Libri > L'ospite
Segui la storia  |       
Autore: Aubrey_ToxicMuffin    11/12/2008    0 recensioni
Dopo Melanie, viandante, Jared e Ian, ora anche Jamie avrà la sua anima gemella
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 1
Arrivo

Aprii la porta che dal seminterrato portava alla casa.
<<... Raccomandiamo la popolazione di non fermarsi in zona, finché i Cercatori non avranno reso la situazione di nuovo sicura...>> la donna dai capelli biondi era seduta al solito bancone bianco, accanto all’uomo dai capelli neri in giacca e cravatta.
La pila di piatti sporchi cominciava a pesare, così velocizzai il passo verso la cucina. Posai le stoviglie nel lavandino, Deliah li avrebbe presto lavati, come d’abitudine. Sentivo il telegiornale ronzare ancora dal salone dove Joseph si era sicuramente addormentato. Non gli piaceva molto il telegiornale, il suo ospite odiava ancora il modo composto delle anime, gli mancavano i vecchi film d’azione o – come diceva lui – un po’ di sana violenza.
La mia ospite, invece, era zitta. Non aveva mai parlato. Quando la cercavo, non trovavo nessuno. Deliah e Joseph avevano rischiato di impazzire con i proprio ospiti, invece per me era stato fin troppo facile. Loro due erano i miei genitori di copertura, oltre che due ottimi guaritori.
Era utile avere dei guaritori in mezzo a noi, se per caso qualcuno nel rifugio sotto la casa si fosse ammalato, prendere le medicine e usarle era uno scherzo.
In tutto gli umani erano 40, pericoloso in caso di evacuazione, ma molto meglio che lasciarli in balia dei Cercatori.
Mi avvicinai al televisore per spegnerlo, tanto Joseph non stava guardando, invece era vigile davanti al televisore.
<< Che succede? >> chiesi, se guardava il notiziario era grave,
<< Quelle sparizioni... >> disse concentrato, quasi in trans, << Non sono un caso... per una volta i parassiti hanno ragione... >> continuò. Mi schiarii la voce per ricordargli la sua natura, così lui rinsavì,
<< Dicevi? >> chiesi sorridente.
Joseph, l’ospite di mio padre, era troppo forte rispetto a Canta alle Stelle, l’anima. Canta alle Stelle era troppo buona, aveva una compassione per gli altri che nessuno poteva eguagliare, lasciava a Joseph lo spazio che desiderava, senza però fargli prendere il sopravvento. Per fortuna erano d’accordo praticamente su tutto. Joseph aveva la pelle chiara, di un rosa pallido, il viso gentile, e gli occhi color nocciola. A quanto diceva mamma, Deliah o Bellezza nelle Foglie, tutte le infermiere non gli negavano molteplici moine, anche se erano sposati. L’ospite di Bellezza nelle Foglie si addiceva al suo nome, era una donna davvero bellissima, con i capelli biondo-ramato e gli occhi azzurri, e la pelle diafana.
<< Le sparizioni sono opera degli umani... >> disse concentrato,
<< Lo sanno già... >> dissi senza capire cosa intendesse,
<< No Notte, il fatto è che sono numerosi. Come farebbero a rapire più anime contemporaneamente se non avessero abbastanza persone che le tengono d’occhio? >>
Rimasi senza parole, ancora una volta aveva fatto centro.
<< Hai ragione... >> dissi mentre pensavo. Quanti erano? 7? No, troppo pochi, se almeno tre andavano in missione non ne rimanevano abbastanza per poi controllarle e provvedere alla sopravvivenza del gruppo. 13? Di più?
<< Quanti saranno? >> chiesi,
<< Non so ma dobbiamo trovarli... >>. Sbarrai gli occhi,
<< Canta alle Stelle, sei impazzito? >>
<< No, sono in pericolo e non lo capiscono. Dobbiamo aiutarli... >>
<< No, sei completamente impazzito? >> chiesi quasi isterica,
<< Notte, non urlare... >> disse calmo, accarezzandomi le spalle, non mi ero accorta che stavo urlando.
Divincolandomi da lui, mi avviai verso il seminterrato, chiusi la porta dietro di me, infuriata.
Possibile che non capisse quanto era pericoloso? Avremmo messo in pericolo gli umani che dipendevano da noi, sia che a partire fossero state le anime, sia che fossero stati degli umani. Aprii la botola nel pavimento infilando il dito nella fessura invisibile. Il tassello in legno che nascondeva il buco cadde nel cestello dall’altra parte. Appena entrata ripresi il tassello e lo inserii nel buco. Il corridoio era illuminato, come sempre. Mi avviai verso la piazza centrale.
Tutti insieme eravamo riusciti a costruire un vero e proprio villaggio, anime e umani, se solo la mia specie capisse...
Un arco mi annunciava che stavo per uscire dalla zona vietata agli umani, nessuno poteva entrare nella casa-copertura.
<< Notte! >> mi chiamò Chase, correndomi incontro.
<< Ciao Chase... >> risposi cercando di sorridere,
<< Qualcosa non va? >> chiese apprensivo come sempre.
Si spostò i capelli castani, scoprendo gli occhi marroni.
<< Niente di che... >> risposi continuando a camminare, << Dove sono tutti? >> la galleria era stranamente vuota, e nessuno vociava,
<< Oh, ne hanno trovato un altro... >> disse entusiasmato
<< Davvero? >> chiesi prendendo vita all’improvviso,
<< Si, ha detto di chiamarsi... >> di grattò la testa confuso, mentre ci dirigevamo verso la sala riunioni, che ormai era la “sala nuovi arrivati”, << Carl mi pare... o forse Charlie, non ricordo... >>
<< Va beh, glielo chiederemo... >> disse fredda, bene, 41 vite in pericolo, ora.
Mi fermai davanti alla porta in legno scuro,
<< Faccio paura? >> chiesi sistemando la cascata di riccioli castano-rossicci che mi cadevano sulle spalle,
<< In effetti un po’, calmati o lo ammazzerai dalla paura... >>
<< Sono calmissima... >> dissi,
<< Intanto cerca di non incenerire le cose con lo sguardo, è già un inizio... >> disse spingendomi verso la porta.
Chase era qualcosa come il mio migliore amico. Aveva un anno in più della mia ospite, che ne aveva 17.
Come tutte le stanze, anche la sala nuovi arrivati era costituita da dei muri, un soffitto e un pavimento.
Erano tutti ammassati sul fondo, in cerchio.
<< Ehi! C’è Notte! >> urlò qualcuno
<< È arrivata Notte! >> disse qualcun altro.
Mi avvicinai al nuovo arrivato cercando di ammorbidire la mia espressione.
Ethan era accanto a lui, con una mano sulla sua spalla,
<< Ciao... >> dissi sorridente, fermandomi davanti a lui.
Si girò verso Ethan, il suo sguardo era tradito, afflitto,
<< Tranquillo Jordan... >> disse Ethan, meno male che si chiamava Carl o Charlie... lanciai un’occhiata a Chase che si girò, << Lei è con noi... è diversa dalle altre anime... >> disse.
porsi la mano a Jordan, << Mi chiamo Sole di Mezzanotte. Tutti mi chiamano Notte, ti chiami Jordan? >> chiesi sorridente. Rimase a fissare la mia mano, senza muoversi,
<< Importa qualcosa? Presto sarò “Scemo Che Fa Qualcosa” >> disse sarcastico,
<< Non ti inseriremo nessuna anima... >> dissi calma, tenendo la mano dove stava,
<< Io vengo dal Mondo delle Ombre, tu sei di qui? >> chiesi ancora cortese, ma lui non rispose.
Rimanemmo in silenzio per qualche minuto, io gli tendevo la mano e lui non la prendeva.
La pelle abbronzata del ragazzo stava diventando bianca, aveva paura. Aveva i capelli castani scuro, con gli occhi marroni. I lineamenti del viso erano sporgenti, ma tutto sommato era un bel ragazzo.
<< Puoi aspettare anche tutto il giorno... >> disse sorridente,
<< Sono paziente... >> dissi, sorridendo sarcastica,
<< Io no.. >> rispose diventando serio,
<< Allora prendi la mano... >> dissi seria,
<< No... >>
<< Allora aspetterai che mi stufi... >>
<< Perché dovrei restare qui? >> chiese,
<< Vuoi essere un’ospite? >> chiesi,
<< Certo che no... >>
<< Allora rimani qui. Tre anime sono sufficienti a proteggerli tutti... >> dissi ammiccando alle persone dietro di noi, curiosi,
<< Tre anime sono anche abbastanza da spedire i Cercatori qui dentro... chi mi dice che mentite anche a loro? Chi mi dice che non ci raggruppate tutti per fare prima? >> chiese,
<< Le anime non sanno mentire... >> lo corresse Ethan, << Notte e la sua famiglia hanno rischiato tanto per salvarci, e più di una volta. Non ti permetto di insinuare certe cose, ragazzo >>
Jordan abbassò la testa.
Poi, rassegnato, afferrò la mia mano. Non la strinse con decisione, ma era già meglio di niente.
<< Tanto dobbiamo morire tutti, no? >>

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > L'ospite / Vai alla pagina dell'autore: Aubrey_ToxicMuffin