Era questo il tuo piano.
L’ho sempre saputo che era questo. Non ti è mai bastato possedere una cosa: tu volevi giocarci, volevi distruggerla. E ora lo stai facendo con me.
Mi stai scavando dentro, con graffi che ogni giorno fanno sempre più male e quando credo che si siano finalmente cicatrizzati sento una risata, l'incenso, un profumo, due occhi dorati sul corpo smilzo di un gatto e ci ricasco.