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Autore: ThreeTacosForSweetRevenge    06/03/2015    2 recensioni
Tutti dicono che esiste un’anima gemella per ognuno di noi, ma non è così. O almeno, non per me. Non una reale. L’unica anima gemella per me è un ragazzo che ormai mi perseguita ogni notte nei miei sogni. E’ perfetto: ha i capelli corvini, gli occhi verdi smeraldo e un naso leggermente all'insù che gli da l’aria di un elfo. Il suo corpo ha delle linee magnifiche, e per fortuna non è troppo alto per me che sono una specie di Hobbit con i tatuaggi.
Genere: Mistero, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way, Ray Toro, Un po' tutti | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Io lo blocco e tu lo costringi  a dire la verità.”
“Ma non possiamo torturarlo! E’ mio fratello, cavolo!” Okay, forse ho un esagerato un tantino. Ma se non ce lo vuole dire con le buone, forse è meglio con le cattive. E poi non è colpa mia se Mikey è un testone!
“E allora tu che proponi?” Dico, mettendomi con le braccia incrociate e il broncio e lui sorride in un momento così drastico. Ma cos’ha da sorridere? Io non lo capisco proprio.
“Sei carino quando ti arrabbi sai?” Sbuffo e cerco di non farmi saltare i nervi per colpa di Gerard.
“Dai Gee non fare così.” Lui mi guarda un po’ storto.
“Come mi hai chiamato?”
Gee.” Non so come mi sia venuto, solo che mi è venuto in mente di poterlo chiamare così. Non so, mi sembrava carino. E poi questo soprannome mi ricorda qualcosa, ma non so cosa in particolare. Ecco un altro mistero.
“Ehm okay…”
“Tutto bene?Se vuoi non ti chiamo più così. In fondo tu mi chiami Frankie e così ho pensato…”
“Sì, sì per me va bene, ma…non so mi suona come familiare. Ma forse è una mia impressione dai.”
Già. Come se fossero tutte coincidenze. Come se non ci fossero cose strane in mezzo.
“Senti io fra mezz’ora devo andare a lavoro, oggi ho la giornata lunga, ma poi se vuoi ci possiamo vedere.”
“D’accordo, però non pensare solo al passato. Non ti preoccupare se nel passato stavamo insieme, pensa che ora, nel presente siamo una coppia. E che lo saremo anche in futuro.”
Mi si avvicina e mi abbraccia, guardandomi negli occhi. Quegli occhi verdi che ti fanno innamorare al primo sguardo di lui, quelli che non potrò mai dimenticare. Quando li guardo è finita: mi ci perdo dentro e non capisco più nulla, proprio come sta succedendo in questo momento.
Poi mi bacia intensamente, mi prende per i fianchi e mi poggia delicatamente sul letto, quasi fossi fatto di vetro delicato, che si rompe solo a sfiorarlo. Mi continua a baciare le labbra, poi il collo, le guance, fino a che ormai sono impotente sotto al suo tocco che mi fa morire.
Piano piano mi leva la maglietta e comincia a baciarmi anche la pancia provocandomi la pelle d’oca e con mani tremanti gli sfilo la sua. La sua pelle è bianca come il latte e così morbida che sembra quasi aspetti solo di essere baciata. Il piacere comincia ad invadere tutto il corpo e lo stesso è per Gerard. Tutto è perfetto con lui, tutto è semplice e complicato allo stesso tempo. Perché è semplicemente Gerard.
Quando ci rivestiamo perché sono in terribile ritardo per il lavoro il sedere mi fa un male cane, ma diciamo che ne è proprio valsa la pena.
“Io scappo Gee, ci rivediamo oggi pomeriggio. Ciao!” Mi alzo sulle punte e gli do un bacio sulle labbra, poi prendiamo due strade diverse: lui torna a casa e io vado al negozio.
La giornata è splendida e soleggiata, giornata perfetta per passeggiare (come direbbe una certa persona che conosco), finalmente la neve si è sciolta e l’aria comincio a essere meno gelida; ciò significa che sta per arrivare la primavera, la stagione preferita di Ray (su questo non avevo alcun dubbio dato il suo amore immenso per la natura) e finalmente smetteremo di battere i denti a causa di questo freddo tremendo.
Oggi c’è un momento di calma totale e non c’è nessun cliente, così ne approfitto per mettere un po’a posto tutti i cartellini dei prezzi e gli strumenti nelle vetrine. Tolgo dalle scatole i nuovi cavi arrivati dai fornitori un po’ in ritardo e ne metto alcuni in esposizione, altre in vari cassetti del bancone, poi finalmente mi siedo e mi bevo il mio caffè macchiato che mi ha portato Gerard.
Dopo qualche minuto sento il campanellino sulla porta del negozio tintinnare, avvisandomi che è entrato un cliente finalmente. Non ne era arrivato ancora nemmeno uno! Mi giro per vedere chi è, e per poco non mi strozzo col caffè e comincio a tossicchiare per respirare.
“E’ inutile che cerchi di respirare per non morire, tanto farai una brutta fine lo stesso.” Mi dice la voce gelida di Adam. Bene, è venuto per vendicarsi su di me perché mi sono intromesso e grazie a me (e a un piccolo aiutino da parte di Mikey) Gerard lo ha mollato. Sono finito.
Oggi sembra anche più grande e grosso dell’altra volta, o è una mia impressione?
Mi si avvicina fino a che non sento il suo fiato sul mio collo, ma non riesco a spostarmi di un millimetro da lì, terrorizzato. Allora, ci sono tre cose da fare:
1. Rimango qui e mi faccio picchiare. (La conseguenza sarà la mia morte.)
2. Rispondo ai pugni con la forza. (Cosa altamente improbabile perché sono un tappetto senza muscoli o coraggio.)
3. Scappo. (Se le gambe mi obbediscono, ovvio.)
Alla fine capisco che non potrei scappare a causa delle spalle enormi di Adam che mi sbarrano la strada e che è troppo forte per essere respinto da uno come me. Beh, significa che morirò. In fondo ho fatto una bella vita, bella ma breve, apparte di averne dimentica metà.
Lui intanto si avvicina sempre più a me e si prepara all’attacco, stringendo entrambe le mani a pugno.
Sono finito, sono finito, sono finito. Addio Gerard, sappi che ti amo e che non ti dimenticherò mai, perché mi hai fatto finalmente sentire vivo e mi hai dato una ragione per vivere, Mikey, anche se non mi hai voluto dire la verità sul tuo passato ti perdono. Ray, sei un ottimo coinquilino e non mi fai sentire solo. Jamia, anche se certe volte non ti sopporto ti voglio ugualmente bene e mi mancherai. Mamma, anche se me ne son andato da casa appena ho potuto non ho dimenticato il fatto che mi hai allevato anche quando papà ci ha lasciato e sei rimasta sola.
Okay so che vi sembrerò stupido perché invece di agire sto qui a ringraziare mentalmente tutti i miei amici e parenti, ma fidatevi, non posso fare nulla. Sono spacciato.
Vedo che sorride con aria malvagia e mi tira un pugno dritto in faccia, io rimbalzo all’indietro a causa del colpo e sbatto la testa all’armadio dietro di me, cadendo a terra.
Vedo tutto intorno a me appannato, e sento i passi di Adam che esce dal negozio come un rimbombo nella mia testa, che intanto continua a farmi malissimo.
Tutto intorno a me si fa sempre più scuro, fino a che lo sfondo del mio negozio scompare dalla mia vista e a quel punto percepisco solamente il buio più totale.




Eeehy salve, I'm back!
Si lo so che dovevo aggiornare mercoledì, se non prima, ma ho avuto molto da fare fra la scuola e tutto capitemi ugh
Eeee così sono qui con questo misero capitolo anche piuttosto corto in realtà, ma con un bellissimo finale mh? Veramente volevo allungarlo un po', ma non ho avuto tempo scusate scusate! *si nasconde*
E niente, ringrazio ancora tutte le persone che seguono la mia fan fiction e che recensiscono, siete tutti taaaanto carini.
Spero di aggiornare prima questa volta!

Love <3

-S
   
 
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