Fanfic su artisti musicali > MBLAQ
Segui la storia  |       
Autore: Bad Bionda Bana    05/03/2015    1 recensioni
Io e la mia migliore amica abbiamo intrapreso un percorso che molti non avrebbero mai pensato di scegliere. Ci siamo iscritte insieme all'università di lingue per studiare il coreano. Già essere li insieme per noi era un sogno, ma la nostra mente volava sempre a quel momento che sembrava così lontano, al nostro stage del terzo anno in Corea del Sud, a Seoul. Avremmo potuto sognare qualsiasi cosa, ma di certo non ciò che ci accadde.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cheondung, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il giorno dopo a lavoro tutti avevano saputo della notizia e andarono a congratularsi con il signor Kim. Poco prima di andare a lavoro mi ero fermata insieme alla Jessica in un negozietto per farmi fare un piccolo fiocco azzurro da attaccare fuori dagli studi, quando il capo lo vide ne era entusiasta. Dovetti spiegare quella nostra semplice tradizione a molte persone, persino alcuni idol vennero a chiedermi il perché del fiocco. Io e Mingyu ci stavamo preparando per iniziare quando il capo entrò in sala computer.
-Sono venuto a dirvi che per ieri mancava solo un gruppo per finire la registrazione. Ho parlato con chi di dovere e purtroppo non sono riusciti ad infilarlo tra le registrazioni di oggi o di domani, quindi si faranno si alcune registrazioni venerdì.- disse quasi dispiaciuto per noi.
-Beh, se è un solo gruppo vuol dire che non ci metteremo molto, o no?- rispose Mingyu come per tranquillizzarlo.
-Esatto.- sorrisi -Ora sono curiosa di sapere che gruppo è, può dircelo?- chiesi aspettandomi una risposta.
-Per la verità si, potrei dirvelo, ma vorrei fosse una sorpresa mia cara Alice.- ridacchiò il signor Kim -Quindi non lo dirò a nessuno dei due, e non provate a fare ricerche strane in giro per lo studio. Buon lavoro.- e uscì dalla stanza senza nemmeno darci il tempo di ribattere. Mingyu ed io rimanemmo a fissare la porta chiuse per un paio di minuti per poi guardarci con due facce che sembravano due punti esclamativi enormi.
Il resto della giornata proseguì normalmente, finimmo le registrazioni e tornammo a casa per cena, e la stessa cosa fu per il giorno dopo.
-Il mio capo ha detto che per domani mi da la giornata libera.- disse Jessica mettendo in tavola il pollo -Potresti chiedere al tuo capo se puoi andare via anche te prima se finisci il lavoro in anticipo, così possiamo farci un giro il pomeriggio.-
-Non posso, purtroppo ci hanno spostato delle registrazioni a domani, di martedì mancava solo un gruppo e non sono riusciti a farlo né ieri né oggi.- dissi sbuffando e giocherellando con le patate -Però puoi sempre venire fino da noi, così ti presento Mingyu.-
-Per venire vengo certo! Ma te lo dico, non mi convince quel Mingyu.- fece una piccola smorfia -Per quando possa essere simpatico e tutto non dimentichiamoci di quello che ti stava per fare sabato.-
-Jessica, stava solo cercando di baciarmi, mica di violentarmi. Non fare come tuo solito e fermarti alla prima impressione, cerca di conoscerlo, fallo per me.- feci gli occhi da cucciolo sperando di convincerla.
-Eh va bene, va bene.- sospirò -Comunque, che gruppo c'è domani?- mi chiese, la curiosità era ben visibile nel suo sguardo.
-Non ne ho la minima idea.- dissi ridendo -Il capo ha detto che me lo vuole tenere come sorpresa e non mi ha detto chi ci sarà.- presi un pezzo di pollo iniziando a mangiare.
-Ah beh, allora ci saranno gli MBLAQ!- urlò felicissima lei, mentre io quasi mi strozzai con il pollo. In fretta presi il bicchiere con l'acqua per berne un po' -Non dirmi che sul serio non lo avevi capito.- Jessica scoppiò a ridere e io la guardai male -Dai donna, è palese che ci saranno loro. Il tuo capo ha letto le tue storie, quindi sa che ti piacciono loro, soprattutto Thunder. A meno che non sappia anche di altri gruppi che ti piacciono la conclusione è più che ovvia.- disse lei orgogliosa del suo ragionamento.
-In effetti hai ragione. Quindi domani vedremo sul serio i ragazzi? Oddio non ci credo. Guarda che però se non ci sono loro mi arrabbio!- dissi facendo la finta minacciosa -Calma Alice, calma.- parlai con me stessa e presi un respiro profondo, ma aiutò ben poco. Passammo il resto della serata a fantasticare su quella che sarebbe stata la giornata seguente, ad immaginarli davanti a noi, belli come solo loro sono, a come presentarci, a cosa dirgli, ad ogni singolo dettagli. Inevitabilmente poi la nostra fantasia volò oltre quello che sarebbe stato possibile, con magari un appuntamento, una carezza, persino un bacio.
Il giorno dopo ci svegliammo fresche e raggianti, pronte per incontrare i nostri cari cantanti, arrivammo addirittura in anticipo agli studi, il custode aveva già aperto le porte, ma non era ancora arrivato nessuno, e le luci del palco erano ancora spente. Nonostante fosse piano giorno e ci fosse un sole stupendo fuori, la vista del palco completamente al buio metteva un po' di ansia, così munita di torcia mi avventurai in cerca dell'interruttore lasciando Jessica in sala computer. Per fortuna non ci misi molto a trovare l'interruttore, quel posto così al buio, senza nemmeno una finestra metteva i brividi. Mi voltai verso la sala e vidi Jessica gesticolare dalla finestrella presente davanti alla mia scrivania, subito non capii, poi vidi affacciarsi anche Joon e per un momento il mio cervello si fermò, erano veramente loro, erano arrivati, non potevo crederci nonostante vedessi Mir salutarmi come un bimbo che saluta la mamma dalla finestra della scuola. Mi affrettai per raggiungerli ma qualcuno mi prese la mano fermandomi, così mi girai e vidi la solita figura scura, il ragazzo ancora con il viso coperto.
-Che ci fai tu qui?- chiesi senza nemmeno collegare la bocca al cervello, il quale stava pensando ai ragazzi in sala computer.
-Non ti ricordi che sono venuto anche martedì? E meno male che sono venuto prima agli studi.- percepii di nuovo il suo sorriso oltre il leggero tessuto della sciarpa, proprio come quel giorno in ospedale -Pensavo fossi felice di vedermi.-
-Vederti, per modo di dire vederti.- diedi un'occhiata alla finestra vedendolo le teste dei ragazzi e di Jessica, in quel momento ero così vicina a Sanghyun eppure così lontana.
-Sembra che vorresti essere da un'altra parte.- disse lui lasciandomi il braccio.
-Scusa, ma vedi quella stanza, in quella stanza al momento ci sono la mia migliore amica e uno dei nostri gruppi preferiti, e vorrei tantissimo andare dal mio cantante preferito.- dissi un po' dispiaciuta -Come hai detto l'ultima volta, questo non è il momento mi dispiace.- e dopo aver fatto un inchino mi girai dirigendomi verso la sala computer.
-Non pensi che il tuo amato Sanghyun alias Cheondung alias Thunder possa aspettare qualche minuto in più.- subito mi bloccai e mi rigirai verso il ragazzo.
-E tu come fai a sapere che è proprio lui?- lo guardai sospettosa, sembrava voler giocare con me da come parlava, dal suo tono di voce.
-Beh, forse hai ragione, non sono un ragazzo molto paziente.- e rise appena abbassando la sciarpa, e in quel momento sentii tutte quelle sensazioni che Jessica aveva detto avrei provato una volta che mi sarei ritrovata davanti proprio lui. Si abbassò il cappuccio e si tolse gli occhiali da sole mostrando il suo viso sorridente che tanto mi piaceva -Mi presento, sono Park Sanghyun, piacere di conoscerti Alice.- fece un piccolo inchino.
-Ma quindi, quella sera, e all'ospedale..- le parole iniziarono a morirmi in gola, la quale sembrava essersi seccata in un istante -Sembra uno scherzo del destino.- ridacchiai nervosa grattandomi la testa.
-Uno scherzo del destino? Come mai dici così? Insomma, la prima volta è stato più un caso, passando di li avevo visto una fanciulla in difficoltà e non potevo certo non aiutarti. All'inizio non ti avevo riconosciuta, ma poi domenica Joon è arrivato in sala prove dicendo che lui e Mir avevano trovato una delle ragazze che ci avevano mandato le lettere dall'Italia, ma anche martedì era stato un caso per me averti trovata qua e-iniziai a ridacchiare interrompendolo -Che c'è?- mi guardò non capendo il motivo della mia reazione.
-Non intendevo quello, parlavo del fatto che proprio tu ci hai portati in ospedale. La signora Kim ha chiamato suo figlio come te.- dissi sorridendo.
-Come me? E perché? Che avesse capito che ero io?- io scossi la testa, l'imbarazzo tornò colorandomi di rosso le guance.
-Lo ha chiamato come te perché la notte prima il marito, ovvero il mio capo, le ha fatto leggere una delle mie storie che gli ho tradotto, storia della quale tu sei il protagonista.- abbassai lo sguardo, non potevo crederci che stavo sul serio per dire quelle cose proprio a lui -Ha detto che da come ti ho descritto le è piaciuto tantissimo il personaggio.-
-Aspetta, fammi capire, tu hai scritto una storia su di me, e grazie a quella storia hanno dato il mio nome ad un bambino appena nato?- mi guardò sorpreso ma sorridendo, io mi sentivo travolta da moltissime emozioni, ancora qualche secondo e mi sarei persa nei suoi occhi che fissavano i miei -In questo caso dovrai farmela leggere assolutamente.- disse lui senza sciogliere quel bellissimo sorriso, io sgranai gli occhi incredula, e in quell'unico istante tutte quelle emozioni sparirono lasciando il posto solamente a due, la felicità del fatto che lui, Park Sanghyun, volesse leggere una delle storie che io ho scritto su di lui, e la paura che una volta letta mi prenda per una di quelle fan esagerate che ai fansign gli portano il contratto matrimoniale da firmare.
-Ehm... vedremo.- abbassai lo sguardo portandomi le mani sulle guance, erano bollenti.
-Vedremo cosa? Me la farai leggere se farò il bravo?- si abbassò come fa un bimbo in cerca dei miei occhi -Ti devo ricordare che ti ho aiutata per ben due volte.- nel vederlo così non riuscii a trattenere una risatina, me lo ero sempre immaginato un ragazzo giovanile, che in certi atteggiamenti sempra più piccolo di quello che era, ma comunque un ragazzo maturo, un uomo.
-Penso che i tuoi amici e la mia migliore amica ci stiano aspettando, non credi?- dissi ridacchiando e facendogli cenno con la testa alla sala computer, volevo mantenere un atteggiamento amichevole nei suoi e nei confronti dei ragazzi. Ci avviammo verso la sala e come aprii la porta Jessica mi corse incontro senza nemmeno accorgersi di Sanghyun.
-Alice hai visto? Te lo avevo detto che ci sarebbero stati loro oggi alle registrazioni.- il suo sorriso era più radioso del sole che splendeva fuori dalla finestra -Ovviamente ho chiesto loro dov'è Thunder, ma hanno detto che prima di venire aveva un affare di cui occuparsi.- diedi un'occhiata ai ragazzi e vidi che stavano cercando di nascondere quei sorrisetti complici sui loro visi -Tu sai già chi sono, quindi- Jessica si girò verso i ragazzi -ragazzi, vi presento la mia migliore amica-
-Alice.- disse Seungho interrompendo Jessica e facendo un cenno con la testa -Finalmente G.O ed io ti vediamo di persona, è un piacere.- in un primo momento Jessica rimase un attimo a guardarlo confusa.
-Oh, forse vi hanno parlato Joon e Mir di lei avendoci incontrate domenica fuori dall'agenzia.-
-No, gliene ho parlato io.- disse Sanghyun entrando finalmente nella stanza con il suo classico sorrisetto -Tu devi essere Jessica, piacere di conoscerti.-
-Thunder! Sei arrivato.- il sorriso di lei si riaccese per qualche istante per poi tornare confusa -Ma scusa, come puoi aver parlato a loro di lei se è la prima volta che la incontri? Perché di sicuro se ti avesse incontrato me lo avrebbe detto, vero?- mi lanciò un'occhiata quasi minacciosa.
-Te lo avrebbe detto se avesse saputo che mi aveva incontrato.- rispose lui annuendo, i ragazzi ed io ci limitavamo a guardare quella scena ridacchiando, si capiva dal suo sguardo che Jessica non aveva capito il nesso logico di tutto ciò -Ti dico solo che l'ho incontrata dopo di Mir e prima di Joon.- lei iniziò a farsi tutti i suoi conti.
-Ma non ha senso come cosa. Mir lo ha incontrato venerdì sera al negozio di animali, e Joon domenica mattina davanti all'agenzia. L'unico buco possibile è sabato, ma sabato siamo state insieme tutto il tempo. Siamo andate al centro commerciale, poi a mangiare il sushi, al locale a ballare e poi siamo tornate a casa.- si fermò un secondo a pensare -Aspetta, ma lei è tornata prima. Quindi- alzò lo sguardo verso di lui sorpresa -eri tu quello che l'ha salvata dalle grinfie di Mingyu.- lui annuì sorridendo -E quindi sei stato sempre tu ad accompagnare lei e la signora Kim in ospedale. Waa, sembra il racconto di una favola.-
-Oddio Jessica, adesso non esageriamo.- dissi ridacchiando imbarazzata.
-Parla quella che giusto pochi minuti fa lo ha definito uno “scherzo del destino”.- disse Sanghyun con un sorrisino, mi girai verso di lui lanciandogli un'occhiataccia mista di minaccia e imbarazzo.
-E poi tu non mi hai ancora detto come facevi a sapere che sei il mio preferito degli MBLAQ.- dissi additandolo.
-Secondo te sul serio Joon ha una memoria abbastanza potente da ricordarsi un video visto tempo fa? Domenica ti ha riconosciuta perché io sapevo che eri tu la ragazza che aveva incontrato Mir, e mentre io mi sono riguardato il video lui è entrato in camera mia e ti ha vista.- stava sorridendo, ma non era lo stesso sorriso che mi aveva fatto dopo essersi tolto cappuccio e sciarpa, no, era un sorriso più dolce, caldo -Da quando ci avete mandato quelle lettere, penso di averla letta ogni volta prima di un'esibizione la tua, sentivo il calore di una fan leggendola, ma non una fan qualunque.- si portò una mano dietro la testa questa volta sorridendo un po' imbarazzato per la presenza degli altri -Non saprei come spiegarlo, insomma, riusciva a darmi la carica giusta. Ed è anche perché ho letto la tua “storia” su Dress Up che sono curioso di leggere una vera storia con me come protagonista.- in quel momento il mondo attorno a me si fermò, l'unica cosa che riuscii a fare era stringere la mano a Jessica, come per avere un contatto con la realtà.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > MBLAQ / Vai alla pagina dell'autore: Bad Bionda Bana