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Autore: diadeangels94    10/12/2008    2 recensioni
- sai che assomigli tanto ad un mio amico – - davvero… a chi ? – - si chiama Edward Cullen – - ah – nel suo timbro di voce percepivo un leggero nervosismo. Mi dovevo togliere di dosso il ricordo di Edward, io lo amavo ancora e non ho ancora superato il dolore, chissà s e mi amava ancora, chissà se non si è dimenticato di me?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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la nottata passò tranquilla. mi stiracchiai e andai verso la finestra, la aprii e una luce accecante invase tutta la stanza. quando mi diressi verso l' armadio notai un fogliettino bianco attaccato alla porta. " ciao Bella, tua madre è andata al lavoro, gli ho già detto che oggi non andavi a scuola, ti aspetto baci Eddy " cosaaa !? Eddy era giù in salotto, ed era entrato nella mi a camera, mentre io stavo dormendo, ed ero solo in piagiama che era una canottiera lunga senza i pantaloncini, oddio!!! mi ripresi dallo stupore e presi i vestiti, dirigendomi in bagno. ero così agitata, che mi schizzai tutta la maglietta d' acqua. corsi in salotto, sbirciai dalle scale per vedere se era ancora lì, infatti eccolo lì, sul divano che guardava la TV. dopo un po' si accorse di me, e mi venne incontro, mi salutò dandomi un bacio sulla guancia. . finalmente, bella addormentata, allora hai passato una buona notte ? - mi domandò Eddy - certamente, come mai non sei a scuola, non dirmi che Reneè ti ha obbligato a restare qua !v- esclamai, appena fosse arrivata l' avrei ringraziata di cuore, - no, è solo che volevo stare un po' con te... - disse Eddy. in quel momento sentii che i battitti del mio cuore si affievolivano sempre di più e il respiro si faceva sempre più pesante, e ero sicura che in quelo momento le miei guance non erano più rosa, ma di un colore rosso. dalla cucina proveniva un profumino piuttosto invitante, riuscii a riprendermi e andai diretta in cucina. sul tavolo, ben apparecchiato, spiccava un piatto di frittelle appena sfornate e dorate. sparirono in un secondo. Eddy mi prese per la vita e mi diresse verso il divano, dove ci sedemmo per guardare la TV. - oggi fa davvero caldo, vero ? - disse Eddy - certamente, aspetta vado ad accendere il condizionatore - dissi alzandomi e dirigendomi in giardino, dove c'era il condizionatore. in giardino c'era anche la piscina. mi accovacciai e accarezzai il velo dell' acqua, era fredda un solievo, quando c'erano quelle giornate così afose. un secondo prima mi trovavo sul bordo piscina, mentre un secondo dopo mi ritrovai tutta bagnata e dentro la piscina. quando riaffiorai, mi ritrovai faccia a faccia con Eddy. i nostri visi quasi non si toccavano, distavano solo pochi centimetri e lui mi fissava con aria curiosa. - perchè mi hai buttato in piscina ? - dissi schizzandolo - non dicevi che faceva caldo ? - diss Eddy - certo, ma sei stato tu il primo a dirlo - gli feci notare - hai ragione - disse quelle parole rialzandosi e prendendo la rincorsa per buttarsi in acqua. fortuna che io uscii prima che si buttasse o se no mi avrebbe tirato sott'acqua con lui. anche lui uscì e mi prese tra le braccia, mi dimenai per gioco cercando di scendere, ma lui mi tratteneva stretta attaccata al suo petto. - mettimi già - dissi mentre una risata soffocava le mie parole - certo - disse lui - cosa!' - finito di parlare mi ritrovai sott'acqua insieme a lui. dopo un po' che stavamo a mollo, il campanello di casa suonò un po' di volte. andò Eddy a vedere chi era, ma io sapevo già che era. - oh, ciao Peggy - disse Eddy - ciao Eddy - disse lei maliziosa, baciandolo sulla guancia - volevo vedere se Bella stava bene, oggi non è venuta a scuola e mi sono preoccupata - disse soridendogli, quante bugie stava dicendo a Eddy - beh, Bella è in cucina, che mi sta aspettando - non finì di parlare che io spuntai alle sue spalle circondandogli la vita e fece lo stesso anche lui, - oh, ciao Peggy, grazie per essere passata, ma c'è già Eddy c he mi fa compagnia, quindi ci veediamo a scuola, ciao, ciao - dissi salutandola con la mano. lei uscì con una faccia mista tra la rabbia e lo stupore. quando Eddy se ne andò la giornata passò molto velocemente, e venne già l' ora di andare a dormire. anche quella notte mi addormentai con la mia ninna nanna e una stretta fredda che mi avvolgeva in quella notte calda.
  
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