Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
Segui la storia  |       
Autore: Ilarya Kiki    03/03/2015    0 recensioni
...ebbene sì, la pensione arriva anche per la più affascinante di tutti gli shinigami! Quali avventure, e soprattutto quali incontri - possibilmente galanti - promette l'inizio di questa seconda vita?
E così Grell scelse di dedicarsi finalmente alla sua vera ispirazione, e come Undertaker ai suoi tempi scelse paramenti funebri e tombe, la rossa piccante degli dei della morte prese tacchi a punta, calze a rete e lustrini, e si fiondò nel regno delle drag queen: Sydney.
E divenne una star, la fantastica regina scarlatta.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Grell Sutcliff, Sorpresa
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Era una triste triste mattina d’autunno: le lacrime rovinano il mascara.

 

“William! Perché William!? Perché mi hai fatto questo!? Oh!? Why did you leave me William!?”

Le foglie, scarlatte come la chioma della povera vedova, abbandonavano malinconiche i loro rami ai lievi soffi di vento, cadendo sulle teste di tutti i fedeli raccolti intorno alla povera bara che veniva calata pian piano nella fossa in quel triste cimitero, nella periferia di Sydney.
Una lenta musica da requiem aleggiava nell’aria, accompagnata dai sospiri di compianto, e tutti gli invitati si stringevano attorno alla triste moglie, cercando di non affondare troppo coi tacchi nel terreno e tamponandosi gli occhi truccati a lutto dalle copiose lacrime che scendevano giù.
Un triste evento, molto triste.
Praticamente tutti i travestiti del quartiere erano stati invitati a celebrare la morte prematura dello sposo della magnifica Grell, avvenuta per sciagurato incidente la settimana prima.
Il Becchino ridacchiava tra sé e sé mentre il parroco terminava di leggere l’ultimo salmo, e presto il morto fu per sempre accolto dall’abbraccio freddo e verminoso della terra.
Una vera tragedia.

 
“Come stai tesoro?”
La cerimonia era finita, e tutti gli invitati stavano cominciando ad avviarsi verso i loro appartamenti in affitto, lasciando da sola la povera Grell. Il tramonto colorava l’orizzonte seguendo le linee dei palazzi, ed illuminava le chiome rossastre degli alberi del cimitero; fu in questo momento magico che la vedova si rese conto della queen che le si era accostata a fianco, discreta e silenziosa.
“Una vera merda cara.” Rispose, alla domanda premurosa dell’altra, che aveva una magnifica e profonda voce baritonale.
“Sai com’è: una fa una fatica pazzesca per convincere un uomo a sposarla…e poi questo mi muore un mese dopo. Stronzo.”
“Mi dispiace tanto per William. È una tragedia terribile, cadere dalle scale così…”
“Macchè, non è mica caduto dalle scale. Aveva appena comprato un nuovo prodotto per lucidare i suoi carissimi occhiali, si è chiuso in bagno con quello…e le esalazioni lo hanno ammazzato.”
Eh già, come può uno shinigami farsi ammazzare da delle stupide esalazioni? Maledizione! Stronzo!
Erano più di ottocento anni che Grell chiedeva e richiedeva all’avvenente collega William T. Spears di scappare con lui, di seguirlo, di coronare il loro sogno romantico…per poi finire così. Che tristezza e mestizia.
“Sappi che hai tutto il mio sostegno, tesoro.”
La voce profonda dell’interlocutrice riusciva a toccare i sentimenti più sopiti, e Grell si sentì confortata da essa. Si rese conto di non aver mai incrociato quella queen in particolare, e subito si chiese come diavolo non avesse fatto a notarla prima: ella era infatti un vitello alto quasi un metro e novanta dal fisico da atleta, inguainato in un paio di pantaloni in pelle nera lucida che ne mettevano in risalto i muscoli e le caviglie eleganti, strette in scarpe con 13 buoni centimetri di stacco da terra.  Portava uno scialle bucherellato gettato sulle spalle –sempre nero-, che lasciava intravedere un corsetto, ed indossava una mascherina elegante sul volto.
I capelli corvini erano liberi da parrucche, pettinati indietro con lucida brillantina.
“Oh, grazie carissima, mi fai sentire un po’ più amata.”
“Figurati cara…oh che sciocca, non mi sono nemmeno presentata: il mio nome è Maiden.”
“Oh, Maiden, quella Maiden?”
Quella Maiden che era appena arrivata da non-si-sa-dove e stava già facendo impazzire tutti al Queen of Roses, il locale più in di tutta Sydney!? Tutti negli ultimi mesi parlavano del suo talento eccezionale, delle sue mosse sexy e un po’ goth, del suo fantastico paio di gambe!
“Beh, sì, sono io.” si schernì Maiden, nascondendo il volto mascherato dietro alle piume di un ventaglio in stile veneziano.
“Ho sentito un sacco di racconti su di te, tesoro. Ma ora lasciami sola nel mio dolore, ho un tragico lutto da smaltire…” languì Grell, allontanandosi.
“Oh non fare così amore, sono venuta qui per risollevarti, ed ho una proposta per te. Che ne dici di distrarti seguendomi in tournée?”
Grell si paralizzò, a quelle parole, e guardò fisso gli occhi castani rossicci dalle lunghissime ciglia del moro travestito, che ora si erano fatti accattivanti dietro il velo sottile del ventaglio.
“Cosa? No, no cara…non puoi venire qui a farmi una proposta del genere, ai funerali di mio marito…non posso partire per una tournèe, non me la sento.”
“Ma io ho bisogno di te…” Maiden divenne adorabilmente supplicante, e Grell cominciò ad intuire il motivo di tutto il suo successo.
“Mi dispiace, Maiden. Ma non ce la faccio. Anche in memoria di William…”
Grell sospirò
“…lui ha sempre voluto che mi dessi una regolata, e conducessi una vita più sobria. E sai che ti dico? D’ora in avanti farò così! Sono solo una vecchia drag queen, ed il mio tempo sulle scene è finito. Voglio finire la mia vita rispettando i suoi desideri.”
“Capisco…”
Mormorò Maiden, rovistando con la mano guantata nel reggiseno, ed estraendone un piccolo bigliettino, che porse alla rossa vedova con due dita.
“Vieni a trovarmi domani sera, almeno, al Queen of Roses. Mi faresti un grande piacere, e magari riesco a convincerti…”
Dopodiché girò sui tacchi e si allontanò, ancheggiando, lasciando la Regina Scarlatta a fissarla con espressione ebetita.
C’era qualcosa di strano, in Maiden…poco male. Uno spettacolo al Queen of Roses sarebbe stato un ottimo diversivo alla tristezza, soprattutto perché lì venivano serviti i migliori bloody mery di tutta Sydney.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler / Vai alla pagina dell'autore: Ilarya Kiki