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Autore: ClairllMayne    28/02/2015    2 recensioni
Un cerchio imperfetto, incompleto.
L'uno vicino all'altro, Come se il contatto fisico potesse rafforzare quel legame già indissolubile.
Rimangono così distesi a lungo sul freddo pavimento di una stanza d'ospedale, in silenzio.
Solo i loro respiri, quasi in sincrono, riempiono quel silenzio assordante.
Genere: Erotico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Qualche giorno dopo il naso di Liam sta meglio, il suo cuore invece, sembra avere qualche problema a riprendere a funzionare normalmente, una sensazione costante di vuoto nel petto.
Non sente Zayn dalla mattina del disastro.

"Liam dovresti mangiare qualcosa." insiste per la millesima volta Niall, sinceramente preoccupato per l'amico.

Harry sta appallottolato sul divano del salotto di Liam, avvolto in una coperta di pile. 

Liam è sdraiato accanto Harry, lo sguardo fisso sulla tv, il naso fasciato.
Niall è arrampicato sul bancone della cucina, le gambe incrociate, ai piedi dei terribili calzini di lana verdi con i pallini antiscivolo sotto, i capelli arruffati e gli occhi stanchi, ha un aspetto orribile. 

"Mi metti ansia arrampicato lassù come un gufo Ni." gli dice Giuls mentre armeggia con il forno, dei grandi guanti da cucina che gli arrivano fino ai gomiti, quasi scompare dentro uno dei pigiami troppo grandi di Liam.

Si è praticamente trasferita da lui per qualche giorno, troppo preoccupata per lasciarlo da solo.

"Ti amo." dice con un sorriso enorme Niall.
"Ok, dimmi che droga usi, ne voglio un po' anche io." lo prende in giro Giuls allegra, scompigliandogli i capelli. 

Niall abbassa la testa sporgendosi verso di lei.


"Tu fai le torte. E io ti voglio sposare." sbadiglia Niall mentre lei gli gratta la testa e ride. 


Da quando casa di Liam è diventato il loro accampamento Niall e Giuls si sono avvicinati tanto, forse perché nei momenti di difficoltà le persone tendono a farsi forza l'un con l'altra, a diventare più dolci, più affettuose, forse semplicemente perché, Giuls fa la torte e Niall soffre di dipendenza da zuccheri.
Giuls sforna la torta al cioccolato che ha preparato quel pomeriggio e ne taglia quattro grandi fette, che sistema con cura sui piatti neri del servizio che la sorella di Liam gli ha regalato. 

"Dammi una mano con queste." dice, portando due fette di torta a Harry e Liam e indicando le altre due sul piano della cucina.

Niall le sorride e si alza per prendere le altre due.

Mangiano la torta in silenzio, ognuno perso nei propri pensieri. 

"Grazie Giuls, è davvero buonissima." dice Harry e addenta un altro boccone delle torta ancora calda.
"Sono contenta che ti piaccia, la ricetta è della madre di Liam." dice, osservano il suo amico che continua a fare scena muta mentre mangia piano la sua parte di torta. 

Giuls e Niall sono seduti sulla stessa poltrona, lei sta accucciata tra le gambe di lui che le frega un pezzetto di torta dopo aver finito la sua.
Lei le da un colpetto sulla mano "Hey, Niall Horan molla la mia torta." dice fingendosi indispettita.
Lui le da un bacio in testa e la stringe un po' di più sotto lo sguardo paterno di Harry, che sospira e si alza per riporre il piatto nel lavello.

-Biondo è in overdose da torta al cioccolato e Liam oggi sembra stare peggio di ieri, ed io ti penso- invia il messaggio a Louis e apre il frigo in cerca di qualcosa di fresco da bere.


-Zayn sta meglio, vedere la sua famiglia è stata una buona idea, avevi ragione tu, come sempre. Manchi anche tu- 

Louis digita il messaggio e ripone il telefono nella tasca frontale della felpa grigia, il cappuccio tirato sulla testa, i rayban scuri gli coprono gli occhi azzurri. 

Zayn passeggia al suo fianco, vestito completamente di nero, le converse di una vita ai piedi, le mani nelle tasche del giacchetto di pelle, solo gli occhi scuri e profondi rimangono scoperti tra il cappello e la sciarpa alta fin sopra al naso. 
Sono in uno dei posti preferiti di Zayn, il parco dove è cresciuto con pochi amici e le ginocchia sbucciate.

"Era Harry?" chiede Zayn, sorridendogli.

"Si, era Harry." risponde Louis, assaporando il suono del nome della persona che più ama al mondo sulle sue labbra.
"Come sta Liam?" Una nota di preoccupazione nella voce di Zayn.
"Non sta bene Zay, ma andrà meglio alla fine. Ci sono i ragazzi e Giuls con lui, non è solo." 
"Vorrei che non fosse arrivato a casa, vorrei aver avuto il tempo di riprendermi, di raccogliere i vetri e farmi una doccia. Credimi Lou, se solo potessi tornerei indietro nel tempo per cambiare le cose."
"Ti credo, so che non avresti mai voluto colpirlo, e lo sanno anche gli altri, Liam compreso. Ma Zayn, cerca di essere onesto con te stesso, tu l'hai colpito perché dentro di te quella rabbia covava da tempo, l'hai tenuta repressa troppo a lungo e alla fine è esplosa, e questo non deve succedere Zay, avresti dovuto parlarne prima di arrivare a tanto.So che lo ami e che vorresti solo vivere la tua vita con lui, ma so anche che il mio amico, il mio Zayn non è una persona violenta, e se questa relazione ti porta a tanto allora forse non è giusta per te. L'amore dovrebbe rendere felici, non il contrario.
Con questo non dico che tra me ed Harry non ci siano mai stati problemi, tra Eleonor e la modest e il carattere esuberante di Harry anche noi abbiamo avuto momenti di difficoltà, abbiamo gridato e a volte non ci siamo parlati per giorni, ma mai e poi mai saremmo arrivati a tanto, la sola idea ti ferirlo fisicamente mi devasta perché il suo dolore è il mio dolore, sarebbe come colpire me stesso.
L'amore non è mai semplice Zay, tanto meno l'amore gay, ma puoi fidarti quando ti dico che amarlo dovrebbe farti venir voglia di rinunciare all'ultimo boccone del tuo piatto preferito, non di spaccargli la faccia.
Questa storia con Liam ti sta cambiando , e lo sta facendo in peggio Zay, non lasciare che succeda, perdona e vai avanti, altrimenti lascia perdere."

Louis osserva Zayn ragionare sulle sue parole in silenzio mentre continua a camminare lentamente.

Zayn sa che Louis ha ragione, sa che la sua storia con Liam è giunta ad un bivio e che deve prendere la sua decisione, eppure gli sembra impossibile.

"Quando immagino la mia vita insieme a Liam, penso che sarà meravigliosa, ma quando penso a lui e Sophia mi sento soffocare." pensa Zayn a voce alta, redendo l'amico partecipe dei suoi pensieri.
"Con Sophia è finita adesso, te l'ha detto anche lei, che cos'è che non ti convince?" chiede Louis incrociando le braccia sul petto, le mani piccole nascoste nelle maniche della felpa troppo grande di Harry.

"Non è Sophia che mi preoccupa, è il fatto che Sophia è una donna. È l'instabilità di Liam che non mi convince, ecco cos'è.
Un giorno si dichiara gay e ne è convinto e il giorno dopo guarda con occhi seducenti la cameriera del bar.
Non credo che lui sappia quello che vuole, non credo che abbia capito quello che vuole davvero.
A volte penso che sia colpa mia, ho insistito tanto per conquistarlo, ho lottato e gli ho regalato delle rose, gli ho regalato delle rose difronte ad una platea immensa, Lou ti rendi conto? e lui, forse lui si è sentito costretto, costretto a cambiare se stesso ed i suoi gusti sessuali per colpa mia, perché io non sono stato abbastanza intelligente da rendermi conto che non avrei dovuto essere così insistente, che avrei dovuto lasciarlo libero di scegliere, lasciargli il tempo per capire.."

Zayn si è fermato senza accorgersene in mezzo al sentiero, lo sguardo profondo fuso in quello di Louis che gli sorride annuendo. 


"Credo che tu abbia ragione, prova a farlo adesso Zay, non è troppo tardi, lasciagli i suoi spazi ed il tempo necessario, e quando tornerà da te, cosa di cui sono assolutamente certo, sarà per restare." afferma deciso Louis, gli occhi quasi trasparenti alla luce del sole. 
"Grazie Lou." Zayn lo abbraccia forte per un lungo minuto e gli da un bacio sulla fronte. 
"Sai che stavano mangiando della torta al cioccolato?" cambia discorso Louis all'improvviso mentre lo prende a braccetto e ripendono a camminare lungo il sentiero.

Da quando Liam è diventato una specie di vegetale e Zayn è partito per andare a trovare i suoi con Louis, Harry non fa che pensare a Louis, ed è contento che la casa di Liam sia diventata il loro quartier generale perché il suo letto sembra tremendamente spazioso senza Louis.
È la prima volta che si separano dall'incidente e, nonostante sappia che Louis è al sicuro a casa dei genitori di Zayn, non riesce a tenere a bada la vocina preoccupata nella sua testa. Fortunatamente è un periodo tranquillo per loro, il prossimo tour mondiale sarà tra più di sei mesi ed hanno il tempo di rilassarsi e mangiare torte al cioccolato mentre fuori piove, vocine nella testa comprese.
Verso sera Harry prepara la cena e Liam finalmente inizia a spiccicare qualche parola mentre Giuls gli medica la fasciatura alla spalla e Niall suona la chitarra.
L'atmosfera nella grande cucina di Liam è piacevole, come in una di quelle famiglie nei film americani, tutti in pigiama e le faccie rilassate.

Niall si perde negli occhi verdi di Giuls mentre suona la chitarra, il sorriso sereno sul volto, "Sei bellissima..." le sussurra piano, mentre lei arrossisce un po' e si sistema il ciuffo ribelle dietro l'orecchio. 

"Dovremmo fare l'avero di Natale domani." dice Liam all'improvviso, Harry quasi sobbalza spaventato di sentire la sua voce alle sue spalle, concentrato sulle omelette che sta preparando. 
"Ragazzi cancellate gli impegni per domani, zombie qui vuole fare l'albero domani." comunica Harry agli altri, il sorriso contagioso e le fossette bene in vista.
"Ma manca più di un mese al Natale..." brontola il biondo irlandese senza smettere di suonare, fulminato all'istante da due gradi paia di occhi verdi. 
"..ma a noi che ce ne frega!" aggiunge cercando di rimediare, delle scuse silenziose negli occhi azzurri. 
"Albero sia allora!" saltella allegra Giuls battendo le mani in un eccesso di euforia, Niall ride di gusto e Harry scuote la testa con il sorriso stampato sul volto servendo le omelette in tavola "se io e Lou non fossimo la coppia migliore al mondo, potreste esserlo voi, siete perfetti insieme, un vero disastro!" scherza Harry tranquillo.

Liam per la prima volta da giorni finisce tutta la sua cena e si stiracchia sulla sedia con lo stomaco pieno.

"Non ho ancora capito se sei un cantante con una dote in cucina o un cuoco con una bella voce." scherza Liam, alzandosi e massaggiando le spalle di Harry seduto al suo posto che fa una smorfia e alza tira la testa all'indietro per guardare negli occhi Liam in piedi dietro di lui "Dovrei prenderlo come un complimento Payne?" Gli fa l'occhiolino Harry.

Più tardi Niall e Giuls sono accoccolati sulla poltrona guardando un film mentre Harry parla al telefono con Louis e Liam dorme sul divano, un braccio che pende penzoloni e una mano sullo stomaco pieno.

"Non vedo l'ora che torni" dice piano Harry per non svegliare Liam che dorme accanto a lui.
"Ancora due giorni tesoro." promette Louis, sdraiato sul letto nella cameretta di Zayn.
"Ti amo, saluta Zayn e stai attento" Harry aggiunge quell'ultima parola che suona quasi come una supplica.
"Non preoccuparti, sono al sicuro in casa di Zayn, non mi succederà niente." lo rassicura Louis. 

Harry gli manca da morire.


"Harry mi manchi da morire." 

"Anche tu, non dire quella parola però."
"Quale parola?"
"Morire."
"..Harry.. Io non morirò, non adesso almeno, non finché non saremo vecchi e con tanti nipoti tra i piedi nella nostra vecchia casa." dice Louis, e ci crede davvero.

"Las Vegas ci aspetta." dice Harry, alludendo alla promessa che si sono fatti un secolo fa nell'intimità della loro camera dopo aver fatto l'amore.
"Lo so. Non vedo l'ora." sorride Louis contro il telefono.

Rimangono in silenzio ascoltandosi respirare, e per un istante i chilometri che li separano spariscono.


"Buona notte amore mio." dicono insieme.
   
 
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