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Autore: lin_    03/03/2015    1 recensioni
‘Ci ho trovato l’universo nei tuoi occhi.’ Sincera e diretta.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alla mia migliore amica
che per qualche strano motivo
è innamorata di un paio di occhi verdi.




Tutto ciò che vide, appena sveglia, fu un viso perfetto contornato da morbidi e lunghi capelli ricci, un paio di labbra carnose e invitanti- come direbbe la sua migliore amica- un numero immenso di tatuaggi di cui lei era incondizionatamente innamorata e, infine, quel calore che solo il suo corpo sapeva emanare. Quel ragazzo, pensò, era la fonte di tutte le cose belle accadute fino a quel momento nella sua vita e adesso le stringeva la vita con un braccio come a chiederle silenziosamente di  non  lasciarlo, le aveva intrappolato le gambe sotto le sue come a dirle quale fosse il suo posto. ‘Qui al mio fianco.’ Voleva dirle. Aveva il volto poggiato sul cuscino ed era talmente rilassato che, Cassie, ipotizzò avrebbe dormito almeno altre due ore, teneva le labbra leggermente schiuse e, per qualche strana ragione aveva le guance appena arrossate. La faceva stare bene, la rendeva felice con i suoi piccoli gesti, anche quando le sfregava il naso sul collo per chiederle silenziosamente se fosse stanca oppure quanto lo amasse, la faceva stare bene quando, con l’aiuto di due dita, le prendeva il mento e le alzava il viso chiedendole se andasse tutto bene, la rendeva felice. Felice e basta. Immersa com’era nei suoi pensieri non si rese conto che aveva iniziato a sfiorarlo con quelle dita lunghe e ben curate, forse aveva iniziato a fargli il solletico con le sue unghia lunghe e perfette, forse lui nemmeno le sentiva ma non era importante. Almeno non in quel momento. Mosse la mano accarezzando i suoi ricci scendendo poi ad accarezzargli il naso, per poi passare alla guancia destra dove si soffermò sul solco formato dalla fossetta che veniva fuori ogniqualvolta sorrideva, uno spettacolo. Uno spettacolo tutto suo. Arrivò poi al collo dove disegnò piccoli cerchi immaginari, lo facevano impazzire e lei.. beh, lei lo sapeva bene; passò al petto dove iniziò a seguire il contorno del tatuaggio, forse il suo preferito. Forse no. Automaticamente, arrivando alle mani, le intrecciò alle sue e pensò a quanto fossero perfette insieme e tristi se prese separatamente, perché Cas lo sapeva, lei senza di lui era niente. Lei senza i suoi occhi era persa, senza quelle gemme non sarebbe riuscita ad affrontare la vita, senza le sue gemme avrebbe mollato tutto probabilmente.  Quanto tempo era passato? Dieci minuti? Venti? Un’ora intera? Non lo sapeva ma forse era ora di andare a preparare la colazione e magari portarla a letto per svegliarlo nel modo in cui meritava, perché meritava il meglio da questa vita. Si alzò un po’ controvoglia e sentendo freddo subito dopo, sarebbe rimasta volentieri tra le sue braccia e magari si sarebbe addormentata ma era davvero ora di alzarsi. Piccoli passi verso la cucina, passi stanchi e leggeri forse impercettibili oppure troppo rumorosi per il silenzio in cui la casa era immersa. Appena arrivò in cucina fu colpita da un solitario raggio di luce penetrato dalle imposte della finestra, cercò di scacciare il fastidio e si avvicinò alla macchina per fare il caffè e dopo aver sistemato le due tazzine nel vassoio preparò pane e marmellata. Tornò in camera cercando di non fare troppo rumore e poggiò tutto sulla scrivania, si avvicinò alle finestre per lasciar entrare un briciolo di luce che illuminasse almeno il corpo del ragazzo sperando che sarebbe stato sufficiente per fargli aprire gli occhi ma, ovviamente, non bastò. Si dovette avvicinare cautamente al letto e, sempre molto lentamente, iniziò a lasciargli dei baci umidi sul collo, poi su verso il mento e infine un semplice bacio sulle labbra che sembrò riportare il ragazzo alla realtà. Aprì lentamente gli occhi, così veri e profondi che dentro potevi trovarci l’universo, di un verde disarmante. Vivo. Aprì gli occhi e poi li sbatté, forse per abituarsi alla luce o magari per poterla vedere meglio, la sua creatura; aprì gli occhi e sorrise, una come conseguenza dell’altro, vederla e sorridere oppure sorridere e osservarla, o entrambi; aprì gli occhi e per la prima volta si rese conto di quanto fosse importante quella ragazza, perché Harry lo sapeva, era la cosa più importante della sua vita.
‘Buongiorno amore mio.’ Tre parole, tre colpi al cuore.
‘Buongiorno a te, occhi belli.’ E cadendo nel vuoto di quegli occhi si chiese come facesse a rimanere coi piedi per terra. Perché si insomma, la sua bellezza era destabilizzante. Come sempre.



 

 

‘Mi dici sempre quanto ti piacciono i miei occhi, ma che ci trovi di particolare Cas?’ Che domande stupide fai amore mio? Avrebbe voluto rispondere.
‘Ci ho trovato l’universo nei tuoi occhi.’ Sincera e diretta.
‘Io trovo l’universo nelle tue braccia.’ Fece spallucce.
‘Allora vieni qui, occhi belli.’ Sincera e diretta. Come sempre.

 



'Quegli occhi verdi come il mare, poi all'improvviso uscì una lacrima e credette di annegare.'

 
  
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