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Autore: Ilarya Kiki    12/02/2015    1 recensioni
...ebbene sì, la pensione arriva anche per la più affascinante di tutti gli shinigami! Quali avventure, e soprattutto quali incontri - possibilmente galanti - promette l'inizio di questa seconda vita?
E così Grell scelse di dedicarsi finalmente alla sua vera ispirazione, e come Undertaker ai suoi tempi scelse paramenti funebri e tombe, la rossa piccante degli dei della morte prese tacchi a punta, calze a rete e lustrini, e si fiondò nel regno delle drag queen: Sydney.
E divenne una star, la fantastica regina scarlatta.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Grell Sutcliff, Sorpresa
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Priscilla, queen of the desert

 

 Antefatto: come Grell Sutcliff si trasformò nella Regina Scarlatta.

 

Brutta cosa la pensione, per uno Shinigami.
Che significa “pensione”? Significa “sei troppo vecchio, amore, levati dalle palle che ti stai decomponendo sullo zerbino e poi dobbiamo ripulire.”
Come diavolo fa uno Shinigami ad essere troppo vecchio!? Mica invecchiano gli Shinigami…o forse sì, solo un pochino, tipo quelle piccole zampe di gallina, e poi quelle borse viola sotto gli occhi, e quelle smagliature appena sotto il gluteo destro…
Nah, che sciocchezze. Grell Sutcliff era sempre uno schianto, una bomba sexy, anche dopo quattrocento anni di servizio. La rossa più hot di tutto il reparto “mietitori” non avrebbe mai mostrato i segni del tempo, era contrario all’ordine naturale delle cose.
Ma i segni della fatica, quelli sì che davano fastidio. E anche quelli della noia mortale del suo monotono mestiere, che aveva sempre fatto fatica a sopportare.
Furono di questo tipo più o meno i pensieri di Grell, quando scoprì che la lettera che gli avevano chiesto di ritirare alla segreteria era quella per il pensionamento, dopo tanti anni di duro lavoro, di raccoglimento e smistamento di anime senza tregua. Oh merde, la pensione!
Inizialmente si sentì un po’ come un completino di lingerie estivo di seta, nuovo, gettato nella spazzatura perché pescato nei saldi degli avanzi dell’anno prima, fuori moda.
-Che brutta sensazione… e sicuramente era in seta rossa!-.
Dopotutto, il tempo era volato senza che lui (*khem*, lei) nemmeno se ne accorgesse.
Erano passati secoli dai bei tempi, quando era ancora nel fiore degli anni del suo servizio: quando l’Inghilterra era ancora regina del mondo, quando ancora infuriavano le lotte tra Angeli e Demoni…quando lei si aggirava per le vie di Londra con quella magnifica dama rossa, Madame Red, strappando anime illegalmente, e quando aveva ancora a che fare con quella coppia diabolica, il marmocchio spocchioso e quel gran manzo di Sebastian Michaelis…
Ogni volta che ci pensava, cacciava dei sonori sospiri teatrali: il passato non torna più, eh già.
E nemmeno Sebastian torna più, tutto è finito, l’antico amore è ridotto in polvere sparsa dal vento: dopo la morte del ragazzino, infatti, quell’intrigante demone nero se n’era sparito chissà dove, e l’ultima immagine che Grell aveva di lui era di spalle, su di una strada d’asfalto bagnato, che si allontanava dopo aver consegnato l’annuncio della prematura morte del suo amato padroncino –probabilmente era finalmente riuscito a mangiarselo…-
Ma poi, mentre Grell digeriva il contenuto di quelle severe lettere d’inchiostro viola, passati i primi pensieri di depressione, svilimento e totale assenza di senso di vivere, decise che era un buon momento per cambiare stile di vita, per cercare qualcosa di “caldo”.

 
E l’Australia è molto calda, soprattutto il quartiere dei locali dove si esibivano le Queens.

 
E così Grell scelse di dedicarsi finalmente alla sua vera ispirazione, e come Undertaker ai suoi tempi scelse paramenti funebri e tombe, la rossa piccante degli dei della morte prese tacchi a punta, calze a rete e lustrini, e si fiondò nel regno delle drag queen: Sydney.
E divenne una star, la fantastica regina scarlatta.
La sua vita trascorse felice, un successo dopo l’altro, un amante dopo l’altro, sotto i riflettori colorati e applausi scroscianti; si unì persino ad uno dei gruppi di ballerine più cool e dotate (*khem* dotati) del momento, le Girls, che dominavano i palchi coi repertori degli Abba, Donna Summer e Madonna.
Poi il tempo passò, e la regina scarlatta era sempre al top.
E poi passò ancora altro tempo.

 
E poi ancora altro tempo…
Finché, un bel giorno, la sua vita cambiò di nuovo.
Era una triste mattina d’autunno…

  
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