Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: StellaDelMattino    26/02/2015    3 recensioni
"Un ballo con il nemico?!" disse la ragione.
"Sì, dai, un ballo non ha mai ucciso nessuno!" ribattè l'istinto.
"Ma un nemico sì!!"
Il mondo in cui vive Gemma è un mondo strano. È un mondo in cui i draghi parlano alla luna, i gatti sono parrucchieri e ci sono sfarzosi balli in cui i reali di ogni regno si incontrano.
È proprio durante uno di questi balli che la Guerriera di Tigerheart accetta di ballare con William, abitante di Secreteyes. Il problema è che tra i due regni sta per scoppiare la guerra e Gemma non ha nessun intenzione di rivelare dettagli sul suo regno. Quell'improbabile ballo fatto di bugie cambierà per sempre il destino dei due giovani, ma anche quello dei loro regni.
Oh, di certo non fu un colpo di fulmine, ma si sa, l'amore per i Guerrieri non è mai stato semplice.
Dal capitolo 1:
-E avete ragione. Eppure sono comunque intrappolato nei vostri occhi coraggiosi come quelli di una tigre.
-In effetti, io lo sono dai vostri profondi come i segreti.
William sorrise, non per niente era il Principe Guerriero di Secreteyes.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

EPILOGO

Il matrimonio

 

Il sole illuminava ogni cosa, splendido e solo in quel cielo azzurro. Neanche una nuvola, vicino a lui. A fargli compagnia solo una leggera brezza, che proteggeva il posto dal caldo afoso.
Erano stati dei giorni d'inferno, volevano che tutto fosse perfetto. Ma Gemma e William sapevano che quel giorno, per loro, lo sarebbe stato comunque. Il loro matrimonio sarebbe stato perfetto in ogni caso.
Erano passati poco più di due mesi, i loro genitori avevano trascorso il loro tempo a risolvere questioni burocratiche derivate dalla guerra e a preparare il loro matrimonio. Non avevano avuto un secondo di riposo, per cui il nervosiso era al massimo. E tutti ne avevano risentito.
A parte William e Gemma.
Loro sembravano vivere da un'altra parte, da soli. Erano sempre insieme, quasi ci fosse una corda che li legava. La Tigre diceva che era il loro legame, che ogni volta che si allontanava dal ragazzo sentiva male al cuore.
La Guerra li aveva separati, per nulla Gemma al mondo si sarebbe allontanata ancora da lui.
Anche l'aria tesa intorno a loro, segno dell'imminente evento, sembrava rilassarsi quando c'erano loro. I cuori sospiravano, i muscoli si allentavano. Tutto sembrava migliore.
L'unico che faceva finta di non accorgersi di ciò che quei due provocavano era Jackson, che dopo essersi ripreso aveva ricominciato ad allietare tutti della sua presenza, girovagando e stando sempre nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Sarcasticamente, il ragazzo si chiedeva se ai due innamorati si fosse paralizzato il viso, sempre acceso da un sorriso. Tutte le volte che faceva una battuta del genere, però, Lavinia lo rimproverava, dicendogli che era solo geloso. Jackson si metteva a sbuffare e rispondeva a tono.
Alla sorella, però, veniva sempre un sorriso malinconico quando lo diceva. Avrebbe potuto essere felice anche lei, con Axel, se non avesse fatto quella scelta. In ogni caso, però, non se ne pentiva: era importante per lei che il fratello si riprendesse fisicamente ed emotivamente. In un certo senso glielo doveva.
Jackson si era accorto che Lavinia gli nascondeva qualcosa. Le aveva chiesto e richiesto più volte, ma lei non aveva detto nulla.
Il ragazzo era riuscito infine a convincerla e lei gli aveva raccontato tutto, fino alla scelta che aveva fatto.
Dapprima lui fu come inorgoglito dal fatto di essere stato scelto dalla sorella, o più altro dal fatto che lei fosse così buona. Poi si era sentito in colpa. Il suo stato psicologico, che lentamente si stava rimettendo in sesto, ricadde rapidamente quando realizzò che a causa sua Lavinia era triste. E lui si era ripromesso di mettere la felicità della sorella al primo posto su tutto.
In ogni caso, fu una crisi che riuscì a superare. E ora stava bene.
Forse non al massimo, ma Jackson se la sarebbe cavata, come sempre.

Il matrimonio si sarebbe svolto in quello stesso palazzo in cui William e Gemma si erano incontrati. Proprio lì, dove tutto era iniziato. 
Dove, senza un motivo preciso, come due calamite si erano attratti e avevano cambiato ogni cosa.
In quel giorno gioioso, tutti gli invitati -le famiglie reali e i nobili principali dei regni alleati- stavano seduti sulle panche allestite appositamente. Dappertutto c'erano fiori bianchi, rosa e gialli.
Anche la navata che Gemma attreversò era piena di petali chiari.
Quando era entrata nella sala, tutti avevano trattenuto il sospiro. Aveva un vestito bianco lungo e bellissimo, ma anche molto semplice. Un corpetto con una scollatura a cuore, una gonna lunga ma non eccessiva. Niente fronzoli.
Eppure il suo sorriso, così vivo, così felice, catturò subito l'attenzione e contagiò anche tutti, facendoli sorridere a loro volta.
Come al solito, per Gemma c'erano solo lei e William, che la aspettava impeccabile. Lui aveva un completo nero, che sembrava accentuare la profondità dei suoi occhi. Lo sguardo intenso fisso sulla ragazza fino a che non gli fu davanti.
Un matrimonio apparentemente normale, se non per l'aria elettrostatica che li avvolgeva. Come se lì in mezzo a loro ci fosse un piccolo sole che illuminava tutto.
A portare gli anelli fu Trevor.
Con i suoi occhioni azzuri e il suo sorriso travolgente, porse loro i simboli del loro amore, sospirando.
I due anelli erano piuttosto spessi, di metallo.
Su quello di William internamente c'era scritto il nome della ragazza che amava, mentre esternamente era incisa una tigre, con le fauci aperte, dai contorni solo accennati.
Su quello di Gemma, invece, oltre al nome del ragazzo era inciso un serpente, più simile a un drago.
Ma quelli non erano più che una testimonianza di ciò che era chiaro a tutti: il loro amore era pure e semplice, immotivato e spontaneo. I loro genitori pensarono che, forse, loro avevano solamente aiutato il destino, organizzando quel matrimonio, che era già prestabilito che loro si amassero.
Ed è amandosi intensamente che giurarono che per nulla al mondo si sarebbero separati, mai.
Ed è persi l'uno negli occhi dell'altra che si sposarono.

Durante il ricevimento, anch'esso piuttosto ordinario, gli invitati richiesero a gran voce un discorso. Una tradizione, volevano sentire cose assolutamente sdolcinate e tenere, quasi ad essere partecipi ancora di quell'amore così grande.
Gemma, imbarazzata e rossa in viso, si alzò in piedi.
Si schiarì la voce, prima di iniziare.
“Questo matrimonio era stato stabilito per politica quindi di questo vi vorrei parlare” iniziò, sentendo subito un coro di fischi. La Tigre indirizzò il suo sguardo verso il posto da cui era provenuto, vedendo Jackson con altri principi. Quando il suo sguardo si incrociò con quello dell'amico, lui le fece l'occhiolino. Gemma scosse la testa e riprese: “Beh, vi vorrei parlare di una questione che ci è ancora vicina. La guerra.
È una ferita ancora aperta, lo so, ha portato morte e distruzione. Ci ha segnati per sempre.
Però, contrariamente a ciò che ci si aspettava, abbiamo vinto.
Quando ho impedito il passaggio del re, sapevo disperatamente che le mie azioni avrebbero deciso la vita o la morte di molte persone, per questo ero disposta a sacrificarmi. Lo dico perché, se non fossi stata salvata a mia volta prima, sarebbe cambiato tutto. Grazie a Trevor sono arrivata fino al Passaggio dei fenicotteri, grazie a William ho avuto la forza di combattere la mia ultima battaglia, di sconfiggere il re. Quando ho saputo che William a sua volta era stato salvato da Jackson ho capito una cosa. Per salvare, bisogna prima essere salvati.
Sapete cosa vuol dire salvare? Vuol dire esser pronti al sacrificio per amore di altri. Salvare vuol dire anche avere coraggio. Salvare vuol dire dimenticarsi di sé, perchè in amore esiste solo più il noi.
Io sono stata salvata dal mio amore per William.
L'accusa che ci era stata mossa contro, la scusa che aveva fatto scatenare la guerra è lo stesso motivo per cui abbiamo vinto.
So che tutti non possono essere salvati, ma per far sì che lo sia la maggior parte bisogna salvare, per essere salvati.
Più saremo pronti a rischiare, più probabilità avremo di riuscire, per amore.”

Ammutoliti per un secondo, poi gli ospiti applaudirono entusiasti per il discorso. Forse persuasi sempre di più che il bene vince. E, almeno per quella volta, aveva vinto davvero.
I festeggiamenti andarono avanti fino a sera.
Solo sul tardi Lavinia vide Axel. Durante la giornata lo aveva solo intravisto, il suo cuore che faceva un salto ogni volta che il suo viso capitava sotto il suo sguardo.
Quando se lo trovò davanti, Lavinia gli sorrise, semplicemente.
“Sono pronta” disse.
Non ci fu bisogno di aggiungere nulla, il volto di entrambi si accese in un sorriso come quelli che nessuno dei due faceva da tempo.
Jackson aveva accettato di doverla lasciare andare, consapevole che Lavinia dopo tanto tempo era riuscita a trovare la sua felicità.
Ad un certo punto della serata, il ragazzo aveva fermato Axel, guardandolo con un un'espressione attenta.
“Axel.” disse quasi aspettandosi di aver sbagliato persona. L'altro annuì. “Fai del male mia sorella e non rivedrai mai più la luce del sole.”
“Lavinia è l'unico sole che riesco ad immaginare” rispose il Guerriero.
Jackson sorrise e annuì, convinto che quel ragazzo gli piaceva, poi tornò a fare quello che più gli piaceva: girare senza una meta ben precisa.
Così s'imbattè in Christine e fra qualche battuta e un po' di scherzi, la serata passò.
L'amore per un Guerriero è sempre difficile, ma non impossibile.
Gemma e William ne erano la prova. Erano la prova di un amore senza limiti, ostacolato, ma mai diviso completamente.
Dentro le mura di quel palazzo c'era la gioia, la felicità e, per una volta, la spensieratezza. I problemi non erano stati invitati.
Dentro c'erano i sorrisi e l'amore. La speranza.
E fuori, la neve.

Okay, ammetto che ha fatto bene ad accettare quel ballo” disse la ragione.
Sì, dai, è valso tutti quei pericoli!” ribattè l'istinto.
L'amore, sì!”

 

 

RINGRAZIAMENTI

È finita.
Dopo un anno e mezzo, 38 capitoli, una guerra, tanta disperazione e un amore immenso dal loro primo incontro, William e Gemma si sono sposati.
E questa storia è finita.
Inutile dire che mi mancherà scrivere di loro, mi mancherà davvero tantissimo. Perché questa storia si è quasi scritta da sola ed è arrivata a raggiungere un'importanza nella mia vita quasi fondamentale.
Sono cresciuta tanto, di stile e di vita, durante questo percorso.

E i primi che devo ringraziare sono loro, i miei personaggi.
Da Gemma con il suo coraggio, William e la naturalezza con cui mi faceva scrivere di lui, Jackson e la sua spavalderia e la sua teatralità, Lavinia con la sua forza, Axel con il suo carisma, Christine con la sua freddezza, Trevor con i suoi occhioni azzurri. Ma anche tutti gli altri.
Io non li dimenticherò mai e spero che non li dimenticherete neanche a voi. Spero che magari, qualche volta, voi troviate riferimenti a loro e ci pensiate, magari con un sorriso.

Ringrazio Ayr e Two girls and a heart, che mi hanno dato un parere e mi hanno sostenuta.

Ringrazio tutti quelli che hanno recensito, che hanno inserito la storia fra le seguite/preferite/ricordate o che la hanno semplicemente letta. Vi ringrazio tutti, dal primo all'ultimo.

Ringrazio Matilde, la mia Ciambi, che ormai un anno fa mi ha motivato al punto di farmi continuare una storia che pensavo sarebbe finita nel dimenticatoio.

Ringrazio la mia Stanley che mi ha sostenuta e sopportata. Mi hai spronato a dare il meglio di me e mi hai dato il tuo parere portandomi a capire quale strada fosse migliore percorrere. Tranquilla Epi, Trevor sta benone.

E niente, vi sarei eternamente grata se mi deste un ultimo parere, giusto per sapere se questa storia vi è piaciuta. Beh, su questo capitolo non c'è moltissimo da dire, quindi, non so, se c'è un personaggio che vi è piaciuto particolarmente, una frase che vi ha colpito o un momento che vi ha fatto emozionare anche solo un pochino, o al contrario qualcosa che non vi è proprio piaciuto, fatemelo sapere. Per me è importantissimo.
Vi lascio la mia pagina facebook delle storie: https://www.facebook.com/StellaDelMattinoEFP?pnref=story

Questa è stata una storia di amore, di guerra, di speranza e di coraggio. Di momenti difficili e problemi che non sembrano avere soluzioni.
Dell'alba dopo una notte profonda.

 

StellaDelMattino

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: StellaDelMattino