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Autore: lullublu    26/02/2015    1 recensioni
Era una giornata piovosa in Culonia, ed un vecchio di nome Ponda se ne stava annoiato sulla sua sedia di vimini a sfogliare il suo vecchio diario.
Tanti anni, ormai erano passati da tutte le storie che teneva annotate, appunti di giorni ormai lontani.
Credeva che null'altro gli sarebbe potuto succedere, ne aveva passate di cotte e di crude nella sua lunga vita ed ormai, era quasi giunto al termine.
Non sapeva però, che presto avrebbe affrontato la sua ultima grande sfida.
Genere: Azione, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Ryouta Kise, Taiga Kagami, Tetsuya Kuroko
Note: Cross-over, Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
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6 Per questioni di regia Su-san, è diventato Alonso.

I nostri amici, uscirono dall'ospedale.
Erano riusciti a salvarsi sia dagli zombie che dalla bomba, fortunatamente.
Kise si avvicinò ad Alonso.
"Su-sancchi, sei molto più giovane e pelato di quel che ricordavo. Che crema corpo usi?" gli chiese il modello.
Anche Akashi si avvicinò a lui, come al solito, sapeva già tutto.
"Salve Alonso" fece con tono autoritario "tu non hai la peste, il giardiniere Manolo ha la peste".
Alonso credeva infatti di avere la peste nera, quella della peggior specie e che fosse per questo motivo che non riuscisse a rizzarsi.
Il giardiniere Manolo, dietro di lui, non fece assolutamente nulla.
"Vuoi dire che il giardiniere Manolo ha la peste, ed io non ho la peste?" chiese contento il povero Alonso.
Ma Akashi, perdendo interesse nei suoi confronti, lo ignorò.
Alla jeep-gialla si avvicinò uno strano e brutto individuo dagli occhi quasi fuori dalle orbite.
Era un fumatore di canne, ma non uno qualsiasi lui era 'il Cannato'.
E di solito, non si avvicinava al colore giallo, perchè era convinto che questo portasse i germi, mentre il colore rosso li scacciava.
"Salve Giovanni. No questa macchina non ha i germi" gli disse Akashi.
Il Cannato, fece una strana espressione ed i suoi occhi mutarono, come se non appartenessero più alla stessa persona.
"Parla Fabrizio, sto aspettando" fece Akashi.
Il Cannato infatti, era stato impossessato da un famoso mafioso detto Fabrizio Daemon Spade, che attualmente, era incarcerato nella prigione dei Vindice, situata nell'omonima isola.
Il mafioso però disponeva di diversi poteri, tra i quali, il potere di creare illusioni e quello di impossessarsi di corpi anche a grande distanza.
"Nufufu, così il caro Ponda è alla ricerca dell'isola".
L'isola che il vecchio Ponda stava cercando di raggiungere era proprio quella nella quale era imprigionato il corpo di Daemon Spade, e lì, già una volta, Ponda aveva incontrato il mafioso.
"Sì" rispose Akashi "vuoi guidarci?".
"Dipende...nufufu..".
Intanto, Alonso si avvicinò a Kise.
"Hai visto i miei cd di Amedeo Mango?" gli chiese.
"No, ma ho appena fatto dei coriandoli".
E sfortunatamente, i coriandoli erano stati fatti con i cd.
Il pianto di Alonso, è stato censurato.
Cambio scena.
"Dimmi cosa vuoi" disse Akashi, stava ancora cercando di contrattare con Daemon Spade, era la prima persona che riusciva a tenergli testa e si stava rivelando più difficile del normale.
"Oh, niente. Solo che vi guiderò a patto che qualcuno attivi il portale temporale che si trova sull'isola, nufufuu...".
Mosso da una volontà invisibile, Kuroko si avvicinò ad Akashi.

Intanto, nel salone di bellezza dove c'era l'incantatrice...
"Zombie, mi prendete quella caramella? <3".
 
"D-devo prendere la caramella"  sussurrò Kuroko protendendo la mano verso il viso di Akashi.
"Cos'hai Tetsuya?" gli chiese il rosso, disorientato dalla mancanza di volontà che sentiva nel ragazzo.
In un gesto fulmineo la mano di Kuroko scattò verso Akashi e gli staccò il bulbo oculare.
"Ho preso la caramella..." disse il ragazzo prima di accasciarsi al suolo svenuto, la mano che stringeva l'occhio del rosso si aprì in un gesto involontario, lasciandolo rotolare sul terreno spargendo una scia di sangue.
L'urlo sovrumano di Akashi squarciò l'aria e si sentì un'altra voce in sottofondo.
"MARONN!!".
Tutti si bloccarono terrorizzati e un po' sorpresi ma Anna, la coscienza del gruppo, si riscosse.
"C'è bisogno di curare l'emorragia" disse "qualcuno ha delle bende?".
"Bianco avorio o bianco brillante?" chiese Kise.
La ragazza gli strappò le bende di mano ma Akashi le afferrò.
"Non ho bisogno del tuo aiuto, sono autosufficiente".
Incuteva ancor più timore con quella voce bassa, il sangue che gli sgorgava dalla ferita ed il bulbo oculare che lasciava intavedere l'interno della testa.
L'altro occhio, (quello che gli era stato brutalmente sottratto era l'occhio dell'imperatore) gli sporgeva quasi dall'orbita, aperto totalmente era rosso come il sangue.
"Ma non si mischiano quelle due tonalità" si stava lamentando Kise.
Purtroppo però, Akashi non riusciva a bendarsi da solo e si infuriò ancora di più per questo.
Per la prima volta, Kise non fece idiozie, ed in silenzio, raccolse Kuroko da terra tenendolo in braccio.
Kagami si avvicinò ad Anna, sussurrandole qualcosa all'orecchio, la ragazza annuì e gli diede il segnale.
Taiga bloccò Akashi da dietro, tenendolo fermo contro la sua volontà col puro intento di aiutarlo.
Anna intanto cercò di bendarlo ed Akashi, si dimenò in uno slancio d'orgoglio e le sputò sulla mano, per poi chinare il capo sconfitto.
"E ora volete ancora venire? Soprattutto tu, neo-orbo..nufufu" fece Fabrizio, beffandosi della situazione.
"Sì, voglio continuare" rispose Akashi, con voce un po' tremante ma con una forza di volontà incrollabile.
"Bene, ma credo che dovremmo cambiare mezzo" indicò un pulmino giallo.
"Ma non ho mai visto nessuno guidare un pulmino" si lamentò Kise, ormai il suo momento di serietà era terminato.
"Ma lo faccio lo stesso...pulminogiallocchi  <3" si rispose da solo.
Caricarono allora Alonso e Ponda sulla parte posteriore del pulmino dato che, per ovvi motivi (soprattutto Alonso) non potevano camminare e poi si sistemarono sui vari sedili, Kise alla guida e Cannato al suo fianco per dargli le indicazioni.
"Prendo la Salerno-Reggio Calabriacchi" fece Kise.
A quel nome Aomine si agitò.
"Nooooooooooooo".
"Hai detto qualcosa Aominecchi?".
"CAMBIA STRADA!" urlò il nigga.
"Ryota, cambia strada" ordinò Akashi.
"Sì" obbedì Kise scodinzolante.
"Nufufu! Quindi sai ancora fare qualcosa?" chiese con aria sarcastica Fabrizio.
Akashi tentò, senza riuscirci, di colpirlo con delle forbici.
Kise intanto mise una canzone da viaggio, stranamente a tema "LA VERITA' TI FA MALE LO SO".
"Lasciatelo stare!" disse Anna, difendendo Akashi.
"Annacchi, non ti piace? Vuoi che cambio?" chiese Kise, ma la stazione successiva della radio trasmetteva qualcosa di peggiore.
"ADESSO ANDATE VIA...VOGLIO RESTARE SOLO".
"Kise, spegni la radio dannazione, stiamo già abbastanza acciaccati" fece Kagami.
"Aspetta, l'ultima".
"TIGEER MAN..".
E dopo aver irritato ulteriormente Kagami, il biondo spense la radio.
Kuroko si svegliò.
"Se potessi drizzarmi, potrei dire che questo amico di Amedeo Mango si è svegliato" fece Alonso.
"Dove siamo?" domandò il ragazzo.
Ora che era tornato normale, non ricordava niente del suo breve tempo passato da zombie.
"Nel pulminogiallocchi" rispose Kise, ricordandosi che secondo la disposizione dei posti fatta in base ai colori, Kuroko era stato messo vicino ad Akashi.
Kuroko guardò l'ex-capitano e vide le bende attorno al suo, ormai perduto, occhio dell'imperatore.
Cominciò a tremare "Akashi-kun...cos'è successo alla tua faccia?" disse allungando una mano verso le bende.
"Ti ho detto di non lo fare" lo avvertì Alonso.
Il rosso, gli prese la mano per poi posargliela lentamente in grembo.
"Non importa" disse Akashi.
"Ti sei perso molte cose Kurokocchi".
Kuroko, si spostò, accoccolandosi tra Aomine e Kagami, le persone di cui si fidava di più all'interno di quel pullmino.
"Raccontatemi tutto" disse.
"Nufufu perchè non ti fai raccontare tutto dal signor orbo?" infierì Fabrizio.
"Pensa alla strada tu" lo ammonì Akashi.
"Io ho due occhi, con uno guardo la strada nufufu" fece. La sua vittima preferita quel giorno era proprio Akashi.
"Diciamo che...non è stata colpa tua..." provò a spiegargli Kagami.
"E' colpa tuo, l'hai cecato tu, Akashi tu" disse Alonso.
Kuroko, profondamente turbato al pensiero di aver davvero fatto una cosa del genere, si riavvicinò al rosso.
"Dice la verità Akashi-Kun?".
Ma il ragazzo non rispose.
"Akashi-kun" mormorò Tetsuya, si sentiva in colpa, anche se non l'aveva fatto volontariamente.
"Avaanti, raccontagli di come ha preso la caramella nufufu".
Ignorando il Cannato, Akashi rispose al ragazzo "Tetsuya, non importa...davvero".
Fabrizio si alzò e si avvicinò a Kuroko "sei stato proprio un bell'infame".
Ci godeva a vedere la sofferenza degli altri.
"Chi sei?" gli chiese Kuroko, quell'individuo gli dava una brutta sensazione.
"Ma che maleducato che sono! Io sono Fabrizio Daemon Spade ed ho impossessato il corpo di questo bruttissimo essere Giovanni Colombo e sono qui per guidarvi" si presentò.
Kuroko fece un mezzo inchino al nuovo 'amico' di cui non si fidava.
"Daemon-kun, potresti lasciare in pace Akashi-kun?".
"Ma io non gli ho fatto niente a differenza tua, nufufu".
"In fondo al maaar, in fondo al maaaar" cantò Kise ed il camioncino, finì in acqua

  
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