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Autore: Vanel    06/03/2015    2 recensioni
"Ero all'ottavo mese di gravidanza, avvertivo delle forti contrazioni così andai dal ginecologo.
Mi disse che c'erano dei problemi e che erano molto seri: di due gemelle ne potevo salvare solo una, e io avevo già preparato la cameretta di voi due, avevate già un nome, Carmela e Anastasia.
Carmela, nome che proveniva dall'ebraico e significava Giardino di Dio, e Anastasia che significava Resurrezione.
Il dottore mi disse che dovevo fare un parto d'urgenza, e mi chiese di scegliere quale delle due salvare.
Fu terribile, perché la scelta dipendeva da me.
Tra le due era Carmela quella più sana e in forma, e scelsi lei.
Ma il dottore sbagliò, non salvò Carmela, bensì te, una bambina piena di problemi, troppo piccola e magra, rifiutavi il latte, avevi sempre qualche problema, e non smettevi mai di piangere.
Ti odiai per questo, perché se tu non ci fossi stata, sarebbe stata Carmela quella a nascere, una bambina sana e in forma, non una malaticcia lagnosa.
Anastasia, tu sei nata per sbaglio."
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Nata per sbaglio'
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Misteri incompresi...

 
Il misterio più grande è l'amore, e tutti noi diventiamo scemi, ciechi e paranoici a furia di buttare giù qualche ipotesi.






Tre giorni dopo stavo già una meraviglia, ma appena arrivai a scuola mi ritrovai sommersa dai compiti.
"Hanno spiegato davvero così tanto?"-Chiesi a Matilda, la mia compagna di banco.
"Non ti dico, sono stati giorni terribili, An"
Matilda era molto simpatica, era leggermente in sovrappeso e gli altri tendevano a prenderla in giro per questo, la difesi una volta, e quella bastò a farli smettere.
Un nome ha il suo potere.
La giornata passò velocemente, mi piaceva avere da fare, non pensavo ai problemi e il tempo scorreva senza troppi buchi neri.
Fuori scuola, Mat mi diede una gomitata.
Non ci misi troppo a capire di cosa si trattava, era Michele.
Ed era venuto a riprendermi.
Sorrisi compiaciuta, Mat commentò dicendo:"Che bravo fratello, e pure figo"
Alzai gli occhi al cielo, odiavo essere considerata sua sorella...
"Ma tu che ci fai qui?"-Chiesi sorpresa.
"Passavo e mi sono ricordato che uscivi tardi"
Sorrisi un po' troppo armoniosamente.
E' solo venuto a riprenderti, non significa niente.
Ci raggiunse una ragazza dai capelli neri e boccolosi, la riconobbi: Era Marta del V F.
Un momento, era LEI Marta?
"Ehi Mick Bigs"-Salutò lei baciandogli le guance.
Michele sembrava un tantino a disagio.
Io mi sentii strana.
Mat mi strizzò l'occhio e andò verso l'uscita, così io rimasi da sola.
"Allora, concerti,  e roba varia?"
"Ancora niente, per il momento"
"Mmh, lei è tua sorella?"-Disse guardandomi cordiale.
Perchè doveva essere così gentile? Odiarla sarebbe stato più difficile.
Sorrisi facendo appello a tutta la mia volontà.
"Non proprio, è più un'amica di famiglia"
"Ma vive con te, l'avete adottata, giusto?"-Ripeté 
"Si"-Risposi io
"Ma come mai? I tuoi sono morti?"
"Marta, non ti interessa, davvero"-Intervenne Michele.
Ecco, adesso l'avrei odiata senza problemi.
"Quindi... sei venuto a riprendere la sorellina, ma  me non  porti mai in macchina"-Disse col tono mieloso tipico delle ragazze del suo genere.
La guardai male.
Non ero sua sorella!
"Adesso devo proprio andare"-Disse Michele a disagio.
"Uh, vabbè ci sentiamo, ciao Mick Brigs"-Lo baciò nuovamente, cosa che alterò i miei nervi già tesi.
"E ciao Anna, ci vediamo a scuola"
Non sprecai neanche il tempo per dirle che non mi chiamavo Anna, volevo solo andarmene.
Michele ed io non parlammo per il resto del tragitto, sapevo che i piani dovevano essere diversi, ma Marta, aveva rovinato tutto.

Fare i compiti di Psicologia non era mai stato così difficile: Non facevo altro che andare su Facebook e controllare se tra i mi piace, nelle foto di Marta, non ci fosse anche Michele.
Finché non venni colpa in flagranza...
"Tu! Spettegoli e non mi dici niente! Sai a chi rivolgerti in queste occasioni"-Mi sorprese un' Ambra indignata chiudendo la porta e sedendosi accanto a me.
"Uh... Marta Applauso, questa ragazza è davvero popolare"
"Noto"-Dissi guardando i 400 mi piace.
"Va dietro a Michele, lo sai?"
"Mmmh non lo sapevo"-Mentii, mi dispiaceva farlo, ma non potevo dirle nulla.
"Tu perchè visiti il suo profilo?"
"Curiosità, fa la mia scuola"
"Ah si, è vero"-Sembrò un po' delusa.
"Ha condiviso un video di Michele"-Lessi ad alta voce.
"Oh si, le canzoni di Mick Bigs ultimamente stanno  facendo storia, tutte vogliono sapere chi è la misteriosa ragazza"
"Quale misteriosa ragazza?"-Chiesi.
"C'è, sei sotto lo stesso tetto e non lo sai? Michele sta dedicando tante canzoni ad una ragazza, voci di corridoio dicono che sia Marta, ma io conosco mio fratello, non si accontenta di una puttanella qualunque"
"Ambra, che sofisticatezza!"-Commentai nascondendo un sorriso.
Cliccai sul video.
"Ti ho incontrata quando c'era ancora il sole... sei una roccia a cui mi affido...sorriso che illumina" (1)
"Wow che poeta"-Commentai
"Già, chissà chi è, non lascia molto ad intendere però, che cattivo"
Risi:"Magari è questo il bello"

A ora di cena incontrai Michele per le scale, tentai invano di non guardarlo.
"Non ti scontri più con me"-Scherzò
"Già"-Risposi ridendo un po'.
"Se ti dovesse accadere, sappi che sarò sempre qui pronto a riprenderti"
"Aspetta e spera, sono più attenta adesso"
Fece una smorfia.
"Davvero?"
Mi fece lo sgambetto all'ultimo gradino, ma ebbe la prontezza di riprendermi.
Mi ritrovai sulle sue braccia, ormai familiari, con il suo volto a pochi centimetri dal mio.
Lo guardai intensamente, un po' troppo.
Spostai lo sguardo e mi allontanai imbarazzata.
Possibile che ogni suo tocco doveva rendermi così... esposta?
"Così non vale però"
Mi sorrise.
"Vuoi ancora che ti venga a riprendere a scuola?"
"Beh, se Miss Bellezza non ti assale ogni volta che vieni, e non sbaglia il mio nome, allora si"
"Perché sei gelosa?"
Oh no, questa non me l'aspettavo.
Sta flirtando con me?
"Ovvio che no!"-Risposi un po' troppo in fretta.
Lui scosse la testa.
"Scherzavo eh"
Sorrisi fingendo che l'avevo capito sin dall'inizio.

"Michele, dopo dovrei parlarti, è arrivata la tua lettera d'ammissione"-Lo chiamò il padre.
"Okay"-Rispose Michele a disagio.
Sospirai, quel ragazzo era ancora un mistero per me.
Ancor di più della ragazza misteriosa di cui era innamorato... anzi no.
Il vero mistero erano i suoi occhi, la sua espressione che si tramutava quando incontravano i miei.
Quello era il vero mistero.


(1):Ho giusto riportato alcune frasi delle canzoni di Michele, non sono da considerarsi continue insomma.

Ciao ragazze!
Da poco mi sono innamorata di una ff su Ade e Persefone (adoro il mito perciò...), purtroppo l'autrice non aggiorna da due anni! Allora ho provato un'agonia immersa che non riuscirei neanche a spiegare.
E ho capito... capito come vi sentite voi quando ci metto tutto quel tempo ad aggiornare.
Scusate per tutte le agonie che vi infliggo, vi giuro, non lo faccio apposta, è solo che sono maniaca della perfezione e non mi accontento mai di ciò che ho tra le mani, altre volte invece è proprio l'ispirazione a mancare!
Buona serata a tutte (da me c'è la neve e domani niente scuola, più tempo per leggere e scrivere!!!)

Vanel.-


  
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