che conosco in questo posto di sfigati.
 
“Che cazzo ci fai qui Louis?” mi chiede lui incredulo.
 
“Oh lascia perdere mi hanno costretto Lì” dico alzando gli occhi al cielo prima di proseguire e rivolgergli la domanda che mi frulla nella testa “E tu Payne? Tu perché diamine sei qui?” domando.
 
“Io sono il capitano della banda della mia scuola Louis, lo sono da 3 anni ormai!” afferma lui sorridendomi .
 
“Tu capitano? Merda non lo avrei mai detto Liam, mi deludi!” gli rispondo ironico.
 
“Louis credimi quando ti dico che questo posto non è tanto male come sicuramente pensi.” dice ancora sorridendomi.
 
“Sarà..” gli dico facendogli una smorfia “Ma ora vorrei chiederti una cosa importante..” continuo io, questa volta serio.
 
“Dimmi Lou” mi risponde. 
“Sai indicarmi dov'è la mensa Lì, sto morendo di fame!” affermo portandomi le mani allo stomaco che ancora brontola.
 
Una sonora risata esce dalla sua bocca prima di parlare.
 
“Certo, ci stavo andando proprio ora. Vieni con me Lou” mi dice lui avvicinandosi a me e portandomi una mano sulla spalla facendomi strada.

 

Spazio a me 

Innanzitutto scusatemi ancora se pubblico sempre in ritardo ma non ho mai tempo con il lavoro

Detto questo voglio sempre ringraziare Elisa perché come in ogni capitolo ormai mi da una mano nella correzione :)  

Ma ora arriviamo al capitolo vi avevo promesso che vi avrei presentato altri personaggi, quindi l'ho fatto :)

Come avrete capito Liam non fa parte della Banda di Louis (o di Harry per meglio dire) ma è il capitano di una banda di un istituto rivale ho deciso di dargli questo ruolo perché nel corso della storia sarà una prerogativa divertente, ma non voglio anticiparvi nulla. 

Per quanto riguarda Louis scoprirete lui e la sua storia passo passo, stò cercando di far capire qualcosa di lui in ogni capitolo, ma voglio riprendere una frase che ho messo in bocca ad Harry "mai giudicare dalle apparenze" ....poi lo capirete :-) 

Vi lascio una buona giornata :-*


 
   
 
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