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Autore: Hikari_27    05/03/2015    1 recensioni
"Dalla sua posizione, il ragazzo riusciva a vedere perfettamente quella che sarebbe stata la sua "vittima".
Si spostò il solito ciuffo biondo che gli cadeva sul viso pallido, mentre sorseggiava lentamente lo champagne.
Gli occhi fissi sul ragazzo moro che stava qualche metro più avanti, fisico asciutto e carnagione abbastanza scura rispetto a quella del biondo:
Taemin sorrise tra se e se quando gli occhi del giovane incontrarono i suoi, posò il bicchiere su un tavolino basso e girò i tacchi.
Dopotutto l'avrebbe incontrato di nuovo, non doveva avere fretta."
Genere: Comico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro personaggio, Taemin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Taemin si sentiva un po in colpa per come aveva risposto a jongin, dopotutto lui non c'entrava niente con la morte dei suoi genitori, eppoi era così carino.....
Il biondo si bloccò dal mescolare il frappe al cioccolato che aveva nel bicchiere.
Cosa stava dicendo? Ma cosa cavolo stava pensando? Si diede uno schiaffo in fronte attirando l'attenzione di alcuni clienti e ritornò a mescolare la sua bevanda. Era sicuramente colpa del frappe, gli aveva momentaneamente gelato il cervello, era l'unica spiegazione plausibile.

Erano le 10 del mattino, e faceva un caldo bestiale. La palestra dove andava a ballare era ancora chiusa, e Taemin si annoiava a morte.
Prese tra le mani il telefono e compose il numero di Minho, era il suo migliore amico sin da quando era piccolo, e insieme a lui aveva fatto le cose più stupide del mondo. Come rimanere accampati per una settimana nella piccola radura al parco, facendo preoccupare a morte i genitori di entrambi.
"Hyung hai da fare?"
Dopo neanche mezz'ora, il biondo si ritrovò a ridere e scherzare con l'amico.

Choi Minho era decisamente un bel ragazzo, alto capelli neri, occhi grandi.....il classico dongiovanni che riusciva a far cadere ai suoi piedi ogni ragazza che incontrava grazie al suo "carisma fiammeggiante" come amava dire il moro. Si erano conosciuti al parco, Taemin stava cercando di contruire un castello nel recinto della sabbia e Minho si era avvicinato incuriosito.
Alla fine era venuta una torre altissima, e dopo aver costretto le loro mamme a fare una foto del loro capolavoro (foto che hanno tuttora), si scoprì che Minho aveva un anno in più rispetto il piccolo Tae.
"E insomma? Alla fine hai deciso di lasciare la scuola di danza eh?"
"C'erano troppi ricordi là dentro.... Non riuscivo a concentrarmi. E tu invece? Come va con la tua nuova fiamma?"
Taemin si attaccò alla cannuccia, bevendo quel liquido denso e arricciando il naso alle fitte che gli colpirono la testa
"Dici di kibum?" disse Minho con gli occhietti luccicanti appoggiando gli avambracci sulla superficie in legno, il biondino rabbrividi e posò la bevanda sul tavolo. Automaledicendosi per aver tirato fuori quel nome.

La mattinata passava lenta con le chiacchiere di Minho su quanto fosse sexy kibum con i capelli biondi, con i pantaloni stretti, di quanto fosse perfetto ed altre cavolate che Taemin si sforzava di ascoltare.
Perche la sua mente veniva sempre attratta dalle parole di jongin, dalle sue guance rosse come pomodori davanti al suo petto nudo alla sua espressione ferita quando lo aveva lasciato al parco.
Al suo sorriso quando l'aveva invitato a sedersi vicino a lui, a come si era morso il labbro inferiore quando aveva chiesto se andava tutto bene, al suo viso..
Quegli occhi preoccupati...Non riusciva a toglierseli dalla testa. Quelle parole insicure...come se avesse paura di ferirlo.... Che lui sapesse qualcosa? Il biondo scosse lievemente la testa a quel pensiero, mordicchiando la cannuccia. Era impossibile che lui sapesse qualcosa, ormai fingeva bene davanti agli altri.
Eppure c'era qualcosa di strano...
"Allora ci vieni?"
La voce di Minho lo riportò con i piedi per terra, facendolo saltare
"Venire dove?"
"Alla festa di fine estate che ha organizzato quel broccolo di jonghyun! Devi assolutamente accompagnarmi, quello ci sta provando con il mio ragazzo!"
"Hyung tecnicamente non è ancora il tuo ragazzo" lo corresse il biondino mescolando per la milionesima volta il suo frappe
"Dettagli -rispose lui alzandosi- Ti faccio sapere l'ora domani. Non accetto un no come risposta, quindi inutile che fai quella faccia da cucciolo abbandonato, con me non attacca"
Il biondino buffò sconfitto e accettò di aiutarlo nel piano "conquistiamo il cuore di kibum e uccidiamo Jong"
Dopotutto, doveva solo fare in modo di creare una specie di atmosfera romantica tra i due e poi poteva anche andare a pettinare panda.

La festa si sarebbe tenuta a casa del "nano malefico" (a detta di Minho) esattamente tra 48 ore e Minho era già in crisi con i vestiti.
"Hyung accidenti! È da tre ore che stiamo girando per negozi, mettiti la prima cosa che capita no?" Taemin cadde stanco morto sulla panchina portandosi la lattina di the gelata alla guancia
"Manco fossi una ragazza.." sbuffo sfinito il ragazzo tirandosi indietro la frangia sudata con una mano e sospirando sconsolato.
" sai che non posso farlo -piagnucolo il maggiore tuffandosi accanto all'amico -Devo essere stupendo se voglio conquistare il cuore della mia donzella"
"da quando kibum è una donna?" Taemin incaricò un sopracciglio dubbioso e scoppiò a ridere seguito a ruota da Minho
"Ahahaha oddio era per dire!"
"Non credo che kibum sia felice di essere diventato donna sai?"
Il biondo si asciugò le ultime lacrime con le dita sottili e cercò di calmarsi.
"Però devo dire che il carattere da donna isterica mestruata cell'ha..." I due si guardano per qualche istante soffocando un'altra valanga di risate che minacciava di uscire.

"Taemin-ah sono contento di vederti sorridere così sai?"
Il biondo abbassò la testa giocherellando con la lattina ancora mezza piena
"Hyung...mi dispiace, non volevo farti preoccupare così tanto.."
Minho gli accarezzò dolcemente i capelli sorridendogli "L'importante è che tu abbia superato la cosa. Per un periodo ho avuto paura che facessi qualche pazzia, tipo qualche vendetta strana....ma sono felice di vedere che i miei timori si siano rivelati infondati."
Taemin alzò la testa di scatto a quelle parole, il cuore stretto in una morsa sempre più stretta, mentre si rendeva conto di quello che voleva fare fino a qualche mese fa.
Era davvero lui quel ragazzo? Il senso di colpa nei confronti di jongin si fece più forte, lo aveva trattato da schifo!

"Hyung non mi sento molto bene...per favore mi riaccompagni a casa?" Quella mattina si era sentito un po' in colpa, ma ora si faceva letteralmente schifo. Perché nonostante tutto, aveva odiato a morte entrambi, aveva odiato jongin, che era una delle persone più gentili che avesse conosciuto, e per cosa l'aveva odiato? Per colpa di suo padre, per colpa di quella stupida nave e di quello stupido scoglio.
Rotolò nel letto mordendosi nervosamente il labbro inferiore, doveva chiedergli scusa. Doveva assolutamente scusarsi.

La sera della festa giunse velocemente e i due ragazzi riuscivano a sentire la musica sin dal marciapiede all'inizio del quartiere. Taemin si assicurò che i capelli fossero in ordine e si avvicinò alla porta insieme ad un Minho più morto che vivo, teso come una corda di violino e con i denti piantati nel labbro inferiore
"Hyung respira. Calmati" disse il biondino facendo aria a Minho con le mani. Il maggiore sorrise debolmente ringraziandolo e chiuse gli occhi per regolare il respiro "Let's go"

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