02/03/2015
5 recensioni• Sai dirmi chi era Gengis Khan? •
Osservo annoiato l'orologio che segna le 17.45 esatte e con un sonoro sbuffo volgo svogliato uno sguardo al libro di storia.
Spero solamente che quella vipera della Miyano non mi interroghi, le interrogazioni non sono mai state il mio forte.
La mia attenzione che sembrava essere tornata dal suo viaggio all inclusive alle Hawaii se ne va quando l'infantile voce di Kageyama mi chiama «Masaki, io sono stanco di studiare. Gengis Khan lo possiamo lasciare lì dov'è, no?» mi chiede implorante sfoderando quei suo occhioni languidi da cucciolo.
« No Kageyama, se poi la Miyano ti interroga? Non ci costa niente, ci manca solo questo e abbiamo finito! » stranamente lui scuote la testa in segno di disappunto.
Ma come?! Di solito non ero io il menefreghista e lui quello che voleva studiare?
« Tu leggi il paragrafo ad alta voce così ti sento e memorizzo, intanto io faccio una partitina a Pokèmon! » mi dice tirando fuori dalla tasca del giubbino una console blu notte « E quella? Da dove viene? » chiedo incuriosito. Per quanto ne sapevo Kageyama non aveva un Nintendo DS...
« Me l'ha prestata Tenma, che bello! Mi ha detto che c'è da divertirsi da matti con questo! » mi dice pimpante saltellando fino al letto ad una piazza e mezza per poi accendere la console mettendo il volume al massimo impedendomi di concentrarmi. Alla fine Gengis Khan non l'ho studiato nemmeno io, per una volta la testa viola ha ragione.
Dopotutto cosa ce ne può fregare delle persone che sono già morte?
« A che giochi? » gli chiedo sedendomi accanto a lui riuscendo a fargli distogliere per qualche secondo lo sguardo dallo schermo dell'aggeggio elettronico che tiene saldamente stretto tra le mani.
« Pokemon Soul Silver, vuoi giocare? » guardo per un po' la console che mi invita a giocare ed infine annuisco energicamente con la testa.
« Bene! Se hai un DS possiamo lottare insieme! »mi dice entusiasta Kageyama.
Ricordo di avere anche io un DS con il medesimo gioco ma nella versione "Heart Gold".
Mi siedo sul letto stropicciando il piumone verde menta al mio passaggio e una volta accesa anche la mia console inizia una strabiliante lotto tra pokemon.
Forse questa è la volta buona: Tenma ha fatto qualcosa di intelligente, o almeno credo...
Spero solamente che quella vipera della Miyano non mi interroghi, le interrogazioni non sono mai state il mio forte.
La mia attenzione che sembrava essere tornata dal suo viaggio all inclusive alle Hawaii se ne va quando l'infantile voce di Kageyama mi chiama «Masaki, io sono stanco di studiare. Gengis Khan lo possiamo lasciare lì dov'è, no?» mi chiede implorante sfoderando quei suo occhioni languidi da cucciolo.
« No Kageyama, se poi la Miyano ti interroga? Non ci costa niente, ci manca solo questo e abbiamo finito! » stranamente lui scuote la testa in segno di disappunto.
Ma come?! Di solito non ero io il menefreghista e lui quello che voleva studiare?
« Tu leggi il paragrafo ad alta voce così ti sento e memorizzo, intanto io faccio una partitina a Pokèmon! » mi dice tirando fuori dalla tasca del giubbino una console blu notte « E quella? Da dove viene? » chiedo incuriosito. Per quanto ne sapevo Kageyama non aveva un Nintendo DS...
« Me l'ha prestata Tenma, che bello! Mi ha detto che c'è da divertirsi da matti con questo! » mi dice pimpante saltellando fino al letto ad una piazza e mezza per poi accendere la console mettendo il volume al massimo impedendomi di concentrarmi. Alla fine Gengis Khan non l'ho studiato nemmeno io, per una volta la testa viola ha ragione.
Dopotutto cosa ce ne può fregare delle persone che sono già morte?
« A che giochi? » gli chiedo sedendomi accanto a lui riuscendo a fargli distogliere per qualche secondo lo sguardo dallo schermo dell'aggeggio elettronico che tiene saldamente stretto tra le mani.
« Pokemon Soul Silver, vuoi giocare? » guardo per un po' la console che mi invita a giocare ed infine annuisco energicamente con la testa.
« Bene! Se hai un DS possiamo lottare insieme! »mi dice entusiasta Kageyama.
Ricordo di avere anche io un DS con il medesimo gioco ma nella versione "Heart Gold".
Mi siedo sul letto stropicciando il piumone verde menta al mio passaggio e una volta accesa anche la mia console inizia una strabiliante lotto tra pokemon.
Forse questa è la volta buona: Tenma ha fatto qualcosa di intelligente, o almeno credo...
♦♦♦
Smetto di scribacchiare sul banco e osservo con gli occhi felini il mio compagno di studi, Hikaru Kageyama, che se ne sta zitto zitto a fissare il legno in noce del banco pieno di scarabocchi in matita.
Il violetto si morde un labbro e giocherella con la stoffa blu della divisa scolastica rigirandosela e attorcigliandosela tra le dita.
Sono ormai dieci minuti che Kageyama se ne sta zitto cercando di trovare una risposta valida alla domanda esposta dalla professoressa di storia. L'odore di morte si sente in tutta l'aula e nessuno osa parlare se non i soliti quattro idioti che parlottano tra di loro fregandosene dell'interrogazione.
L'insegnante abbassa gli occhiali dalla montatura stretta e di un rosso acceso dando così l'occasione ai suo occhi color ghiaccio di fissare meglio Hikaru. Si mette a posto i capelli color vino raccogliendoli usando la matita che si rigirava fino a poco fa tra le mani per poi tornare a fissare il mio compagno con sguardo che lo potrebbe congelare in men che non si dica.
Quella lì ha un caratteraccio... Non è buona com'è bella è fuori, e pensare che è una donna di soli trentacinque anni, si dice che le abbiano fatto il lavaggio del cervello: insomma, da quando in qua una donna così giovane è simile a tua suocera?!
Continuo a spostare lo sguardo dall'insegnante al violetto sperando che presto Kageyama sappia rispondere almeno decentemente.
« Allora, Kageyama, sai dirmi chi era il valoroso Gengis Khan? » chiede un'ultima volta la Miyano ormai sull'orlo dell'esasperazione.
La foronte che fino a poco tempo fa era aggrottata mentre Kageyama si accigliava a pensare ora si rilassa e il viso del violetto sembra illuminarsi tutt'un tratto e l'espressione preoccupata di prima lascia spazio a quella vittoriosa che ora ha stampato in viso.
« Ma certo! » inizia lui con tono vittorioso « Gengis Khan era un... » dai Kageyama, ci sei, so che ce la puoi fare! Dopotutto non è così difficile! Penso tra me e me sperando che la giornata di studio di ieri sia servita a qualcosa anche se di Gengis Khan non abbiamo parlato avrai sentito di chi si trattava mentre leggevo, vero?
Dopotutto anche un ignorante come lui sa cambiare e imparare qualcosa, no?
Vedo la professoressa alzare un sopracciglio, sorpresa da quel comportamento improvviso.
Il violetto si morde un labbro e giocherella con la stoffa blu della divisa scolastica rigirandosela e attorcigliandosela tra le dita.
Sono ormai dieci minuti che Kageyama se ne sta zitto cercando di trovare una risposta valida alla domanda esposta dalla professoressa di storia. L'odore di morte si sente in tutta l'aula e nessuno osa parlare se non i soliti quattro idioti che parlottano tra di loro fregandosene dell'interrogazione.
L'insegnante abbassa gli occhiali dalla montatura stretta e di un rosso acceso dando così l'occasione ai suo occhi color ghiaccio di fissare meglio Hikaru. Si mette a posto i capelli color vino raccogliendoli usando la matita che si rigirava fino a poco fa tra le mani per poi tornare a fissare il mio compagno con sguardo che lo potrebbe congelare in men che non si dica.
Quella lì ha un caratteraccio... Non è buona com'è bella è fuori, e pensare che è una donna di soli trentacinque anni, si dice che le abbiano fatto il lavaggio del cervello: insomma, da quando in qua una donna così giovane è simile a tua suocera?!
Continuo a spostare lo sguardo dall'insegnante al violetto sperando che presto Kageyama sappia rispondere almeno decentemente.
« Allora, Kageyama, sai dirmi chi era il valoroso Gengis Khan? » chiede un'ultima volta la Miyano ormai sull'orlo dell'esasperazione.
La foronte che fino a poco tempo fa era aggrottata mentre Kageyama si accigliava a pensare ora si rilassa e il viso del violetto sembra illuminarsi tutt'un tratto e l'espressione preoccupata di prima lascia spazio a quella vittoriosa che ora ha stampato in viso.
« Ma certo! » inizia lui con tono vittorioso « Gengis Khan era un... » dai Kageyama, ci sei, so che ce la puoi fare! Dopotutto non è così difficile! Penso tra me e me sperando che la giornata di studio di ieri sia servita a qualcosa anche se di Gengis Khan non abbiamo parlato avrai sentito di chi si trattava mentre leggevo, vero?
Dopotutto anche un ignorante come lui sa cambiare e imparare qualcosa, no?
Vedo la professoressa alzare un sopracciglio, sorpresa da quel comportamento improvviso.
« Non fare così tante scene Kageyama; sai dirmi chi era Gengis Khan? »
« Ma certo professoressa, Gengis Khan era un... Pokemon! »
Improvvisamente un silenzio di tomba piomba in classe per poi essere rotto dalle sonore risate dei miei compagni.
Un piccolo appunto mentale per il futuro...
La prossima volta, i Pokemon, è meglio lasciarli a quel ninfomane-dopato-calcio dipendente-drogato calcistico di
Tenma Matsukaze.
« Ma certo professoressa, Gengis Khan era un... Pokemon! »
Improvvisamente un silenzio di tomba piomba in classe per poi essere rotto dalle sonore risate dei miei compagni.
Un piccolo appunto mentale per il futuro...
La prossima volta, i Pokemon, è meglio lasciarli a quel ninfomane-dopato-calcio dipendente-drogato calcistico di
Tenma Matsukaze.
Angolino dell' arcobaleno
Salve a tutta la popolazione di EFP! FinalmOnte sono tornata a rompervi le scatoline, shi! <3
Io volere voi tantissimo beneH! *abbrashh*
Lo so che mi odiate perchè ho pubblicato una Song Fic e quest'obbrobrio e non ho aggiornato le due long ma ho pubblicato la storia qua sopra per un validissimo motivo.
“ Contribuisci, anche tu, nella nobile impresa di far pullulare il fandom dei Pokémon di Evashipping e di ColdCofeeshipping. Potete donare una drabble, una flash e, se vi sentite generosi, una one-shot. Aiuterete tante autrici a non sentirsi più le sole a shippare due povee coppie di cristi che nemmeno vengono defecati(?) insieme.
Grazie per la gentile collaborazione.”
Grazie per la gentile collaborazione.”
Inoltre questa "cosa" la dedico a _Riddle, che è amica meaH (veruuu caVa?? <3) e mi ha dato la voglia di tramandare questo messaggio anche con un mio contributo, te l'avevo promesso carissima! ~
Immaginalo come un regalo di compleanno in ritardo/anticipo anche se effettivamente non so quando sia x'3 (??)
Anche se fa un po' cchifo ewe
Vorrei ringraziare la mia blavissia (ssseeee, come no x'3) professoressa di musica che mi ha lasciato un'ora a fare un tubo perchè la verificuccia l'avevo già finita la scorsa ora di musica, così ho potuto sfogliare il mio favolosho diario della Smemoranda fino a quando non arrivo alla pagina del 4 maggio e improvvisamente la frase che c'è sulla pagina mi da l'ispirzione, quindi... grazie profe e grazie diario!
NientO, ora vado perchè ho un mucchio di cose da fare, ci si vede la prossima volta!
Fatemi sapere quello che pensate con una piccola recensione anche qui sotto, ne sarei molto felice! ^-^
A prestissimo,
- Chiaracchan -