Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Segui la storia  |       
Autore: TonyCocchi    03/03/2015    6 recensioni
La storia dei popoli è stata scritta col sangue. Il sangue delle migliaia e migliaia di uomini, soldati, che si sono scontrati, epoca per epoca, in luoghi diversi, con armi diverse, con scopi e ideali diversi. In questa raccolta, ripercorriamo i passi delle nazioni sui campi di battaglia di ogni epoca: a volte in gloria, a volte nella polvere, in quel triste, perenne, circolo di violenza, eroismo, e sofferenza di cui l’uomo è da sempre prigioniero.
1 – Battaglia di Azincourt
2 - Battaglia di Isandlwana
3 - Battaglia di Waterloo
4 - Quattro giornate di Napoli
5 - Battaglia di Teutoburgo
6 - Battaglia di Berlino (WWII)
7 - Battaglia di Caporetto
Genere: Drammatico, Guerra, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Allied Forces/Forze Alleate, Axis Powers/Potenze dell'Asse, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

30 Settembre 1943

 

Inconcepibile! Inaudito! Imperdonabile!

Non bastava agli italiani essersi rivelati degli alleati inaffidabili e poi dei vili traditori, osavano anche fargli un simile affronto?

Lui, Germania, che aveva rinchiuso Inghilterra nella sua casa sotto una pioggia di bombe, vedeva la sua immane, superiore potenza, messa in scacco da un popolo di cenciosi. Lui, che aveva ridotto in ginocchio gente del calibro di Francia e Russia non era riuscito a piegare una massa di ribelli cafoni. E ora, a maggior umiliazione, si vedeva preso prigioniero da una masnada di ragazzini poco meno o poco più che imberbi!

Bambini, che parevano star nient’altro che giocando alla guerra, solo con le armi vere; adulti in miniatura ma fatti e finiti, resi tali dalle durezze della vita e della guerra, lo circondavano, lo spintonavano su e giù per i vicoli della città a loro piacimento, gridando, saltando, esultando, facendosi beffe di lui in quel loro incomprensibile, volgare dialetto, dopo avergli sottratto pistola, medaglie, il berretto da ufficiale, forse tutto meno che la divisa. Frastornato dall’assurdità di ciò che gli stava accadendo, si limitava a stringere i denti e imprecare.

Maledetti napoletani e maledetta la loro città! L’avrebbe ridotta in cenere e fango!

Il corteo di giovanotti a un tratto si fermò, e il potente prigioniero incrociò gli occhi con il fratello del suo inutile alleato Italia, il suo meridione; addosso una camicia bianca sporca di polvere e sangue, un fucile a tracolla, se ne veniva giù dalla via incrociando il loro passo.

“Ué, uagliò! E dove lo portate a questo qua?”

“Questo è o’ nostro prigioniero!”

“L’avimma catturato nuje!”

“E chi ve lo tocca! Solo, permettete una piccola soddisfazione?”

Germania, che mai, neanche prigioniero, si sarebbe lasciato intimorire da un avversario tanto infimo, gonfiò il petto e lo incenerì con un’occhiata, ma questi non era affatto interessato a cercare lo sguardo di chi gli aveva portato la morte in casa, anzi, senza una parola, a passo tranquillo, scomparve alle sue spalle… Per poi ricomparire come il forte, bruciante dolore di un calcione nel sedere.

Così, cadeva chi era giunto a Napoli con un carico di armi e prepotenza, tra i lazzi e le risate che i bambini, di nuovo tali, riservano a un adulto che casca per terra.

Da quel giorno, da quei quattro giorni, Germania non mancò mai di portare il dovuto rispetto a quel povero, sfaccendato, imbelle di Romano, che molti, troppi, dimenticavano, e dimenticano tutt’ora, essere anche lui Italia.

 

 

 

Le Quattro Giornate di Napoli (27-30 Settembre 1943) furono il primo caso in cui la Wermacht, l’esercito tedesco, venne costretto a trattare alla pari con una popolazione civile insorta.

Con l’armistizio dell’8 Settembre e lo sbandarsi dell’esercito italiano, i tedeschi occuparono velocemente la penisola, Napoli inclusa, la quale conobbe da subito innumerevoli episodi di violenza e sopraffazione da parte degli ex-alleati. La popolazione civile, esasperata dalle angherie, dai rastrellamenti, e infine dal tentativo di deportare 30.000 persone per il lavoro coatto in Germania, insorse: infuriato, Hitler, ordinò che la città venisse ridotta in “cenere e fango”, ma quando il 1° Ottobre i carri armati alleati entrarono a Napoli, la trovarono già liberata e pacificata.

Ai quattro giorni di intensi combattimenti presero parte uomini, anziani, donne e persino ragazzini: gli “scugnizzi”, giovanissimi, poveri, molti orfani, spiccarono per coraggio nella lotta contro uno dei più potenti eserciti di allora, sgattaiolando fin sotto i carri armati nemici per potervi scagliare contro granate e bottiglie incendiarie.

Per l’episodio, la città di Napoli venne insignita della Medaglia d’Oro al Valore Militare.

Il film del 1962, “Le Quattro Giornate di Napoli”, narra nel dettaglio svariati episodi dell’evento.

 

INFO

Quattro giornate di Napoli: http://it.wikipedia.org/wiki/Quattro_giornate_di_Napoli

Gennaro Capuozzo (caduto ad appena 12 anni, insignito della Medaglia d’Oro al Valore Militare): http://it.wikipedia.org/wiki/Gennaro_Capuozzo

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: TonyCocchi