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Autore: cherubina    03/03/2015    4 recensioni
Fantasticando con le poche anticipazioni della seconda serie ho provato ad immaginarmi una nuova storia.
Attenzione: possibili spoiler e tono decisamente drammatico
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Davide li scrutava, dritti davanti a lui, come fossero state reclute: camminava avanti e indietro ai bordi della piscina, con le mani incrociate dietro la schiena, annuendo a chissà quali pensieri.

"Eccovi qui deficienti!"

Vociò alla fine. Sembrava avesse molte cose da dire agli amici.

"Deficiente sarai te!"

Replicò risentito Leo. Davide sorrise sornione.

"Perché non sei un Leone cretino? Sarai anche il Re della foresta ma, di tanto in tanto abbassare la cresta, non ti farebbe male. Anche i più forti, i sovrani, hanno bisogno degli altri per farcela. Non essere sempre orgoglioso Leo e abbi il coraggio di mostrarti debole, di cedere ogni tanto, di consentire ai tuoi amici di starti vicino!"

"Ha ragione lui, Leo!"

Si intromise Vale poggiando una mano sulla spalla dell'amico poi si rivolse timidamente a Davide.

"Comunque i leoni hanno le criniere non le creste!"

All'espressione insofferente di Davide, Cris mostrò un sorriso.

"Guarda che ne ho anche per te: sei imbecille quasi, se non più, di Leo! Devi darti una svegliata Vale...Devi andare avanti. Non puoi restare per sempre a guardare la gamba che non c'è più, a soppesare le occhiate dei tuoi compagni di scuola, a credere che la vita non ti darà più occasioni...Devi vivere e fregatene di quello che pensano gli altri!"

Vale aveva stretto forte i pugni, aveva abbassato lo sguardo e aveva annuito. Quindi Davide si era avvicinato a Cris e le era girato un paio di volte attorno.

"E tu, piccola, fragile Cris, in realtà sei meno delicata di quanto sembra. Tu hai la forza per imporre le tue decisioni, per ribellarti alle ingiustizie, alle decisioni di tua madre...Guarda a quante cose hai resistito per portare avanti la tua storia con Leo, nonostante tutto e tutti vi fossero contro. Non rinunciare a combattere proprio adesso Cris..."

La ragazza aveva fatto un balzo verso l'amico, con un nodo in gola.

"Io non voglio più soffrire Davide. Non voglio più perdere nessuno. Voglio stare qui...Portami con te!"

Decise afferrandogli la mano. Davide si divincolò dalla stretta.

"No, non deve andare così. Non può andare così. Devi tornare indietro assieme ai tuoi spasimanti...Lo so che sono molto più carino di Leo e di Vale ma tu non puoi scegliere me a loro. Non ancora!"

Cris aveva esitato ancora un secondo, guardando dubbiosa le mani che Leo e Vale avevano proteso nuovamente verso di lei. Si girò un'ultima volta verso Davide, gli stampò un bacio tra i riccioli elastici e accettò di lasciare quella dimensione sospesa. Non da sola.


Leo riprese conoscenza con il laconico bip-bip dei macchinari di controllo che gli ronzava nelle orecchie. Al suo capezzale, nella sala-risveglio, c'era Toni.

"Dormito bene?"

Chiese il furbo, con un largo sorriso. Leo si passò una mano sugli occhi ancora assonnati.

"Ho fatto un sogno stranissimo. Quant'ho dormito?"

"Quasi cinque ore, inclusa l'operazione!"

"Vale?"

Toni si spostò appena per consentire a Leo, sollevatosi appena dal materasso, di vedere l'amico ancora addormentato nel lettino accanto al suo.

"La sua operazione è durata un po' di più ma dicono che è andate bene. Per tutti e due!"

Leo cercò di rilassarsi ma si rese conto che qualcosa non andava, che c'era una sorta di inquietudine nei gesti e nei movimenti di Toni.

"Mi stai nascondendo qualcosa?"

L'altro non resistette oltre.

"Beh in effetti sì! Cris è in ospedale!"

Leo si tirò a sedere, celando una smorfia di dolore, cercando di avvicinare la sedia a rotelle.

"Che significa che Cris è in ospedale?"

"Pare abbia tentato il suicidio!"

Leo si sentì sprofondare in un baratro, poi si arpionò alle braccia di Toni.

"Aiutami ad alzarmi Toni! Devo andare da lei!"

  
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