Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: Madworld916    28/02/2015    3 recensioni
Sono passati diversi anni dalla scomparsa di naraku e Rin , ormai cresciuta , trascorre una vita semplice e tranquilla ma caratterizzata dalla costante presenza del suo amato signor Sesshomaru. Ma una nuova minaccia incombe sulle vite di inuyasha e dei suoi amici , che ancora una volta si troveranno riuniti per uno scopo comune : riconquistare la propria libertà.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Rin/Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La foresta si estendeva infinita ai nostri occhi.
Erano ormai tre giorni che viaggiavamo senza sosta , nemmeno per il tempo di riposare qualche ora.
Qualcosa tormentava Sesshomaru , e il suo umore si rifletteva nella condizione del nostro cammino.
Evidentemente qualcuno ci stava alle calcagna e lui non aveva voluto rivelarcelo.
Però prima o poi avremmo dovuto fermarci, anche perché eravamo tutti distrutti: Jaken aveva i piedi doloranti ,  e si lamentava di non aver mai sostenuto un viaggio così difficile  durante i suoi lunghi anni di servizio. Anche Ahn-Uhn era molto affaticato, perché il più delle volte ero io a montarlo ,e nonostante fosse forte e possente , le condizioni in cui vertevamo avrebbero sfiancato chiunque.
Era ormai ora di cena, e il mio stomaco brontolava per l’impossibilità di addentare qualcosa. Cercavo di mantenere inalterata la quantità di cibo che mi ero portata, ma la morsa della fame era incontenibile , e il più delle volte non riuscivo a resisterle.
Il problema era che non avrei potuto continuare all’infinito , e prima o poi ci saremmo dovuti riposare.

:”Sesshomaru ti prego fermiamoci stanotte. Siamo distrutti non lo vedi? “.

Il demone si voltò sentendo le mie suppliche e mi riservò uno sguardo abbastanza distaccato.

:”Va bene, per questa notte possiamo fermarci. Sistematevi sotto questi alberi e non accendete nessun fuoco. “

Detto ciò , si alzò in volo e scomparì tra le ombre notturne.
Rimasi ferma ad osservare il cielo e ad ipotizzare dove potesse essersene andato. In quei giorni non avevamo parlato molto , io ero giustamente ancora molto sofferente per la partenza e lui dal canto suo non aveva provato a rompere il ghiaccio iniziale.
Kagura invece si faceva vedere poco, preferiva che fosse lui a raggiungerla per aggiornarlo di eventuali novità o spostamenti di Shakenda.
Infatti anche durante il cammino lui si assentava e ci lasciava procedere da soli.
Forse anche adesso erano insieme, e magari lui la guardava con desidero e… “STUPIDA! Ma cosa vai a pensare? Sesshomaru non farebbe mai una cosa del genere , non in un momento simile almeno“.
Ultimamente quelle immagini di loro due insieme mi tormentavano più del dovuto. Ero molto preoccupata non solo di Kagura che nutriva indubbiamente dei forti sentimenti , ma anche della reazione del demone al riguardo. Di certo Sesshomaru non era uno sciocco , e conosceva perfettamente cosa comportasse quel determinato atteggiamento.

:”Rin avanti muoviti , hai sentito il padrone , ci accamperemo qui per questa nottata. Sei sempre la solita impertinente , lo sai che il sommo Sesshomaru non aveva alcuna intenzione di fermarsi eppure tu lo hai distratto e disturbato e…”

:”Avanti Jaken , so che sei contento di fermarti quindi vedi di non lamentarti troppo “

Il piccolo demone sospirò con fare enigmatico al mio rimprovero , ma ormai ci ero abituata. Del resto , Jaken era l’unico compagno e amico che avessi in quel viaggio , e gli volevo bene , nonostante tutti i suoi difetti.

:”Che hai da guardare con tanta insolenza?”.

Sorrisi automaticamente

:”niente”.

Scesi dal dorso di Ah Uhn , il quale con grande felicità si accoccolò su se stesso per riposare il tempo necessario di riacquistare le forze , e cadde in un placido sonno.
Sesshomaru ci aveva ammonito dal non accendere alcun fuoco, ma il freddo era davvero insopportabile , e l’unico mezzo che avrei avuto per riscaldarmi sarebbe stata la coperta.
Del resto però , c’era da dire che non avevo alcuna intenzione di trasgredire un suo ordine , men che meno dal momento che ci trovavamo in una condizione di pericolo.
Così afferrai i lembi della coperta e li avvolsi intorno al mio corpo affaticato. Jaken senza proferire alcuna parola era scivolato in un quieto sonno , mentre io faticavo a dormire nonostante fossi distrutta.
Continuavo a pensare a Sesshomaru e a cosa stesse facendo in quel momento.
La sua immagine mi perseguitò per qualche minuto , per poi lasciarmi cullare dalle dolci note del sopore.
 


L’acqua del fiume rifletteva la mia immagine come uno specchio.
Notai del sangue sul terreno.
Ne seguii la scia con gli occhi , fino ad accorgermi che erano stati i miei piedi feriti a provocarla.
Avevo delle profonde vesciche all’altezza delle caviglie , e sulle mani.
Segno che avevo corso molto.
Segno che ero fuggita , forse da qualcuno.
L’immagine virò improvvisamente e mi ritrovai coinvolta nello stesso incendio che avevo vissuto qualche giorno prima.
Mi guardai intorno terrorizzata , aspettando l’arrivo di qualcuno , forse quello di Inuyasha , che mi stava sicuramente cercando.
Ma non arrivò nessuno.
Rimasi da sola e inerme ad osservare il fuoco , circondata dalle urla di disperazione degli abitanti.
Volti noti e conosciuti cercavano di destarmi dalla mia assenza , ma le mie gambe , le mani , e il mi corpo non mi rispondevano più.
Mi sentivo appartenere ad una persona che non riconoscevo.
All’improvviso una frustata, quasi invisibile agli occhi umani , afferrò con forza e decisione la caviglia sinistra , costringendomi a voltarmi in direzione del responsabile.
Delle risate striduli si levarono alte dal cielo , e riconobbi Kagura, adagiata sul suo morbido giaciglio di piuma.
Rideva compiaciuta nel vedermi disarmata e immobilizzata.
La frusta che mi stringeva nella morsa del dolore mi abbandonò, e tra il fumo , si fece avanti il demone dagli occhi ambrati.
Sesshomaru si ergeva alto e maestoso , e torreggiava sulla mia esile figura.
Lo guardai terrorizzata , ma sempre immobilizzata da qualcosa che non riuscivo a interpretare.
E iniziò a ridere , leggendo sul mio volto la paura e la frustrazione.
Un suono rauco , agghiacciante.
Sarei potuta morire solo sentendolo.
E  poi pronunciò poche parole, semplici , fredde, distaccate e crudeli.
:”Kagura lascia fare a me , la ucciderò con le mie stesse mani!”
Riuscii a cogliere la sua figura scagliarsi con forza contro di me.
Poi il vuoto.
 
 
 

Mi svegliai d soprassalto.
Avevo il respiro affannoso , e la fronte imperlata di un madido sudore.
Lanciai un sguardo ai miei compagni , e notai che dormivano beatamente , motivo per cui non dovevano essere passate troppe ore.
Decisi di andare sulle sponde del fiume a rinfrescarmi .
Quel caldo , e il senso di terrore mi circondavano anche adesso che camminavo.
Sesshomaru aveva pronunciato quella sentenza con una tale decisione , da farmi credere che quella potesse essere la realtà.
Non mi ero mai sentita così vulnerabile e indifesa.
Sapevo che si trattava solo di un incubo , eppure il pensiero di Kagura e Sesshomaru insieme , mi strinse in una morsa dolente e spaventosa.
Da una parte ero influenzata dai miei sentimenti , gli stessi che avevo cercato di reprimere con forza , convinta che ignorandoli avrei potuto dimenticare le sensazione che provavo ogni qual volta mi trovavo in presenza del demone.
Lui rappresentava un’ancora di salvezza per me , ma allora perché ero stata tormentata dal quello spaventoso incubo?
La sua immagine così violenta mi aveva privata delle poche certezze della mia vita.
Mentre congetturavo sul da farsi , uscii dalla radura e raggiunsi i piedi del fiume.
Nonostante fosse notte fonda , l’acqua non era troppo fredda , e immersi con piacere le mani dentro quel letto così soffice e rinfrescante.
Mi bagnai il viso con premura , lavando ogni tipo di emozione da cui ero stata turbata.
Mi sentii subito rinata.
Decisi che avrei parlato con Sesshomaru degli avvenimenti di quella nottata , ma forse lo avrei fatto prima di quanto avessi creduto.
Una presenza si materializzò improvvisamente.
Il demone si avvicinò con delicatezza alle mie spalle , scrutandomi dalla testa ai piedi , con quel suo splendido paio di occhi ambrati.
Non parlammo per un lungo momento , studiandoci come due esseri che si incontrano dopo un lungo periodo di separazione.
Quello era il nostro modo di ritrovarci.
Era un momento così intimo e personale , che pensai non avremmo detto nessuna parola .
Ma la mia curiosità mi portò a rompere quella bolla così perfetta.

:”Sesshomaru…non pensavo saresti tornato prima di mattina”.

Nella mia voce avvertii una nota titubante.
Non rispose subito , aspettò qualche momento , come se avesse avuto il bisogno di rifletterci sopra.

:”Ho avvertito un pericolo in questa zona , e sono venuto a controllare cosa fosse. Io e Kagura non abbiamo incontrato nemici nelle zone a est rispetto a questa terra.”

io e Kagura”
Sentirlo pronunciare il suo nome mi distrusse.
Sesshomaru , prima di essere un demone , era un uomo.
E come tale , nonostante la sua spessa e dura corazza , ero profondamente convinta che fosse capace di provare emozione.
Ne aveva dato prova , accogliendomi e prendendomi più volte sotto la sua ala protettiva.
Forse ,tra lui e quella donna stava nascendo qualcosa , e io sarei stata di troppo.
Il mio voltò tradì il turbinio di emozioni che provavo.
Sesshomaru lo intuì e con estrema soavità, si avvicinò a me , dimezzando con una sola falcata  la distanza tra di noi.

:”Rin , avanti parla: cosa ti turba a tal punto da portarti al fiume nel cuore della notte?”

Alzai lo sguardo , sorpresa dal tono interessato che aveva assunto la sua voce.
Che sia preoccupato per me ?
Mi sentii incoraggiata dal pensiero che fosse realmente preoccupato.

:”ehm , no avevo soltanto caldo”

“Stupida , non potevi trovare una scusa più convincente? Siamo in pieno inverno dannazione”.

Ovviamente non si lasciò certo convincere , ma si avvicinò ancora di più , rendendo pericoloso lo spazio che intercorreva tra i nostri corpi.
Alzò una mano , e mi accarezzò una guancia con delicatezza.
Mi mancò il fiato per circa un minuto.

:”Respira”

Lo disse con un distacco tale che avrei potuto morire.
Arrossii imbarazzata del nostro contatto.
La sua mano era fredda contro la mia guancia.
Alzai lo sguardo e incontrai i suoi occhi , perdendomi in quel colore così profondo e perfetto.
Era di una bellezza sconvolgente , gli zigomi così ben definiti , quel naso sottile , e le labbra piene e morbide.

“Chissà toccarle che sensazione provochi”.

Sorrisi come un ebete di fronte all’immagine di noi due così pericolosamente vicini.
Anche lui mi studiò attento , e non lo nascose. Si soffermò sui particolari del mio volto ormai del tutto alterato , cresciuto , e maturo.
Non ero più una bambina ormai .
Riconoscevo il sentimento puro dell’amore , che lega indissolubilmente il destino di due persone.
Lo stesso amore che stringeva Sango e Miroku , e che avevo colto nei gesti premurosi di Kagome per Inuyasha.
Il mio corpo si riscaldò nello sfiorare il kimono di Sesshmaru , ormai a un palmo dal mio naso. Lui continuava ad accarezzare la mia pelle con una delicatezza così gentile , da dare l’impressione che avesse paura di farmi del male.
Ma come avrebbe potuto?
Il Sesshomaru del sogno , non era la stessa persona che adesso mi ritrovavo d’avanti.
Lui mi voleva con se.
Dipendeva solo da me scalfire la sua corazza, che lo stringeva ancora nella morsa del distacco emotivo .
Ma per lui lo avrei fatto, avrei dato tutta me stessa per ricevere ancora una volta quello sguardo così ricco di attenzione ai diversi particolare del mio corpo.
E se in un primo momento mi ero sentita spogliata dai suoi occhi così inquisitori , adesso mostravo con fierezza la persona che ero diventata.
Ma Sesshomaru ritirò la sua mano nel momento stesso in cui fummo investiti dall’ondata di vento di Kagura.
Imprecai dentro di me .
Come faceva a essere ovunque?
Non le perdonai il fatto che ci avesse così bruscamente interrotti.
Lo sguardo di Sesshomaru ritornò freddo e distaccato , e la fugace speranza che avevo vissuto pochi attimi prima , mi aveva ormai abbandonata , spogliandomi di qualsiasi certezza.
Sesshomaru mi rivolse un ultimo sguardo e poi si voltò in direzione della demone.

:”kagura cosa ci fai qui? Ti avevo detto di rimanere a sorvegliare le zone oltre il bosco”.

La donna spostò lo sguardo da me a lui , e la sua espressione virò totalmente. Si fece improvvisamente titubante , incerta , e nervosa.
Sesshomaru la privava di qualsiasi tipo ditranquillità, le faceva provare sensazioni appaganti e contrastanti.
Ne era forse innamorata?
Non riuscii ad interpretare diversamente quel mutamento nella sua postura , lo sguardo che vacillava , e la nota di incertezza e frettolosità nella sua voce.

:”è proprio per questo che sono qui. Ho incontrato un demone abbastanza potente , potrebbe essere uno degli alleati di Shakenda , ma ho preferito avvisarti prima di fare qualsiasi cosa. “

Rimasi in attesa ad osservare quello scambio di battute.
Sesshomaru la ascoltò senza battere ciglio , poi si volse  in mia direzione.

:”Rin , tra poco sorgerà il sole. Torna da Jaken e proseguite per alcune miglia in direzione nord-ovest. Ci incontreremo quando il sole tramonterà , intesi?”

Annuii convinta . Poi si alzò in cielo , ma prima di andarsene mi lanciò uno sguardo di avvertimento.
Lo interpretai come un“sta attenta”.
 
 

Kagura osservava Sesshomaru e quella ragazzina da dietro il tronco di un albero.
Lui le aveva posato una mano sulla guancia , e la guardava con intensità.
Lei ricambiava , estasiata dai suoi occhi.
Anche Kagura si emozionava davanti al suo sguardo , e la sua presenza la metteva profondamente a disagio.
Conosceva meglio di chiunque altro i suoi sentimenti.
Fin dal primo incontro , il suo cuore era stato tormentato dall’immagine di quel demone , che giorno dopo giorno aveva iniziato a popolare i suoi sogni.
Si era ritrovata come una ragazzina a fare i conti con un sentimento che non avrebbe mai potuto vivere per davvero.
Ma aprire gli occhi alla realtà non era sempre facile. La sua presenza l’aveva tormentata di continuo , e il gesto che li aveva uniti , le aveva fatto sperare che attraverso quel legame avrebbero potuto vivere insieme le stesse emozioni.
Ma lui era rimasto freddo , distaccato , e non era andato a trovarla più dopo il suo risveglio da demone.
Kagura era rimasta sola , e infine la sua unica possibilità di incontrarlo di nuovo si era unita insieme al destino della ragazza che lui proteggeva con tanta dedizione.
Non sapeva quale tipo di rapporto intercorresse tra il demone e la debole umana , ma riconosceva la luce negli occhi di Rin quando lo guardava e  (quando) si perdeva nella contemplazione del suo corpo così fiero e maestoso.
Anche kagura viveva quelle emozioni , consapevole però ,di non essere ricambiata.
Rimase in silenzio a osservarli per qualche momento , con la paura di dover assistere a qualcosa di troppo grande e difficile anche per lei.
Poi , con un sospiro , si librò in aria , dirigendosi verso di loro.
 
 

Raggiunsi Jaken e lo svegliai. Non ne sembrava molto felice ma si rassegnò alla volontà del suo padrone e con un grandissimo sforzo , mi aiutò a sistemare le coperte sul dorso di Ah Uhn.

:”Rin ma che hai? Sei tutta rossa . Non mi dire che ti sei di nuovo cacciata in qualche guaio”

Mi destai al suono della voce del piccolo demone.
In effetti non aveva tutti i torti , non smettevo di rievocare l’immagine di me e Sesshomaru , stretti in un quel gesto così intimo e profondo.
Non c’erano state parole. Solo sguardi che mi avevano saziata della sua presenza.
Rivolsi la mia attenzione a jaken , intenta a rispondere.

:”Jaken ma cosa dici! Hai un’immaginazione troppo forte lo sai?”

:”Come osi! E comunque devi crederci , sembra che ti hanno spremuto un pomodoro in faccia “

Scoppiai in una sonora risata , riempendomi i polmoni di quel fragore.

:”Ma cosa hai tanto da ridere? Non sarai mica innamorata , vero Rin?”

Mi fermai di colpo.

:”Cosa ne sai tu Jaken?”

Non c’era malizia nella mia voce , solo una sincera curiosità.
La verità era che nemmeno io sapevo davvero cosa fosse l’amore , e cosa ne implicasse.
Certo lo conoscevo come sentimento , ma non lo avevo mai vissuto in prima persona.

:”Beh , quando venivamo a trovarti da piccola col padrone , un giorno ho assistito alla conversazione di due ragazze della tua attuale età , che discutevano tra di loro di un giovane. Una delle due aveva uno sguardo trasognante , proprio come il tuo adesso, e parlando di lui il suo volto aveva assunto una strana colorazione, improvvisamente tutto rosso”

:”Bravo Jaken , ti metti a origliare eh!”

Il mio tono divertito lo indispettì.
:”Ma come ti permetti fannullona! Io non ci volevo nemmeno venire al villaggio , era il padrone a costringermi!”

Iniziammo a litigare amorevolmente come i vecchi tempi.
Io ripetei “jaken maleducato” cantilenando , e lui mi inseguì col suo bastone in mano ,e due occhi da furia.
Ridemmo e ci prendemmo in giro fino al tramonto , quando , una volta seguita con attenzione la rotta indicata da Sesshomaru , arrivammo in una radura grandissima, al cui centro scorreva un fiume.

:”Jaken , potresti farmi un favore?”

:”dipende”

Sorrisi , sapevo che non avrebbe potuto rinunciare.

:”Vorrei farmi un bagno , e a meno che tu non voglia vedermi nuda , preferirei che mi lasciassi sola qualche momento. Al massimo girati”

Jaken arrossì violentemente e si voltò imbarazzato.
Divertita , lasciai cadere il completo di Kaede , e rimasi completamente nuda.
Ammirai per un momento il mio corpo : ero pericolosamente dimagrita , e se non avessi mangiato , chissà cosa mi sarei ritrovata ad affrontare.
Mi immersi , e lasciai che il fresco tepore dell’acqua avvolgesse il mio corpo bisognoso di purificarsi.
Bagnai anche i capelli e fluttuai beata controllando di tanto in tanto se Jaken manteneva ben saldo la sua posizione.
Ogni tanto mi chiamava per accertarsi che fossi ancora presente , e io rispondevo affermativa di volta in volta.
Mi alzai di scatto , decisa che fosse stato sufficiente , ma una mano alle mia spalle afferrò con violenza la mia nuca , spingendola verso l’acqua.
Fui trascinata dentro con violenza, e la mia debole volontà di oppormi si rivelò vana contro quella forza così opprimente.
Esercitava una pressione tale da impossibilitarmi qualsiasi tipo di movimento.
Rimasi immersa , urlando con tutta la forza che avevo contro il mio assalitore, finchè i miei polmoni non iniziarono a bruciare per lo sforzo.
Pregai che Jaken si voltasse , che arrivasse Sesshomaru.
Improvvisamente la paura mi assalì e caddi in un vortice di terrore.




NOTA DELL'AUTORE:
Eccoci di nuovo qui ragazzi!
Allora come vedete siamo partiti , ma Sesshomaru è disturbato da una strana presenza , chi sarà mai? 
E chi è che sta attentando alla vita di Rin? 
E Kagura invece? Cosa ne pensate del suo cuore diviso a metà?
Per questo capitolo ho deciso di concentrarmi un pochino di più sulla coppia centrale , secondo voi perchè Sesshomaru ha accarezzato Rin con così tanta dolcezza ?
Nel prossimo capitolo risponderò a tutte queste domande , e daremo uno sguardo anche al gruppo di Inuyasha.
Spero che vi sia piaiuto il capitolo e fatemi sapere cosa ne pensate!
A presto!!
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: Madworld916