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Autore: 144kagome_alice144    01/03/2015    1 recensioni
La guerra è finita, ma ha lasciato un grande vuoto nel cuore dei nostri eroi. Come sarà il ritorno alla normalità? I ragazzi riusciranno a ricominciare a vivere o avranno ancora il peso della Quarta Grande Guerra Ninja? Nuove avventure, gioie e sofferenze si affacciano all'orizzonte per i giovani ninja di Konoha...
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kurama, Team 7, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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                                               INCUBI

“Dove mi trovo? Che posto è questo?” Hinata si guardò attorno. Era immersa in una totale oscurità; non riusciva a vedere nulla. Aveva paura. “Aiutooo! Qualcuno mi aiutii!” gridava. Aveva iniziato a piangere, non riusciva a smettere credeva che non sarebbe più uscita da quell’oscurità. Ad un certo punto sentì un dolore alle braccia, il suo respiro si fece sempre più irregolare aiutato dai singhiozzi e si sentiva stanca. Chiuse gli occhi “Questa è la fine.” BOOM. Sentì un forte boato. Aprì lentamente gli occhi, e quello che vide le fece raggelare il sangue nelle vene. Era, di nuovo, sul campo di battaglia, in torno a lei c’erano corpi di ninja morti sparsi ovunque. Lei stessa era ricoperta di sangue su tutto il corpo; non riusciva a capire se quello era il suo sangue o quello dei nemici. Sentì un urlo, si girò di scatto. Vide suo cugino trafitto da una lancia accasciato in terra sanguinante. Vicino a lui c’erano tutti i suoi amici. Erano tutti morti. La ragazza sussultò, qualcuno le aveva poggiato la mano sulla spalla; si girò lentamente e incrociò degli occhi spenti, rovinati dal sangue che colava dalla testa. “Naruto-kun..” sussurrò “Hinata perdonami” disse il biondo prima di accasciarsi a terra senza vita.
Sakura stava correndo. Correva nel buio. Non sapeva dove andare, ma sapeva che se non voleva rimanere per sempre qui doveva correre. All’improvviso sentì il vuoto sotto ai suoi piedi. Stava cadendo. Rotolò giù per quel dirupo buio e senza fine. Dopo interminabili minuti toccò terra. Nella caduta si era ferita e, mentre cercava di rimettersi in piedi, sentì sotto i polpastrelli delle mani del liquido. Istintivamente chiuse gli occhi. “Non può essere. Non può essere” si ripeteva. Piano piano sentì che quel liquido le stava arrivando alle gambe, fu costretta ad aprire gli occhi. Con orrore scoprì che quel liquido era sangue che stava aumentando sempre più. “Ma di chi è questo sangue?” si chiese mentalmente. Aguzzò un po’ la vista e vide che il sangue sgorgava da dietro un masso. Si alzò in piedi e con passo felpato raggiunse la roccia. Inghiottì una quantità enorme di saliva e aggrappandosi ad essa ne scrutò il dietro. Sasuke era appoggiato con la schiena alla roccia e dal suo cuore usciva, come un fiume impetuoso, del sangue.
< AHAHAHAHAH! > urlarono. Si guardarono un istante e poi si misero a piangere, un pianto di terrore e paura, era solo un brutto incubo, ma l’immagine della guerra, della morte, del sangue e dell’odio non se ne voleva andare dal loro cuore. < S..S..Saku…Saku..Sakura > balbettò Hinata. Non era però il suo solito balbettio; non stava tremando solo per i singhiozzi del pianto: aveva paura. La paura, il buoi, si era completamente impossessato di lei. Anche Sakura era nelle stesse condizioni. Non riusciva a smettere di piangere e i suoi occhi erano spenti, senza vita, impauriti. < Hi...Hi..Hina..Hinata..v..vie..vieni..q..qui.. > La mora gattonò fino alla rosa, che l’abbracciò. Scoppiarono in un pianto ancora più forte di prima; ma quello che faceva veramente più paura era il fatto che stavano piangendo ad occhi aperti. Sapevano bene che se li avrebbero richiusi, avrebbero rivisto quelle immagini tremende.
TOC TOC < Avanti > Shizune entrò nella camera di Naruto e Sasuke con un cesto pieno di leccornie < Queste ve le manda l’hokage –disse appoggiando il cesto a terra- Si raccomanda che non vi stanchiate troppo e… Ragazze ma cosa vi è successo?!> Shizune era rimasta pietrificata. Le ragazze erano in uno stato pietoso. Si vedevano i solchi provocati dalle lacrime che in quel periodo avevano preso il posto dei sorrisi di quelle che dovrebbero essere normali quindicenni. Sotto gli occhi, di solito caratterizzati da quella luce, da quella vitalità degli occhi pieni di amore e di speranze per il futuro, ora c’erano due profonde occhiaie violacee che contornavano degli occhi bui e stanchi. Hinata e Sakura erano sempre state delle belle ragazze, con le forme giuste al posto giusto; adesso però a Shizune sembrava vederle estremamente magre. Fissò un attimo la mora: era sempre stata un po’ pallida ma adesso il suo colore era simile a quello delle lenzuola d’ospedale. Spostò poi lo sguardo sulla rosa: era quasi irriconoscibile, quella non poteva essere Sakura Haruno. Sakura Haruno era l’unica, dopo il primo e il quinto hokage, a saper utilizzare la tecnica della Rigenerazione; lei che non si era mai data per  vinta, che aveva fatto di tutto per raggiungere i suoi due compagni di squadra, ora era lì, vuota, senza vitalità. < Sakura, Hinata, state bene? > < Non ti preoccupare Shizune, stiamo bene, solo che stanotte abbiamo dormito poco per via di un incubo > rispose sbrigativa la rosa. < sicure che non volete una mano > insistette l’assistente. < Grazie per il pensiero Shizune-chan, ma stiamo bene, davvero > disse Hinata fingendo un sorriso. Shizune annuì non del tutto convinta e se ne andò, lasciando le due ragazze al loro lavoro.
< Bene Shizune, e anche per oggi il lavoro è finito > annunciò Tsunade dopo aver applicato una firma ad un documento. La segretaria si lasciò cadere sulla sedia, ormai era il tramonto. < Signorina Tsunade, le devo dire una cosa… > iniziò il discorso titubante < Dimmi tutto Shizune > esortò l’altra. < Vede, stamattina sono andata a portare la colazione a Sakura e Hinata, però non le ho viste bene. Sembravano molto stanche e soprattutto si poteva notare che avevano appena pianto – Shizune si interruppe un attimo e guardò l’hokage che ora stava guardando il villaggio dalla finestra – Loro mi hanno detto che hanno fatto un incubo ma io.. > Shizune non riuscì a finire la frase che Tsunade la interruppe < Ho capito. > Shizune osservò la sua sensei prendere delle strane pillole bianche dalla sua scrivania e poi dirigersi verso la porta < Signorina Tsunade dove state andando? > < Sapevo che prima o poi sarebbe successo > rispose la sennin lasciando il suo ufficio e una Shizune sempre più confusa.
Tsunade uscì dal palazzo dell’hokage e si diresse verso l’uscita di Konoha. Attraversò velocemente il bosco fino ad arrivare ad una tomba. Era la tomba di Jiraiya fatta da Naruto dopo lo scontro con Pain. Si inginocchiò davanti ad essa e dopo aver cambiato l’incenso iniziò a piangere < Jiraiya, devi darmi la forza, come posso fare? Perché tutte le persone a cui voglio bene devono soffrire? Prima mio fratello, poi Dan, poi mi hai lasciato anche tu, e ora anche Naruto e Sakura. Ti prego dammi la forza per andare avanti e soprattutto per evitare che succeda il peggio. Ho scommesso tutto su Naruto, Sakura e Sasuke. Loro sono gli unici che possono mantenere questa pace, loro sono gli unici che possono cambiare il significato della parola ninja. Ti prego Jiraiya, dammi la forza per resistere ancora un po’ > Tsunade si alzò e dopo essersi asciugata le lacrime provò a sorridere. Sapeva bene che Jiraiya non la voleva vedere piangere, e ogni volta che andava sulla sua tomba, prima di lasciarla, gli sorrideva: era diventato il suo modo per farsi forza.  
Il quinto hokage tornò indietro e, questa volta, si diresse verso l’ospedale. Percorse velocemente il corridoio ed entrò nella camera dei “suoi” ragazzi. < Sakura, Hinata! Come va? > chiese andando ad abbracciare le due ignorando le proteste della rosa. < Signorina Tsunade, siamo in un ospedale, potrebbe abbassare la voce? > < Si Sakura hai ragione. Ho saputo da Shizune che stanotte non avete dormito molto bene, ditemi la verità: avete sognato la guerra vero? > Le ragazze si incupirono, Tsunade capì di aver colto nel segno. < Sapevo che sarebbe successo. Voi siete ancora giovani e non è facile mandar giù ciò che avete visto. > Tsunade si aspettava una risposta ma le due ragazze avevano ancora lo sguardo sul pavimento e non sembravano intenzionate a risponderle; perciò riprese < Vi ho preparato queste pillole – prese, dalla tasca, le pillole bianche che aveva estratto dalla scrivania – vi faranno dormire senza sognare o avere incubi; così potrete riposare per bene. > < Grazie! > esclamarono le ragazze andando ad abbracciare il loro hokage. Erano molto più sollevate all’idea di non dover più assistere a quelle terribili immagini. < Bene, allora come stanno i nostri eroi? > < Naruto molto meglio, gli ho fermato l’emorragia e questione di un altro giorno e il chakra di Kurama potrà tornare a scorrere nel suo corpo come prima. > esclamò la mora contenta per la situazione del biondino. < Anche io sono a buon punto con Sasuke, domani sera avrò completato la tecnica e così potrò guarirlo del tutto. Dopo mi occuperò della vista; ma non credo che avrò problemi: ho già trovato una cura adatta!> rispose euforica l’altra. < Bene! Almeno ora sono fuori pericolo! > esclamò contenta Tsunade. Le ragazze annuirono. < Già quasi dimenticavo – esclamò la sennin sulla porta- Sakura ho mandato le lettere di ringraziamento al kazekage e allo tsuchikage; vi mandano i loro saluti e i loro più sinceri ringraziamenti per quello che avete e state facendo, inoltre si sono raccomandati di fargli sapere al più presto le loro condizioni > Le ragazze si scambiarono un sorriso e ringraziarono l’hokage. Tsunade salutò le due e si diresse contenta verso casa. Le due ragazze presero le pillole e dopo aver dato la buonanotte ai due ragazzi si addormentarono in un sonno senza sogni, vuoto, ma almeno ora potevano riposare in tranquillità. 

Spazio autrice
Ok, ho aggiornato due capitoli, spero che non ci siano troppi errori, puttroppo fra la scuole e gli impegni ho solo la sera per aggiornare quindi chiedo scusa se ci dovessero essere degli errori. Ringrazio ancora chi si è spinto a leggere fino a questo punto
Alla prossima 144kagome_alice144

 
  
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