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Autore: harrysvoice    03/03/2015    2 recensioni
Dalla storia:
[...]
«Esistono diversi siti internet, perché non prova ad aprire un blog in uno di essi? Potrebbe aiutarla.
Magari farà anche nuove amicizie!» l'uomo sembrò più eccitato del ragazzo, in quel momento.
Louis sbuffò poi:«Ci penserò, professore. Grazie della proposta»
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“Ciao. Io sono Louis e questo è il mio primo blog. Proverò a raccontare qualcosa di me. [..]
Voi come vi chiamate?”
Scrisse velocemente, sentendosi un vero idiota.
Poco dopo una notifica apparve sullo schermo: un commento.
Alzò un sopracciglio e aprì il link.
“Ehi, ciao Louis! Io sono Harry. Mi piace molto il tuo blog, che ne dici di fare amicizia?”
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Louis non si aspettava di trovare Harry alla festa di Liam Payne.
Aspetta, era così che si chiamava? 
Ahh, chissene importa.
Restò immobile a fissarlo per parecchio tempo, poi Harry si girò verso di lui ma non lo guardò.
Non l'aveva visto, per fortuna.
Il riccio parlava con qualcuno.
Era alto, aveva i capelli tagliati quasi come Zayn ma più corti e sembrava mangiarsi Harry con gli occhi.

Ehm, è mio?

Zittì i suoi pensieri e cercò il più velocemente possibile di svignarsela.
«Niall?!» gridò e si guardò in torno per l'ennesima volta.
Scovò la figura del biondo che era di spalle e stava probabilmente tentando di attaccare bottone con una castana.
Louis si massaggiò le tempie e poi corse verso Niall e lo portò fuori da quella casa.
«Amico, ma che succede?» Lui non era ubriaco come Louis.
«S-sto male, Nì, ti prego portami a casa» finse.
«Hai bevuto?»
«Un pochino»

L'altro rise, poi:«Va bene, ma ti lascio a casa e poi ritorno qui. Ho un affare in sospero con la moretta»

Louis annuì velocemente, volendo solamente andare nel suo appartamento e dormire dimenticando di aver visto Harry.

Ma, aspetta.

Perché se l'era svignata? Poteva andargli in contro e dirgli:«Hey, sono Louis! Sei Harry, giusto?» come una persona normale senza sentirsi un completo idiota.

Ma no! Lui non si sentiva pronto a incontrarlo, soprattutto non prima di avergli rivelato i suoi sentimenti.

Cosa? Rewind please.

 ...soprattutto non prima di avergli rivelato i suoi sentimenti.

Aveva appena ammesso a sè stesso di provare qualcosa per il riccio? Diciamo che ci aveva pensato molto a questa cosa dell'essere gay ed era arrivato ad un'unica conclusione:

Harry era un'eccezione.

A lui non piacevano tutti i ragazzi, a lui ne piaceva uno.

Harry Styles.

Che poi non era manco sicuro si chiamasse così. Magari si chiamava "Jones", "Thruman", "Mendes" o persino "Tomlinson" aveva pensato.

E se non si chiamasse neanche Harry? E se non fosse quello che Louis aveva visto tempo prima in foto? Beh, quello della festa sembrava assomigliare alla descrizione di Zayn ma non era sicuro che "Harry" gli avesse detto la verità. E comunque era anche troppo ubriaco per cercare di capire cosa stesse succedendo.

Aah, che si fottano. Stupido Harry, stupido Zayn, stupido Niall, stupido Thompson, stupido Louis.

Louis era un tremendo idiota! Come aveva pensato di innamorarsi di uno sconosciuto?

Innamorarsi, poi. Che parola grossa.

Certo, gli sarebbe piaciuto baciarlo e coccolarlo ma non era innamorato.

Lo sperava, in realtà.

Sperava di non essersi innamorato di uno sconosciuto perché se no sarebbe stata la fine.

O la era già?

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Si svegliò con un terribile mal di testa.

Cosa cazzo era successo la sera prima?

Cercò di ricordare cosa fosse accaduto e subito tre parole si distinsero fra le altre:

"Niall", "festa", "Harry".

Oh, ora sì che si ricorda. Niall lo aveva portato alla festa di Noah Payne (si chiamava così? bah) e aveva visto Harry -cioè, sembrava lui - ed era scappato perché aveva paura.

Si alzò dal letto e corse in cucina per cercare un'aspirina e un po' d'acqua. Mandate giù entrambe si ricordò di quello che doveva fare.

Cercò la lista che aveva preparato precedentemente e la lesse attentamente:

Ore 10.25: Colloquio per aiutante giornalista                                                                                                                                                                                                                                                              

Ore 12.00: Niall ti aspetta al Summery's Bar

Ore 15.00: Appuntamento con Thompson in aula professori

Mh, giornata piena direi.

Guardò l'orologio che segnava le dieci meno venti.

Merda.

Iniziò a prepararsi velocemente provando ad essere il più lucido possibile dato che la sbronza della sera prima l'aveva rincoglionito parecchio.

Riuscì ad essere lì per le dieci e ventuno minuti.

Che culo. Pensò, poi entrò nell'agenzia per iniziare il suo primo colloquio di lavoro.

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Erano quasi le undici e cinque quando uscì da quel maledetto posto. Gli avevano fatto più di tremila domande e Louis cercava di rispondere adeguatamente a tutte.

Così adeguatamente che c'hai messo un'ora.              

Sbuffò. Voleva tornare a casa per levarsi quegli stupidi abiti e mettersi dei pantaloncini e una maglia senza maniche; ma era tardi e non sarebbe riuscito ad arrivare al Summery's Bar in tempo, dato che distava diversi chilometri.

Neanche il tempo di pensare ed erano già le undici e dieci. Andò in macchina e guidò lentamente arrivando alle 12.03 al bar. 

Tanto Niall non se la sarebbe presa.

Entrò e vide subito il biondo arrivare davanti a sè:«Mi spieghi dove minchia sei stato?»

Ops, forse si sbagliava

«Cos'è successo?» chiese Louis

«Ieri, per colpa tua, non sono più riuscito a ritrovare Meli!»

Aggrottò le sopracciglia.

«Chi è "Meli"?»

«Melissa! La castana di ieri sera. Cavolo, era magnifica»

Scoppiò a ridere.

«Ma che cazzo ridi?»

«Per me non era cotanta bellezza!»

«A te non piace più nessuna. Non è che mi stai diventando frocio?» Niall rise appena finita la frase.

Louis fece lo stesso, ma solo per nascondere l'enorme disagio che stava crescendo in lui. Cercò infatti di cambiare discorso:«Mangiamo?»

Niall annuì quando *bipbip*.

Il suo telefono aveva emesso un suono.

Lo tirò fuori dalla tasca e lesse il messaggio.

Messaggio da: Harry :P

Mi manchi Louuuuuuuuuu. x

Mh? Gli mancava? Non l'aveva neanche incontrato.

Ti manco??

Sì! Mi sento solo e ho bisogno di compagnia e quindi automaticamente mi manchi.

Ah. No, no, tutto normale. Certo.

Come mai sei solo? x

Mamma e papà sono usciti con mia sorella e io sono rimasto qui. Vieni da me? :'(

Ma che cosa?! Deglutì, non sapendo che rispondergli. Ma cosa poteva rispondere a un diciannovenne che non aveva mai visto nella realtà che gli chiedeva di andare a casa sua per tenergli compagnia?

"Sì, arrivo. Qual è il tuo indirizzo?"

Sarebbe stato da dementi! 

Ma sappiamo anche cos'era Louis.

Lui era il primo fra i dementi.

Infatti, premette invio.

Che fare ora?

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                              yeey -  Spazio Autrice - yeey    

                                          Ciao a tutti!

Ho scritto ben 960 parole per questo capitolo! Dovete esserne fieri.

Oh e ho anche aggiornato subito che è un record assoluto.

Ed è anche il sesto capitolo che pubblico e sinceramente è la storia che ho scritto che ha avuto più capitoli. HAHAHA

Non ho molto tempo dato che devo fare i compiti, quindi vi lascio.

Se vi è piaciuto questo capitolo (fatelo anche se vi ha fatto cagare hihihi) lasciate una recensione. Mi aiuterete a migliorare e mi darete più ispirazione per la storia.

Vi amo, kiau.

-Alessia

 

   
 
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