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Autore: Sawako93    26/02/2015    0 recensioni
"Non essere spaventata,da ora in avanti ci sono io, perciò... afferra questa mano... non posso proprio cambiare il tuo passato...ma posso cambiare questo orrendo presente e trasformarlo per te"
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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Ragazzo A: Uh? Ma qui c’è qualcuno!
Ragazzo B: Chi??
Immediatamente io e Lysandre ci dividemmo dall’abbraccio, eravamo entrambi imbarazzati ed i nostri occhi puntavano dalla direzione opposta rispetto ai nostri visi.
Ragazzo A: Scusate se vi abbiamo disturbato eheh!
Aky: N-no! Non è come pensi!
Ragazzo B: Eravamo venuti per guardare la scuola, da domani saremo dei nuovi alunni!
Lysandre: Ah, spero che vi troviate bene qui, siete giusto in tempo per il ballo di inizio anno, piacere, mi chiamo Lysandre.
Ragazzo A: Piacere mio Lysandre! Il mio nome è Alexy!
Ragazzo B: Io sono Armin!
Aky: Siete due gemelli identici!
Il mio sguardo non faceva che spostarsi da Alexy verso Armin , e da Armin verso Alexy. Alexy era un ragazzo dai capelli azzurri, era vestito in un modo abbastanza colorato, aveva delle grosse cuffie intorno al collo, dal modo in cui era vestito capii subito che fosse un amante della musica techno. L’altro ragazzo invece, Armin, aveva i capelli neri e gli occhi azzurri, sembrava molto più discreto dell’altro ragazzo, ma la somiglianza tra i due era strabiliante.
Aky: Il mio nome è Aky..!
Armin: Scusate se vi abbiamo interrotto, ma mentre visitavamo la scuola, abbiamo sentito qualcuno cantare, e volevamo vedere da dove provenisse quella voce, eri tu vero Lysandre?
Lysandre: Si.
Alexy: Hai una bellissima voce, complimenti!
Lysandre: Grazie!
Lysandre accennò un mezzo sorriso, ma osservandolo bene, aveva le guanciotte rosse, faceva quasi tenerezza, faticai a trattenere la risatina.
Il giorno dopo, tornando a scuola, incontrai Ambra.
Ambra: Ma guarda chi si vede!
Aky: … (meglio ignorarla)
Ambra: Dove scappi? Dovresti insegnare l’educazione a tua sorella!
Aky: F- fossi in te penserei ad altro…
Ambra: Tipo?
Aky: Tipo cercare di farti bella per il ballo, visto che pensi solo alla moda..!
Ambra: Ahahah! Non penserai mica di venire al ballo anche tu? Sembri una straccivendola, e nessun ragazzo si avvicinerebbe mai a te!
Aky: Può darsi…
Ambra: Almeno lo sai, ahahah! Adesso levati di mezzo, ho già perso troppo tempo con te! E ricordati di tua sorella!
Ambra mi diede l’ennesima spinta, ma fortunatamente questa volta non finii contro nessun armadietto.
SBAM!
Nathaniel: Aky! Tutto ok?
Aky: N-Nathaniel? (oh no! Che vergogna! Non voglio rimanere sola con lui!)
Nathaniel: Ti senti bene Aky? Sei pallida..
Aky: S-scusami, devo andare..!
Cercai di svignarmela il prima possibile, ma… mi afferrò il braccio.
Nathaniel: Ehi.. tutto a posto? Sembra che tu voglia evitarmi…
Aky: N-no.. non voglio evitarti, è solo che sono di fretta.. dovevo incontrarmi con un amico..
Nathaniel: Aky, aspetta! Ci sarai al ballo?
Aky: Penso di si..
Nathaniel: Mi farebbe piacere invitarti a danzare quel giorno..
Aky: Oh… ( ma perché quando c’è lui in giro, fa sempre così caldo?) Grazie.. ma adesso devo scappare..
Nathaniel: Aspetta Aky..
Armin: Ehi Aky! Eccomi, hai aspettato molto?
Aky: ?
Armin: Su andiamo! Ciao segretario!
Nathaniel: C-ciao..!
Armin mi prese un braccio e mi trascinò via da quella situazione imbarazzante.
Aky: Grazie per avermi salvata da quella situazione piuttosto imbarazzante!
Armin: Tranquilla, si vedeva lontano un miglio che eri a disagio!
Aky: Già..
Armin: Solo il segretario non l’aveva capito!
Aky: Uh? Che cos’hai in mano?
Armin: E’ un video game, ti piacciono?
Aky: Molto!
Armin: Sono un vero nerd, fosse per me starei ogni giorno della mia vita a giocare, invece devo andare a questo cavolo di ballo!
Aky: Bè, pensalo ad un modo per integrarti con gli studenti!
Armin: Non mi piacciono le feste!!
Alexy: Armiiiin, avanti vieni!
Armin: Arrivo! Scusa Aky, devo scappare, ci vediamo!
Aky: Ciao Armin!
Lysandre: Da quando sei diventata così socievole?
Aky: Lysandre! Mi hai spaventata! Sei sbucato così all’improvviso!
Lysandre: Non sono io quello che dovrebbe incuterti timore, sai che puoi fidarti di me!
Aky: Si..!
Lysandre: Comunque.. è successo qualcosa? Ho sentito mentre parlavi con Armin.. che vorrebbe dire “salvarti da una situazione imbarazzante”?
Aky: Oh..! Parlava di Nathaniel!
Lysandre: Ancora quel segretario, ma si può sapere cosa vuole da te?
Aky: Non lo so.. ma non mi sembra cattivo..
Lysandre: Fossi in te ci starei attento, se allunga troppo le mani fai un fischio!
Aky: Allungare le mani? Fare un fischio?!
Lysandre: Si… cioè.. se dovesse disturbarti in qualche modo, urla il mio nome, io correrò da te..
Lysandre mi sembrava davvero il ragazzo delle favole, il fantastico principe che corre in aiuto della sua principessa, ma questa purtroppo non è una favola, è la realtà, persone del genere possono esistere solo nei miei sogni, non dovevo illudermi troppo, sapevo che prima o poi ne sarei rimasta delusa…
Lysandre: Oggi pomeriggio vuoi venire con me ad ascoltare la canzone che canterò alla festa? Questa volta ci sarà Castiel che mi accompagna, se vuoi puoi portarci anche Hellen!
Aky: Oh certo! Mi farebbe piacere!
Quel pomeriggio decisi di saltare il club di letteratura, andare al club significava incontrare Nathaniel, ed in quel momento non avevo nessuna voglia di vederlo, riusciva a sconvolgere tutti i miei sentimenti, e mi rendeva ansiosa.. così all’ora prestabilita mi recai con Hellen nell’aula da ballo.
Hellen: Wow! Così è qui che si terrà sto ballo del cavolo!
Castiel: Ciao pidocchia!
Hellen: Che ci fai tu qui!
Castiel: Ahahah! Io accompagnerò Lysandre alla chitarra, sciocca!
Aky: Su , su non litigate!
Hellen: Non stiamo litigando, è lui che mi insulta!
Castiel: Ehi , ehi! Guarda che sei tu l’alunna del liceo che infastidisce la signorina Ambra  ahahah!
Hellen: Cosa c’entra questo!
Castiel: Sei tu quella che attacca briga!
Hellen: Ma non è vero! Io rispondo semplicemente alle sue provocazioni!
Lysandre: Calma ragazzi.. Castiel fammi sentire la melodia che hai composto.
Castiel: Ai tuoi ordini padrone (sarcasticamente)
Castiel cominciò a suonare, ma Lysandre non cantava, peccato, avrei preferito ascoltare la chitarra e la voce tutti e due insieme..
Hellen: Però..! Non male per un novellino!
Castiel: Io novellino? Ahah, si vede che mi conosci poco, questo non è nulla di quello che so fare!
Aky: Lysandre.. ma la canzone che hai composto?
Lysandre: La sto finendo.. Castiel ha scritto la musica.. io le parole.. la sentirai alla festa..
Aky: Che peccato
Lysandre: Ora sei te quella curiosa eh?
Aky: Un po’!
Lysandre mi sorrise, ultimamente mi sorride spesso.
Castiel: Come siete seri voi due!
Hellen: Tu invece sei un pagliaccio!
Castiel: Che cosa? Sei tu che sei un clown, quando ti ho incontrata la prima volta, avevi il sedere nell’acqua!
Hellen: Ma sentilo come rinfaccia le cose! Non ti sono mai capitati degli incidenti??
Castiel: No, mai! Io sono perfetto!
Hellen: Me ne ricorderò nel momento opportuno!
In quel momento l’atmosfera era diventata piacevole, e scoppiammo tutti in una grossa risata, che bello, erano secoli che non mi sentivo così viva, dopo milioni di scuole cambiate, avevo trovato dei veri amici, speravo che tutto questo non finisse mai… Nei giorni a seguire, ogni pomeriggio mi recavo in quell’aula con Lysandre, Hellen, e Castiel… continuavo a saltare il corso di letteratura, e ricevetti una lettera di richiamo a casa.
Padre: Che cosa significa questa lettera Aky?
Aky: …
Padre: Perché stai saltando il corso?! Hai intenzione di essere bocciata? O di farmi fare una brutta figura davanti a tutti? Eh?!
Aky: …
Padre: Perché non rispondi! Sei una figlia davvero inutile!
Non feci in tempo a fare nulla, mi diede uno schiaffo.. e così caddi a terra piangendo..
Padre: Lacrime di coccodrillo! Piangi? Ti do io una buona motivazione per farlo!
Stava per colpirmi ancora, ma Hellen si mise in mezzo.
Hellen: No!!!
Padre: Levati di mezzo Hellen!
Hellen: No, lasciala stare! Aky, vai via presto!
Aky: Ma.. non posso lasciarti qui..
Hellen: Fidati di me, vai a farti una passeggiata, non preoccuparti per me!
Aky: O-ok…
Mi sentivo umiliata, per l’ennesima volta, ero stanca di questa situazione.. ancora una volta mi sono fatta proteggere da mia sorella minore.. Uscii di casa e corsi a perdifiato verso il parco, la strada era abbastanza buia e deserta, pensai che fosse un bene, così nessuno mi avrebbe vista piangere. Mi sedetti su una panchina e passai un po’ di tempo a piangere da sola, non c’era nessuno, mi sfogai a più non posso, ero certa di non essere vista da nessuno, ma all’improvviso, vidi qualcuno, era Nathaniel, illuminato dalla luce del lampione davanti a me.
  
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