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Autore: Maya92    01/03/2015    7 recensioni
"Draco incrociò lo sguardo di Hermione.
La ragazza provò una strana sensazione. Non lo vedeva da quella volta in cui sua zia Bellatrix la torturò al Manor. Istintivamente si portò la mano sull'avambraccio ma senza mai staccare gli occhi da lui. Avevano un qualcosa di ipnotico, come se non riuscisse a staccare lo sguardo , come se guardarli la facesse stare bene…"
La guerra è finita ed un nuovo anno di scuola è ricominciato. Draco ed Hermione si avvicineranno riuscendo a mettere da parte il passato ed i pregiudizi ma la ragazza porta con se un terribile segreto ...
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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CAPITOLO 6

Volevo ringraziarvi... spero che questa FF non vi deluderà!
Buona lettura!



Quando quella sera Draco Malfoy entrò in Sala Comune per la cena sentì subito gli sguardi di tutti su di lui.
Kirke era stato severamente punito per l'accaduto del pomeriggio mentre a lui non era successo nulla.
Per molti quella doveva essere una vera ingiustizia.
Quando si sedette lanciò in automatico uno sguardo verso il tavolo dei Grifoni.
Hermione non c'era.

Da quando ti preoccupi per la Granger?

Forse da quando lei è l'unica a preoccuparsi per me...

Si chiama pietà

No, non è pietà,  lei lo vuole...

Non essere egoista, non questa volta … allontanala...

La testa gli scoppiava, forse era meglio tornare in camera.




Quando il giovane Serpeverde arrivò in stanza trovò il falco appollaiato sul davanzale della finestra.

-ehi … è da molto che mi aspetti?-

si avvicinò all'animale per accarezzarlo il quale sembrò gradire le sue attenzioni.

-vorrei essere come te … vorrei poter volare e andare via. Allontanarmi da tutto e da tutti ...-

Dette finalmente sfogo ai suoi pensieri. A tutto quello che teneva dentro da tempo.
Malfoy odiava la sua vita , odiava tutto quello che era stato costretto a subire e odiava sè stesso per non essere riuscito a ribellarsi.
Alzò la manica della camicia.

Questo è per ricordarti ogni giorno quello che sei …

Bussarono alla porta.

-Dra sono io posso entrare?-

Draco abbassò velocemente la manica della camicia.

-si.-

Zabini fece il suo ingresso nella stanza. Malfoy lo guardò un attimo. Gli sarebbe stato eternamente grato per l'aiuto che aveva dato a lui e sua madre dopo la condanna del padre.

-e questo?- disse indicando il falco

-è un falco.- rispose ridendo Draco.

-Grazie Malfoy sei illuminante.- disse ironico Blaise avanzando verso l'amico.

-l'ho trovato tempo fa ferito e l'ho curato, da allora viene quasi ogni notte a trovarmi.-

-bello ...- disse l'amico avvicinandosi al volatile e provando a toccarlo, ma il falco si scostò velocemente rifiutando le attenzioni del ragazzo.

-simpatico , ecco perchè vi trovate bene.-

-strano, con me è docile. -  disse Draco ghignando soddisfatto.

-comunque non sono qui per questo... sei andato via senza toccare cibo, stai bene?- disse Blaise facendosi improvvisamente serio.

-si sono solo un po' stanco.-

-Draco … lo sai che con me puoi parlare, ti conosco, cosa c'è che non va?-

Il giovane Malfoy a quelle parole non riuscì più a trattenersi.

-Cosa c'è che non va Blaise? Tutto non va! Non c'è una cosa che vada bene. Tutti mi odiano e mi additano per ciò che ho fatto, ma cosa sa la gente di me? -

-Da quando ti importa cosa pensa la gente?-

-Non mi importa lo sai … non fin quando si soffermano su di me...-

-è per quello che è successo con la Granger? -

-cosa c'entra lei adesso?-

-ti vedo Draco, ho notato che provi un certo interesse nei suoi confronti. E ho notato come si è avvicinata lei a te.-

-Io non provo alcun interesse è lei che non mi lascia in pace.-

-e non è una buona cosa?-

-NO , no Zabini non è una buona cosa perchè una come lei non può avvicinarsi ad uno come me... la distruggerei...-

-Draco tu non sei il mostro che tutti descrivono. Tu hai deciso di farti marchiare solo per proteggere la tua famiglia. Hai tentato di uccidere Silente solo per salvare tua madre. Tu non sei il mostro che tutti credono, non farti influenzare dalle voci. E se ti interessa la Granger prenditela! È la cosa migliore che potrebbe capitarti nella vita non lasciartela sfuggire.-

-Per cosa? Per farla allontanare dai suoi amici? Per farla vivere nell'ombra di ciò che ho fatto? Sono un Mangiamorte e per gli altri lo sarò per sempre. E se qui dentro la vita è difficile sarà una passeggiata rispetto a ciò che mi attende fuori.-

-La gente dimenticherà, imparerà a vederti per ciò che sei come sta facendo lei...-

Draco si sedette sul letto. Si sentiva osservato così alzò o sguardo.
Il falco lo stava fissando … quegli occhi … erano come ipnotici come se riuscissero a tranquillizzarlo e allontanarlo da tutti i problemi.
Ad un tratto sentì una mano posarsi sulla sua spalla.

-smettila di tormentarti per colpe che non hai. Sei una persona migliore di quella che vuoi mostrare.-

e senza aspettare risposta andò via lasciandolo nuovamente solo.

***

Si trovava nel giardino della scuola.

Tutti i ragazzi parlavano e scherzavano ma nessuno sembrava vederlo.

Cercò di chiamare Blaise il quale però continuò a parlare con Nott come se nulla fosse. Nessuno lo sentiva…

Continuò a camminare e ad un tratto vide una figura immobile che lo fissava.

-Hermione ...-

cercò di avvicinarsi ma ad un tratto qualcosa lo bloccò.

Il cielo si stava lentamente oscurando … si voltò.

Era un eclissi.

Si rigirò.

Hermione non c'era più...


Draco si svegliò madido di sudore. Cosa significavano quei sogni, perchè la Granger continuava a tormentarlo?







Era domenica ed i ragazzi stavano iniziando a prepararsi per la prima gita ad Hogsmade.
Si sentiva l'eccitazione nell'aria. Era sempre un modo piacevole di passare una giornata diversa lontani dalle mura del castello.
Draco era nell'atrio poggiato ad una colonna, guardava le carrozze con sopra i suoi compagni allontanarsi a poco a poco.

-sei proprio sicuro che non verrai? Ci divertiremo è un modo per distrarsi!-

-come? Venendo additato ad ogni mio passo dalla gente?-

-oh avanti... da quando sei così codardo?!-

-Blaise non insistere, ho detto che non verrò.-

l'amico lo guardò rassegnato.

-sei proprio testardo. Allora stattene qua , solo , a fare l'eremita e a commiserarti , prospettiva molto più allettante. Buona giornata.-

senza aggiungere altro se ne andò. Per lui era facile parlare …

ad un tratto il suo sguardo fu catturato da una persona.

Hermione si stava avviando con i suoi amici verso una carrozza. Iniziò ad osservarla. Era davvero bella. Aveva iniziato a guardarla in maniera diversa quel giorno al manor. Era li che aveva visto la vera Hermione, quella forte e determinata, capace di non farsi piegare neanche dalle torture più atroci.
Aveva ammirato lei e il suo coraggio durante le torture di sua zia. Quel coraggio che lui non aveva mai avuto.

Una vera leonessa

Poi dalla fine della guerra non ebbe più sue notizie. Lui si era preoccupato della sua famiglia, di sua madre, non aveva più badato a lei o ai suoi amici e stranamente neanche di loro si seppe più niente. Dalla fine della guerra erano come scomparsi e perfino i giornali si chiedevano che fine avessero fatto. Sicuramente volevano tenersi lontani da giornalisti e dalla vita mondana per godersi un po' di tranquillità post guerra.
Era passato circa un anno, poi, la lettera della McGranitt.
Ma quando la rivide alla stazione, quando incrociò il suo sguardo per la prima volta dopo tutto quel tempo, qualcosa in lui scattò.
Distratto dai suoi pensieri non si accorse che la ragazza si era allontanata dal gruppo per raggiungerlo.

-che ci fai qui?.-

-potrei farti la stessa domanda...- rispose tranquillo lui

-io sto andando ad Hogsmade pensavo andassi anche tu.-

-pensavi male Granger.-

-mi vuoi far credere che rimarrai qui, solo, tutto il giorno?-

-ora capisco perchè ti ritengono la strega più brillante di tutti i tempi.-

-sei molto sarcastico, dai forza stiamo perdendo tempo andiamo.-

il ragazzo la guardò stupito.

-Granger, ti ho detto che non vengo.-

-beh io non ti lascerò qui solo quindi decidi tu. O tu vieni con me ad Hogsmade o io resto con te qui.-

lei gli sorrise. Era così testarda, lo faceva diventare matto.

-Senti Granger, io non ho bisogno del tuo aiuto, non ho bisogno dell'aiuto di nessuno quindi fai un favore ad entrambi  , stammi alla larga! -

e detto ciò andò via lasciandola lì sola.
Almeno così forse avrebbe capito.

Permettile di avvicinarsi a te …

No … mai …

***

Ormai tutti dovevano essere partiti da un pezzo quindi poteva anche uscire dalla sua stanza. Ci si era fiondato dopo l'incontro con la mezzosangue per non dover più dare spiegazioni a nessuno.

Draco Malfoy che si nasconde... sei patetico …

Decise di andare in biblioteca avrebbe occupato il tempo studiando.
In ogni momento della giornata lui provava a stare lontano dalle persone.
Quella mattina però si accorse che l'ultimo tavolo in fondo a sinistra , il suo tavolo non era vuoto come di consueto. Quando arrivò lo trovò occupato dalla Granger.

-che diavolo ci fai qui?!.-

La ragazza alzò gli occhi dal libro e gli sorrise.

-ti avevo detto che se non fossi andato tu sarei rimasta io.-

Draco Malfoy era senza parole per la prima volta in vita sua, non avrebbe mai creduto che la Granger sarebbe veramente rimasta.

Invece lei è rimasta. Lei è qui … per te …

-vuoi sederti o rimarrai in piedi tutto il giorno, abbiamo ancora delle ricerche da finire.-

e senza aggiungere altro Draco Malfoy si sedette accanto ad Hermione Granger.







Hermione non lo avrebbe mai pensato, ma studiare insieme a lui le piaceva. Era silenzioso , intelligente.Non per niente era uno dei migliori studenti della scuola.
E poi era estremamente affascinante. Un fascino che andava oltre l'aspetto fisico. Era di una bellezza misteriosa, con quel suo carattere chiuso , con quegli occhi di ghiaccio talmente profondi che riuscivano quasi a toccarti l'anima...
Quando era insieme a lui era tranquilla e ultimamente era una sensazione che non provava più facilmente.
Lei sapeva di potersi fidare di lui nonostante i suoi amici la mettessero in guardia.
Lui soffriva e lei lo sapeva. Non lo avrebbe mai lasciato solo quel giorno, specialmente non dopo ciò che era successo nelle ultime ore …
Ad un tratto il suo sguardo cadde sull'avambraccio. Draco aveva arrotolato, forse senza riflettere , le maniche della camicia lasciando in bella mostra il marchio nero.

Il ragazzo notò che Hermione era distratta da qualcosa così segui il suo sguardo. Quando vide su cosa era posato, il sangue gli si raggelò nelle vene. Subito abbassò la manica.

-Che idiota io non … ho agito senza pensare mi dispiace... non saresti dovuta rimanere.- disse il giovane Malfoy che frettolosamente stava riponendo nella borsa tutte le sue cose.

-Malfoy fermo, Malfoy … Draco aspetta.-

il giovane si bloccò.

-non è successo niente ...-

-non lo definirei niente sbatterti sotto al naso questa cosa... non fingere Granger, ti ho vista eri terrorizzata.-

-no … si è vero mi ero fissata a guardarlo ma non per quello che credi, io … pensavo...-

-che sono un mostro , si lo so Granger.-

-no … che su di te non fa lo stesso effetto che sugli altri.-

Hermione posò la sua mano sul marchio. Era un tocco talmente delicato, quasi impercettibile, ma a Draco sembrò quasi che la sua pelle stesse prendendo fuoco.
Poi la giovane Grifona fece una cosa che lasciò il ragazzo senza parole.
Alzò la manica del maglione lasciando intravedere il suo marchio. Mudblood.

-sono solo segni … ormai non hanno più alcun significato. Quello che sfregia la tua pelle non rappresenta te come persona. Io so che non avevi scelta ...-

Mai Draco Malfoy avrebbe pensato di poter rimanere senza parole di fronte la mezzosangue.
Quegli occhi, così caldi e dolci erano capaci di scaldare anche un cuore come il suo. Come poteva comportarsi così con lui dopo tutto ciò che le aveva fatto passare in quegli anni? Dopo tutte le cattiverie e l'odio che le aveva scagliato addosso.

Forse è lei ciò di cui hai bisogno...

il ragazzo avvicinò una mano al suo viso, iniziandolo ad accarezzare piano.
Era come se il tempo si fosse fermato ed ogni pensiero, ogni tormento, volato via.
Non si erano neanche accorti di essere tanto vicini, pericolosamente vicini …
ad un tratto però un rumore li riportò alla realtà.
Madama Pince aveva fatto cadere dei grossi tomi per terra causando un gran rumore.
I due ragazzi , accorgendosi immediatamente di ciò che stavano per fare si allontanarono velocemente, entrambi molto imbarazzati.

-beh forse è meglio continuare ...-

-no … io devo andare scusa , buona giornata mezzosangue.-

Draco andò via lasciandola sola in biblioteca.

Hermione rimase in mezzo la biblioteca a pensare che probabilmente stava per commettere la più grande stupidaggine del mondo... sicuramente però avrebbe maledetto Madama Pince in eterno per quel tempismo sbagliato.






Beh spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemi sapere :) D'ora in poi cercherò di aggiornare sempre la domenica, massimo lunedì sera!
  
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